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13 DICEMBRE

Post n°1052 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da atapo
 
Tag: memoria

 

 

13 dicembre, santa Lucia. Il giorno più corto dell'anno secondo alcuni. Quindi giorno di magia, di penombra in cui tutto si può nascondere e ritrovare...

Come uno spirito alla Dickens oggi, amici lettori, vi voglio accompagnare in un viaggio, nello spazio e nel tempo...

Andiamo in centro a Bologna, percorriamo i suoi portici che nei pomeriggi invernali presto diventano scuri e sotto le volte aleggia una leggera foschia di umidità che mette qualche brivido di freddo e anche di mistero.

Solo un portico è differente, quello di fianco alla chiesa di Santa Maria dei Servi, uno dei più belli artisticamente, per la sua larghezza e le sue colonnine sottili, quello dove da alcuni giorni hanno aperto le bancarelle per la Fiera di Santa Lucia.

Quanta luce! Quanta folla cammina lentamente tra le bancarelle e si sofferma davanti alle stauine del presepio e alle decorazioni per l'albero! Chi non riesce ad avvicinarsi ai banchetti allunga il collo dal centro del portico e aspetta, con pazienza, che i più fortunati avanzino e gli lascino il posto in prima fila...

Siamo nei primi anni '50, tutto rinasce dopo la guerra, le statuine tipiche del presepio bolognese sono di cartapesta o di terracotta, le palline e i puntali dei primi alberi di Natale sono di vetro, fragilissimi. Atapina guarda tutto con occhi sgranati, affascinata da tutto, anche dalle luci e dai profumi di dolci in certe bancarelle di croccanti e zucchero filato...Spesso il papà deve farla salire sulle sue spalle, da lassù è tutto più bello, lei si sente la bambina più fortunata del mondo... Ogni anno c'è da scegliere una statuina nuova, per arricchire il presepio di casa, che è cominciato quando è nata lei: è un impegno importante e difficile, le statuine sono tutte così attraenti! E le più belle costano così tanto... La scelta avviene dopo scambi di idee fra lei e i genitori, soprattutto papà valuta attentamente i pezzi, l'accuratezza della pittura (che non ci siano sbavature!), ne cerca imperfezioni nascoste: molto pignolo, un po' noioso... Atapina pensa già ai colori del bastoncino di zucchero filato con cui si concluderà la passeggiata, la cui dolcezza l'accompagnerà fino a casa e per tutta la serata...

Continuiamo fra le bancarelle... ora Atapina è cresciuta, non molto, però già va in centro da sola e in una domenica prenatalizia o addirittura nel giorno di Natale eccola alla fiera di santa Lucia, stavolta in compagnia... sono sette fra tutti i cugini (I magnifici sette!), lei è tra i più grandi, genitori e zii, dopo il pranzo a famiglie riunite, sono rimasti a chiacchierare in una delle case, ma loro, i bambini, non ne potevano più e sono stati "spediti" alla fiera, con una buona mancia da parte del nonno, che finirà in croccanti e zucchero filato! E nel ritorno verso la fermata dell'autobus, tutti eccitati dalla confusione e dalle luci, dal freddo e dalla stanchezza... si divertono lungo i portici più scuri a lanciare grida da indiani o da fantasmi, che rimbalzano cupamente sotto le volte... una piccola paura per i più piccoli, risate per i più grandi!

Ancora una grande folla c'è alla fiera qualche anno dopo, Atapina è molto cambiata, ora sono in quattro, due coppie amiche... Ma non è solo la folla che costringe a stare vicini vicini, stretti stretti... col primo innamorato, con quelle prime sensazioni nuove che facevano battere il cuore in quel modo sconosciuto, in quel guardarsi riflessi insieme nella stessa pallina di vetro, occhi scuri e occhi verdi... Nessun progetto, solo lo scoprire giorno per giorno la realtà dell'innamorarsi...

Il percorso tra le bancarelle sotto il portico è lungo... ora non ci sono più gli occhi verdi accanto ad Atapina, nè quegli amici. La vita per lei è cambiata e molto, un giro alla fiera è un pomeriggio di serenità in cui non pensa al lavoro e ai problemi di famiglia. Non è sola, accanto a lei ora c'è qualcun altro... e proprio lì, davanti ad una bancarella natalizia, LUI le ha detto qualcosa... LEI non ricorda le parole esatte, solo quella sensazione bellissima di restare senza fiato e quel pensiero che le attraversò la mente: "Ma allora pensa anche lui ad un lungo futuro insieme!" Non disse nulla, sorrise soltanto e le sembrò di volare, leggera leggera, sotto le volte del portico, sopra la folla, ancora più bello di quando stava sulle spalle di papà!

La vita è sempre una sorpresa. Non avrebbe pensato, Atapina ormai Atapo, di lasciare la sua amata Bologna e di continuare la vita in un'altra città che avrebbe amato altrettanto. Ai suoi figli fin da bambini raccontava di quelle bancarelle, finchè una volta andarono a vederle, dopo tanti anni. Era molto cambiato: meno statuine del presepio e tutte di plastica, meno decorazioni luccicanti, le crepes avevano sostituito in parte croccanti e zucchero filato, era comparso l'abbigliamento invernale, sciarpe cappelli e guanti, banchetti di regali vari. Per i bambini era tutto nuovo, gli piacque tutto, per LEI e per LUI una piccola delusione, commentata con la solita frase "Eh, i tempi sono cambiati!" che li fece sentire ... invecchiati, ma poco poco, e solo per un attimo...



 
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