Runners Blog Valenza
Il diario di corsa di Daniele. La corsa a modo mio: passione, emozioni, amicizie, Scritti, foto e commenti delle gare mie e del gruppo dei miei amici, qui poche volte si parla di risultati importanti e molte volte invece di risultati modesti però ottenuti sempre con tanta passione e tanto impegno.
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La “Prima” della stagione.
Post n°259 pubblicato il 03 Marzo 2010 da c.danny
- Corri tra i sentieri di Claudio – Pecetto, domenica 28 febbraio 2010 km.10,00
Dopo alcuni Cross e tanti rinvii causa cattivo tempo, siamo arrivati alla prima corsa su strada, più precisamente un percorso misto asfalto e sterrato, la stagione non è ancora quella ideale per le gare domenicali ma la voglia di correre è tanta per cui ho inserito una gara tra i miei soliti lunghi domenicali in preparazione alle maratone primaverili, cosa non concessa ai tanti runners della provincia che parteciperanno la prossima settimana alla maratona di Piacenza (solo della Sai sono 23 gli iscritti tra la maratona e la mezza). Decisamente un collinare impegnativo come questo non si addice alla preparazione, salvo che per qualche temerario come il mio amico Rino che a un 21 piatto e noioso ha preferito la gara di Pecetto in compagnia. Vista la stagione è stato buono il numero dei partecipanti, circa 120 di cui un centinaio i competitivi. Tanta l'ansia in settimana, dell'organizzatore Orsini, con poche giornate discrete e molti peggioramenti e qualche pioggia, che lo hanno costretto a rivedere il percorso fino al mattino della gara stessa, Sarà poi freddo e umido ma senza pioggia, io sono tra i pochi con le maniche corte, il Beppe come il solito in canotta, e per qualche minuto mi pento di non aver messo uno strato in più, ma bastano 10 minuti di riscaldamento per andare in temperatura. La maggioranza corre con pantaloni e maglie lunghe qualcuno anche con il giacchino antivento. La gara è stata a lungo in sospeso senza il patrocinio di un ente, dopo la tristemente nota diatriba con la Fidal ed è stata infine affiliata all'AICS, che oggi con l'occasione a presentato il suo calendario che copre quasi tutte le gare tra Alessandria, Casale, Valenza e Novi più alcune gare per ora segnate come Fidal ma ancora incerte. Mancano all'appello su questo calendario credo solo le gare di Castellazzo, che comunque si terranno regolarmente, è che non hanno voluto inserirle in quanto al momento non sono affiliati a nessun ente al di fuori della Fidal. In questo calendario, le gare AICS formeranno un grandprix che premierà i più assidui non so bene in che modalità ma chi ha ritirato il pieghevole, che troverete anche alle prossime gare, potrà saperne di più, credo e lo sottolineo, credo ci sarà una sorta premiazione di categoria che considererà qualche posizione in più delle solite per favorire chi si piazza sempre ma raramente arriva ai premi gara per gara. Il ritrovarsi con gli amici podisti che non incontravo dalla scorsa stagione, è stata l'occasione per tornare sulla diatriba Fidal anche se mi sembra ormai chiaro che non ci saranno più gare Fidal provinciali, le quali passeranno tutte o quasi AICS e le poche gare rimaste Fidal diventeranno regionali (comunque poche poiché costano 350 euro di tassa di approvazione). Gianni, con cui ho avuto diversi scambi di pareri lo scorso anno, spesso molto contrastanti, mi ha fatto notare che le posizioni che sosteneva lui "per principio" oggi sembrano più facilmente accettate anche da chi non sembrava d'accordo con lui lo scorso anno, penso riferendosi in particolare ai premi in gare non competitive. Io penso infatti che il danno più grande di tutta la questione sia che chi ha fatto una battaglia per sostenere la legalità e che abbia creduto che la Fidal fosse la strada migliore per perseguirla, sia oggi oltremodo spiazzato e deluso. Dargli una risposta oggi mi è difficile, guardare a cosa avrebbe potuto essere, forse inutile, si avvicinano le 10 basta discorsi ci prepariamo alla partenza, poche spiegazioni sul percorso e sui segnali che incontreremo sul percorso anticipano il minuto di silenzio durante il quale verrà deposto un mazzo di fiori nell'adiacente campo di calcio in ricordo di Claudio a cui è dedicata la corsa, subito dopo si parte. ___________________ La prima parte è in discesa dal campetto per una sterrata che dopo qualche centinaio di metri, dove si lotta per prendere posizione, si restringe e ci costringe a correre in fila indiana limitando i sorpassi, si va verso frazione Gasparini dove si percorre un tratto su asfalto, riprendono i sorpassi, verso strada Redini si svolta verso Gervasi, che faremo dopo, arriviamo alla prima impegnativa salita, sterrata, che sale rapidamente fino a villa Karima, qui cominciano a cambiare le posizioni chi è partito troppo forte arranca, qualcuno cammina, dalle retrovie arrivano altri in rimonta che sembrano lanciati con l'elastico. Altrettanto ripida la discesa, con la rivalsa di chi aveva perso posizioni in salita , terminiamo l'anello ci riporta ai piedi di salita Gervasi lunga e dura, con ulteriore sconvolgimento della classifica di nuovo a favore dei grimpeur, scollinando si procede in cresta su percorso ondulato che porta al tratto finale della salita della Croce dove la pendenza è più dolce ma la fatica delle prime due salite incomincia a sentirsi. Luca che mi è sempre stato davanti fin dal principio è a un 50 metri, Max che è partito con me ha allungato e al momento non lo vedo, Marco che era dietro le prime due salite mi ha passato e sembra che abbia cambiato passo raggiungendo Claudio, io sono con Duilio, è un testa a testa, lui mi passa io rispondo, lo passo io lui mi riprende, l'ultimo strappo lo affrontiamo vicino al bivio per i Fiondi, che ci lasciamo sulla sinistra, provo un pezzo a tutta, il percorso lo conosco molto bene so che dopo ci sarà tanta discesa, fortunatamente le gambe ora girano bene e mi godo uno dei pochi momenti in cui vado bene senza far fatica. Arrivati alla sbarra vicino al boschetto (uno dei posti più belli della zona dove i biker della Fenice hanno ricavato una pista da discesa per le mtb molto bella anche da fare a piedi ma che oggi non faremo) scendiamo per la ripida ed insidiosa ghiaiata e torniamo a correre su asfalto sulla strada Redini, tutta in leggera discesa, qui il testa a testa è con Giovanni e con il suo stimolo mi riporto sotto a Luca che ora è solo a pochi metri e a sorpresa ho ribeccato anche Max che credevo ormai irrecuperabile. Decido di dare il tutto per tutto sull'ultima salita che dal cimitero porta su in paese (la conosco molto bene quante volte ci siamo allenati qui con il Guru) Luca lo passo appena aumenta la pendenza, anche Giovanni che mi aveva staccato poco prima cede, Max invece non molla lo avvicino ma resiste, arrivo al tornante manca l'ultimo strappo il più duro vedo davanti a Max chi lo precede camminare e spero lui faccia lo stesso. A quel punto penso che mi veda con la coda dell'occhio e con un moto d'orgoglio aumenta il passo e scollina con una decina di metri di vantaggio su di me, sufficienti per concludere davanti a me dopo gli ultimi 200 metri in discesa. 50' 08" il mio tempo, 10 chilometri e 300 metri indicherà il gps, un minuto circa dopo la prima donna, la Daniela Bertocchi. Primo uomo Silvio Gambetta, in 37' 38" Secondo Gianni Ravarino, terzo Paolo Bertaia. _______________________ Apprezzato da tutti il percorso, duro ma bello, se avessimo avuto il tempo avremmo anche potuto apprezzare il panorama. (lo rifaremo in allenamento) Danny |
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