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VIAREGGIO

Post n°410 pubblicato il 02 Luglio 2009 da atapo
 

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UNA CITTA' AMICA

Ci sono le persone che ti diventano amiche.

Ci sono anche dei luoghi, che ti diventano amici. Almeno io certi luoghi, certe città, dopo un po' che li conosco li sento così: si creano dei legami, fatti di belle sensazioni, di bei ricordi, di nostalgie, di altro...

Uno di questi luoghi è Viareggio.

Una cittadina che finchè abitavo a Bologna era solo un nome su atlanti e guide turistiche, poi, venuta a Firenze, in diverse occasioni mi ha accolto piacevolmente, pian piano mi è diventata amica ed è uno di quei luoghi dove torno volentieri in ogni stagione, sarà il mare, sarà la brezza o il profumo della pineta, la tranquillità delle strade dalle casette basse...Anche quando al mio arrivo ho trovato burrasca non mi sono mai sentita tradita, ho respirato l'aria di tempesta marina e seduta infagottata sulla spiaggia ventosa mi sono rilassata guardando l'accavallarsi delle onde alte.

Ci ho accompagnato in un maggio lontano una classe di bambini di sei anni, con le emozioni del viaggio in treno, della raccolta di tesori sulla spiaggia, di un bagno fatto insieme ai maestri, dei panini conditi con la sabbia...la sabbia che poi hanno riportato a casa in abbondanza dentro a zaini e vestitini...

Ci ho accompagnato più di una volta le classi dei grandi di quinta e dei loro corrispondenti francesi durante le settimane di scambio: era la gita preferita: Pisa-Viareggio e a Viareggio la visita alla Cittadella del Carnevale (Esperienza unica! Tutti a bocca aperta!), poi la passeggiata, il picnic e i giochi in spiaggia, con l'autorizzazione dei ...piedi a mollo, che diventavano ginocchia, giochi d'acqua e spruzzate generali!

Poi le scappate da mattina a sera con i miei figli bambini, durante lunghe estati per sfuggire alla calura fiorentina...loro si ricordano ancora il negozio di pizza al taglio sul lungomare, dove prendevamo qualcosa per il pranzo.

Cresciuti i figli, ci vado da sola o con qualche amica, ne ho già parlato più di una volta.

Ed è per tutto questo che da ieri l'altro, dalla notizia della tragedia alla stazione, ho dentro di me un'angoscia profonda, che non passa. Innanzitutto per l'assurdità della cosa, per le persone morte, sofferenti, che hanno perso tutto, ma anche per l'affetto che mi lega a questa città. I luoghi distrutti li ho ben presenti: ci si passa davanti, sia col treno che con la corriera, li ho identificati subito. Come ho letto anche sui giornali, è un quartiere semplice, ben diverso e lontano dal lungomare e dai locali conosciuti in tutto il mondo, dove la vita era tranquilla e gli abitanti di modesta condizione sociale...

...E allora mi vengono in mente le persone che insieme a me stendevano i loro asciugamani nella sottile striscia di spiaggia libera accanto al molo:

la maggior parte Viareggini , persone anziane, mamme con bambini, chi arrivava in bicicletta, nel pomeriggio qualcuno che finiva il turno di lavoro. Molti si conoscevano bene, si scambiavano notizie, commentavano fatti cittadini, si prendevano in giro: era come ritrovarsi in piazza. Poi c'erano gli stranieri che lavorano a Viareggio, soprattutto donne dell'est, probabilmente governanti o cameriere negli hotels: prendevano un po' di sole gratis nelle ore libere dal lavoro. Una volta parlai a lungo con una di loro (conoscenza nata dalla necessità di sorvegliare reciprocamente le proprie cose durante il bagno!) che sospirando mi raccontava del figlio adolescente lasciato in Ucraina a cui avrebbe spedito la giacca di pelle comprata a buon prezzo al mercato...

In questi giorni mi tornano alla mente molte di quelle persone semplici e cordiali di quelle giornate in spiaggia...e prego che stiano tutte bene, che la tragedia non le abbia toccate...Ma poi, che differenza fa? Loro o altri...Il destino non guarda in faccia a nessuno, è un po' egoistico sperare la salvezza per chi conosci...tutti dovrebbero vivere tranquilli e non trovarsi coinvolti in situazioni ancora più tragiche perchè causate dall'incuria e dalla negligenza...

Avrei voglia di prendere la corriera per tornare in quella città che mi è cara, anche se la mia presenza non serve proprio a nulla laggiù...ma per ora non ne ho il coraggio: ho paura che starei troppo male a ripassare vicino a quelle strade...

Voglio pubblicare qui qualche immagine bella di Viareggio, si sono viste troppe distruzioni dappertutto in questi giorni...Il mare l'avevo messo qualche giorno fa, ma sui siti della Versilia si trovano tante altre belle foto...

sul lungomare, famoso bagno in stile liberty

la torre e il porto canale

le barche dei pescatori nel porto

 
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