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Messaggio n° 565 |
10-05-2008 |
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Gli alpini partono..c'e' un raduno a Bassano. Riempiono i furgoni di damigiane di vino e di pane e salame e di carne da fare alla griglia e di farina di mais, per la polenta. Radici. Friulane.Io vengo da una terra che nasconde anfore picene e bighe romane, tombe etrusche e rovine di monasteri benedettini. Questo Friuli invece e' la terra delle scarpe chiodate, delle gavette e delle schegge di bombe ovunque. La Storia che la contamina e' quella della Grande Guerra: 1915-1918. Quassu' se ti fermi un attimo a guardare una qualsiasi collina puoi avere visioni di spari di fucili e cannoni, di mitragliatrici e mortai. Terra mista di ferro e sangue ovunque cammini.Ci sono ancora i vecchi, qui, che si ricordano i racconti delle trincee. Che ti indicano una piccola lapide nascosta dove un mitragliere di Citta' di Castello perse la vita per fermare gli austriaci al di la' del piccolo ponte, dando modo ai suoi compagni di mettersi in salvo. Vecchi che ti parlano di quella quercia secolare che vive nonostante le manchi una fetta di tronco portata via da un colpo di mortaio. Che non si può tagliare perche' ha ancora schegge nascoste dentro che spezzerebbero qualsiasi sega. Vecchi che la domenica calzano un cappello da alpino consumato che non cambieranno mai con uno nuovo: un cappello di alpino vive finche' vive il suo proprietario. E sono questi vecchi che salgono ancora sopra i furgoni con l'entusiasmo di un ventenne. E partono per ritrovarsi con altri simili. Per ricordare cio' che i loro padri gli hanno raccontato, ma anche per contarsi. Perche' molti di questi vecchi sono quelli che si sono salvati camminando tra il gelo e la neve per migliaia di km nella steppa russa. Nella Seconda Guerra Mondiale. E quando si ritrovano si contano, perche' c'e' sempre qualcuno che manca. E allora alzeranno il bicchiere al cielo e lo saluteranno. Perche' gli alpini si salutano cosi' tra loro. E così salutano tutti quelli che gli augurano "buon viaggio". Ed io gliel'ho augurato un buon viaggio. L'ho fatto in nome di mio nonno, del 1899, che quassu' ha combattuto: da Caporetto al Piave e poi dal Piave a Cividale. Due giorni fa invece salutavo a nome di mio nonno un vecchio partigiano, al suo funerale. Poi fino al 1945 mio nonno fu un partigiano. La pace mischia le vite degli uomini e la Storia e le guerre li dividono e li sfinisce. La pace riempie la terra di grano e di mais, la guerra si sangue e di metallo. E cosi' se cammini in questo Friuli disegnato da pianure e colline e da dure montagne, da prati verdi e da alberi mossi dal vento, non puoi mai dimenticare che sotto il suolo che ti sostiene, ci sono ancora crepitiì di colpi di fucile e boati di cannoni che cercano le vittime in lontananza. Ci sono urla e sangue, paura e speranza. E voglia di vivere per ricominciare. Le stesse cose che puoi trovare nel cuore di questi vecchi alpini che si sono gia' messi in viaggio per cercarsi tra loro con gli occhi lucidi.
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Inviato da ipotetico123 @ 16:33 |
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Messaggio n° 563 |
04-05-2008 |
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Pur non essendo in Friuli, questa settimana sono stato a cena per ben 3 volte con 3 amici diversi! Cene lunghissime, una addirittura finita alle 5 del mattino con un caffe' all'Hit Casino' di Nova Gorica! Menu' e luoghi li ho conosciuti ieri. Ecco, mo' non per vantarmi, pero' posso dire che ormai sono pronto per diventare santo: miracoli del genere sono in pochi a farli! Parliamoci chiaro!!! Lo so lo so dovrei essere un pochino meno a buon mercato...si si dovrei impormi e chiedere di "provare" almeno per una notte le fanciulle che incontrano. Ma che volete farci..sono un buono io!
Cmq sia, al telefono ieri uno dei tre mi ha sorpreso: mi ha parlato dell'intimo semitrasparente che indossava lei e di quanto stavolta lui ne sia stato colpito! Cavolo, ho pensato, di solito gli uomini non ci fanno caso, perche' davanti a una donna seminuda di certo non stanno a guardare il ricamo. Sara' mica innamorato? Ho chiesto delucidazioni in merito e finalmente ho capito: se n'e' accorto quando lei si rivestiva. Ecchecz mi sembrava strano!
Essi', parliamoci chiaro, gli uomini possono farvi i complimenti per il vostro intimo scelto con cura, ma soltanto "dopo", quando rilassato vi guarda dal letto mentre vi rivestite! Quindi forse sarebbe il caso di soprassedere all' "arte di spogliarsi" e concentrarsi sull' "arte di rivestirsi" no?
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Inviato da ipotetico123 @ 15:28 |
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Messaggio n° 562 |
21-04-2008 |
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'Sta pioggia, 'sto freddo. Ma il caffe' e' caldo almeno. La compagnia invece e' problematica: lei, sposata, ama un altro, sposato, che pero' non ricambia. Lui si "accontenta" di qualche notte di sesso. "Che spreco" ti dice lei "potrei offrirle molto di piu' e lui si accontenta di cosi' poco!". La guardi per l'ennesima volta e annuisci. Davanti a certe affermazioni un uomo normale non ha parole da spendere. Solo un pensiero "ma questa donna ci fa o c’è proprio?". Cambi discorso. Vai sul tempo, la pioggia (cheppalle!) il freddo. Ma lei torna sempre li'. "Certo che a letto ci sa fare..mi porta a livelli mai provati prima pensa che..." La interrompi con un'alzata del sopracciglio destro. Lei incassa ma non demorde “E' un bambino, pensa che gli piace Pupo (terribbbileee). A volte lo vuole anche come sottofondo quando stiamo a letto (terribbilissimo!). Sai con lui mi sento ringiovanita”! Non puoi dirle che si e' vero..quando parla di lui sembra molto più giovane: una sedicenne! Invece ne ha 45! Ma tant'e'. Il caffe' e' finito.. farfugli che dovresti andare e.. "ma tu non dici niente? Cosa ne pensi? Non hai qualche consiglio da darmi. Non so' cosa devo fare! Cosi' comincia a starmi stretto io vorrei rifarmi una vita con lui" .. Ehhh e chi sei tu per dare consigli? Sono situazioni da cui e' meglio star fuori.. anche perché non ti viene mente nulla da dirle. Potresti consigliarle prudenza, ma si sa che quando dici ad una donna "sii prudente" e' come se le avessi detto "vai avanti cosi' che e' la strada giusta"! Continui a guardare la tua amica ma non ti esce niente, proprio niente. La vedi tesa, con le occhiaie, in bilico tra lo status quo e la voglia di fare una cazzata. E allora ordini un altro caffe'. Magari nel frattempo qualcosa di carino lo trovi da dire. Gia' di carino. Il fatto e' che conosci anche lui.. e quanto si vanta, le poche sere che si fa vedere all'aperitivo. E sapesse che cosa dice di lei, forse ripenserebbe un po' a tutto. Ma come si fa a dire ad una donna che e' meglio che lasci stare? Non ascolterebbe anzi avrebbe probabilmente l'effetto contrario perche' quando un uomo "risucchia" (eh che termine?!) una donna le parole degli altri sono sempre false quando non sono positive. E allora prendi in mano il tuo cell. la saluti e le dici "spero che tutto ti vada bene". Lei allora sorride e come ogni volta che ti capita una cosa cosi', un pensiero cattivo ti si sparge per la mente: forse lui non merita lei, ma lei di sicuro si merita lui. E con questa pensiero che ti fa un po' vergognare, te ne vai in ufficio maledicendo il fatto che la gente si confidi sempre con te.
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Inviato da ipotetico123 @ 18:07 |
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Messaggio n° 561 |
20-04-2008 |
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E' l'ora di cena. Sono seduto al tavolo con davanti un piatto di pasta al pomodoro. Improvvisamente lei! Prima di vederla, la sento. Ha un profumo intenso che mi assale, mi ricopre.. mi entra nel naso e mi si sparge dentro, riempiendomi. Un profumo che ubriaca, fatto di essenze fresche e naturali. E poi la carne..rosata. Finalmente posso osservarla..e' li', vicina, troppo vicina. Sento persino il suo calore che intiepidisce l'aria. E' bellissima cosi' vestita di rosso e di bianco e di rosa. Non appartiene a me, lo so. Eppure vorrei che fosse mia, tutta, completamente. Perderei la testa, ne sono sicuro. Anche solo ad avvicinare le mie labbra a lei, anche solo poterla sfiorare. Ma Lui e' li'. Lo conosco persino: e' un amico. Potrei chiedergli se..... ma non mi sembra giusto! Probabilmente anche lui e' innamorato di lei e si nutre del suo profumo e del suo calore . No, non voglio neanche provare a toccarla, sfiorarla. Mi concentro sulla mia pasta che ad un tratto diventata insipida. Credo che mi sia innamorato. Un colpo di fulmine! Il suo profumo non accenna a diminuire e quel vestito rosso…oh quel vestito rosso e bianco e il rosa della carne! Cosa darei per ...ma non posso. C'e' Lui! E' sua. Gioco con la forchetta.. ma non posso fare a meno di fissarla avidamente. Ho paura che Lui se ne accorga! E quel maledetto calore che sparge attorno, e anche quella essenza orientale, prima non percepita, non mi fanno togliere il pensiero da lei! Cerco di tranquillizzarmi, di pensare ad altro. Nulla. E' impossibile! E alla fine accade. Improvvisamente: Lui mi guarda, sorride un po' poi me la indica con il coltello che ha nella mano destra e mi dice "La vuoi?". Inspiegabilmente faccio di no con la testa ma Lui ha capito tutto. Ne taglia una triangolo e me lo mette nel piatto: ahhhh un pezzo di quella magnifica pizza con speck finalmente e' mia!! Ecchecz.. l'orgasmo esplode!!!
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Inviato da ipotetico123 @ 09:52 |
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Messaggio n° 560 |
16-04-2008 |
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Ieri alle ore 15.00: funerale del papa' di un amico. Paride. C'è si tristezza, ma il fatto che era malato da tempo il suo spegnersi ci da' anche un senso di "liberazione". come ogni volta capita quando muore un essere umano che ha sofferto troppo. Paride e' lì, in piedi in prima fila. Lo guardo ogni tanto. E' commosso ma sereno. Per l'occasione e' tornato da un luogo sperduto della Russia settentrionale. Paride e' l'uomo delle partenze e dei ritorni. Ambedue temporanei. Ha girato il mondo prima come muratore poi come capo cantiere, per aziende di costruzioni italiane e internazionali. Un vagabondo, ma ha dentro di se' poesia pura. Da tutti i paesi che ha attraversato porta qualcosa. Non di tangibile, ma di spirituale. E' un uomo complesso: sposato giovanissimo in Svizzera, un figlio, poi separato e divorziato. Mille amori, dalla Russia all’Argentina, dall’Africa ai Paesi Arabi. Allegria e malinconia disegnano il suo viso e il suo corpo asciutto. Sembra inattaccabile, duro e dritto. Quasi un vecchio albero che se ne frega di qualsiasi vento. Perche' per lui quel vento non e' uno sconosciuto: lo ha probabilmente incontrato nei deserti libici o nella savane del Congo, nella tundra siberiana o nella pampa argentina. Lui fa solo contratti che prevedono 9 mesi di lavoro. I restanti 3 vuole passarli a casa. Perche' dopo il lavoro, duro e senza pause, lui ha bisogno di altro. Per anni abbiamo organizzato serate di musica e poesia. Abbiamo conosciuto poeti e musicisti che nessuno conosce perche' non famosi. Ma per noi si. Lo sono diventati: la triste viennese Erica o l’esilarante francesina Cloe, l’emozionante spagnola Maria o la cupa berlinese Inge. Abbiamo riempito di gente castelli friulani e la sua e mia ampie taverne. Abbiamo festeggiato, abbiamo bevuto esageratamente, ci siamo innamorati di affascinanti versi. di donne profumate o di atmosfere intime. E tutto questo mi e' passato per la mente mentre lo guardavo. Poi tutto e' precipitato. Cosi' improvvisamente. E anche lui si e' accasciato e finalmente ha pianto davvero. Come tutti noi. La notizia si e' sparsa tra visi pieni di sorpresa: sua madre, a letto, a casa, e' morta proprio mentre il prete benediva la salma di suo padre. La morte che vuol piegare un essere umano pianifica le sue crudelta'. Stavolta ha tolto del tutto le radici a Paride. Non posso prendermela con Dio per le colpe della Morte. Eppure gli ho sussurrato con la mente di dare un'occhiata ai miei genitori. Egoismo lo so, ma la Vita non lascia alternative: che sia la tua o di chi vuoi bene, ti costringe a desiderarla.
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Inviato da ipotetico123 @ 10:34 |
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Messaggio n° 559 |
13-04-2008 |
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La donna ha una trentina di anni. I suoi genitori sono entrambi morti, uccisi dall'alcool. Non si sa se ha un lavoro. Nessuno sa come vive. Non e' bella di viso, porta sempre gli stessi abiti, sa di sporco ma ha un corpo perfetto. Questo suo lasciarsi andare smentisce tutti quelli che dicono che è una puttana (perfetto rifugio di quelli a caccia di "diversi"). D'altronde e' naturale che le puttane ci tengano ad essere presentabili no? Quando si siede al tavolo del bar i muratori con le felpe sporche di malta, gli albanesi con i pantaloni schizzati dalla vernice fresca, gli operai con la tuta consumata fanno a gara per offrirle da bere. La donna non cura il suo aspetto, si mangia le unghie e quando ride mette in mostra la bocca con i denti sporchi e qualcuno gia' cariato. Lei beve birra e ogni tanto sparisce nel bagno. Ha una voce da maschio, e' spesso sguaiata. Eppure ha due occhi chiari che commuovono. Anche quando qualcuno, senza essere rimproverato, le tocca un seno e magari lo stringe, lei ride ma i suoi occhi sembrano appartenere ad un'altra persona. Sono lontani dal suo "sembrare". La barista scuote sempre la testa ma non si arrabbia mai con lei. Quasi che, essendo donna, sia in grado di capire la sua essenza nascosta. Eppure neanche un anno fa' era diversa. Persino il suo viso asimettrico e dalla pelle grassa sembrava una parte integrante del suo corpo disegnato da qualche pittore del Rinascimento. Veniva insieme ad un uomo, un operaio argentino riservato e tranquillo, lento, gentile. Ci teneva a se' stessa un anno fa. Poi lui e' sparito e lei ha smesso di volersi bene. Sempre che ci sia stato un periodo della sua vita in cui si e' voluta bene. Una volta scrissi un post dove dicevo che si vedono subito gli uomini e le donne che si amano o meno. Che sono amati o no. Si e' vero, le persone che non amano e non sono amate si lasciano andare improvvisamente. Diventano poi col tempo termini di riferimento per tutti coloro che, per coprire i propri fallimenti, non hanno compassione degli altri. Toccare per qualche secondo un seno in cambio di una birra diventa normale sia per la vittima sia per chi paga. Lei non sembra avere a prima vista null'altro da offrire. Lui non si accorge che tocca qualcosa di inanimato, di inutile. Nessuno ha ancora capito che varrebbe la pena pagare una birra per ogni sguardo pulito e accorato dei suoi occhi chiari. Chissa' quante donne cosi' girano per i bar del mondo. E quanti uomini ciechi che non sanno che per dare vita ad un seno occorrono due occhi dolci che ti guardano, con passione e con amore, e ti dicono "fallo".
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Inviato da ipotetico123 @ 10:16 |
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Messaggio n° 558 |
08-04-2008 |
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E' mezzanotte passata. C'e' una nebbia da far paura. La strada la conosci: e' drittissima per una decina di chilometri. Ne vedi 30 metri alla volta. Forse meno. Nessuna luce di auto ne' davanti ne' dietro. Guidi tutto concentrato sulla linea bianca centrale e le colonnine rifrangenti ai lati. Unici punti di riferimento per non finire in qualche fosso! Ed ecco che dalla radio si diffondono le note una canzone! Nahhh non una qualsiasi. Quella canzone! Si, insomma, quella che ti riporta improvvisamente indietro nel tempo. Ti rapisce senza chiedere riscatti! E allora la strada assume evascenze strane. E ti ritrovi 17enne a ballare "appiccicato" (che rende daddio eh) ad una biondina che profumadinonsochecosamadibuonissimo. E mentre l'auto sembra prenda in mano la situazione personalmente, tu stai ballando stretto stretto, senti il nervosismo della sua schiena tra le dita, ti meravigli che seppur tu "spinga" in una certa parte lei non si ritrae, anzi si abbandona. C'e' addirittura l'attimo in cui lei alza un po' il viso, le sue labbra si schiudono e... e ti viene da chiudere gli occhi per riassaporre quel bacio che sapeva di acerbo desiderio. Ma la canzone fortunatamente e finalmente finisce. La voce squillante del DJ ti risveglia. Un attimo di panico: non sai quanta strada hai percorso e, piu' importante, come hai fatto a percorrerla senza vederla. Non solo a causa della nebbia. Perche' eri altrove! Un piccolo brivido di paura. Tra la coltre bianca cerchi un posto dove fermarti. Che trovi in corrispondenza di un bivio illuminato da tiepidi fari gialli. Ti fermi. Sospiri. Vorresti scendere a prendere un po' d'aria, ma ci rinunci quasi che avessi paura che la nebbia ti ingoi e non ti faccia ritrovare l'auto. Poi ridi, ti dai dello scemo e...riparti perche' il momento magico e' passato!
Cz certe canzoni dovrebbero essere vietate. Dal Codice della Strada!
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Inviato da ipotetico123 @ 17:02 |
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Messaggio n° 557 |
08-04-2008 |
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'Riesci a immaginare l'infinito?'', mi chiese lei, stanca, abbandonata sul letto, al buio, profumata di sesso appena goduto. Assorta a lanciare il suo sguardo tra le stelle curiose che spiccavano..violente, tra la cornice della finestra aperta. ''... Io non ci riesco, eppoi la vita non ci ha abituato al pensiero che qualsiasi cosa ha un inizio e una fine?'' Avevo gli occhi chiusi, piacevolmente disteso tra aromi che mi ricadenzavano ..come in un rap, i gesti appena conclusi. Quegli occhi chiusi dopo aver fatto l'amore..quando scorre dolcissimo il piacere dell' essenza di donna addosso. Pero' ci pensai. E sorrisi ricordando le infinite (quelle si) passeggiate notturne tra amici della mia adolescenza. Seri ed attenti ad elaborare ipotesi aliene e di risolvere i problemi del mondo in una manciata di ore. Pieni di entusiasmo e di vino. Li vidi..mi vidi..in quel cammino tra le nebbie luminose della voglia di dire..fare...che a molti non porto', come spesso succede, la pianura assolata di un futuro sereno. E mi venne una risposta rapita e colorata di paradossale evidenza. Eppure cosi' intraprendente nella sua semplice pochezza: "parti dalla fine di ogni cosa e subito dopo trovi l'infinito'' Riflettei su cosa avevo detto, rassegnato a lunghe dissertazioni che ci avrebbero preso forse ore. Ma lei sospiro', si mise a sedere, passo' le mani fra i lunghi capelli.. e assenti. Si giro' di scatto e mi venne addosso vestita solo dei suoi mille sapori e profumi. Mi bacio' piano e mi disse "si.. e' vero. Come ho fatto a non capirlo prima�. La abbracciai stupito. Avevo detto qualcosa che lei aveva capito, ma io neanche un po�! Mi afferrò la mano e mi porto' alla finestra. La vedi quella laggiu'? e' una stella -sorrise- e sai perche' so che e' una stella� perche' finisce con i suoi contorni e tutto quello che inizia poi..e' l'infinito� Ecco..hai ragione.. l'infinito è tutto quello che inizia dopo i contorni visibili.
Confesso che ne rimasi affascinato..e pensai che dopo tutto niente e' impossibile per una donna ancora umida di un amore vissuto in una notte di stelle.
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Inviato da ipotetico123 @ 11:11 |
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Messaggio n° 553 |
04-04-2008 |
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La riconosci subito. E' una donna che cammina veloce. Non è possibile capire se ha fretta davvero o se va verso una mèta che potrebbe anche aspettare: cammina veloce perchè solo cosi' si sente a suo agio. La segui con occhi pieni di piacevole ammirazione mentre dentro di te sale la tempesta. Appena lei si accorge del tuo sguardo cambia il passo, raddrizza del tutto la schiena, spinge avanti i suoi seni e ondeggia un po’i fianchi: è il passo della seduzione. Ha forme da donna da donna, ben disegnate e fasciate strette delicatamente da un vestito leggero. Il suo cammino ruota con eleganza.. ritmicamente. Ti spedisce il messaggio inequivocabile “ecco.. guardami”. Poi si ferma davanti ad una vetrina. Si guarda, ma sbircia anche dal riflesso se i tuoi occhi le sono ancora addosso. Con due dita prende un pizzico di camicia e la tira in basso, perché la forma dei suoi suoi seni è importanti per il passo della seduzione. Una ciocca di capelli atterra sul suo viso. Lei con eleganza alza una mano e la rimette al suo posto facendoselo scivolare lentamente fra le dita. Riprende il cammino, sensuale e arrotondato come i suoi glutei messi in evidenza dalle scarpe con tacchi alti. Squilla il suo cellulare, si ferma, guarda sul display e poi lo rimette nella sua ampia borsa a tracolla: ha bisogno di isolamento per sedurre. Guarda ancora verso di te, ma non sorride: si aspetta che sia tu a farlo per primo. Le sue gambe riprendono il cammino rapido e lieve fino ad un angolo di strada e prima di scomparire ti pianta ancora gli occhi addosso per dirti “vieni se ne hai il coraggio”. Tu la guardi con occhi ironici quasi un “lo so che non ti potrei avere adesso”. Lei sorride e sparisce, con i seni ancora più in evidenza ed il pensiero eccitato: piaccio, sono bella e desiderabile….
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Inviato da ipotetico123 @ 17:46 |
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Messaggio n° 549 |
02-04-2008 |
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Stamattina a passo svelto verso il bar e la colazione. Un due aprile di marciapiede dopo marciapiede, di strisce pedonali, di auto e di..profumi nuovi. La prima aria tiepida tra incroci e vetrine di negozi. Rumori allegri ed evidenti e ogni tanto una bella donna che mi cammina incontro, veloce. Cemento meno grigio, macchine con i colori più evidenza parcheggiate e lavori sulla strada e su qualche casa di Udine. Stamattina sembra sia il festival della bellezza femminile. Ne sento il profumo ovunque: è come camminare in uno stato di piacevole trance. Qualcuna alza lo sguardo incrociando il mio. Altre non guardano, sono prese dai pensieri. Una mi sorride e manca poco che mi giri, per non perdere quella sua scia di freschezza attraente che mi ha assalito. E per un uomo, a primavera, guardare è un dovere, perché una donna che impiega un’ora al mattino davanti ad uno specchio ha il diritto di essere “guardata” e apprezzata. E poi mi vedo riflesso in una vetrina, e mi fermo. Il vetro sfuma la mia immagine col maglione blu, la camicia bianca a piccole strisce, jeans stretti fuori moda, il cellulare in mano. Ho i capelli un po’ lunghi che mi ingrandiscono la testa. Mi sento piccolo e tutte queste donne mi sembrano altissime, stupefacenti, affascinanti. E’ l’attimo dei piccoli brividi di pelle. Stamattina Udine mi vuole bene, ne ha prodotte a dozzine, le ha liberate dalle case, dai salotti, dai supermercati, dai giardini e le ha rese bellissime ai miei occhi, regalandomi un dettaglio diverso per ognuna di loro: una ciocca di capelli che cade sul volto, un seno evidente con il capezzolo che spinge, le unghie smaltate da poco, un sorriso splendido, un collo da regina…. Non sarebbe un giorno per andare in ufficio oggi. Occorrebbe che sprecassi un po’ di vita. Bisognerebbe che me fottessi delle ore che inseguo, perchè questa mattina Udine vista a piedi è una donna di primavera.
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Inviato da ipotetico123 @ 10:21 |
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Messaggio n° 548 |
01-04-2008 |
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Quando è passata la commessa del negozio di fronte al bar stamattina, una striscia di occhi l’ha seguita per gustarsi il suo lato B, sottolineato da un culetto decisamente sexy messo in bella vista, ad arte, con una evidente e voluta curvatura della schiena (avete presente? Quando le spalle e le curve del sedere sono sulla stessa linea verticale?). E mi è venuto in mente che, per le naturali detentrici di una artistico posteriore, il vero problema è che il loro lato B si veda solo da dietro. In definitiva loro non possono vederselo e gustaselo. Se poi al tutto aggiungiamo anche una scollatura vertiginosa e sexy per una serata importante il dramma si compie del tutto! E’ la legge del contrapapsso insomma: tu donna vuoi stupire il mondo con il lato B? Bene fallo pure ma ricordati che ne godranno gli altri e anche se passerai ogni tanto davanti ad uno specchio, non avrai mai la giusta angolazione per poter esclamare “cavolo il mio lato B è fantastico”. Anche su questo, come in molte altre cose, avrai bisogno del parere “disinteressato” di un uomo (di una donna no, mentono quando si tratta di giudicare un’altra donna). tsè
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Inviato da ipotetico123 @ 10:54 |
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Messaggio n° 547 |
31-03-2008 |
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Non è una di quelle sagre di paese che fino a settembre inoltrato troverete un po’ ovunque. No, no. E’ una sagra di “paesino”. 450 abitanti appena sotto le Prealpi. Un asilo, la Posta e una Chiesa. Che custodisce l’effige di una Madonna che sembra secoli fa abbia salvato il luogo dalla peste. Sono arrivato quassù portato da un amico che è un amico anche della Lucia. Lucia è il Presidente del Comitato Festeggiamenti. Rossa, piena di efelidi, 1,70 x (sospetto) 100 kiletti sodi. Montanara nei gesti, nei modi di parlare schietti e autentici e anche nella finezza culinaria: il frico te le mette nel piatto usando le mani, quello con le patate no perché è “oliato” e allora lo lascia scivolare dalla padella al tuo piatto di plastica. Che devi tenere in equilibrio sennò il cibo cade a terra e allora te ne dice 4 perchècolcibononsischerza! Sotto il tendone eravamo una sessantina sparsi su lunghi tavoli di legno e seduti su scomode panche in legno. Il frico era buono in entrambe le versioni, il salame con l’aceto era squisito, il formaggio gustevole e il vino magnifico: cabernet franc dei colli orientali del friuli. L’unica cosa che mi disturbava era una musica “techno” di sottofondo. Ma fortunatamente poi ha dato ampio spazio a melodie “romagnole” che hanno indotto una decina di coppie ad occupare la minuscola pista da ballo in cemento. Una gomitata del mio amico ed un piccolo gesto con il mento ha portato la mia vista a focalizzarsi su una ragazza molto bella che “assaliva” un ragazzo un po’ renitente. Probabilmente timido perché lanciava occhiate ovunque e si intestardiva a rimanere serio e compassato. Lei rideva, lo toccava, lo stuzzicava, gli piantava i seni contro il braccio. Lui rispondeva a frasi monche e non posava mai il bicchiere ormai vuoto. La sua difesa. Arriva Lucia e il mio amico glieli indica sorridendo. Inspiegabilmente butta là un “possibile che voi uomini state sempre attenti solo a quelle che assomigliano a Monica Bellucci e non ad esempio a quella là in fondo che è intelligentissima anche se non bellissima?”. Cavolo lancio lo sguardo in fondo e vedo una ragazza di età indefinita con una camicetta bianca (caldo oggi eh!) ed una gonna lunga scura. Vagamente somigliante alla.. Mazzamuro (per chi non sa chi è..se la cerchi in rete). Il discorso è andato avanti per un po’.. ma il cibo ed il vino hanno tolto “spessore” al ragionamento. In effetti avrei voluto dirle un po’ di cose ma non era il caso. Sarebbe stato un peccato rovinare la tranquillità raggiunta. Quindi qualche battuta e tutto è finito lì.
Ci ritorno ora va. Bisogna sfatare ‘sta cosa. Il problema vero non è il fatto che gli uomini scelgano le belle a scapito delle bruttine intelligenti. A parte che di belle e intelligenti ne è pieno il mondo eh! La verità è che le donne belle conquistano gli uomini e quelle meno belle aspettano di essere conquistate! E diciamocelo chiaramente no? Le donne belle intanto usano l’intelligenza ed evitano di dimostrarla (sennò gli uomini fuggono ). Le altre invece, non so’ se per necessità o per scelta, cercano in tutti i modi di dimostrarla quasi per far passare in secondo piano il loro aspetto fisico. Figurarsi cosa mai possono fare gli uomini! Tra la prima che lo marca stretto e la seconda che aspetta di essere scelta, non c’è partita no? No, noi uomini non c’entriamo nulla. Ormai la donna di successo, in ogni campo, è seducente, provocatrice, selezionatrice e conquistatrice. Le altre sono donne “profonde” buone, brave, perfette come compagne ma… ma… bisogna guadagnarsele! Insomma.. perché mai noi uomini dovremmo ribellarci ad una situazione creata dalle donne? Non sia mai!
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Inviato da ipotetico123 @ 14:44 |
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Messaggio n° 546 |
28-03-2008 |
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E vabbè.. l’ho guardato (ma non sfogliato. Ho commesso un peccatuccio daiiii) Parlo di For Man di Marzo, un periodico della Cairo Editore. Cairo è quel tipo con i capelli alla Battisti anni ’60 che è pure presidente del Torino calcio. Sembra furbo, d’altronde viene dal team Berlusconoide no? Vabbè.. dicevo? Ah si, stamattina mentre compravo il giornale m’è caduto l’occhio sulla copertina del periodico. I titoli la dicono tutta…”Perdi la tua pancia e diventa come lui” (me cojoni? Mica gioco a rugby!) – “10 domande da fare al tuo medico” (che alla prima quello già comincia a dirti che lui usa il Viagra per esser tranquillo) - “Calmo all’istante” (che vorrà dire? boh) – 10 cibi brucia grasso (io ne conosco solo uno: il digiuno) – etcetc. Diciamo che non valeva la spesa di Euro1.90 fino a qui no? Poi l’occhio (bastardo) m’è partito su in alto dove, quasi nascosto, c’era un bel “SESSO: 7 COSE CHE LE DONNE VOGLIONO DA TE”. Porca miseria mi son detto… adesso si che conviene spenderci qualcosa! Figurati, vuoi mettere che semplificazione per me che ho sempre creduto che le donne volessero non meno di 1000 cose a letto??!! Cz, ho pensato, questa è proprio una botta di cu! E così l’ho preso in mano pregustando anche il fatto che dopo averlo letto attentamente, le mie performaces sessuali sarebbero state magnifiche ma più riposanti. E che non dovevo più muovermi a caso alla ricerca della posizione giusta, delle parole giuste, dei gesti giusti etcetc. Stavo per acquistarlo quando mi è venuta un’idea geniale: perché mai spendere soldi quando ho a disposizione un blog? Scusa è Silvio, mi son detto, certe informazioni puoi averle gratis no? Mannaggia che errore stavo per fare! Chi meglio di voi può finalmente dirmi quali sono le 7 cose che volete a letto (a parte il caffè naturalmente)? Ehhhhhhhhh ho risparmiato 1,90! Adesso però ditemele, che se torno in edicola va a finì che l’hanno terminato e sono rovinato!!! :-)
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COMMENTI: 2 |
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Inviato da ipotetico123 @ 14:58 |
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