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BASILICATA 2

Post n°719 pubblicato il 13 Agosto 2011 da atapo
 

 

LOST

Il film che avevamo visto per "prepararci spiritualmente" al viaggio ci ha ispirato a percorrere, tanto per cominciare, più o meno lo stesso percorso dei protagonisti, il cost to coast: dal Tirreno andremo sul mar Ionio.

Così partiamo da Maratea e dopo pochi chilometri e qualche tornante del mare non c'è più traccia, siamo già in mezzo alle montagne. La prima tappa è a Rivello (perchè ci offre un parcheggio comodo per trascorrere la notte): visitiamo il primo di tanti paesini abbarbicati sui monti, tutto un saliscendi e tante, tante scale che il giorno dopo ci fanno dolere i polpacci. Ma poi ci abitueremo e "reggeremo" sempre meglio.C'è una bella chiesa nella parte bassa del paese, con il convento, dedicati a Sant'Antonio. Sul davanti la chiesa ha un portico che sotto è affrescato: scopriamo che anche il chiostro è tutto affrescato, vi sono scene dai Vangeli mescolate a strane decorazioni di personaggi popolari e animali mitici.Sono opere del XVII secolo, alcune purtroppo molto rovinate, peccato perchè certe rappresentazioni sono proprio originali.

Un'altra sorpresa ci attende: al piano superiore c'è un museo archeologico che presenta in particolare i rapporti tra i Greci e i Lucani in quel territorio. Sono ricerche e ritrovamenti molto recenti. E' allestito molto bene, con spiegazioni chiare,vetrine e materiali esposti ben illuminati, di rado ne ho visti così...l'ingresso è gratuito e quando ci complimentiamo con i custodi loro ci regalano...il libro catalogo della mostra! Più unico che raro! Ho l'idea però che di visitatori non ce ne siamo molti...

Ripartiamo verso est, vorremmo fermarci a Lagonegro, ma non troviamo un "buco" per parcheggiare il camper, quindi proseguiamo. La strada si fa più stretta, più tortuosa, incrociamo pochissimi altre auto che, guarda guarda, sono tutte piuttosto piccole di cilindrata. Incontriamo anche, in mezzo alla strada, un rapace che cammina con un'ala rotta. Freniamo in tempo e gli permettiamo di affrettarsi verso il ciglio della strada e di tuffarsi fra i cespugli.

Il giorno dopo ci viene l'idea di andare a cercare, attorno a Latronico, delle grotte segnalate sulla guida e qui...comincia l'avventura. Le grotte non si trovano, ci impelaghiamo in strade sempre peggiori, quando il navigatore suggerisce "a 400 metri svoltare a destra su sentiero", pensiamo che sia il caso di rivedere il percorso...


Finiamo in un paese non segnato sulle nostre carte, per fortuna ha una piccola trattoria e possiamo pranzare. Il cameriere è un ragazzo dall'aspetto piratesco, con gli orecchini, molto gentile (come tutti comunque, sempre disposti a dare indicazioni e a fare due chiacchiere), si siede con noi e parliamo delle bellezze e dei problemi di questa regione...Anche alcuni anziani che sostano sotto gli alberi della trattoria partecipano alla conversazione...un piccolo mondo familiare...Esce dalla trattoria una vecchia tutta curva che cammina a fatica, si avvicina al nostro tavolo, ci squadra ben bene e dice: "Voi non siete di qui, siete forestieri!" La scena e la battuta sono uguali nella storia del mio teatro di maggio, mi aspetto che, come sulla scena, la vecchia voglia leggerci la mano...invece se ne va zoppicando...un déjà vu incredibile...

Dopo pranzo rinunciamo alle grotte e impostiamo il navigatore con l'indirizzo dell'area sosta camper più vicina: ma credo che il navigatore si sia offeso perchè ci conduce in mezzo ai boschi, non capiamo bene dove...finalmente vediamo il cartello dell'area nell'agriturismo, ma scopriamo che...è stato tutto smantellato! Ci dirigiamo alla ricerca di un'altra, a San Severino: anche qualche cartello stradale la indica, ma per noi è introvabile. Ci dirigiamo verso una terza area segnalata, però la situazione precipita: vaghiamo per i monti attorno, tornanti, stradine quasi impraticabili, indicazioni mancanti, ci rendiamo conto di ripassare da luoghi già percorsi senza venirne a capo, non ci capiamo nulla nè con la mappa cartacea nè col navigatore: pare che stiamo percorrendo una strada...inesistente! Ci affidiamo anche ad orientarci col sole, sappiamo che dobbiamo andare verso sud...ma senza troppi risultati.


Se all'inizio eravamo anche contenti di queste...digressioni fra boschi e montagne, man mano sale un po'di panico e non riusciamo più a godere dei panorami imponenti...se non avessimo trovato quel campeggio prima di buio, non è certo uno scherzo guidare di notte per quelle strade!

E' appena sparito il sole dietro al monte più alto quando nella penombra finalmente vediamo l'insegna e l'entrata del sospirato campeggio...Ormai bacio il terreno all'ingresso e abbraccio il gestore! Il quale però precisa subito: "Qui ancora non siamo molto attrezzati: la luce non c'è, dei servizi igienici ne funziona la metà, per prendere l'acqua domattina devo venire io a sistemare..."

Non ci importa nulla di tutto questo! Siamo arrivati, ci basta!

 
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