romolo ricapito

Raoul Bova al mare con la compagna Rocio e la figlioletta, su una spiaggia del brindisino.
Le tenere foto sono apparse su un noto settimanale.
Il servizio sta facendo il giro del web a causa del fatto che il noto attore appare con una inedita pancetta e finanche stempiato.
Giornaliste osservatrici del costume scrivono lamentando quasi una "vedovanza" dall'immagine virile e splendida di un Bova ventenne nel film dei Vanzina "Piccolo Grande Amore".
Adesso l'interprete di tante fiction, film di successo (e ultimamente noto anche per l'attività teatrale) viene criticato perché, a 46 anni da poco compiuti, non è più un Adone.
Operiamo dei distinguo: il fatto che Bova possa essere criticato per la perdita della forma potrebbe essere una sorta di par condicio, o equiparazione, alla situazione inversa: sono le attrici belle e famose che, quando "cedono" al mare (cellulite, grasso superfluo) vengono mal giudicate, con tanto di foto e commenti controversi sulle riviste di gossip.
Per quanto riguarda le fotografie del Bova "sminuito" nel sex appeal, guardandole dopo avere acquistato la rivista, ho pensato: è un papà felice con la sua famiglia. Non sarà più un ragazzino, ma è sempre un bell'uomo, anche se un po' grassottello".
Perché non considerare questo attore italiano che ha lavorato anche in America per quello che è?
Ossia un bravo interprete, versatile e garbato nelle interviste e nelle ospitate tv.
Le fan, o le donne di 40 e 50 anni che sono state deluse dal suo "cambiamento", perché non passano ad adorare attori sui 25-30 affacciatisi da poco al mondo della celluloide e che per ragioni di età e look hanno un fisico palestrato e tonico?
Nascerebbero molte meno discussioni inutili.
Se l'idolo crolla, anche se soltanto nell'immaginario, sottolinearlo e sospirare per il Bova di tanti anni fa non è certo evoluzione femminile, ma una forma di immaturità.
ROMOLO RICAPITO