CONVERGENZEPARALLELE

Il frutto proibito

Brezza dolce d'estate

che accarezza la pelle

ed i pensieri

questa tu sarai.

Animo inquieto e ribelle

mi avvolgerai

di parole perlate

cancellando il mio ieri.

In attimi rubati

spezzerò le mie angosce

sulla tua bocca vogliosa

di gemiti sinceri.

E disegnerò peccati

dall'odore di rosa

morendo felice nella stretta

delle le tue cosce.

Senza fiato

Tu ed io

piccoli frammenti d'universo.

Solo tu, solo io.

Comete impattate

in un tempo senza tempo

Respiriamo magia colorata

assetati di assenza

e brindiamo con calici di follia

quella più ubriacante

Perduti in un istante

di scellerata meraviglia

incuranti della pioggia

che ci culla inconsapevole

disegnando rivoli che colano

 in un dolce ticchettìo.

Scandendo il suo dolce suono.

Non esiste più spazio nè tempo

ed io con occhi tremuli

affogo nella tua anima

perso in questo desìo

mentre tu ninfa generosa

mi scuoti le viscere e l'anima

 a regalarmi il cielo più sublime.

Rivelandomi,  splendida,

il tuo abbandono.

Papille

Ma dove sei, inquieta_mente,

che mi fai sgorgare pensieri

umidi e bollenti come gayser.

Ti ho cercata per i sentieri della notte,

inseguita tra i meandri di un sogno.

E' bastato un indizio bagnato e liscio

per farmi perdere il cammino.

Nell'immediatezza delle mie certezze,

nella rassegnata idea di una

scontata scena già vista,

è bastata la tua lingua malandrina

a rovesciare ogni previsione,

proiettandomi nel vortice

dolce ed infingardo

della libidine.

Ladri di vita

Sottraggo piccole lacrime

al tuo giorno discinto di sogni

Come folle equilibrista

sospeso senza rete

sui nostri desideri

E rimescolo le tue voglie

con le mie ,

in uno strano ballo d'intenti

Così , padrone delle tue brame

divento schiavo delle tue labbra

Affogando con te in un rantolo

segreto e con te avvolto

da odori un po' indecenti

Profumi che si confondono

ai sapori delle nostre vite

E rotoliamo avvinghiati in un attimo

di indecorosa felicità

scippata e donata alla realtà

Ostile.

Rassicurante precarietą

Arrampicato su una parete di sogni

Sospeso nel vuoto

Assicurato ad un flebile, tenace filo di

cagionevole realismo

Mi muovo immobile tra passato e futuro

Cercando conferme nell'inconfermabile

Sorretto dalla certezza di non avere certezze.

Puntando una strada  precisa

Indefinita

Incontrandoti costantemente,

nel tentativo di incontrarti.

Infilandomi in uno spiraglio di tempo

attraverso le maglie delle tue paure.

hardrobert

Rivoli di sudore.

Battito crescente.

Respiro intenso.

Poi affannoso.

Ti chiamo. Rispondi.

Mi chiami. Rispondo.

Ti chiedo. Esegui.

Mi chiedi. Eseguo.

Odore un po' acre.

Inconfondibile.

Gridi.

Urlo.

Ansimi.

Ansimo.

I tuoi occhi

come un sogno.

Ti sorrido.

Mi sorridi.

Sono felice.

Sei felice.

Scende sera.

Tiepida.

Dolce.

Gli usignoli cinguettano sui rami.

La tua voce mi accarezza l'anima.

Sei bella.

Attimi danzanti in un cammino

Come un soffio di suono

improvviso.

Sale lento e si espande.

E non so da dove giunge.

Ma d'improvviso mi accorgo

di danzare.

E non devo conoscere i passi

il mio corpo si muove

autarchico.

Condotto da una forza

conosciuta

e misteriosa.

Condotto dalla mia

anima.

Piroetta che sembra folle.

Ma intanto è solo la follia

che può regalare respiri di felicità.

Pura.

Così danzo illuminato

da un'alba di sole consapevole.

Che incontrerà

inevitabilmente

Una Luna.

Chissą.

E' stato, è, sarà,...sogno, capriccio o...

necessità...novità...perplessità...complessità.

Impalpabilità...illusorietà...inestricabilità...

insaziabilità...inevitabilità...

O forse vanità...o soltanto viltà...verità...

Troppe domande...nessuna risposta.

Ma ho imparato che le domande non servono.

Quando una risposta deve arrivare arriva

senza la sua domanda.

E' sempre tutto scritto, senza che nessuno

l'abbia scritto.

Salpare...questo è quello che conta.

Chissà.

Fresca follia

La bella stagione si riaffaccia infaticabile e generosa

nel suo rinnovarsi di colori, diffondendo nell'aria i

suoi freschi odori.

Instancabile e persino commovente nel suo perenne

rinnovarsi,  pare volerci rammentare che l'esistenza sia

una bella cosa, spalmando ventate di odori freschi

e giornate che si allungano, declinandosi poi in serate

fresche ed invitanti, a rianimare un ottimismo che non

sempre la nostra natura umana è disposta a far suo.

In fondo è tutta un'illusione, e lo sappiamo.

Ma io, per non essere eccessivamente Leopardiano

fingo di crederci,  perchè tanto non costa nulla.

Così mi aggiro curioso e speranzoso di non so che cosa,

ma va bene così.

E' tutto così sempre identico ed uniformato ormai

che basta poco per staccarsi dal quotidiano e sentirsi

diverso.  Cosa di cui ho bisogno per non immedesimarmi

in uno dei protagonisti di Metropolis, anche se ora la schiavitù

ha forme molto più raffinate e mimetizzate, e

basta acquistare l'ultimo modello di iphone a rate per sentirsi

in armonia col mondo.

A volte mi piacerebbe uscire di casa e camminare sopra

le auto, poi sdraiarmi per terra in mezzo al corso

e bloccare tutto il traffico delle otto di mattina,

per poi salutare sorridendo tutti,  sia quelli incazzati

che quelli comprensivi,  mentre mi caricano sull'ambulanza,

destinazione Molinette repartino psichiatrico.

Fuck.  E viva la primavera!

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