Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher

ASCOLTA...

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 1

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 2

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 3

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 4

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 5

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 6

GATTI DI FAMIGLIA

 



BETO


 
CHILLY

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 74
 

Ultimi commenti

Io non ho nessun gatto "domestico", ma il mio...
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
 
la natura si risveglia...io ho tante violette selvatiche,...
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
 
Ah! Ah! Le mie ortensie sono a pianterreno... potrei...
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41
 
"Devo fare entrare in testa alla gente...
Inviato da: cassetta2
il 08/01/2024 alle 18:20
 
Davvero!
Inviato da: atapo
il 19/12/2023 alle 23:26
 
 

Ultime visite al Blog

NonnoRenzo0atapoArianna1921lalistadeidesideri79monellaccio19ossimoraprefazione09cassetta2exiettogianor1marinovannisurfinia60myrgipacorabanneneveleggiadra0
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

Contatta l'autore

Nickname: atapo
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 72
Prov: FI
 

Messaggi del 04/11/2008

Post N° 285

Post n°285 pubblicato il 04 Novembre 2008 da atapo
 
Tag: cronaca

4 novembre 1966 a Firenze

l'era parecchio, ma parecchio umido

COMPAGNIA TEATRI D'IMBARCO
in coproduzione con COMMISSIONE CULTURA Q3
FINCOSTASSU'

di Alberto Severi
Regia Nicola Zavagli
con Giocavvi Esposito e gli attori della Compagnia
Musiche Vladimiro D'Agostino
Costumi Cristian Garbo


 


 


nell’anniversario dell’alluvione
a Firenze, con il patrocinio del Quartiere 3, uno spettacolo che vuole
essere momento di doveroso e necessario ricordo e giusta riflessione


Basato su I giorni del diluvio di F. Nencini e Acqua passata di M. Marcellini e G. L. Corinto


Un testo
quasi paradossale che racconta i giorni critici di Firenze durante
l'alluvione, attraverso un affresco di personaggi divertenti,
graffianti e poetici. Dopo aver piacevolmente “giocato” con la
drammaturgia di Severi per lo spettacolo I marziani, Teatri d'Imbarco
porta in scena questo curioso Fincostassù.

Ovvero il 4 novembre 1966 a
Firenze l'era parecchio ma parecchio umido.

Una cronaca dell’alluvione
ora umoristica, ora drammatica, ora grottescamente esilarante. Un
girotondo di situazioni tragicomiche e di personaggi che uno dopo
l'altro con brevi monologhi si passano il testimone del racconto,
finendo per comporre una foto di gruppo della Firenze anni Sessanta.
Sul palco quindici giovani attori immersi in una scena gioiosamente
astratta.


Per ricordare...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 284

Post n°284 pubblicato il 04 Novembre 2008 da atapo
 

IL  PRATO

Non sta piovendo, sta diluviando!
L'acqua e il vento accelerano la caduta delle foglie.
Il MIO prato ne sarà ricoperto...
Già, ho "scoperto" un prato e l'ho fatto mio...



Nelle settimane passate avevamo parcheggiato il camper in una stradina tranquilla, tra i palazzi e le villette, accanto a noi c'era un prato.

Un piccolo pezzo di terreno di forma strana, a L, forse per questo non edificabile.
Non so se privato o del Comune, comunque lasciato allo stato brado, dunque per me bellissimo. Lo potevo vedere anche dall'interno del camper, per illudermi di stare non in città, ma in un bella radura tra i boschi.

Perchè nel mio prato c'è tutto quello che ci deve essere:
l'erba, innanzitutto,
dei pioppi che ora hanno il loro bel colore giallo,
poi un abete con i rami bassi che invogliano a salirci,
un buon numero di cespugli vari arruffati il giusto per creare tane e nascondigli,
per tutto ottobre il prato era fiorito di malva e cicoria, umili fiori che creavano allegre macchie di colore.

Un luogo così è pieno di uccelli: alcuni li vedevo, la maggior parte li sentivo, di giorno e di notte, alcuni li ho riconosciuti dai canti, altri no, di notte mi illudevo che ci fosse anche l'usignolo...

Da piccola, un prato così sarebbe stato il mio regno...
In quanti prati simili a questo ho giocato e fantasticato da piccola nella periferia della mia città! Con gli amici, vivevo storie e avventure che mi davano emozioni e mi hanno fatto crescere...
Invece in questo prato, nessuno:
mai bambini a giocarci, anche se dopo l'uscita da scuola del pomeriggio c'era ancora luce e faceva caldo,
mai nonni con i nipotini,
mai nemmeno qualcuno a far correre il cane (e altro),
mai nessuno a godere quell'angolo di natura intatta...
Perchè?
Tutti corrono...poi non si sa mai...poi le allergie...poi...poi...
Solo qualche gatto in caccia, o ad annusare curioso e ad osservare ogni foglia mossa dal vento...
Mi convinco ancora di più che i gatti sono più intelligenti di molti umani...



Ho pensato a Martino: quando me lo affideranno, lo voglio portare presto a godere del MIO prato...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963