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Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 14 Luglio 2008 da spinosetta
 

Anche quest'anno arriva il Lo.Ve, ecco in anteprima la locandina

 
 
 

8 MEETING MOTOCICLISTE

Post n°80 pubblicato il 08 Luglio 2008 da spinosetta

E ANCHE QUEST'ANNO E' ARRIVATOOOOOOOOOOOO

PRESENTAZIONE
Il piu' grande appuntamento del motociclismo femminile europeo torna anche quest'anno con la sua 8^ edizione! Centinaia di motocicliste provenienti da tutta Italia, le pilote del Campionato Italiano, le ragazze dell'enduro, del trial, del cross, le customiste, le viaggiatrici… e soprattutto tanta passione tutta a due ruote.
Un evento in rosa dove, come ogni anno, stampa e tv non mancheranno di marcar presenza! Anche RAI si e' occupata con un servizio andato in onda sui TG in prima serata.
Un vero e proprio parco giochi di moto tutto al femminile!
Corsi di guida sicura su strada, turni in pista, corsi off road, trial, motorally, manutenzione, corsi di primo soccorso, concorso La moto più bella, festa sabato sera, campeggio, tattoo e massaggi, concorsi, premi, test di moto...
Dopo il successo dello scorso anno, confermata la location: nell'incantevole cornice del Mugello, la splendida struttura Federale di Polcanto (Firenze) paradiso del fuoristrada (cross, enduro, trial) e, per le amanti della velocità, a due passi dal più bel circuito italiano, il Mugello! E poi tanto Mototurismo con bellissimi itinerari e degustazioni di prodotti tipici nel cuore della Toscana.

 
 
 

MOTOSTAFFETTA TAPPA TRENTINA

Post n°79 pubblicato il 03 Luglio 2008 da spinosetta

7° TAPPA - TRENTINO

Così come per caso mi trovo a partecipare a questa seconda motostaffetta, con gioia e con molta curiosità mi immergo in questa nuova avventura e verso questa nuova opportunità che la moto e il suo mondo mi stanno regalando.
La Val d’Adige, dove vivo, è scenario di molti castelli e decido di renderli partecipi facendone una carrellata prima di soffermarmi in quello, forse meno conosciuto, che ho deciso di visitare.
Parto da Trento e scendendo per la SS12. arrivo a Besenello e mi soffermo un attimo a Castel Beseno particolare nella sua costruzione e il quale rappresenta la più grande struttura fortificata del Trentino.
All'interno si trovano ampi spazi, porte fortificate, bastioni, cortili, mura maestose, cantine, cisterne, e numerosi affreschi, e da lassù si può godere di una magnifica vista panoramica su tutta la Val D’Adige.
Nel periodo estivo il castello è sede di rievocazioni e manifestazioni culturali/turistiche.
E’ ora di rimettersi in marcia e sempre scendendo sulla SS 12 a pochi km di distanza da Castel Beseno, nel paese di Calliano, mi soffermo un pochino su Castel Pietra, sicuramente meno noto e nominato del primo ma comunque sempre molto particolare e affascinante.
Castel Pietra, come suggerisce il nome, si erge su di una roccia, un tempo il Castello era collegato fino al fiume Adige da una massiccia muraglia merlata, della quale non rimane più traccia. Il Castello risale al XIII secolo e fu ampliato fino alla forma attuale nel Quattrocento con le altre parti fortificate. Ora è residenza dei proprietari ed è visitabile solo su appuntamento.
Risalgo in moto e per un attimo lascio la SS12 per inoltrarmi in qualche stradina secondaria per fare due scatti.
Dopo aver goduto di qualche stradina meno trafficata ed essermi fatta inebriare dai dolci profumi della campagna rientro sulla statale e proseguo in direzione Arco, dove mi soffermerò a visitare il Castello.
Mi concedo una mezzoretta di moto ad andatura tranquilla, passando per Rovereto e Mori, mentre i miei pensieri si soffermano su questa nuova avventura e su questa esperienza che vado a percorrere!!
Il Castello di Arco, ha sempre richiamato la mia attenzione, ma non mi sono mai presa il tempo di andarlo a visitare, quale occasione migliore per farlo?!? Parcheggio la mia fida compagna nella piazza del paese dove inizia un bellissimo percorso immerso nel verde che conduce fino alla porta principale del Castello.
La salita è un pochino impegnativa, in circa 20 minuti si percorrono 200 mt. di dislivello, fortunatamente il sentiero è ombreggiato, immerso nella natura, e attrezzato con carinissime arre di sosta con fontanella per potersi rinfrescare e dissetare.
Il Castelo arroccato e vigile, controlla la stretta settentrionale della Valle del Sarca, un tempo percorsa da eserciti provenienti da nord per la Pianura Padana. L’intero complesso fortificato va datato, nella sua origine, non oltre il XII secolo.
L’accesso al Castello avviene tramite una maestosa porta e la prima parte dell’itinerario entro la cinta del Castello presenta una graditissima sorpresa per chi varca per la prima volta quel portone. La presenza di due grandi prati, posti su livelli diversi, inimmaginabili per chi osserva la rupe dal basso. Possono essere considerati la "lizza" del Castello, ma non è improbabile che essi abbiano avuto, nel corso dei secoli, anche utilizzi "meno nobili": pascolo per gli armenti o campo da coltivare.
Proseguendo il cammino e deviando a destra si visita la "prigione del sasso", la stanza è stata ricavata comprendo con un avvolto un anfratto roccioso, l’accesso era custodito da due porte ed il cibo ai prigionieri veniva dato da un foro senza così dover aprire la seconda porta.
Tornando sulla strada principale si inizia a percorrere l’antica strada, pavimentata in pietre. Sul lato Nord si trova una vasca per la raccolta dell’acqua che scorreva nella canaletta scavata nella roccia e della quale si vedono benissimo i segni e se ne intuisce il significato.
Da sopra possiamo ammirare la base della grande cisterna realizzata in coccio pesto, con al centro uno svuotatoio.
Dopo aver superato la soglia di due delle sei porte esistenti nel Castello, si arriva sul retro della Torre Grande, alta circa 20 metri, singolare è il fatto che siano resistite perfettamente tre pareti mentre la quarta è andata completamente distrutta.
Salendo ancora un pochino arrivo al “gioiello” del Castello di Arco la stanza degli affreschi, l’unica parte del castello integra e dove sono rimaste delle opere davvero inestimabili, le quattro pareti della stanza presentano un prezioso ciclo di affreschi risalente agli anni a cavallo fra la fine del Trecento ed i primi decenni del Quattrocento.
Rimango immobile davanti a tanta bellezza e mi stupisco sempre più quando i colori brillanti di quegli affreschi catturano costantemente la mia attenzione, ovviamente nella stanza non è possibile effettuare nessun tipo di ripresa, li per li rimango dispiaciuta per il semplice motivo di non poter condividere con voi la visione di tanta bellezza, poi ripensando mi convinco che delle semplici foto, probabilmente, non avrebbero reso “giustizia”.
Per continuare la visita al castello occorre percorrere il largo sentiero che costeggia la cinta muraria sul lato Ovest della rupe, non prima di aver osservato ciò che resta di altri edifici, a monte della Torre Grande. I’itinerario prosegue fino a giungere alla Torre di Làghel dalla torre di Laghel l’occhio può spaziare sul magnifico anfiteatro del Colodri e del Baone che digrada dolce con i terrazzi coltivati ad olivi e viti, oppure spingersi verso Nord lungo l’asse del Sarca.
Si sale ancora fino ad arrivare all’ultima cinta di mura, eretta a protezione della Torre Renghera. Il nome deriva dalla presenza sulla torre di una campana, la cosiddetta "renga"; essa serviva per chiamare a raccolta i cittadini, è la torre più antica di tutto il Castello di Arco e l’ingresso alla torre era alto circa 7 metri e vi si accedeva solamente attraverso una scala che poteva essere tolta in caso di pericolo. Per raggiungere la torre si passa su una bellissima scalinata scavata nella roccia, risalente al XIX secolo.
Riprendo il sentiero lungo la cinta muraria ed in un attimo mi trovo all’uscita, con un po’ di malinconia e un pizzico di bagaglio culturale in più esco dal portone principale e ritorno alla mia fida cavalcatura che mi condurrà prestissimo ad affrontare tante nuove emozioni.
Uscita dall’abitato di Arco mi dirigo verso Riva del Garda e qualche chilometro prima di entrare in paese svolto a destra in direzione del Lago di Tenno per poi raggiungere il Borgo Medioevale di Canale di Tenno.
La strada è divertente ma il paesaggio cattura molto di più la mia attenzione, anche se zona conosciuta. La vista del Castello di Tenno con sullo sfondo il Lago di Garda è sicuramente un bel vedere. Il maniero, purtroppo, non è più aperto al pubblico dopo essere stato acquistato, quattro anni fa, dal magnate delle Poste tedesche, che vi ha realizzato la propria residenza ristrutturandone gli interni.
Pochi chilometri passato l’abitato di Tenno trovo la deviazione a destra per il Borgo Medioevale di Canale di Tenno, un autentico pezzo di medioevo sopravvissuto quasi intatto fino ai giorni nostri.
La frazione di Canale detta anche Borgo degli Artisti, arroccata su un pendio, con gli stretti vicoli, i portici, le piazzette interne, le case addossate una all’altra sembra riesca a far rivivere un pezzo di medioevo.
Le case sono principalmente di pietra grigia con dei poggioli in legno e sono collegate da dei volti che fanno parte della cultura tipicamente trentina. Mi inoltro per una passeggiata e il silenzio regna sovrano, le vie completamente deserte mi lasciano assaporare appieno questa magica atmosfera.
Ed ecco che il mio giro moto turistico si conclude! E’ giunta l’ora di tornare a casa quindi ingrano la prima e con tanti ricordi nella mente e nel cuore concludo la mia giornata lieta di avervi portati, un pochino, a “spasso” per i borghi e castelli della mia bellissima regione.
Ed ora corri motostaffetta … corri e lascia che le pagine bianche di questo testimone vengano riempite da tante nuove avventure.

 
 
 

Maggio in Alsazia e Baden 4g.

Post n°78 pubblicato il 09 Maggio 2008 da spinosetta

 Domenica 4 maggio

Oggi ci alziamo prima del solito e facciamo i bagagli a tempo di record, i km da macinare in giornata sono tanti.
Partiamo da Colmar in direzione Titisee, dove decidiamo di fermarci per le foto che ancora non siamo riusciti a fare e dove decidiamo di fare qualche acquisto.

                                 

Verso le 10.00 siamo nuovamente in sella direzione Lago di Costanza

 

Qui il traffico del lago si fa sentire e dobbiamo prestare molta attenzione sia alla strada che agli automobilisti, che nonostante tutto sono molto prudenti ed il più delle volte fanno strada. La zona del Bodensee è circondata da verdi colline coltivate a vigneti e meleti, le varie località sono collegate da ciclabili dove si vedono sportivi praticare attività di ogni genere, dal Nordicwalking ai Roller, dalla Mountain Bike al Jogging. Deve essere una zona veramente tranquilla per trascorrere alcuni giorni ma il panorama del nostro lago di Garda è ineguagliabile, ecco perché per la pentecoste viene invaso da Tedeschi e Austriaci!

Passato Lindau ci dirigiamo nel Vorlarberg austriaco dove le nostre intenzione sono quelle di svalicare il Flexenpass e l’Albergpass…In zona i cartelli riportano l’apertura di quasi tutti i valichi, ma la strada tra Warth e Lech risulta chiusa, cambio di programma! Si punta per Bludenz via Faschinajoch per poi salire sull’Albergpass, dove ci aspetta un panorama innevato stupendo e una vista magnifica sulle gallerie in costa alla montagna che portano al Flexenpass.

 

 

 

Continuiamo fino a Landek dove seguiamo le indicazioni per il passo di Resia, rientriamo in Italia dalla strada che costeggia il famoso campanile sommerso di Curon e via Val Venostra arriviamo a Merano. Infine strade ad alta percorrenza fino a Trento.

Fine settimana insolito, dove le curve e i passi hanno lasciato spazio a luoghi caratteristici e città particolari. La Foresta Nera ci ha impressionato con i suoi pini altissimi ma il panorama cambia veramente poco, a lungo si è rivelata un po’ noiosa e forse si poteva tralasciare parte del giro per fare solo esclusivamente la N500. La Route des Vins d’Alsace invece ci ha impressionato molto positivamente, vigne a perdita d’occhio, paesi molto caratteristici e cantine ovunque. Merita veramente e penso che nel periodo autunnale si possano trovare colori formidabili, anche la cucina merita mooolta attenzione! La panoramica dei Vosgi l’abbiamo trovata un po’ spoglia, la stagione invernale è durata più del previsto e i tipici colori primaverili latitavano.

 

 

 

Per tutte le foto qui http://picasaweb.google.com/sabry.spino/ForestaNeraMaggio08

 

 
 
 

Maggio in Alsazia e Baden 3g.

Post n°77 pubblicato il 09 Maggio 2008 da spinosetta

Sabato 3 maggio

 

Dopo una lauta colazione io con brioches e succo e Riki con bretzel e succo decidiamo che ed ora di mettersi in moto ed iniziare a macinare i primi km della giornata.

La tappa di oggi è l’Alsazia, che raggiungiamo con un piccolo tratto di autostrada in Germania e poi con strade ad alto scorrimento arriviamo sulla route des vins d’Alsace.
Già i primi scorci ci regalano dei bellissimi paesaggi

 

 

 

I paesini sono tutti deliziosi e molto molto curati

Ribeauville, dove alzando gli occhi ho visto le bellissime cicogne appollaiate sui tetti

 

 

o che volavano sopra le nostre teste mentre passavamo sulle strade circondate dai campi

A Riquewihr abbiamo dedicato un po’ di tempo e abbiamo fatto un giretto nel centro del magnifico pesino, tanto commercializzato ma comunque con un fascino particolare

 

 

 

Dopo aver pranzato in una wine stube a base di choucroute (crauti slavati, con salsiccia, wurstel, pancetta, carrè), continua il nostro giro nell’Alsazia sui bellissimi vosgi, passando per il Coll Bonhomme

Piccola deviazione verso il Lago Bianco

 

 

per poi risalire sul Coll du Calvaire e proseguire sulla Route des Cretes passando dal Grand Ballon fino a Cernay

Ed ecco alcune foto dalla vista panoramica

 

 

 

 

 

Siamo pronti per rimetterci in marcia la prossima tappa è Colmar, dove pernotteremo.
Arrivati al campeggio, scarichiamo le moto e montiamo la tenda per poi dirigerci a visitare la bellissima cittadina.

 

 

Colmar, come tutte le altre città, cattura la ns. attenzione

 

 

 

ed in particolare il quartiere chiamato la piccola Venezia

 

 

 

 

Ceniamo in un locale tipico in piazza a base di schiacciata Alsaziana e ad un piatto tipico con verdure miste, formaggio e uova sode, per concludere con due dolci deliziosi … ovviamente Riky ha fiuto nel trovare i locali giusti.

Campeggio: 2 moto, 2 persone, 1 tenda e corrente € 14,30

 
 
 
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