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CASANOVELA

Post n°1286 pubblicato il 03 Dicembre 2015 da atapo
 

SETTIMANE DI PASSIONE

 


 

Alla fine di luglio il capocantiere alla mia domanda: -Quando finirete?- rispose: -A fine novembre.-

Io quasi mi sentii male e credetti che volesse scherzare.

Novembre è finito, dicembre è iniziato... e siamo ancora ben lontani dalla conclusione dei lavori!

Direi che la nostra situazione abitativa in generale è ancora allucinante.

Per lavorare... lavorano, hanno lavorato, a volte il mattino, a volte il pomeriggio, a volte tutto il giorno, a volte non si sono fatti vedere... non sempre avvisando chiaramente: magari li aspettavamo, visto che era bel tempo, e non venivano... oppure pioveva, ma arrivavano lo stesso a sorpresa.

Alla casa ormai i muratori hanno concluso, con buchi per far passare cavi e tubature, poi è tornato l'idraulico e gli operai per spostare i contatori del gas: due giorni senza gas, riscaldamento e acqua calda...

Ora hanno iniziato a restaurare il casotto esterno, nel giardino. Roba da poco, pensavamo, invece c'erano da togliere le lastre del vecchio tetto di amianto, secondo le regole date dal Comune e questo l'ha fatto mio marito chiedendo proditoriamente il mio aiuto, ma non credevo che fosse così faticoso, tutti bardati come chi sta a contatto col virus Ebola. Sono saltati fuori, manco a dirlo, problemi tecnici e burocratici per l'altezza del pavimento rispetto al suolo esterno, si dovrebbe prima pareggiare il giardino, ma è impossibile perchè ormai non è nemmeno più un giardino, ma terra e fango quasi completamente ricoperti dagli attrezzi e macchinari dei muratori, e dagli enormi pacchi del materiale che servirà per il famoso cappotto. Il cappottista ogni tanto è venuto a scaricarne senza mai dare una data per l'inizio (ricordo che aveva intrapreso "tre lavori importanti" da altra parte): oggi finalmente ha fatto qualcosa, dice che finirà una parete, forse due, per il portico se ne parlerà a gennaio, la parete sulla strada è tutt'ora in sospeso perchè servono altre scartoffie dal Comune, forse si andrà a primavera. Appena finita una parete si potranno finalmente montare le persiane!!!

Oggi abbiamo scoperto che i macchinari che lui usa consumano un sacco di corrente e durante le otto ore in cui lui lavora non si può usare nessun elettrodomestico, nè stirare, nè fare la doccia perchè occorre accendere la stufetta elettrica. La doccia non la farei lo stesso, perchè hanno tolto le vecchie persiane e abbiamo solo i vetri: fuori ci sono le impalcature su cui vanno e vengono gli operai, non voglio mica dare spettacolo...

Le persiane tolte in camera da letto da giugno sono sostituite da cartoni messi sul vetro incastrati nell'intelaiatura: vuol dire che in camera da letto bisogna sempre accendere la luce artificiale anche in pieno giorno... Questo non lo sopporto... ma c'è tanto altro che ormai non sopporto più...


Sto sviluppando uno strano rapporto di odio-amore con questa casa, con la situazione, con tutto...

Non c'è uno spazio, neppure uno, che non sia sottosopra: perchè mancano mobili, perchè anche i mobili già a posto possono diventare irraggiungibili se viene la necessità di spostare assi o altri materiali, perchè ci sono scatoloni ammonticchiati (delle cose nostre ancora senza collocazione, del materiale di bricolage portato fuori dal casotto, dell' eredità di mio marito che ancora non è ben chiaro che fine dovrà fare e che dovremmo guardare INSIEME per scegliere cosa tenere, ma chi ce l'ha il tempo e lo spazio?) . E capita che LUI sposti qua e là senza preavviso, così non trovo più niente o inciampo in ciò che sporge... I fine settimana sono condizionati dalle lavatrici da fare e dalla biancheria da asciugare: grucce dappertutto con camicie e maglie appese, mi sono rassegnata a mettere nella funzione asciugatrice anche qualcosa che poi mi esce spiegazzata, ma altrimenti non si arriva a concludere entro la domenica sera e occorre fare una accurata scelta di ciò che è urgente lavare e di ciò che può aspettare... fino a quando?

E' così tutto diverso da ciò che avevo in mente: guardo le foto di un anno fa, i primi sventramenti dei muratori, c'erano progetti, date di conclusione, anche se un po' in ansia ero felice e interessata per la nuova avventura... Ora mi sta passando la voglia di tutto, mi rigiro tra una stanza e l'altra facendo il meno possibile del poco che si può fare, solo per la sopravvivenza... la stanchezza che provo sta aumentando sempre di più e non mi interessa nulla, faccio una grande fatica a concentrarmi: sento solo il bisogno di cose allegre che mi distraggano... allora appena possibile esco, vado in giro,

per poi ricadere nell'inquietudine appena rientro in casa e mi guardo intorno.

Tra poche settimane è Natale: ho già cercato i regali per i nipotini, tanto per fare qualcosa di positivo e avere una scusa per stare fuori di casa, ma per il resto... non c'è un angolo libero per un presepio, gli addobbi si potrebbero mettere solo sulle pile di scatoloni... chi ha il coraggio di invitare qualcuno, visto che nemmeno il tavolo per pranzare è del tutto libero e ne possiamo usare soltanto metà?

E, naturalmente, di vacanze e di viaggi non se ne parla, nemmeno questo inverno...

 

 
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