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CIBI DI UNA VOLTA 1

Post n°972 pubblicato il 10 Giugno 2013 da atapo
 
Tag: memoria

 

LESSO

(proposta del lunedì - 2a settimana)



 

Il rito cominciava di sabato, nel tardo pomeriggio.

Io gli davo il via, dopo che nei miei primi anni di vita avevo accompagnato la mamma per impararne la formula iniziale, che poi avrei trasmesso senza rimpianti a mio fratello appena avesse raggiunto l'età sufficiente a liberarmi da quell'incombenza settimanale che, diciamo la verità, cominciava a intralciare le mie manovre organizzative dei sabati pomeriggio...

Le parole magiche erano “Mezzo chilo di carne da brodo, un osso, tre etti di magro”, per non sbagliarmi le ripetevo nella mente come un mantra, mentre nella macelleria di quartiere tenevo d'occhio le signore arrivate prima di me e quelle arrivate dopo, per non fare figuracce né per farmi fregare da chi mi poteva considerare una bambinetta tonta. Quando toccava a me mi uscivano tutte d'un fiato, il macellaio, un omone biondo e rosso in viso, palpeggiava vari pezzi di manzo prima di sceglierne uno per me, che poi buttava sul tagliere di legno e aggiustava nel cartoccio insieme ad un osso pescato dalla bacinella. Un altro cartoccio raccoglieva il macinato che usciva dalla macchinetta dove lui spingeva dentro alcuni pezzi di carne ed io restavo un attimo col fiato sospeso temendo che insieme ci finisse stritolato qualche suo dito... Poi via alla cassa dove stava impettita sua moglie, una gran bella donna, tanto mora quanto lui era biondo, dai lunghi capelli ricciuti, grandi orecchini da zingara, un rossetto di un rosso vivacissimo e provocante, adatto ad altri luoghi e situazioni, non ad una macelleria...

A casa l'acquisto passava il severo controllo della mamma, se mi avesse “servito bene”: se la carne non era come voleva lei ...”Mmmh, stavolta...” e faceva la faccia scura, io mi sentivo in colpa, come se avessi potuto farci qualcosa...

Non avevamo frigorifero, ma l'attesa non sarebbe stata lunga...

Il mattino dopo, domenica, mi svegliava sempre (ricordate il menù fisso?) il profumo che si faceva via via più intenso della carne che cucinava dentro l'acqua bollente: lesso, polpettone, sedano, carota e cipolla, insieme al fruscio ritmico del mattarello sul tagliere di legno. Di buon'ora la mamma aveva cominciato a preparare la carne lessata e la sfoglia: le tagliatelline fini che a mezzogiorno sarebbero state cotte nel brodo di carne.

La sfoglia sembrava una dote innata delle donne bolognesi: un impasto velocissimo, le aggiunte di acqua e farina così a occhio valutando istintivamente il grado di umidità dell'ambiente per evitare che tutto si appiccicasse o si seccasse troppo, lo stendere l'impasto col mattarello lungo in una luna gialla e rotonda sempre più ampia, sempre più sottile...senza che venissero buchi, l'arrotolare questa luna per poi tagliarla a fettine più tardi quando si fosse asciugata, infine aprire i nastri di tagliatelle per completare l'asciugatura come fosse una riccioluta capigliatura bionda... Mia mamma è sempre stata abile a fare la sfoglia e le sue domeniche mattina, per quanto mi ricordi, cominciavano così, le eccezioni erano rare. Io avevo cominciato ad imparare a fare la sfoglia, ma a venti anni una brutta frattura al polso destro mi ha tolto l'agilità necessaria a quelle manovre col mattarello lungo... ed ho perso un po' del mio DNA bolognese!

Alla domenica, a mezzogiorno di secondo c'erano quindi la carne lessata e il polpettone: un matrimonio di carni che ho mantenuto anch'io nella mia attuale famiglia, non tutte le domeniche, ma quando ne ho tempo e voglia, come ho mantenuto la salsina agrodolce che la mamma preparava spesso come accompagnamento. Ma qualcosa ho innovato, una piccolissima variazione scoperta su non so più quale scritto di consigli culinari, che però fa dire a mio marito che il brodo preparato da me con la carne lessata è ancora migliore di quello di mia mamma... e detto da lui...

Come? Siete curiosi? Volete sapere? Bene, provate a buttare un chiodo di garofano dentro all'acqua, insieme a sedano-carota-cipolla...

 

 
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Commenti al Post:
orologionuovo
orologionuovo il 10/06/13 alle 10:42 via WEB
azzolissima....questa del chiodo di garofalo non la sapevo...hai descritto lo stendere questa sfoglia...in una maniera poetica...anche mia madre faceva questa famosa luna gialla....io non ne sono capace....io uso la ma chinetta e stop....chudo lí...il matterello lungo....sí quello c'é ancora....ma é a riposo ...non lo usa piú nessuno.....io ne ho uno piccolo...sempre di legno...ma sai che sono molto attirata da quelli in silicone...? potenza della modernitá....ciao ata.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:10 via WEB
Anch'io mi sono rasseganata alla macchinetta, ma è un po' laborioso lo stesso per i miei gusti...
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
SandalialSole il 10/06/13 alle 11:17 via WEB
Lo metto anche io!!! (a dire il vero io butto una garzina con dentro qualche chiodo di garofano, un nulla di noce moscata e qualche grano di pepe). :)
La sofglia invece non la so fare, nonostante il marito romagnolo. Cioè la so fare, ma è un cimento nel quale mi spaventa cimentarmi. E poi col cavolo che riesco a occhio! :)
Invece mi ricordo la zia di mio marito che quando andavamo a trovarla diceva: "Su fermatevi, che metto su due uova di sfoglia" e noi non avevamo il tempo di dire sì che le tagliatelle erano quasi al taglio!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:11 via WEB
Vero, velocissime erano! e ora pian piano stanno scomparendo sigh! Ora provo a mettere anche la noce moscata, il pepe no perchè a mio marito fa male...
(Rispondi)
vi_di
vi_di il 10/06/13 alle 11:50 via WEB
Il brodo per la domenica? Un uso tutto nordico! Da noi la domenica era ragù, ma io forse preferisco il lesso. Prima o poi lo rifarò, e ci metterò il chiodo di garofano! ;-)
P.S. Pure mia madre prima mi mandava a fare la spesa e poi criticava qualsiasi cosa le portassi, non solo le carni. E non era mica colpa del venditore 'Quillo fa 'o mestiere suo, sì' tu che t'ha 'mpara' a fa' 'a spesa!'. ... quando mi chiedono come mai ho un'autostima così bassa, dovrei raccontare tutte ste cose! ;-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:12 via WEB
Siamo forse l'ultima generazione dall'autostima distrutta...avevano armi raffinatissime per farci questo!
(Rispondi)
arw3n63
arw3n63 il 10/06/13 alle 14:48 via WEB
Ormai il lesso in casa mia transita raramente, mai andata pazza, serviva soprattutto a fare un buon brodo con i bambini piccoli, ora servirebbe solo ai vecchietti...cioè io e mio marito :-), meglio lui va...perchè comunque preferisco i piatti asciutti.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:14 via WEB
Le persone si dividono in due categorie a tavola: chi ama e chi odia il lesso. A Bologna in certi ristoranti il carrello dei lessi è un piatto molto raffinato.
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 10/06/13 alle 20:34 via WEB
tu adoperi armi improprie.....
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:15 via WEB
In guerra e in amore tutto è lecito...(si dice)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Dantès il 11/06/13 alle 11:02 via WEB
mi sono unito alla compagnia parlando di fritto..., ma il lesso è un'invenzione meravigliosa
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 11/06/13 alle 12:16 via WEB
Anche a me piace molto il lesso...con una varietà di salsine... Grazie della visita!
(Rispondi)
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