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Post n°749 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da atapo
 

RETROUVAILLES

(seguito del post precedente)

E' stato un bellissimo fine settimana, di quelli che ricorderemo nelle nostre famiglie, tutte le aspettative della vigilia non sono andate deluse.

Per me è positivo solo il fatto di ritornare in Romagna, di attraversare i filari infiniti di alberi da frutto, le vigne dalle foglie già tendenti al rosso e ruggine, i pioppi gialli, a destra vedere l'azzurrino delle colline del Montefeltro con i castelli sulle vette (non c'è solo San Marino...), a sinistra la linea retta dell'orizzonte mi fa venire in mente che appena più in là c'è il mare, che forse basterebbe alzarsi in piedi su un'auto scoperta per intravederne una sottile striscia azzurra...


Bologna-Rimini e ritorno...la strada della mia giovinezza, delle mie vacanze anni sessanta, degli innamoramenti estivi dell'adolescenza..."Mare mare mare quanta voglia di arrivare" diceva Luca Carboni nella sua canzone che mi ricordava emozioni del passato...

la costa romagnola dalle colline dietro a Rimini

Tornare laggiù è per me come fare un salto all'indietro direttamente a più di trenta anni fa, un mettere da parte per un poco tutto il periodo della mia vita passato a Firenze...

Già, non è possibile, i figli e i nipoti erano lì a ricordarmelo, loro non sapevano la strada per quella villetta sulle colline dietro a Rimini, dove eravamo stati una sola volta a festeggiare un capodanno tutti insieme quando i nostri bambini avevano l'età...che hanno oggi i nipoti! E allora in contatto col cellulare...io e mio marito avevamo appuntamento con la coppia di nostri amici nella vallata, siamo saliti insieme, poi tutti i figli e i nipoti sono finalmente arrivati...

All'inizio qualche piccolo imbarazzo: i nipotini dei nostri amici erano sorpresi al vedersi la loro casa invasa da altri tre bambini e lanciavano sguardi del tipo "E loro che ci fanno qui?" Poi è bastato aprire uno scatolone di giocattoli e di libri, insieme alla valigia con le rotelle (su cui si può stare a cavalcioni tipo triciclo) piena di giocattoli che Martino si era portato da Firenze...Ogni tanto si sentiva qualcuno piangere: le spartizioni non erano sempre pacifiche, ma presto le lacrime sparivano e si rituffavano a giocare. Martino e Giacomo, i due maggiori, si sono intesi a meraviglia in poco tempo e si lanciavano ad organizzare giochi e a prendere iniziative. I due più piccoli, Riccardo e Tommaso, si accodavano e tentavano di imitare i grandi, per poi rifugiarsi ogni tanto a richiedere coccole da qualche genitore o qualche nonno. Damiano guardava interessato e rideva in continuazione con tutti. Fuori era molto ventoso, era meglio non uscire con i bimbi, ma la casa è grande e hanno esplorato, e occupato, tutto lo spazio che volevano.

Anche i nostri figli, coi rispettivi consorti, hanno ritrovato quell'affiatamento di quando erano bambini e...ne avevano da raccontarsi!


Eravamo in diciotto, col bisnonno e la sua badante... Una tavolata che non finiva più...

Per i cuccioli avevamo preparato un tavolino a parte, che i due più grandi hanno aiutato ad apparecchiare: sembrava una dependence dell'asilo nido, dove ognuno pasticciava per conto suo...

    

Menù tipici romagnoli, naturalmente: piadine e company a volontà, ravioli, carne alla brace, torte alle castagne, alla cioccolata, crostate...e altro ben di Dio...con la collaborazione un po' di tutti e...della rosticceria!


Il nostro amico ha l'hobby della fotografia da quando era ragazzino (suo padre aveva un laboratorio fotografico): nei mesi scorsi ha scannerizzato le foto di molti anni fa e ieri pomeriggio ci ha proiettato quelle scattate in certe occasioni quando ci ritrovavamo insieme con i nostri figli che, a quei tempi, avevano l'età che oggi hanno i nipotini. Memorabili i ricordi e bellissime le foto di alcuni giorni passati in Maremma nelle vacanze di gennaio, tutti imbaccuccati sulla spiaggia e all'oasi di Orbetello, quando a cena ognuno dei nostri figli voleva la coscia del pollo e...oplà! Quella sera miracolosamente in tavola ci fu un grosso pollo con quattro cosce e...nessuna ala!

I nipotini ieri guardavano incantati quelle immagini, spalancavano gli occhi increduli quando gli dicevamo: "Quella era la mamma, o il papà...quando erano piccoli come te..."

Ma c'era un'altra sorpresa fotografica: sono riemerse antiche foto in bianco e nero dei primissimi anni '70...due coppie di ragazzi, giovanissimi, tutti più magri, con più capelli i LUI, con i lunghi capelli lisci al vento le LEI, in alcune foto con le feluche universitarie in testa, era la festa delle matricole...

...COME ERAVAMO...

...l'amicizia, l'amore, i sogni e le speranze dei nostri venti anni in bianco e nero ieri facevano sorridere i nostri figli, lasciavano interdetti i nostri nipoti, a noi...hanno messo una certa emozione...chiamata nostalgia?

Troppo presto ieri pomeriggio sono cominciate le partenze, perchè tanti erano i chilometri da percorrere per il ritorno...

Martino ha salutato Giacomo dicendo: "Vado a casa, ci vediamo domani!"

La mamma ha corretto: "No, ci vediamo un'altra volta..."

E Martino: "Ciao, ci vediamo un'altra volta...domani!"

Direi che il raduno ha avuto successo!

 

 
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