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DA UNA CASA ALL'ALTRA 9

Post n°1213 pubblicato il 23 Marzo 2015 da atapo
 

 

MALEDETTO  CAPPOTTO

E' un'ottima cosa ricercare ogni forma di risparmio energetico: meno energia, meno inquinamento, riciclaggi, cerchiamo di preservare il futuro alla nostra Terra e a noi stessi... Così nella nuova casa stiamo cercando tutti gli accorgimenti possibili, cioè mio marito si è informato, ha calcolato, ha proposto e abbiamo scelto di conseguenza. Uno di questi accorgimenti è il CAPPOTTO: sarebbe un rivestimento particolare su tutti i muri esterni che li rende più spessi e resistenti al freddo, un vero cappottino che abbraccia la casa!

Naturalmente dalle istituzioni pubbliche tutto questo è auspicato e pareva che non ci fossero problemi, MA...

...la nostra solita poca fortuna ci ha colpito anche stavolta: il Comune di Firenze ha deliberato che dal 1° gennaio 2015 nei centri storici minori non si possano fare questi cappotti perché alterano i volumi degli edifici che devono rimanere, appunto, storici, cioè non cambiare di un millimetro, invece un cappotto aumenta il volume esterno di almeno 6-8 cm (noi lo volevamo fino a 12).

Da un lato quindi SI' all'ecologia e al risparmio, dall'altro NO perché le case antiche devono restare appunto antiche anche se col riscaldamento più dispendioso e più inquinante.

La nostra casa non sarebbe antica, è del 1957, però si trova in una zona di centro storico minore e ricade sotto questa norma. Poichè al 1° gennaio il cappotto ancora non l'avevamo iniziato, ora non si può più fare. Si può fare invece fare domanda di deroga, che il Comune esaminerà... con i suoi tempi tecnici (eterni). Naturalmente questa domanda l'abbiamopresentata immediatamente, pensando di fare gli altri lavori nell'attesa della risposta.

Purtroppo il dilemma cappotto /non cappotto abbiamo scoperto che porta delle TRISTI conseguenze:

non si possono mettere le persiane e le finestre perché non si sa quanto sarà spesso il muro a cui vanno ancorate,

non si possono nemmeno ordinarle, perché non si sa lo spessore che dovrà avere il telaio (e dopo l'ordine il tempo di attesa è di circa un mese),

se non ci sono le finestre non si può mettere e avviare il riscaldamento, che dovrebbe restare acceso almeno 10 giorni dopo la tinteggiatura delle pareti,

per asciugare perfettamente la stanza dove andrà montato il parquet, che quindi non si può montare se tutto il resto non è a posto...

Senza finestre naturalmente la casa è inabitabile!!!

Nel contratto di vendita con chi ha acquistato la nostra casa attuale c'è la data ultima del 31 marzo per rendergliela libera, dopo di che c'è una grossa penale per ogni giorno di ritardo.

Quando facemmo il contratto questa storia del cappotto ancora non si sapeva, i muratori avevano assicurato che l'interno della nuova casa sarebbe stato pronto a fine marzo, noi entravamo e loro avrebbero continuato i lavori all'esterno, un po' scomodo, ma sopportabile. Appena è partita la richiesta di deroga al comune i lavori all'interno sono rallentati, c'era da aspettare e più di tanto non si poteva procedere, sono iniziati invece i lavori di sistemazione degli spazi esterni, così che ora è davvero tutto per aria, dentro e fuori.

La fine di marzo è molto vicina, il Comune ha risposto NO da pochissimi giorni, ma appena dopo Pasqua c'è una seduta al Consiglio Comunale per rivedere questa norma perché le proteste e i ricorsi sono state moltissimi in nome del risparmio energetico, quindi aspettiamo ancora per vedere se si ottiene qualcosa.

E nel frattempo?

Nel frattempo mi è venuto mal di pancia quasi fisso dal nervoso.

A parte questo effetto collaterale, il trasloco abbiamo dovuto fissarlo, il 27 e 28 marzo verrà la ditta a svuotare la casa e porterà TUTTO in un magazzino affittato per un mese e speriamo che basti, sarebbe sufficiente riuscire ad avere montati almeno i vetri, che sono doppi, rafforzati ecc, anche se io ho sempre molte ansie per la sicurezza... Ci costa meno il magazzino che pagare la penale per un mese.

Noi... abbiamo il camper come rifugio, da parcheggiare non troppo lontano dalla casa nuova.

Chi mi segue da tempo sa che un'avventura simile, sempre per ristrutturazioni, la passai già anni fa: allora dovevano essere 10 giorni che diventarono un mese, ora si parte già con un mese sicuro... E stavolta non potremo nemmeno entrare di soppiatto in casa se ci serve qualcosa: tutto sarà chiuso nel magazzino della ditta traslochi. Quello che dimenticheremo, mancherà e basta.

Allora in questi giorni, mentre forsennatamente riempio e sigillo scatoloni, devo anche immaginare cosa potrebbe servirci, ma che sia il minimo indispensabile, per una vita quasi normale in camper, compresi documenti e materiali di vario tipo, perché non si tratta certo di andare in vacanza... In queste ultime settimane mi sembra di vivere in un incubo, ho un bel da pensare che c'è di peggio al mondo, ma anche così non mi è facile.

Mi mette anche tristezza il fatto che in camper non ci sarà il collegamento internet, ogni sera leggerò la posta dal mio cellulare all'antica e non potrò fare altro, forse riuscirò qualche volta ad andare ai PC dell'istituto francese, ma là tanti studenti se li contendono. Perchè c'è poco da dire, ormai gran parte del mondo di relazioni sociali e di informazioni passa da qui...

Era una casa molto carina
senza soffitto, senza cucina
non si poteva entrarci dentro
perchè non c'era il pavimento...




 

 
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