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BLA BLA BLA

Post n°932 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da atapo
 

 

CHIACCHIERE SOTTO LA PIOGGIA

Folon, L'omino della pioggia (a Firenze)

Qualche raggio di sole c'è stato, questa mattina: guardavo incredula la luminosità nella mia camera, dopo così tanti giorni di grigio più chiaro, più scuro, livido, quasi nero. Ma è durato poco, il tempo che in molti, approfittando di questo squarcio, abbiano affollato il seggio elettorale... meglio così!

Ora è di nuovo maltempo, anche qualche tuono, non guardo nemmeno il cielo, ma getto un'occhiata alle grandi pozzanghere davanti casa mia e dalla danza più o meno frenetica delle gocce capisco quanto piove.

I monti qui attorno sono tutti bianchi fino a bassa quota, forse la neve arriva al paese confinante, quello che dall'ultimo piano di casa mia pare di toccare se allungo una mano. E fa freddo, un freddo bagnato che penetra nelle ossa.

Durante la settimana appena finita ho affrontato questo clima perfido per tutti gli impegni a cui non potevo mancare...e ho fatto quasi indigestione di Coryfin C e propoli per contrastare raffreddore e mal di gola, ma qualcosa per contrastare nervosismo e malinconia che mi vengono con un tempo simile... forse deve ancora essere inventato. E' inutile pensare a cose belle...non è più sufficiente dopo tanti giorni scuri! Metereopatica sono!

Ieri e oggi invece sono rimasta “rifugiata” in casa: un momento di sosta, avevo promesso ad un'amica di andare con lei alla presentazione di un libro, poi ho rinunciato, non avevo voglia di affrontare l'acqua una volta di più.

Tanto anche qui in casa ce ne sarebbe da fare! Riordini, innanzitutto. Ma non mi va proprio, sono al rallentatore, leggo i miei copioni, scribacchio, girello su internet cercando cose per i miei Piccoli Principi, leggo e scambio messaggi e conversazioni con amici... ho impastato la pizza che ora sta lievitando: accendere il forno stasera per cuocerla aumenterà il calore in casa...giorni da passare accanto a un caminetto, accanto al proprio amore, in attesa della primavera...

Forse anche il clima elettorale mi mette in tensione: credo che siamo in un momento storico difficile, delicato, di grande incertezza, penso ai problemi irrisolti, spesso per cattiva volontà, incompetenza o peggio. Chi sta in un posto di governo e di responsabilità, dovrebbe innanzitutto chiedere a Dio, se ci crede, o a sé stesso, di avere innanzitutto la saggezza per capire le decisioni da prendere, le scelte migliori da fare per il benessere di coloro per i quali è responsabile. Questo era un pensiero che avevo fisso in mente e un augurio che mi facevo negli anni in cui sono stata responsabile nella mia scuola (una specie di vicepreside) e non era affatto un compito semplice! Era così facile sbagliare...

Oggi, guardando il calendario, ho ricordato esattamente lo stesso giorno di un anno fa: ho dei riferimenti precisi, dei ricordi vivi, delle immagini... Era stato molto diverso, la primavera si sentiva di più nell'aria, la mia ansia di allora era per il debutto, il giorno dopo, dello spettacolo in cui recitavo la parte di una madre della Plaza de Mayo, uno dei personaggi più belli e più intensi che abbia interpretato...

Fra poco avrò il nuovo spettacolo e in questi giorni un altro impegno è stato quello di prepararmi il costume da pagliaccio, aggiustando, aggiungendo, cucendo su ciò che ho trovato nelle bancarelle. Mi manca solo il cappello, ora vado a lavorarci sopra... Non vi dico altro, ho chiacchierato abbastanza per oggi. Questo pagliaccio meriterà forse un post tutto per lui...

 


 
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