romolo ricapito

Tanto tuonò che piovve.
Dopo l'apparizione al Maurizio Costanzo Show di Loredana Bertè, durante òa quale la cantante aveva condannato aspramente il padre, per abusi psicologici veri o presunti augurandogli la morte, La Zanzara radiofonica di Giuseppe Cruciani ha offerto il suo diritto di replica all'anziano padre della cantante, ultranovantenne ma ancora arzillo e combattivo, non meno della figlia.
Il professore di latino e greco ha condannato l'esibizione della ribelle Loredana in tv, definendola una "depravata morale e una disonesta".
Ma anche "una sventura" per le accuse mosse all'uomo di avere alcune responsabilità morali nei confronti della morte di Mia Martini.
Giuseppe Bertè ha affermato di avere precedentemente querelato la cantante di "Dedicato", ma di essere poi giunto con lei a un accordo economico per evitare lungaggini in tribunale.
Alla fine, l'uomo ha sbattuto il telefono in faccia a Cruciani, irritato dalla curiosità del giornalista e dimostrando altrettanto piglio "energico" della figlia.
Tanto è bastato perché la notizia finisse sulle principali pagine dei quotidiani con grande rilievo.
Giusto, perché il diritto di replica è sacrosanto, soprattutto quando critiche e accuse comunque tutte da dimostrare vengono fatte davanti a milioni di telespettatori.
La "Zanzara" ha attivato la par condicio.
Però resta l'amarezza da parte del pubblico assistendo a una squallida saga familiare che, nonostante la veneranda età di tutte e due i protagonisti, non accenna a finire, ma continua alla stregua di una soap opera stile Il Segreto o Beautiful.
ROMOLO RICAPITO