Creato da: rosario71dgl il 09/03/2008
E' una bella prigione, il mondo. (Shakespeare, Amleto)
Luciano De Crescenzo
Post n°1559 pubblicato il 09 Aprile 2008 da rosario71dgl
Tag: Biografie
Luciano De Crescenzo nasce a Napoli, a Santa Lucia, il 18 agosto 1928. Come afferma egli stesso, i suoi genitori erano antichi cioè piuttosto anziani. E' difficile parlare di Luciano De Crescenzo senza fare ricorso all'aneddotica fornita abbondantemente anche da lui stesso. Egli è soprattutto un umorista e sa cogliere sempre il lato buffo e positivo della vita. Suo padre aveva un negozio di guanti a Napoli in via dei Mille. In uno dei suoi libri riferisce di un colloquio immaginario in paradiso: il padre chiede subito notizie sull'andamento del mercato dei guanti. Naturalmente non riesce a credere che adesso i guanti non li porta più nessuno. De Crescenzo ha frequentato l'Università di Napoli, dove si è laureato in Ingegneria col massimo dei voti. Racconta di avere ascoltato come prima lezione Renato Caccioppoli, il grande matematico napoletano, di cui s'innamorò a prima vista (intellettualmente). Per stare un po' con lui, lo andava a prendere a casa a piedi quasi tutti i giorni e lo riaccompagnava alla fine delle lezioni. Il suicidio di Caccioppoli (Napoli, 8 maggio 1959) fu uno dei grandi dolori della sua giovinezza. Dopo la laurea, la IBM Italia lo assunse in qualità di rappresentante commerciale (la madre fu per anni dispiaciutissima che il figlio non fosse riuscito a entrare al Banco di Napoli). Vi rimase per diciotto anni raggiungendo la qualifica di direttore. Egli era il classico soggetto capace di vendere frigoriferi ai Poli. Usava una tecnica tutta personale. Sembrava che vendere fosse l'ultimo dei suoi problemi. Alcuni compravano soprattutto per avere ancora a che fare con lui. Luciano è sempre stato un uomo dal grande fascino, sia con gli uomini che con le donne. Se entra in una stanza è difficile non accorgersi della sua presenza, e non solo da quando è diventato un uomo famoso. Malgrado abbia pubblicato più di 25 libri con una delle più prestigiose case editrici, con un incredibile successo editoriale, i critici non sembrano accorgersi di lui. Come tutti sanno, è un eccezionale divulgatore, capace di fare capire l'incomprensibile. E' riuscito a fare conoscere il pensiero dei più grandi filosofi greci a gente che sarebbe passata alla larga da qualsiasi scaffale che esponesse libri di filosofia. E' stato anche attore, regista e sceneggiatore, ma forse con minore successo rispetto all'attività di scrittore. Ha perfino recitato con Sofia Loren. Una vera chicca da cineteca è la scena in cui, nella parte del personaggio da lui stesso ideato, il prof. Bellavista, rimane bloccato dentro l'ascensore con l'ing. Cazzaniga (Renato Scarpa), milanese verace temporaneamente trapiantato a Napoli. Fu allora che il napoletanissimo prof. Bellavista si accorse che perfino i milanesi hanno un cuore.
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