romolo ricapito

Barbara D'Urso ha ospitato a Domenica Live una signora molto procace e "popputa", di nazionalità americana: aveva una taglia extra large di seno dovuta a un'operazione chirurgica, forse più d'una.
La stranezza del personaggio era stemperata dalla perfetta educazione dello stesso e da un inglese parlato in maniera eccellente (ho studiato lingue e so valutare).
Oltre all'apparizione di Allegra Cole, questo il nome della signora dal décolléte strabordante, il programma domenicale ha dato ancora spazio con un filmato al Ken umano, ossia una sorta di modello che si è sottoposto a infinite operazioni per assomigliare al compagno della bambola Barbie e già ospite in precedenza della D'Urso.
Di "Ken" è stata mostrata l'ultima operazione, che lo ha privato di alcune costole.
Ignoro, non avendo conoscenze mediche, cosa comporti il non avere più alcune costole, ma è certo che tale Ken deve a queste estrosità la sua popolarità: di recente è stato visto allo show dell'assegnazione per i Golden Globe .
Va valutato come queste variazioni in corso d'opera su un organismo umano si approccino al pubblico.
E' già arrivato intanto negli studi della D'Urso un equipollente di Ken, un ragazzo di Civitavecchia che si sta già sottoponendo a svariate operazioni per assomigliare al "collega" americano.
Mi chiedo, prima di pormi il problema se questi personaggi in cerca d'autore andrebbero ospitati o no, chi sono quei chirurghi, italiani e non, disposti ad assecondarne le pretese di cambiamento non legittimate da alcuna ragione se non il farsi notare in spettacoli televisivi e passerelle di manifestazioni pubbliche.
RR

La notizia della morte della cantante irlandese Dolores O'Riordan a soli 46 anni ha spopolato sui social e soprattutto sui diari Facebook di molti utenti ancora giovani per i quali la sfortunata interprete di Zombie era un'icona.
E questo prima che la stampa scrivesse che era depressa, soffriva di mal di schiena e che addirittura avrebbe subito abusi nel passato da persone contigue al suo ambiente familiare, o addirittura dal padre.
La popolarità nel nostro paese è data anche dalla posizione in classifica, all'esordio, del suo primo album solista: secondo, ovvero il miglio piazzamento a livello mondiale del suo disco nel già lontano 2007.
Adesso il fatto subisce la solita trafila che una notizia del genere crea ai nostri tempi: illustri colleghi ne commemorano le gesta artistiche su Twitter, ripresi dalla stampa.
Per intanto, non sono ancora state accertate le circostanze del decesso.
Adesso però la cantante dei Cranberries è entrata nel mito, come già successo in precedenza per la collega Amy Winehouse.
A ciò è bastato il ricordo di una sola canzone, Zombie, anche se ne incise tante altrettanto belle. Ma il destino decide chi consegnare ai libri di storia, in questo caso della musica e chi archiviare in modo anonimo nonostante carriere brillanti e di successo.
ROMOLO RICAPITO