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150 ANNI PER GIUNGERE AD UNA "LARVATA" DITTATURA?

Post n°63 pubblicato il 12 Marzo 2011 da sadbadmadead
 

Tra tumefatte maschere da chirurgia plastica e s-coriandoli di sterco mediatico, stelline sfilanti in vendita e riforme da golpe a go-go, la parata del 150esimo scorre sotterranea ingrossandosi, esondando indisturbata, per coagulare in un immane tsunami scatologico che travolgerà irreparabilmente la Repubblica Italiana, intontita e inebetita, irretita e intossicata, stupefatta e stuprata.

Senza più l'assurda speranza di risvegliare intere generazioni di coprofagi assuefatti, senza più l'idiota utopia di poter rianimare un giorno cervelli putrefatti in una falsamente umile e realmente ipocrita rassegnazione, il libero pensiero deve ergersi contro questa letale marea cloacale per riconvogliarla definitivamente nel suo degno letto fognario.

Ogni giorno immancabilmente si manifestano nuovi sintomi sempre più severi di una sindrome dittatoriale, di una psico-patologia teo-mafio-fascista, di un delirium tremens da mercificazione ossessivo-compulsiva, che scuotono la carcassa insensibile della popolazione italiana in maggioranza indifferente a tutto, mentalmente e culturalmente indolente, inerte.

 

Piero Calamandrei 61 anni fa preconizzava:

"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice di quelle di stato. E magari si danno premi, come ora vi dirò. O si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A quelle scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico".

(Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950 – pubblicato nella rivista Scuola democratica, 20 marzo 1950).

 

Oggi tutto ciò è una raccapricciante realtà che nessun libero pensatore può osservare senza rimanere soffocato da un treno infinito di rabbiosi conati di vomito!

Oggi tutto ciò viene sorbito passivamente dalla maggioranza psicolabile degli italiani, macchinalmente obbediente a tal punto da essere pronta a ficcarsi in gola l'imbuto di latta per farsi imbottire e impestare con le peggiori deiezioni della sub-cultura imperante.

Oggi che si permettono deformazioni e mutilazioni mostruosamente nocive all'intero corpo delle leggi della Repubblica Italiana con il solo scopo di favorire l'impunità dei truffatori, dei parassiti, dei prosseneti, degli assassini,

Oggi che a questo intollerabile scempio si aggiunge persino la più volte confermata subdola complicità delle opposizioni parlamentari,

Oggi il LIBERO PENSIERO deve farsi LIBERA AZIONE per abbattere questa, non più larvata, ma manifesta e demenziale dittatura!

 

 
 
 
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