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Messaggi del 04/05/2015

IN CAMPER, GIORNO 38

Post n°1221 pubblicato il 04 Maggio 2015 da atapo
 

AGGIORNAMENTI

Il mese di aprile si è concluso come peggio non si poteva: il 30 è stata una vera giornata di M###A!
Avevo progetti tranquilli per quel giorno, non c'erano impegni pressanti... ma è cambiato subito dalle 8,30 con la telefonata di mia figlia: Diletta si era svegliata con la febbre alta, non avevano trovato baby sitter, i genitori ultimamente hanno preso permessi su permessi per i malanni di stagione che a scacchiera hanno colpito tutti e tre i pargoli... se io avessi potuto...
Così, dopo preparativi super veloci eccomi sistemata con Diletta fino alle 13,30. Quando sono malati io sto sempre un po' in apprensione, è una grossa responsabilità. Lei comunque era tranquilla e giocava volentieri, peccato che nel prenderla in braccio mi sia tornato il male da periartrite alla spalla sinistra che spesso mi tormenta da quando siamo in camper, soprattutto nelle giornate umide. Infatti il tempo era freddo, ventoso, col sole alternato a nuvoloni gonfi di pioggia...
Nel pomeriggio la malasorte si è scatenata: in tutto ciò che mio marito stava trattando relativo alla casa nuova non c'era nulla, dico NULLA, che funzionasse per il verso giusto: le finestre (da cui dipende in gran parte il nostro rientro) tarderanno di almeno una settimana oltre la data prevista, dopo vari reclami ancora non ci sono ancora tutti i pezzi giusti per la ringhiera, mio marito scalpita e vuole fissare il ritorno dei mobili per il 20 maggio (c'è un margine minimo dal montaggio delle finestre, ma se rimandassero ancora?): comunque, visto che ci sono problemi ancora in alto mare per l'allacciamento del gas (non è chiaro se dovuti a guasti sul sistema informatico del fornitore o alle solite indicazioni contraddittorie avute tra uffici e call-center) può darsi che i mobili entreranno nella nuova casa, ma NOI NO e resteremo ancora in camper! Manca anche la cucina nuova e lui non aveva ancora telefonato per sapere se almeno quella arrivava o se ci fossero problemi anche lì.
-Ma cosa vuoi fissare!-gli ho gridato -Se qui non funziona ancora niente!-
E me ne sono andata a fare un giro in centro e a fare la spesa. Anche i bus erano in congiura: all'andata me ne è toccato uno dopo due corse saltate, pieno come un carro merci, al ritorno ho dovuto aspettare 70 minuti perchè nell'unico passato in quel frattempo non si riusciva nemmeno a salire. (Sono gli unici momenti in cui rimpiango di non avere la patente) Cosa fosse successo non era chiaro: gli autisti parlavano genericamente di traffico, forse il fatto che stesse per iniziare a Firenze la notte bianca c'entrava qualcosa... e portava il pomeriggio nero dei trasporti pubblici!

Rientrata esausta nel camper LUI mi ha informata dell'arrivo di alcune mail riguardanti l'eredità dei suoceri, con nuove pretese e farneticazioni da parte del solito cognato... il che non ha alleggerito l'atmosfera!

Mentre mi raccontava questo, mi sono accorta che la spia del frigo del camper lampeggiava: finito il gas, bombola vuota! C'era il primo maggio, poi sabato, poi domenica... forse i distributori chiusi... e il rischio di arrivare a lunedì prima del ricambio. LUI che c'era lì davanti, al pc tutto il pomeriggio (avrebbe avuto una riunione in parrocchia, ma quando è arrivato là gli hanno detto che era saltata: non è che gentilmente avrebbero potuto avvisarlo un po' prima, con tutto quello che abbiamo da fare?), possibile che non avesse visto la lucina lampeggiante o se l'aveva vista non gli sia passato per la mente di andare a cambiare la bombola prima che chiudessero? Il frigo era meglio non aprirlo più, io nella spesa avevo appena fatto qualche provvista che abbiamo dovuto consumare subito.
E la mattina dopo, il primo maggio, mi sono sentita davvero male: forse crisi di panico? Un'angoscia addosso, un mal di stomaco, ero senza forze e non riuscivo ad alzarmi dal letto.
Inizio maggio, un mese che è sempre stato così ambiguo verso di me, mi ha sempre portato gioie grandi o fatto sprofondare in baratri... non avrei voluto che cominciasse... e il tempo continuava ad essere brutto, umido, avevo montagne di roba da lavare, ma nell'unica giornata di sole la lavatrice era stata usata a ripetizione dalla legittima proprietaria ed io ero rimasta con i miei sacchi pieni e il miniarmadio del camper ormai quasi vuoto. A mio marito non importa dei suoi pochi vestiti e sempre quelli, lui da uomo rude non guarda nemmeno ciò che indossa ogni mattina, ma io sono una donna! Confesso che comincia a pesarmi avere solo quelle quattro cose che ho potuto tenere nel camper, a volte anche sentirsi bene negli abiti ha effetti positivi sull'umore... Se poi quelle quattro cose sono in balia dei lavaggi impossibili e delle asciugature a rischio... Anche andare in giro per lavanderie non è semplice, visto che qui gli impegni spuntano all'improvviso come funghi e sono sempre molto ballerini, basta una telefonata di qualcuno che ha a che fare con la casa e tutto il resto DEVE passare in secondo piano!

Io faccio sempre più fatica ad adattarmi, non mi calma più il bosco dietro il camper, non mi dà più soddisfazione immergermi nell'ultimo copione da studiare e fare finta di essere un'altra, neppure la cioccolata ha più effetto, il ticchettio della pioggia sul tetto del camper ora mi fa andare in bestia.
Non ho voglia di accompagnare mio marito alla casa nuova, per vedere... cosa? I piccolissimi progressi che ci sono e che ci costano telefonate e arrabbiature.

Tutti i giorni, quando vado al bus o al supermercato, passo davanti alla casa di prima già abitata dalla nuova famiglia: guardo le finestre e rivedo gli interni come li ricordo, mi chiedo se davvero tutto quello era stata la mia vita per più di trenta anni e sento una stretta al cuore. Mi pare di non essere nemmeno più quella persona, che la realtà sia sempre stata i pochissimi metri quadrati del camper, l'umido del garage e quelle quattro magliette/jeans. Poi mi dico che c'è chi sta molto, molto peggio, ma non riesco a consolarmi, credo stia diventando dura ed egoista.

Così mi sono trascinata negli ultimi giorni, poi ieri pomeriggio sono andata nel paese vicino Firenze dove c'era lo "svuotacantine", quello a cui partecipai l'anno scorso per la prima volta: ora ricomincerebbe la stagione dei mercatini, le mie mercanzie sono tutte in ordine negli scatoloni...inavvicinabili dentro al magazzino! Nessun mercato per un pezzo...

Lì ho rivisto l'amica che mi aveva introdotto a questo mestiere: lei aveva sperato che potessi partecipare, così ci facevamo compagnia. E' una persona allegra, ottimista, solare si usa dire ora, e anche ieri abbiamo riso tanto soprattutto per uno scherzo che ha fatto a un suo amico su facebook e di cui io sono stata complice quasi involontaria. Non posso dire di più, le ho promesso il segreto... però devo solo ringraziarla per avermi regalato un po' di buonumore!

Oggi mi sono decisa a sfogarmi un poco qui sopra, mentre aspettavo che la lavatrice finisse il suo lavoro, oggi che il tempo pare si rimetta.
Col computer a singhiozzo però: la presa di corrente nel garage da stamattina serve ai condomini che stanno costruendo delle strutture di legno nel cortile, ho usato la batteria finche non si è esaurita, poi ho fatto la spesa, pranzato, lavato i piatti, stesa la biancheria, infine il marito, frugando fra i suoi aggeggi, ha trovato un pezzo a cui si adattano sia le spine nostre che quella dei condomini, così ora potremo usare la corrente in contemporanea. Per fortuna c'è il copia-incolla a salvare ciò che scrivo!

E ora smetto questa serie di lamentele, la prossima volta cercherò di raccontare qualcosa di migliore, lo prometto, o meglio: lo spero!

 
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