Creato da rteo1 il 25/10/2008
filo aperto con tutti coloro che s'interrogano sull'organizzazione politica della società e che sognano una democrazia sul modello della Grecia classica

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IL BLOG DI GRILLO: REFERENDUM SULL'EURO

Post n°717 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da rteo1

IL BLOG DI GRILLO: REFERENDUM SULL'EURO

Sul blog di Grillo di stamattina viene trattato il tema dell'euro e si sostiene la utilità per l'Italia di uscire dall'euro.

Ho ritenuto opportuno lasciare su tale blog il seguente commento, che è stato pubblicato:

"Il problema non è l'euro! E' un errore pensare che una moneta unica, come mezzo di scambio, sia un problema. Se, infatti, si togliessero di mezzo i dollari, le sterline, i rubli, lo yen, e via a seguire, e si concordasse tutti su una sola moneta (magari con simbolo "fallico" su una delle due facce, visto che nell'antica Grecia i rituali delle falloforie erano tenuti in grande considerazione) si andrebbe a migliorare e non a peggiorare. Il problema, semmai, è stato (e potrebbe essere) il rapporto di cambio. Un euro l'Italia lo ha scambiato con 1937,26 lire ! E' questo il dramma; e ormai i danni sono irreparabili. Altra questione, invece, è la democrazia nell'U.E. che ha un ruolo marginale perchè la legislazione è condizionata dal Consiglio europeo e dalla Commissione. E' in quest'ambito, perciò, che occorrerebbe muoversi: dare ai popoli la sovranità sottraendaola alle istituzioni! "

Non so quanti condivideranno le mie riflessioni (sull'effige, però, da stampare sulle monete, si può discutere), ma ritengo che sia senz'altro necessario aprire una discussione e approfondire l'argomento, per evitare di lasciarsi prendere dall'emotività o di lasciarsi trascinare in avventure pericolose da parte di chi, magari, ne sa meno di noi (e di sicuro molti politici sono tanto più ignoranti di noi comuni cittadini!).

 
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Commenti al Post:
malware_jinx
malware_jinx il 16/10/14 alle 15:30 via WEB
Tenterò di essere estremamente/disperatamente sintetico. La moneta unica aveva lo scopo dichiarato di abbattere barriere doganali e lungaggini legate ai cambi, tra i paesi membri. Questo è stato, direi, felicemente raggiunto! Aveva lo scopo, un po’ meno palese, ma sottinteso, di livellare il tenore di vita medio dei cittadini dei paesi aderenti all’unione. E’ ovvio che il cambio ufficiale fosse impostato sui paesi già monetariamente più forti (esclusa GB, che era un caso limite, e infatti non ebbe e non ha l’euro). Gli stati più deboli (tra cui l’Italia) avrebbero dovuto portarsi gradualmente a livello. E questo, invece, non è avvenuto. I governi italici, che si sono succeduti, non solo non sono stati abbastanza virtuosi da implementare la crescita, ma, contemporaneamente, non hanno combattuto la speculazione dei commercianti e delle banche nell’equiparare il potere di acquisto di 1 euro a quello delle vecchie 1000 lire, malgrado il cambio pari a quasi 2000 lire. Cosicchè i salariati fissi si son ritrovati a dover pagare certi beni il doppio, mentre i loro risparmi si riducevano della metà. Tornando, oggi, alla lira, si verificherebbe il processo opposto. Ciò che compra 1 euro, comprerebbe 1 ipotetica lira. Ma il cambio sarebbe ridotto almeno della metà. Risultato: 10.000.000, pre-2002, andrebbero a valere 2.500.000. Un’idea da genio, quella del saltimbanco genovese… Altro che fischi, meriterebbe…! E’ quindi ovvio che l’euro non c’entra nulla con la crisi. Quella globale ha origini lontane e non facilmente identificabili; quella nostrana è dovuta a cause arci-note, che si chiamano debito pubblico smisurato…, evasione mastodontica…, corruzione altrettanto gigantesca…, spreco di denaro pubblico mai sufficientemente arginato: in una parola “malgoverno”. Quanto alla democrazia (per la cui trattazione mi ci vorrebbe ben altro impegno, e non sono sicuro che sarei altrettanto sintetico…), mi limito a dire che non sarebbe la rete a garantirla, poiché, comunque, il singolo sarebbe chiamato ad esprimersi su determinati punti. Proposti da chi? Da Grillo o da Casaleggio…? E con quale competenza, se non con input, frutto della solita stravecchia ricetta della propaganda??? In merito, poi, alla moneta globale, l’effige del fallo (in “tiro”, suppongo), simbolo di floridezza, sarebbe perfetta. Come la chiameremmo? L’Azz…??? Ciao, jx.
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 17/10/14 alle 11:30 via WEB
Analisi perfetta e completa. Non ho altro da aggiungere. Ma come si fa a farlo comprendere in giro ? Rimane comunque il problema della nostra condivisione dell'U.E. (e quando dico noi intendo noi cittadini, e non coloro che ci hanno esautorato con la rappresentanza che non rappresenta). Nella storia degli aggregati umani c'è una conflittualità eterna tra gli uomini e le loro istituzioni. La conflittualità è nata un minuto dopo la creazione del "Dio Mortale" (come lo definisce Hobbes), perchè questo ha subito preteso di avere il potere di vita e di morte sui suoi creatori (per dirla col mito, se non ricordo male, Crono che evirò il padre Urano e ne prese il potere). La democrazia diretta non è la soluzione, è vero, ma può servire ad interrompere (o ad avvicendare) le oligarchie (che sono anche nella democrazia rappresentativa), oggi al potere, nel governo dello Stato.
(Rispondi)
 
 
malware_jinx
malware_jinx il 18/10/14 alle 00:57 via WEB
Non è facile trasmettere certi concetti alla massa. Ma leggere, ogni tanto, certi blogghetti come il tuo e il mio (anziché perdersi dietro a pseudo-poeti o a scimmiottatori di giornalismo scandalistico) potrebbe contribuire alla bisogna… Ciao, jx.
(Rispondi)
 
 
 
rteo1
rteo1 il 18/10/14 alle 12:06 via WEB
Non so dirti se leggerci faccia bene; sono però convinto che non faccia male,perchè aiuta a pensare. Sciascia diceva che tutte le cose sono semplici, ma il potere le rende complicate per soggiogare i cittadini. Noi cerchiamo di renderle semplici, prima di tutto per noi; e chi vuole può attingere oppure imitarci. Il diritto ha elaborato una infinità di rapporti giuridici; ma è tutto un bluf. E' d'accordo con me (e io con lui) un notario che ha così sintetizzato la sua professione, che esercita da oltre 50 anni: "trasferisco le pietre e i terreni".
(Rispondi)
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