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CASALINGHITUDINI ANTICHE 5

Post n°969 pubblicato il 07 Giugno 2013 da atapo
 

 

CUCINA

(proposta del venerdì - 1a settimana)


Annibale Carracci, Il mangiatore di fagioli

 

Oggi torno al passato... e colgo l'occasione per raccontare qualcosa che già da tempo avevo in mente di mettere qui.

Andando indietro con la memoria fino ad una Atapo molto piccola, ritrovo a casa mia sempre una specie di “menù fisso”. A pranzo, per ogni giorno della settimana c'era una sequenza di primi patti che non cambiavano mai:

Lunedì: pasta al pomodoro, nelle varianti pomodoro semplice, pomodoro-sedano-carota-cipolla, ragù (raro); anche il formato di pasta era quasi sempre i gobbini rigati (che chiamavamo maccheroni) o più raramente le farfalle (che a Bologna chiamano strichetti).

Martedì: quella che nel nostro lessico familiare veniva chiamata “pappa puntine”, gliel'avevo dato io questo nome, era un passato di verdure ( dove insieme alle onnipresenti patate e carote confluivano le verdure di stagione, per cui il gusto era un po' differente nei diversi periodi dell'anno) in cui veniva cotta una pastina piccola, tipo palline allungate con le estremità a punta. Io adoravo questa minestra, che quasi si scioglieva in bocca con la sua pastina, forse proprio quest'ultima che mi era così simpatica mi rendeva gradita la minestra di verdura che difficilmente i bambini mangiano senza fare storie.

Mercoledì: era il giorno del riso, non risotto (piatto che scoprii molto avanti e fuori da casa mia), ma riso in brodo, di solito brodo rosso con una specie di ragù diluito, oppure brodo con verdure, soprattutto spinaci che mi inquietavano per il colore verde scuro per cui non aveva con me lo stesso successo della “pappa-puntine”. Il riso che io preferivo, al burro e parmigiano, quasi risotto perchè meno brodoso, era riservato ai pasti serali, a pranzo mai.

Giovedì: era il giorno che preferivo, c'erano le tagliatelle, fatte in casa dalla mamma! Condite con un ricco ragù alla bolognese (il colesterolo manco si sapeva cosa fosse) erano sempre da leccarsi i baffi. Dico solo che quelle tagliatelle hanno sedotto tutti coloro che le hanno assaggiate e nella mia storia di vita sono rimaste un delizioso ricordo e rimpianto per me, per mio marito, per i miei figli, per quella cugina che visse con i miei e di cui qui ho raccontato...

Venerdì, giorno di magro, quindi... minestra di fagioli, che in realtà tanto magra non era. Però non conteneva carne e questo bastava. La famosa minestra di fagioli di casa mia che a me piaceva, ma che dopo il matrimonio ho sacrificato per il minestrone di fagioli alla veneta donatomi dalla suocera, l'unico minestrone che mio marito degnasse di considerare degno di apprezzamento: vuoi mettere la ricetta della SUA mamma contro quella della suocera?

Sabato: spaghetti al pomodoro con le vongole o col tonno, quest'ultimo non delle scatolette, ma comperato sfuso dal negoziante, levato da un grande vaso, sgocciolato dall'olio e consegnato avvolto in molti strati di carta grossa per tentare di arginarne l'untuosità che minacciava di spargersi sugli altri acquisti nella borsa della spesa.

Domenica: era un altro giorno di tagliatelle, stavolta quelle fini sempre fatte in casa dalla mamma, che venivano cotte e mangiate nel brodo di carne. Ma questo mi darà occasione di riparlarne in una delle successive “proposte”...

Dopo questi primi piatti, i secondi variavano, dipendevano dalla stagione, ma soprattutto da ciò che era più conveniente in quel momento al mercato. Perchè i soldi in casa scarseggiavano... occorreva cavarsela con una frittata, un po' di stracchino, una fetta di mortadella o due polpette al sugo.

Le fettine di manzo non onoravano quasi mai la nostra tavola.

Le varianti a questa sequenza di primi piatti erano rarissime e quando accadeva destavano stupore e domande, e la mamma quasi si giustificava... Solo per le feste importanti comparivano i tortellini in brodo, i tortelloni (prerogativa del mio compleanno), qualche volta le lasagne... sempre rigorosamente con la pasta fatta in casa dalla mamma!

Arrivata a quell'età in cui si comincia a contestare, mi venne da ribellarmi a questa monotonia e ne chiesi il perchè alla mamma: lei rispose che era una cosa che piaceva al papà, erano i primi che lui preferiva... Mi pareva una motivazione stupida: possibile che non si potesse sperimentare qualcosa d'altro, che dovesse restare tutto sempre uguale? La mamma si stringeva nelle spalle, chiudeva il discorso...

Dopo la morte di papà scomparve anche questa rigida abitudine e la mamma cominciò a provare altre ricette, magari gliene suggerivo anch'io... ma il cambiamento non mi dava la soddisfazione che avevo creduto...

 
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artemisia_gent
artemisia_gent il 07/06/13 alle 11:31 via WEB
Dev'essere prerogativa dei padri menù fisso e soprattutto primo su secondo. Anche il mio era così, anzi è
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 07/06/13 alle 19:48 via WEB
Tuo padre ha più o meno la mia età, io parlo del mio che è una generazione prima...
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/06/13 alle 12:17 via WEB
Un menù molto particolare, infatti. Ma chissà da dove venivano le idee di tuo padre, forse dalla sua tradizione, dalla sua famiglia
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 07/06/13 alle 19:51 via WEB
Non credo, erano i primi che gli piacevano di più, forse trovarseli sempre gli dava sicurezza...(in fondo mio marito vuole SOLO il minestrone di sua mamma e non quello di casa mia, altra forma di insicurezza...)
(Rispondi)
arw3n63
arw3n63 il 07/06/13 alle 15:34 via WEB
La pasta è un piatto versatile perchè puoi mangiarlo ogni giorno ma preparato in maniera differente, però è vero pasta è e... pasta resta, ma sazia molto di più di una fettina di carne e soprattutto economica. Ai tempi, nelle famiglie quando la carne era un lusso, la pasta era la base dell'alimentazione. Ma...oltre alla pasta c'è anche il riso, variare con minestre o risotti no? E per sopperire alla carne c'è comunque il pesce, oggi mi sa che costa più della carne e le uova. Ci credo che veniva a noia :-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 07/06/13 alle 19:53 via WEB
In effetti i problemi economici avevano il loro peso, il pesce poi era costosissimo!
(Rispondi)
formybz
formybz il 07/06/13 alle 19:32 via WEB
Tutte le volte che ho provato a far la lista dei piatti da cucinare, perchè così si semplificano le cose e si è più organizzati nel fare la spesa, mi sono persa per strada. E in questo senso peggioro sempre: avere cose stabilite da fare, fossero anche solo piatti da cucinare, mi fa sentire ancora meno libera. Ciao. :)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 07/06/13 alle 19:54 via WEB
Figurati io che, come ho detto nell'altro post, a un certo punto mi stanco di tutto e devo rinnovare!
(Rispondi)
francy_62
francy_62 il 07/06/13 alle 23:22 via WEB
Anche se un tempo la cucina era più povera (perché si era più poveri), mia mamma variava in continuazione e credo che prima che ripetesse un certo piatto di pasta, passasse anche un mese... Mai fatto un menù fisso... cosa che invece mi diede mia suocera da seguire, ma che io non seguii nemmeno il primo giorno. *__^ Cra cra cra
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 08/06/13 alle 08:48 via WEB
Queste suocere... credevano di fare il nostro bene aiutandoci a...trattare bene il loro BIMBO!
(Rispondi)
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