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Messaggi del 07/02/2018
L'accusa di plagio nell'ambito del Festival di Sanremo alla canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro: la notizia è stata data in diretta al Dopofestival da un giornalista del Corriere della Sera, mentre il presentatore, l'attore Edoardo Leo, reagiva tutto timoroso e anche terrorizzato che il fatto potesse magari pregiudicare l'intera kermesse e soprattutto la sua presenza nel talk show, voluta da Claudio Baglioni.
Ecco cosa succede quando i presentatori risultano impreparati a reggere o a sorreggere un impianto che può diventare anche utile e viva polemica.
Sono lontani i Dopofestival del passato durante i quali i giornalisti delle testate criticavano oppure contestavano anche vivacemente le canzoni in gara, il presentatore, le vallette etc. Adesso tutto sembra asservito, anche da parte di tutta la stampa presente al talk show, come se i giornalisti per il solo fatto di presiedere alla diretta tv debbano essere per forza grati e compunti.
In merito alla storia del plagio, mi sembra che la canzone del duo Meta e Moro abbia il ritornello uguale a un altro pezzo presentato due anni fa per le selezioni di Sanremo Giovani. In pratica l'autore è lo stesso della canzone del duo sanremese mentre al pezzo si sono aggiunti come firme i due cantautori in gara.
Mi sembra che per molto meno in passato siano stati squalificati nomi come Loredana Bertè e Jo Squillo.
ROMOLO RICAPITO
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La prima serata del Festival di Sanremo non mi è parsa riuscita per una serie di specifici motivi.
Ho pensato che la migliore dei tre presentatori fosse la Hunziker, grazie all'esperienza di conduttrice anche di Striscia la Notizia e alla solarità ormai proverbiale del suo personaggio.
Non mi ha convinto Pierfrancesco Favino: una cosa è recitare su copione, un'altra condurre.
Mentre Claudio Baglioni si è dimostrato quello che è: un dittatore artistico, come è stato definito.
Le sue proposte musicali non mi hanno cioè convinto, in definitiva: mi sono parse inattuali e decentrate dall'obiettivo, che è quello di interessare il pubblico .
Mi è piaciuta Ornella Vanoni: d'accordo la classe, ma il brano ha funzionato, assieme a pochissimo altro, musicalmente parlando.
La laringite della Pausini è stata la metafora, almeno per il primo round, di un festival sfiatato e un po' addormentato, nonostante l'introduzione di Fiorello al quale più che il ruolo dello scalda-pubblico è stato affidato quello dell'animatore di un villaggio vacanze ormai fuori tempo, perché poco divertente
E il fatto che l'anziana ballerina che ha contornato l'esibizione del complesso Lo Stato Sociale sia stata la cosa più viva e stupefacente della serata di martedì 6 febbraio a fronte di alcuni interpreti ormai imbolsiti e a corto d'idee musicali, per il momento la dice assai più lunga di dieci articoli critici messi assieme.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
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il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11