Runners Blog Valenza

Punti di vista

Qual è la dimensione ideale per una corsa?

colonna sonora: The Walkabouts - "The Dustlands"

La strada come  per le maratone o in natura come per i trail?

Per un podista come me è sempre stata la maratona il top, la massima aspirazione .

Domenica scorsa si è svolta la Turin Marathon, a cui ha partecipato un amico di questo blog (Super Max), stabilendo il proprio primato, 5 minuti meno e con un tempo finale di rilievo per un amatore, uno non dimentichiamo che per allenarsi oltre che con il tempo del cronometro deve lottare per sottrarre tempo al lavoro e alla famiglia.

Torino non posso dimenticarlo mai, anche se per molti è una maratona un po’ minore nel panorama internazionale, numeri lontani dalle maratone di massa, le ambite: New York, London, Paris, per me è stata la prima gara sulla lunga distanza, il mio esordio.

Era il 2004, e proprio non avevo idea di cosa fosse correre e soprattutto come ci si preparasse, solo l’incoscienza mi aveva portato a iscrivermi.

Una fatica che difatti si rivelò enorme, che con poche nozioni e poca esperienza in più avrei potuto evitare, solo la cocciutaggine che mi spingeva non ritirarmi, ostinatamente provavo a portarla a termine senza smettere mai il passo di corsa, allora pensavo che correre fino alla fine fosse un punto di orgoglio, però procedevo nel finale con un ritmo da jogging.

Ma quante emozioni quando entrando dentro il parco del Valentino, in quegli anni si arrivava lì mentre adesso si arriva nella centrale piazza castello, improvvisamente vedevo l’arco con l’orologio luminoso che segnava che le 4 ore erano passate, e anche da un bel po’.

Di lato all’arrivo, alla mia sinistra, c’erano le tribune dove una piccoletta era in attesa ormai convinta che mi fosse successo qualcosa di tremendo, dopo le 4 ore per cui mi aspettava contava ogni minuto e l’ansia cresceva, come potrei spiegarvi cosa ho provato quando i nostri sguardi si incrociarono, e non so chi dei due avesse gli occhi più gonfi di lacrime.

Emozioni, tante.

(Oggi per me ancora di più, un tesoro di emozioni e ricordi)

Per me è stato come se avessi incominciato quel giorno stesso a correre, fù l’inizio della mia (stra)ordinaria carriera di podista poco noto (conosciuto solo dagli amici lettori di questa pagina).

Questa domenica, mentre il mio amico faceva il personale a Torino, sono andato a fare il Trail di Portofino, alla quarta edizione, è già da un po’ che frequento questo tipo di gare ma questa me la sono sempre persa, a fine stagione facevo sempre una maratona e la preparazione non mi consentiva di fare una gara del genere(non si dovrebbe, vero?), se non  facevo la maratona era perché ero infortunato e non potevo proprio correre. Beh, anche questa volta di infortuni ne ho avuti diversi, troppi per correrlo come gara ma non per farlo come non competitivo, cazzeggiando, poco di  corsa, molto camminando e fermandomi spesso per fare foto.

Un modo molto diverso di intendere la corsa da quando ho cominciato ma ragazzi che posto, il promontorio più bello del mondo, poi quando trovi una giornata di sole così…

...è solo difficile sopportare quando ritornando a casa, avvicinandoti ad Alessandria, pare di passare da un TV color super HD in 3D a un vecchio schermo in bianco e nero.

Bbrrrrrr, sento il freddo nelle ossa, ah ma quando vado in pensione, se mai la raggiungerò visto che l’età per averla cresce più velocemente della mia, mi compro una casetta a Santa. (Si, adesso vado a giocare al superenalotto.)

Danny

tutte le foto di Danny:  Il trail di Portofino