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PROFUMO DI...

Post n°695 pubblicato il 08 Giugno 2011 da atapo
 
Tag: memoria

 

GELSOMINO


 

Qualche giorno fa, di pomeriggio aveva appena cominciato a piovere, i nuvoloni neri e il vento indicavano che sarebbe stata una cosa seria...

Io ero qui al computer e avevo ancora la finestra aperta: improvvisamente, portato dal vento, è entrato nella stanza il profumo del gelsomino. Così intenso non l'avevo mai sentito: mi è sembrato quasi un grido, un richiamo penetrante, tra una richiesta d'aiuto e un addio...

Dopo questi giorni di acquazzoni intensi, dappertutto i fiori di gelsomino sono stati sciupati, abbattuti, ora la maggior parte è in terra, sono appassiti e macchiati di fango e di sudicio...sapevano forse che il loro tempo stava per finire?

Quest'anno le belle giornate di maggio avevano fatto fiorire un'abbondanza incredibile di questi fiori, non ricordavo di averne mai visti tanti. Qui, nell'estrema periferia della città, dove i palazzi si alternano alle villette e i giardini privati alle aree di verde pubblico, nel mese scorso i gelsomini fioriti si erano arrampicati dappertutto, ogni rete, ogni muretto ne era stato ricoperto, ogni cancello ne era stato incorniciato...nessuna pioggia li aveva macchiati e spiegazzati, nessun vento li aveva stropicciati e abbattuti. Bastavano pochi passi in strada e si era avvolti dal loro profumo, un'atmosfera fiabesca e un po' romantica abbelliva la periferia.

E poichè gli odori, e ancor di più i profumi, risvegliano i ricordi...

...camminando in mezzo a quelle fioriture mi era tornato in mente un giugno di molti anni fa. Era la fine della scuola, alla festicciola con mercatino dell'ultimo giorno i genitori (un gruppo di genitori favolosi, con alcuni eravamo diventati amici, si lavorava benissimo coi loro figli) avevano portato a noi maestri due piccole piante, un gelsomino e una bouganville. Lo so, non si dovrebbero accettare regali, ma...l'ultimo giorno...poi te li offrono tutti felici i bambini...poi non erano certo tentativi di corruzione...

I genitori si scusavano perchè, dicevano, organizzato così all'ultimo momento non avevano trovato due piante dello stesso tipo...che decidessimo noi!

Il maestro con cui lavoravo in quegli anni è stato il collega migliore che abbia mai avuto: avevamo raggiunto una sintonia professionale incredibile, accompagnata da un'amicizia e da una comprensione reciproca che non ho avuto più modo di trovare in altre persone. Il periodo che ricordo forse con più nostalgia di tutta la mia carriera lavorativa, che mi ha dato tanto e mi ha arricchito anche per gli anni successivi...

Ma torniamo alle due piante: noi due eravamo un po' imbarazzati, ci guardavamo e nessuno si lanciava a dire: "Io preferirei..."

A me venne in mente che alcuni giorni prima un alunno ci aveva portato in dono due piccoli minerali simili, di cui entrambi eravamo appassionati. Il maestro mi aveva lasciato scegliere per prima. Allora proposi: "Visto che il minerale l'ho scelto io, ora il fiore sceglilo tu."

Lui commentò: "Grazie! Se tutte le donne fossero così...ecco un segno gentile di parità e di uguaglianza."

Lui scelse il gelsomino, a me rimase la bouganville : in fondo non avevo preferenze, quei fiori mi piacciono entrambi.

Naturalmente, con mio grande dispiacere la mia bouganville ebbe vita breve come tutte le piante che mi capitano tra le mani: amava il caldo, ma il muro assolato di casa mia, lo smog della strada di grande traffico, le scarse cure nel periodo estivo in cui eravamo in vacanza...non le fecero superare l'estate.

Io mi chiedevo se il gelsomino invece ce l'avesse fatta...e mi chiedevo se il maestro, di origine contadina e montanara, fosse stato più abile e maggiormente fornito di pollice verde.

Comunque non capitò mai di parlarne tra noi, quindi posso immaginare che quel piccolo gelsomino ora sia diventato una bella siepe profumata attorno casa sua, come quelle che ho sfiorato il mese scorso camminando per le strade del mio quartiere, e vorrei pensare che anche a lui ricordi quegli anni indimenticabili in cui avevamo costruito insieme qualcosa di tanto bello e importante, come lui mi disse l'ultimo giorno in cui lavorammo insieme...

Un piccolo fiore per ricordare una grande amicizia.



 
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