Creato da artistasensibile_mi il 16/05/2008

l'artismo

si tende sempre a voler evedenziare gli errori degl'altri cosi essi esasperati nasconderanno i nostri e metteranno e si metterà a tacere la nostra coscienza... guardati allo specchio, parla e giudicata prima te stesso... potresti aver perso un ottimo momento per rimanere in silenzio!

 

 

Ligabue - Niente Paura

Post n°8 pubblicato il 29 Giugno 2008 da artistasensibile_mi

 
 
 

STRANA LA VITA

Post n°7 pubblicato il 09 Giugno 2008 da artistasensibile_mi
Foto di artistasensibile_mi

mi hanno costretto a partecipare ad una mostra contro i miei ideali dicendo che altirmenti mi avrebbero abbassato la media,ho esposto il mio autoritratto e altre cose....ma sul mio autoritratto enorme ho cancellato la firma che avevo dipinto in rosso per protesta.Il giorno dopo all'inaugurazione avevano messo il bigliettino col mio nome..eliminato anche quello!che facce da culo che hanno....ma quest'anno non mi fregano appena superato l'esame ci sarà un bel vaffanculo generale e grazie alle mie capacità entrerò a Brera senza nessun tipo di problema...come diceva mio padre "chi insegna al liceo artistico è un artista mancato o un insegnante frustrato"

 
 
 

LA RAPPRESENTAZIONE DELLA VITA

Post n°6 pubblicato il 21 Maggio 2008 da artistasensibile_mi
Foto di artistasensibile_mi

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 21 Maggio 2008 da artistasensibile_mi
Foto di artistasensibile_mi

    Così discesi del cerchio primaio
      giù nel secondo, che men loco cinghia
   3 e tanto più dolor, che punge a guaio.
        Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
      essamina le colpe ne l'intrata;
   6 giudica e manda secondo ch'avvinghia.
        Dico che quando l'anima mal nata
      li vien dinanzi, tutta si confessa;
   9 e quel conoscitor de le peccata
.
        vede qual loco d'inferno è da essa;
      cignesi con la coda tante volte
 12 quantunque gradi vuol che giù sia messa.
        Sempre dinanzi a lui ne stanno molte;
      vanno a vicenda ciascuna al giudizio,
 15 dicono e odono e poi son giù volte.
        «O tu che vieni al doloroso ospizio»,
      disse Minòs a me quando mi vide,
 18 lasciando l'atto di cotanto offizio,
        «guarda com'entri e di cui tu ti fide;
      non t'inganni l'ampiezza de l'intrare!»
 21 E 'l duca mio a lui: «Perché pur gride?
 
        Non impedir lo suo fatale andare:
      vuolsi così colà dove si puote
 24 ciò che si vuole, e più non dimandare».
        Or incomincian le dolenti note
      a farmisi sentire; or son venuto
 27 là dove molto pianto mi percuote.

        Io venni in loco d'ogne luce muto,
      che mugghia come fa mar per tempesta,
 30 se da contrari venti è combattuto.
        La bufera infernal, che mai non resta,
      mena li spirti con la sua rapina;
 33 voltando e percotendo li molesta.
        Quando giungon davanti a la ruina,
      quivi le strida, il compianto, il lamento;
 36 bestemmian quivi la virtù divina.
        Intesi ch'a così fatto tormento
      enno dannati i peccator carnali,
 39 che la ragion sommettono al talento.
        E come li stornei ne portan l'ali
      nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
 42 così quel fiato li spiriti mali

        di qua, di là, di giù, di sù li mena;
      nulla speranza li conforta mai,
 45 non che di posa, ma di minor pena.
        E come i gru van cantando lor lai,
      faccendo in aere di sé lunga riga,
 48 così vid'io venir, traendo guai,
        ombre portate da la detta briga;
      per ch'i' dissi: «Maestro, chi son quelle
 51 genti che l'aura nera sì gastiga?»
        «La prima di color di cui novelle
      tu vuo' saper», mi disse quelli allotta,
 54 «fu imperadrice di molte favelle.
        A vizio di lussuria fu sì rotta,
      che libito fé licito in sua legge,
 57 per tòrre il biasmo in che era condotta.
        Ell'è Semiramìs, di cui si legge
      che succedette a Nino e fu sua sposa:
 60 tenne la terra che 'l Soldan corregge.
        L'altra è colei che s'ancise amorosa,
      e ruppe fede al cener di Sicheo;
 63 poi è Cleopatràs lussurïosa.
 
        Elena vedi, per cui tanto reo
      tempo si volse, e vedi 'l grande Achille,
 66 che con amore al fine combatteo.
        Vedi Parìs, Tristano»; e più di mille
      ombre mostrommi e nominommi a dito,
 69 ch'amor di nostra vita dipartille.
        Poscia ch'io ebbi il mio dottore udito
      nomar le donne antiche e ' cavalieri,
 72 pietà mi giunse, e fui quasi smarrito.
        I' cominciai: «Poeta, volontieri
      parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
 75 e paion sì al vento esser leggeri».
        Ed elli a me: «Vedrai quando saranno
      più presso a noi; e tu allor li priega
 78 per quello amor che i mena, ed ei verranno».
        Sì tosto come il vento a noi li piega,
      mossi la voce: «O anime affannate,
 81 venite a noi parlar, s'altri nol niega!»
        Quali colombe dal disio chiamate
      con l'ali alzate e ferme al dolce nido
 84 vegnon per l'aere, dal voler portate;
        cotali uscir de la schiera ov'è Dido,
      a noi venendo per l'aere maligno,
 87 sì forte fu l'affettüoso grido.
.
        «O animal grazïoso e benigno
      che visitando vai per l'aere perso
 90 noi che tignemmo il mondo di sanguigno,
        se fosse amico il re de l'universo,
      noi pregheremmo lui de la tua pace,
 93 poi c'hai pietà del nostro mal perverso.
        Di quel che udire e che parlar vi piace,
      noi udiremo e parleremo a voi,
 96 mentre che 'l vento, come fa, ci tace.
        Siede la terra dove nata fui
      su la marina dove 'l Po discende
 99 per aver pace co' seguaci sui.
        Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
      prese costui de la bella persona
102 che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
 
        Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
      mi prese del costui piacer sì forte,
105 che, come vedi, ancor non m'abbandona.
        Amor condusse noi ad una morte:
      Caina attende chi a vita ci spense».
108 Queste parole da lor ci fuor porte.

        Quand'io intesi quell'anime offense,
      china' il viso e tanto il tenni basso,
111 fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?»
        Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
      quanti dolci pensier, quanto disio
114 menò costoro al doloroso passo!»
        Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
      e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
117 a lagrimar mi fanno tristo e pio.
        Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
      a che e come concedette Amore
120 che conosceste i dubbiosi disiri?»
        E quella a me: «Nessun maggior dolore
      che ricordarsi del tempo felice
123 ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.
        Ma s'a conoscer la prima radice
      del nostro amor tu hai cotanto affetto,
126 dirò come colui che piange e dice.
        Noi leggiavamo un giorno per diletto
      di Lancialotto come amor lo strinse:
129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.

        Per più fïate li occhi ci sospinse
      quella lettura, e scolorocci il viso;
132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.
        Quando leggemmo il disïato riso
      esser basciato da cotanto amante,
135 questi, che mai da me non fia diviso,
        la bocca mi basciò tutto tremante.
      Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
138 quel giorno più non vi leggemmo avante».

        Mentre che l'uno spirto questo disse,
      l'altro piangëa; sì che di pietade
      io venni men così com'io morisse.
142 E caddi come corpo morto cade.

 
 
 

L'Amore mi perseguita

Post n°4 pubblicato il 19 Maggio 2008 da artistasensibile_mi
Foto di artistasensibile_mi

maledetta me!!!mi sono ritrovata nuovamente innamorata di chi non dovrei...la penso giorno e notte...non sentirla mi graffia l'anima !!! cosa devo fare???? nn la posso vedere e l'ultima volta che l'ho vista avrei voluto far l'amore con lei tra il verde intenso che ci circondava e l'azzurro magico dei suoi occhi simile ad un fantastico cielo d'estate...in quell'occasione le ho dovuto mentire...mantenerla a distanza per il suo bene...destin crudele che impone scelte nn volute!l'amo! maledizione al mio cuore perdutamente disperso nel ricordo di quegli attimi in cui lei è stata mia...lei...il suo corpo...la sua mente...la sua anima...troppo tardi per tornare indietro...

lei ormai mi odia profondamente...

 
 
 
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ma se nn si è ricambiati è inutile
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Volere è potere... lo dici sempre... :-)
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