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Messaggi di Gennaio 2015

ACCORATO APPELLO DI CELENTANO PRO-CORONA AL FUTURO CAPO DI STATO . "FABRIZIO SIA PERDONATO"

Post n°6791 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Celentano per Corona.Il popolare cantante che chiede la grazia al prossimo Capo dello Stato, dopo averla domandata al precedente, Giorgio Napolitano.
"Prima che lei si accomodi", è l'incipit dell'appello del cantante.
"La pena supera in modo spropositato i suoi errori, ognuno di noi deve mettersi una mano sulla coscienza".
Non erano bastati gli appelli della madre- Gabriella Corona. e dell'avvocato di parte di Fabrizio Corona in alcune trasmissioni di Barbara D'Urso.
La Cassazione ha appena annullato lo sconto di pena, da 13 a 9 anni.
La battaglia per Corona allora assume l'aspetto di una "giustizia giusta", che faccia pagare gli errori, ma che non "esageri", equiparando il fotografo dei Vip a un assassino con anni e anni di prigione ancora da scontare.
Adesso, il nuovo, lungo appello comparso sul blog personale di Adriano Celentano desterà scalpore, alimentando nuovi dibattiti e polemiche.
Celentano, da cattolico praticante, invoca per lo fortunato Fabrizio Corona il perdono.
E cita gente che ammazza, strangola, sfregia: non Corona, che ha commesso peccati molto meno gravi .
Molti di loro (gli assassini) sono già fuori, tuona il Molleggiato. Tra essi, chi ha ucciso a picconate. Fuori magari senza avere fatto un giorno di prigione.
Per Celentano, Corona ha già pagato il suo debito con la giustizia e lo sta pagando, però, anche in termini di salute.
Pronostico a livello personale che molti approveranno l'appello di Celentano, ma moltissimi lo criticheranno, magari sostenendo che esistono altre cose importanti in Italia e che Fabrizio Corona "se l'è cercata".
Ma Celentano non si era battuto così fortemente per una causa sino a questo momento , eccezion fatta per quella ecologista.
Adesso Fabrizio Corona ha un alleato molto potente ( mediaticamente) dalla sua parte, un personaggio amatissimo dal popolo italiano.
Basterà?
ROMOLO RICAPITO

 
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SANREMO: IN GARA BEN TRE BRANI SCRITTI DA KEKKO SILVESTRE

Post n°6790 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Leggendo su Tv Sorrisi e Canzoni attualmente in edicola la "scheda" tecnica dei venti Campioni e delle loro rispettive canzoni pronti al via per il prossimo Festival di Sanremo "targato" Carlo Conti, scopro un fatto per me sconcertante.
Ben tre delle composizioni in gara portano la firma di "Kekko" Silvestre, frontman del gruppo i Modà.
Tali canzoni sono interpretate da Annalisa Scarrone, Anna Tatangelo e dalla poco conosciuta Bianca Atzei.
E' mai possibile che, tra tante proposte "scartate", solo la musica e i testi di Silvestre siano stati ritenuti adatti alla competizione?
Anche se si fosse trattato del più grande cantautore, paroliere o autore italiano la faccenda è ben strana.
ROMOLO RICAPITO

 
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ISOLA DEI FAMOSI: E' BUFERA, IN TUTTI I SENSI: CATHERINE SPAAK, "IO ME NE VADO"

Post n°6789 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da romolor
 
Foto di romolor

L'Isola dei Famosi targata Mediaset è finita prima di iniziare, complice un uragano che ha devastato la spiaggia dell'Honduras dove dovevano naufragare i cosiddetti , appunto, naufraghi.
Imbarazzi in studio, da parte della conduttrice, Alessia Marcuzzi che, incapace di capire se andare avanti o no col programma, attendeva "istruzioni" dalla regia, mentre gli opinionisti Signorini e Mara Venier erano delegati a "riempire" i vuoti. Ma neppure l'ironia della "signora della domenica" e del "re del gossip" è riuscita a rallegrare un'atmosfera da funerale.
A primeggiare, nel bene e nel male, Catherine Spaak.
La famosa attrice, inquadrata sulla barca che doveva condurla sulla famigerata "isola", set del famoso reality show , si abbandonava a un'espressione contratta e contrita , da film catastrofico, mentre i suoi colleghi di sventura urlavano o scherzavano in maniera "plebea", per reagire agli spruzzi di acqua di mare che macchiavano i giubbotti di salvataggio.
La faccia della Spaak era quella della classica alto-borghese che, costretta per varie vicende a "mischiarsi" con "estranei" o "plebei", non gradisce ciò, soprattutto quando si accerta che il tutto è troppo scomodo, faticoso.
La riprova nella diretta quando, la signora Catherine Spaak, accorpata ad altri baldi giovani e giovincelle, con le labbra sospettosamente cresciute di volume, faceva no no col dito e lanciava: io me ne vado.
Noblesse oblige, ma fino a un certo punto. Perché "chi va al mulino si infarina"...
ROMOLO RICAPITO

 
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AVA GARDNER: 25 ANNI SENZA LA "DEA DELLA BELLEZZA"

Post n°6788 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Commemorazioni: si ricorda la dipartita di Ava Gardner, 25 anni fa, con una copertina su People Magazine. Titolo, L'Ultima Dea.
Ma "dea" di cosa?
Probabilmente, questa attrice rappresenta un fascino passato di moda, ma che proprio per questo ritorna in campo, nel ricordo, come "ideale" da riproporre alle nuove generazioni.
Ecco una rappresentante della vecchia Hollywood, famosa per bellezza e in quanto "mangiatrice" di uomini .Uomini che non erano per forza belli, basta ricordare il primo marito, Mickey Rooney.
Alcuni aggettivi che possono rappresentarla: statuaria, carnale. Emblema della Dolce Vita, assieme ad Anita Ekberg: fu legata al nostro Walter Chiari.
Figlia di un coltivatore di tabacco, la Gardner era una umile e poco colta ragazza di campagna, che esplose per caso con la sua bellezza, in modo del tutto casuale.
Non ebbe figli (tre aborti) , sposò anche Frank Sinatra e fu amata dal produttore e regista Howard Hughes.
Uno dei suoi vizi, il principale, fu l'alcolismo, che la accomuna sempre ad Anita Ekberg ma anche a Liz Taylor.
Una parte nel film Cassandra Crossing (1976) prodotto da Carlo Ponti e interpretato da Sophia Loren: in esso, era una signora ormai matura, con un amante molto più giovane.
Tanti i film di successo: La Maja Desnuda,Show Boat, La Contessa Scalza, Mogambo. Poi i primi problemi di salute: un infarto, una paralisi, morì di polmonite.
Contribuì alla fortuna delle Sorelle Fontana, celebri stiliste.
Una vita da ricordare, com'è giusto, per esplorare il costume di un'epoca, quello che ha influenzato più di una generazione.
ROMOLO RICAPITO

 
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STILL ALICE: JULIANNE MOORE MERITA L'OSCAR, E' LEI L'ATTRICE PIU' BRAVA

Post n°6787 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Still Alice, diretto dalla coppia di registi "gay" Richard Glatzer e Wash Westmoreland è un film sulla malattia atipico, perché alterna momenti di felicità familiare al puro dramma.
Julianne Moore merita senz'altro l'Oscar: perfetta la scena nella quale, indagata sull'Alzheimer "precoce" dal primo medico, è inquadrata in primo piano in tutte le sue espressioni, tra stupore, esitazioni ed incredulità.
Il medico non è invece mai visibile .
Anche la scelta dei cromatismi mi è sembrata perfetta: era facile scadere nel grigiore generalizzato della fotografia e degli ambienti.
Invece nella prima parte notiamo un accostamento di colori e oggetti che assimila le scene a quadri di arte pop: un insieme di lunghe carote sciacquate sotto il rubinetto dall'attrice principale fa risaltare l'arancione, mentre sullo sfondo, poco dopo, si nota il rosso acceso di una pentola, il marrone lucido di una grossa pagnotta e in lontananza le luci colorate dell'albero di Natale.
Anche nel finale, prima che Alice consumi il suo yogurt preferito in compagnia del marito interpretato da Alec Baldwin, assistiamo brevemente a una festa di colori sullo schermo, raffiguranti dolci e giuggiole.
Infine esistono flashback liberatori della maternità della protagonista e altri ricordi commoventi costituiscono alcuni degli ingredienti che hanno aiutato questa pellicola a diventare quasi un capolavoro.
ROMOLO RICAPITO

 
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