Creato da rteo1 il 25/10/2008
filo aperto con tutti coloro che s'interrogano sull'organizzazione politica della società e che sognano una democrazia sul modello della Grecia classica

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« L'OCCUPAZIONE E SAN TOMMASOSCALFARI, LA MORALE E I POLITICI »

UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA MA NESSUN COLPEVOLE

Post n°906 pubblicato il 14 Settembre 2017 da rteo1
 
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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> il fatto non sussiste su MINICAOS IN LIBERTA'
Ricevuto in data 14/09/17 @ 21:44
    ...comunicazione ...essenza della Giusta Vita Sociale     il fatto non sussiste   si pavonegg... (continua)
 
>> .-Aforismi pagani | polo pagano su OLIMPO®
Ricevuto in data 07/11/17 @ 11:41
    1° Aforisma. "Libertà di pensiero sta per avere un oracolo: Accettiamo l'idea che libertà sia... (continua)
 
Commenti al Post:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/09/17 alle 21:56 via WEB
"rteo1 il 06/11/14 alle 12:51 via WEB <<Il fatto non sussiste>>. Così si pronunciò la Corte di Assise di Napoli, e, dopo, quella di Cassazione, per la morte di 11 persone a causa delle frane. E al Procuratore generale che sottolineava che gli imputati di quel processo non dovevano esserlo, perchè del tutto estranei, ma che ce ne dovevano essere altri, che invece non erano stati penalmente perseguiti, chiesi: ma l'istruttoria la compie la procura o le persone offese ? Sembra, ora, a sentirla, che la colpa sia di queste! Come si vede è una storia eterna ! .....continua"

Mi è ritornato alla mente questo tuo contributo al post che ho trackato.
(Rispondi)
rteo1
rteo1 il 15/09/17 alle 08:55 via WEB
Caro Mario, grazie per l'attenzione. Ho riassunto nel testo pubblicato, a distanza di vent'anni, ormai, l'esperienza vissuta in prima linea, prima, durante e dopo le frane. Un contributo, anticipato per ragioni editoriali, rispetto alla prossima commemorazione. Ho riportato le fasi salienti e ciò che oggi, a distanza di vent'anni, mi è sembrato opportuno e utile anche per gli altri, soprattutto per i giovani. Ora sono sereno (o forse lo sono soltanto un po' di più). Ho restituito alle undici vittime incolpevoli (tra cui mia madre e mia suocera) l'onore che il processo aveva leso concludendo che "Il fatto non sussiste". Un anno e mezzo prima la Commissione Grandi rischi della Protezione civile aveva detto che la montagna stava per franare, e così è stato un anno e mezzo dopo e il processo (a parte la sentenza di condanna in primo grado) si è focalizzato tutto sul giorno della frana e sull'evacuazione (spiegando che la legislazione sulla protezione civile non era ancora in vigore il 5 maggio del 1998). Ciao.
(Rispondi)
Quivisunusdepopulo
Quivisunusdepopulo il 17/09/17 alle 11:28 via WEB
Buongiorno caro amico, l'inefficienza ed il formalismo della nostra magistratura sono il primo male che affligge l'Italia, dal quale tutti gli altri seguono a cascata. Di recente in un mio commento ho posto una domanda: sarebbe stata assassinata la povera Noemi se chi ne aveva la responsabilità avesse per tempo preso in considerazione la denuncia della mamma? Con l'augurio di buona domenic
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 17/09/17 alle 12:52 via WEB
Caro Amico, buona domenica anche a Te. Non so dire se Noemi sarebbe stata assassinata (forse no, se, come Tu dici, e io condivido, fossero stati apprestati tutti gli strumenti utili e necessari). Il problema che ho voluto sollevare è quello di recuperare il senso della Comunità, dove tutti sono parte e operano per la sua esistenza e il suo bene. Da anni, ormai, il senso della Comunità non esiste più e siamo diventati tutti tante monadi prive di orizzonti. Non è l'accumulo di ricchezze o di titoli che fa l'essere umano ma il suo senso civico e morale. E la Comunità deve essere la sua "madre" e non "matrigna".
(Rispondi)
misteropagano
misteropagano il 06/11/17 alle 11:04 via WEB
Buongiorno rteo1 si affastellano principi e dolori - in questo tuo "lavoro" di giusto: "tra monadi prive di orizzonti". Concordo, Non è l'accumulo di ricchezze o di titoli che fa l'essere umano ma il suo senso civico e morale. E la Comunità deve essere la sua "madre" e non "matrigna".
Il grado di visione e pre -visione è totalmente insufficiente. A volte penso che la vita ( e gli uomini) ci obblighino a sacrifici inutili,seeU
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 06/11/17 alle 19:32 via WEB
Gent.ma, Buonasera. Grazie per la riflessione. Sto leggendo un saggio di un professore di storia e filosofia al quale dovrò fare una recensione. Tratta, per certi versi, proprio le tematiche che affronti. Peraltro sono analoghe a quelle su cui mi sono intrattenuto nel mio lavoro. La nostra vita civile sta trasformandosi in una vita impossibile, a volte peggiore dello stato di natura. I rituali, che sono soltanto delle formalità, delle convenzioni (tra cui rientrano anche le norme di comportamento)ma hanno preso il sopravvento; governano ormai totalmente il nostra agire e condizionano a tal punto il nostro modo di essere che siamo diventati virtuali anche nelle manifestazioni d'affetto.L'uomo è natura, e non so perchè questo sia visto in malo modo, dal momento che anche la morale e l'amore ne fanno parte. Si, sembrerà strano, ma la Natura è anche Amore, cosa che non sempre si ritrova nell'agire civile e politico delle Comunità contemporanee.
(Rispondi)
 
 
misteropagano
misteropagano il 06/11/17 alle 21:24 via WEB
Buonasera a te. Tempo addietro un blogger alla vista del mio nick mi consigliò di leggere un importante saggio sui Veda. Per lungo tempo il libro di 450 pagine è rimasto appena sfogliato. Il due novembre ho assistito ad una performance di body art estrema che mi ha fatto considerare la necessità di riaprire il libro e ho deciso di imitare "un sacrificio" oh! non in maniera totalmente vedica ma scoprendo e imitando le loro edificazioni del pensiero in risposta ad ogni sollecitazione visibile e invisibile, la qual cosa mi riporta ad un amato surrealismo, onirico cui ero sostenitrice, come mezzo di contatto ampio con la percezione del mondo. Quando penso alla provenienza, penso a quello stato molto vicino alla natura ( o alla deità),immersa... Capisco molto bene il tuo punto di vista, tuttavia proprio alcuni "rituali" riportano l'uomo a quello che possiamo dire uno stato di grazia mentale,pensiamo ai Sami, popolo sciamanico norvegese- di recente riconosciuto come comunità effettiva, i loro riti, senza odio terreno. Le comunità contemporanee sono state private di questo contatto con la natura e soffrono di assenza di amore, anche civico. Buon tutto per il tuo lavoro!
(Rispondi)
 
 
 
rteo1
rteo1 il 07/11/17 alle 09:08 via WEB
Buongiorno, Gent.ma. Grazie per il contributo, che mi dà ancora l'occasione di "integrare", in qualche modo, quanto già accennato, e dopo mia ulteriore riflessione introspettiva.Se tu pensi al mondo e lo pensi soltanto non stai pensando al mondo ma una sua parte soltanto. Tutte le filosofie di vita, tranne quelle più antiche, non colgono il "senso" del messaggio contenuto nel mondo. Questo, invece, è realtà e immaginazione, visibile e invisibile, per cui soltanto la loro armonizzazione consente di avvicinarsi alla realtà, Un processo e un percorso, comunque, non facile nè breve, e ognuno ha la sua strada da percorrere.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
misteropagano
misteropagano il 07/11/17 alle 09:34 via WEB
Buondì! In questo il razionalismo scientifico, la struttura della società a livelli superorganizzati -industrializzazione e "ricchezza" (e relativa decadenza, prendiamone atto)- sono di aiuto solo in parte: allo sciamano abbiamo medici, psicologi, "politici" e "religiosi" di grande aiuto eppure ne avvertiamo la sottile manipolazione sullo stato che potremmo definire arcaico - mitico (che non ci abbandona mai). In realtà molto è cambiato a livello di cognizione individuale e collettiva. Oggi però è necessario, per esempio, tornare a parlare della "cittadinanza dei bambini" dei più giovani, autori diretti e consapevoli delle proprie esperienze sul proprio territorio e nel mondo, fautori di un vissuto, diciamo open air, tanto sono ingabbiati nelle relazioni "virtuali" - chiusi in macchina, nelle palestre, nelle scuole, nella rete. Tutti ambienti enterotopici tuttavia che potrebbero essere utilizzati al meglio, specie la rete che come virtuale, invisibile, torna in qualche modo a tessere legami col mito ( non le fanserie!): tutto ciò dipende dalla "guida" adulta. Adulto che, anche lui, torna ad essere completo, come osservi, quando sa coniugare i diversi punti di vista come esposti in questo nostro carteggio. Buon proseguimento !
(Rispondi)
 
 
 
rteo1
rteo1 il 07/11/17 alle 18:28 via WEB
Buonasera. Questa volta sono molte le riflessioni che proponi, e tutte meriterebbero una specifica analisi. Voglio, per ora, soffermare, seppur brevemente, l'attenzione sulla tua idea della "cittadinanza dei bambini". Platone nelle sua leggi dava molta importanza all'educazione e alla formazione dei bambini. Questi costituiscono il futuro delle società. Platone, perciò, selezionava anche le materie, oltre alla ginnastica,che a suo avviso, sarebbero state di grande utilità per la crescita culturale e delle virtù del buon cittadino. Anche le democrazie contemporanee hanno dato importanza all'educazione e alla formazione dei bambini (ma anche degli adolescenti), ma lo hanno fatto, almeno a partire da alcuni anni a questa parte, senza avere alcun modello di riferimento. In questo modo è come viaggiare senza una meta. Puoi avere anche un'auto nuova e veloce ma se non sai dove andare l''auto non serve affatto. A tale mancanza s'è aggiunta in modo drammatico una degrado dei costumi sociali e civili, e la famiglia, che era la prima cellula sociale di formazione dei ragazzi si è ormai sfaldata. A quanto pare la situazione non è più facilmente gestibile. Occorrerebbero degli uomini pregni di virtù e votati al bene collettivo. Ma ce ne sono ancora in questo Paese ?
(Rispondi)
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