romolo ricapito

I giorni del gran caldo.
Parrà strano, ma con le alte temperature ho ascoltato la gente comune per strada, al supermercato e altrove,,parlare soltanto del clima torrido.
Nel mio quartiere un vecchietto si lamentava dell'afa con una signora, un po' meno anziana.
La donna, insofferente, commentava: "che cosa dobbiamo fare, se è necessario uscire, perché lo è, andiamo in giro lo stesso".
Per strada, ancora, al telefonino, una donna sui 40, vestita di verde, rassicurava qualcuno: "no, si può stare per strada, comunque c'è un po' di vento".
Lamentele anche alla cassa del supermercato, dove, alle rimostranze di qualcuno, un signore rispondeva: "basta far finta che non faccia veramente caldo e passa tutto."
Il meteo estivo dunque ha spazzato via tutte le conversazioni riguardo altri argomenti: le tasse, le vacanze, i femminicidi, i problemi dei figli.
Potenza di un clima ormai tropicalizzato.
RR

Ho adorato leggere tutta la Recherche di Proust il cui effetto è stato quello di riportarmi alla mente cartoline del passato cristallizzate nella mente e che riemergono spontanee.
Una delle prime è quella di un inverno molto gelido quando entrato dal cancello del condominio, sistemavo la vecchia 500 di mia madre al posto assegnato.
All'improvviso una mia vicina di casa, una vecchina dolce dolce, vedendomi alla guida dell'utilitaria, rimase impietrita dallo stupore, compiaciuta me nello stesso tempo incredula.
Evidentemente non mi aveva mai visto guidare e le sembrava una cosa sensazionale.
Sembrava non avesse osservato me, ma la madonna pellegrina.
In radio spopolava una canzone di Mina dal titolo: Morirò per te.
Trattasi di un pezzo dance, ripetitivo nel titolo, che Mina declamava all'infinito assieme a un testo in inglese.
E difatti di lì a poco la vecchina morì in un incidente stradale.
Memoria di un passato che fluttua e ritorna.
ROMOLO RICAPITO