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Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

AL MERCATO


Questa mattina si presentava una
bellissima giornata, anche se un po' fredda all'inizio e così
sono andata al mercato.




C'era il banchetto della donnina dei
gatti
, come la chiama mia figlia.



E' una donna anziana, fa parte di
un'associazione di volontariato che gestisce un canile-gattile per
gli animali abbandonati, il banchetto serve proprio per raccogliere
fondi.


Ci puoi trovare di tutto, cose che la
gente lascia all'associazione, dalla peggior paccottiglia ad “avanzi”
firmati e ogni settimana ci sono sorprese: i prezzi vanno
dall'offerta libera, al 3 pezzi 1 euro, fino a 10-15 euro i pezzi più
preziosi.



Quando è stagione, sul banco c'è
anche una gabbia con dentro uno o più gattini trovatelli,
curati, vaccinati e in cerca di padrone: quelle volte attorno c'è
ressa, i micini commuovono e fanno di tutto per rendersi simpatici,
molti prima di sera trovano una famiglia. Anch'io sto lì a
sciogliermi, visto che il mio crudele marito non vuole gatti
per casa.




Stamattina fra i vari oggetti sono
stata colpita da una statuetta africana, alta circa 15 cm, di legno
scurissimo.


Rappresentava una donna
semiinginocchiata, che tiene su un ginocchio, teso in avanti, un
vaso.





La rigiravo tra le mani, ammirando la
cura con cui erano stati scolpiti i particolari:
le trecce dei capelli, fino a dei
tatuaggi sul viso
e mi chiedevo in quale villaggio fosse
stata scolpita e da chi,
se il suo autore avesse pensato al
lungo viaggio e al destino della sua statuina...






Un signore accanto a me ha detto.
Guarda quella statuina, sembra che parli con la signora!”
Sovrappensiero ho detto: “Chissà
da dove viene...

Lui: “Ma da dove vuole che venga,
dall'Africa!
” Non aveva intuito i miei pensieri.



Allora ho continuato:
Sa il
significato di questa statuetta?
In certi villaggi una statua fatta
così viene messa davanti alla porta della casa di una donna
che ha appena partorito, per indicare a chi è di passaggio che
lì c'è una donna che ha bisogno di aiuto nei primi
giorni col neonato. Il vaso indica proprio la necessità di
aiuto.”


Questo lo so da quando ho visitato con
i miei alunni il museo di Antropologia.



Le persone attorno ascoltavano
incuriosite.


Io ero contenta di aver dato vita
alla statuetta col mio racconto.



Naturalmente, ora la statuetta è
a casa mia.

 
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