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PARTENZA!!!

Post n°519 pubblicato il 10 Aprile 2010 da atapo
 

LIBERTA'...condizionata


Waterhouse J. W., Psyche entering Cupid's garden


E' partita!!! Mia suocera è finalmente andata dai suoi parenti laziali!!!

Gli ultimi giorni sono stati davvero pesanti: era rimasta sconvolta da quanto avvenuto a Pasqua, restava rintanata in camera sua tutto il giorno senza i soliti giretti per mercatini rionali, non si affrettava più a fare quei lavoretti casalinghi, tipo stirare, apparecchiare, vuotare e riempire la lavapiatti, che ormai erano diventati quotidianamente “compito suo”, era sempre al telefono (per fortuna abbiamo la tariffa forfettaria), quando compariva, con faccia da funerale, era per dire: “Non mi risponde nessuno (chiamava i figli, i parenti sparsi in tutta Italia, quelli laziali per sapere se fossero tornati dal viaggio)...perchè non c'è mai nessuno.?..dicono, dicono, ma poi in fondo non mi vuole nessuno...”

Insomma, uno strazio! E io e mio marito a ripeterle che forse in periodo pasquale qualcuno va in giro, o che forse era orario di lavoro, o che alla sera potevano anche essere andati al cinema...

Finalmente i contatti col Lazio si sono riattivati, ci ha detto “Ora non vi rompo più le scatole” e in mezz'ora ha preparato la valigia, mi ha detto che mi lasciava dei suoi vestiti da lavare e mi ha chiesto di farle il biglietto del treno on-line.

Io le ho chiesto: “Quanto tempo starà laggiù?”

“Mah, non so per quanto tempo posso stare, ma tanto che importa?”

E io: “Veramente non sarebbe male saperlo, per esempio per andare noi due a fare un viaggetto, o per ospitare qualche nostro amico nella camera che resta libera...”

Stavolta non accettavo il solito “loro” stile dell'improvvisazione e dell'essere a disposizione incondizionatamente. Allora ha detto che almeno dieci giorni è sicura di stare fuori, poi...si vedrà, ci farà sapere appena possibile.

Mio cognato che era con noi a Pasqua ci ha informato che il vecchio è sicuro che sua moglie stia da noi, l'ha detto anche alla psichiatra, e ci dobbiamo aspettare altre sue “incursioni”. A maggior ragione quindi, dopo il periodo laziale, mia suocera non dovrà più stare in casa nostra e ci sarà un “summit” tra i figli per organizzare il futuro.

Così ieri se ne è andata commossa, abbracciandomi e ringraziandomi...e ci ha già telefonato due volte!

Appena partita, anche mio marito mi ha ringraziato di nuovo, dice che se fosse stato lui al mio posto dopo 15 giorni non avrebbe più resistito. Gli ho ribadito che se ci sono necessità si tiene duro, ma che non si deve lasciar passare il tempo inutilmente senza cercare di risolverle, o dando per scontato che...

Poi avevo impegni e sono uscita, ma per la prima volta dopo tanto tempo non vedevo l'ora di tornare a casa, di godermi un po' nel loro silenzio e nel mio disordine tutte le stanze,

soprattutto quella che io e mio marito chiamiamo “di Marco”, ma nel cuore io chiamo della mia mamma”... e che non sono mai riuscita a chiamare “di mia suocera”.

 

 
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