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SECONDO COMPITO DELLE VACANZE

Post n°876 pubblicato il 06 Settembre 2012 da atapo
 

 

LA SVOLTA

 

tramonto sul mare, a Vada, agosto 2012


Mercoledì 22 agosto, al ritorno dalla nostra consueta passeggiata serale sul lungomare verso il paese di Vada, alla ricerca della luna e di un buon gelato, ho ricevuto una telefonata tremenda da mio marito: aveva appena saputo che era morto suo padre, mio suocero, a 89 anni.

L'aveva trovato morto in casa mio cognato il rappresentante, l'unico figlio che riuscisse a mantenere a stento una parvenza di rapporti “umani” col padre: era stato allertato dai vicini...

Una morte brutta, solitaria e disperata come è stata la sua vita soprattutto da quando, ormai tre anni fa, buttò sua moglie fuori di casa in uno dei suoi accessi di violenza sempre più incontenibili.

Non era necessario che rientrassimo subito dal mare, eventualmente per il funerale mio marito ci avrebbe avvisato. Nei giorni successivi ci siamo sentiti poco, lui e i fratelli avevano un sacco di incombenze burocratiche e giudiziarie...

Mio marito, alla mia domanda se riteneva che dovessimo rinunciare alla sospirata settimana in hotel a Rimini, aveva risposto: “Non ci penso nemmeno! Tanto il funerale ci sarà prima.” E invece...

Mia suocera ha ricordato che lui aveva espresso il desiderio di essere sepolto non a Bologna, ma a Bassano dove ci sono le tombe di altri parenti, così per esaudire questa “ultima volontà” si sono aggiunte altre trafile burocratiche e il funerale è stato fissato per martedì 28 in due momenti: messa e benedizione nella certosa di Bologna al mattino, trasporto e tumulazione a Bassano nel pomeriggio. Anche se ci aspettava questo ...funerale dilatato, mio marito ha voluto partire ugualmente domenica per il mare, poi martedì siamo tornati a Bologna, io solo lì, dove erano venuti da Firenze anche i miei figli, lui anche il pomeriggio a Bassano per poi rientrare a Rimini in tarda serata.

Nonostante tutto il male che questo uomo ha fatto alla sua famiglia ed anche alla mia (chi mi conosce capisce cosa intendo) quando ho saputo della sua morte ho provato una grande pena per l' estrema solitudine a cui la sua pazzia lo aveva portato. E sono rimasta sconvolta nel rendermi conto che i suoi figli e anche sua moglie hanno vissuto questo momento esclusivamente come una liberazione, ho sentito discorsi, battute, ironie che mi hanno lasciato tanta amarezza: era riuscito a litigare con tutti, a offendere e a trattare male tutti, dai parenti ai conoscenti, ai vicini di casa, da sempre intrattabile ora era diventato anche ingestibile. Mio marito ha ribadito che da anni l'aveva cancellato come padre, che ha vissuto cose nella sua famiglia che non dirà mai a nessuno, e quando ho cercato di parlare un po' con lui di questo atteggiamento si è arrabbiato dicendomi che queste faccende con se stesso le aveva sistemate già da molto tempo. Mentre io credo che le abbia solo sepolte e che in fondo continuino a tormentarlo e a incidere sulle sue scelte di vita, comunque non era il caso di approfondire, in fondo io molto di quel marcio l'ho conosciuto realmente solo tre anni fa...

Un funerale che ha impressionato anche i miei figli per quanto è stato misero e sbrigativo, senza affetto né partecipazione: nessun fiore (mia suocera ha detto che a lui non piacevano), a Bologna erano venute solo le due parenti dal Lazio, c'erano solo due dei figli. A Bassano gli altri due e qualche altro parente. Il sacerdote mi sembrava quasi imbarazzato, forse intuiva che c'era un'aria strana, di scarsa partecipazione e di poco dolore...

Si temeva che a causa della malattia mia suocera non superasse l'estate, invece se ne è andato lui all'improvviso...lei ora sta proprio benino. Adesso vuole assolutamente tornare il prima possibile nella casa di Bologna, che però deve essere sgomberata, ripulita, ci sono grossi lavori di manutenzione da fare...in questi tre anni mio suocero l'aveva trasformata in una tana ed è in condizioni inimmaginabili...I suoi figli ora sono impegnati in questo, poi ci sono questioni relative all'eredità, cose poco chiare, cose sparite...chissà cosa aveva combinato in questi ultimi tre anni di solitudine, speriamo non ci siano spiacevoli sorprese!

I figli sono quattro, io spero che vadano d'accordo nel dirimere tutte le questioni, che almeno in questo non assomiglino al padre, però ci sarà da lavorare per un pezzo su queste faccende!

Ecco il colpo di scena di questa mia tormentata estate! Mi convinco sempre di più che la vita, almeno la mia, non è affatto monotona.

 

 
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Commenti al Post:
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 06/09/12 alle 13:12 via WEB
La morte cancella tutto,si cerca solo di ricordare i momenti belli di quest'uomo..ne avrà avuti almeno mi piace crederlo, poi per il resto un uomo non diventa intrattabile così come lo schiocco di due dita..una causa del suo comportamento ci sarà pur stata, è una cosa su cui meditare..per quanto riguarda l'eredità fate un atto di donazione ad un ente umanitario così eviterete di litigare per la parte. Non me ne volere è il mio pensiero, buon pomeriggio__ Renzo
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 06/09/12 alle 21:34 via WEB
La morte allontana, risolve, ma non cancella, soprattutto se ci sono state conseguenze...Ma è una storia lunga e molto dura, ogni famiglia ha i suoi lati oscuri, mi pare ne abbiamo già parlato in altra occasione... L'eredità ora principalmente deve servire come sostentamento per mia suocera, poi si vedrà, ci sono decisioni da prendere...
(Rispondi)
ciparla
ciparla il 06/09/12 alle 14:05 via WEB
Penso che ci sia anche un altro modo di vedere le cose: è inutile essere falsi, ipocriti, odio quando sento dire di chiunque sia morto che era una "brava persona"... un padre è tale se si è comportato da padre, non se è solo colui che ti ha generato. E' proprio vero che si raccoglie ciò che si semina. Un abbraccio, Ci
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 06/09/12 alle 21:38 via WEB
Hai toccato un tasto dolente: quell'uomo non si è comportato da padre e i suoi figli ne portano le conseguenze, ma non credevo che potessero arrivare a sentire dentro di loro un tale livello di esasperazione. E' questo che mi ha lasciato tanta amarezza, anche se nemmeno io direi che era una "brava persona".
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 06/09/12 alle 14:09 via WEB
no, la vita non è monotona....e il fatto che non sia monotona ci fa ben sperare per le novità che essa ci propina, perchè come arrivano le cose spiacevoli ( e questa è indubbiamente difficile e spiacevole da gestire) arrivano anche quelle piacevoli....te ne auguro tante!:)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 06/09/12 alle 21:40 via WEB
Fa ben sperare...e ne arriveranno altri di momenti piacevoli e periodi soddisfacenti, occorre un po' di pazienza e di...resistenza!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/09/12 alle 17:20 via WEB
Certo che la vita ha di queste sorprese incredibili, sembra voler tirare le somme, ogni tanto. E qui sembra che la tua suocera sia quella che si vede, in un certo senso, ripagata di anni e anni di sofferenze. La sua quasi-guarigione acquista un senso ora che può godersi il suo ambiente e la sua città in pace, almeno per questo tempo che le resta
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 06/09/12 alle 21:42 via WEB
Anch'io ho avuto questa idea del "tirare le somme". Ora spero davvero che mia suocera stia per un altro po' di tempo in salute sufficiente per godersi di nuovo casa sua!
(Rispondi)
Less.is.more
Less.is.more il 08/09/12 alle 22:38 via WEB
Ti trovo molto coraggiosa per aver scritto questo. Di solito, tutti nascondono le cose gravi della propria vita... Molto brava.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 08/09/12 alle 22:47 via WEB
Ti ringrazio per quanto mi dici. Io credo che ci sia da nascondere, per la vergogna, se si fa del male, per altre "cose gravi" il parlarne spesso aiuta a chiarirsi e a superarle.
(Rispondi)
 
 
Less.is.more
Less.is.more il 09/09/12 alle 09:09 via WEB
Certo, ma bisogna sapere a chi dirlo. Comunque qui, credo che tutti, anche i più riottosi, si facciano un esame di coscienza dinnanzi a questa tua dimostrazione di Saggezza. Buona domenica :)
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 09/09/12 alle 18:12 via WEB
E' triste dirlo, ma il funerale triste e sbrigativo in fondo è quel che tuo suocero si era costruito.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 09/09/12 alle 22:05 via WEB
Sono perfettamente d'accordo, ma più che costruito io direi DISTRUTTO.
(Rispondi)
Lolablu7
Lolablu7 il 10/09/12 alle 00:19 via WEB
Non avevo letto questo post, Renata! Che tristezza! Ci sono alcune persone che riescono a fare il vuoto intorno a sè e a distruggere la felicità dei propri cari, di chi vorrebbe amarle! Povera gente! Io credo che queste persone abbiano problemi con se stesse, che non si amino. Chissà quali esperienze hanno alle spalle. Accetta le mie più sentite condoglianze. Un abbraccio:-))
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 11/09/12 alle 10:22 via WEB
Ho letto solo ora di questo funerale e mi ha colpito una cosa: diversamente dall'abitudine di molti di declamare davanti alla morte virtù inesistenti del vivo, qui si son dette papale papale le sue mancanze, la sua rabbia, la sua follia. Bene hai fatto a cercare di parlare con tuo marito, ma se lui ha sepolto, tu non scoperchiare. Magari un giorno sarà lui a voler aprire le finestre su un passato doloroso. Tua suocera credo si sentirà ancora meglio. Ha subito, è dovuta fuggire, ha avuto paura: esiste una giustizia divina a questo mondo. E sinceramente io spero che lei possa vivere nella sua casa ed addormentarsi serena nel suo letto. La vita prende le sue strade, scorre. Sei pure riuscita ad andare alò mare, con tuo nipote, prima e con tuo marito, dopo. E anche il suo nuovo modo di essere magari è il frutto di questa "liberazione". Avare un padre così, anche se sei nonno, è un peso e un macigno che ti segnano nei sentimenti e nella vita. Non mi darei troppa pena per quell'uomo. E' stato un pessimo uomo. E' morto come voleva e come si meritava. Nessun perdono.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/09/12 alle 22:10 via WEB
Dici giusto: è stato un pessimo uomo. La pena non è per QUELL'UOMO specifico, ma più per gli altri che sono arrivati a un tale punto di esasperazione...Spero che questa liberazione lo sia davvero per mio marito...dopo 62 anni! Purtroppo ciò che ti ha segnato così profondamente lascia sempre un segno.
(Rispondi)
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