Blog
Un blog creato da matinese2 il 01/01/2008

L'ARTE DI DE CESARIO

Pitture e sculture dell'Artista salentino Giorgio De Cesario, la caratteristica delle sue opere sono i volti in argilla sulla tela.

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

De_Blasi.Amatinese2AngelS57marab20090marietta002iltempioamorepsicologiaforenseno.snobshandrysredazione_blogdrsmrakitty360Litha84valerie3010sensibilLupin
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

IL MATERISMO DI GIORGIO DE CESARIO

Foto di matinese2


Architetto, pittore, scultore, grafico, nasce a Matino (Le) il giorno di Capodanno del 1956 e qui frequenta la locale scuola dell'obbligo, stupendo da subito i suoi insegnanti per le eccezionali doti artistiche che dimostra nella realizzazione di opere giovanili in gesso, in ceramica, su tela e altri supporti, ma sopratutto curando le illustrazioni dei giornalini scolastici di cui diviene il più grande animatore. Comunque le sue esperienze continuano con studi approfonditi in ogni campo dell'arte.E le sue opere diventano così un compendio di tutto ciò: le sue " modelle " e i suoi "manichini" non sarebbero mai esistiti senza i suoi trascorsi romani nell'ambito del design e della grafica pubblicitaria; ed ancora, i suoi sfondi e i suoi ghirigori pieni di cromatismi abbaglianti, ed accattivanti nello stesso tempo, non avrebbero mai colpito i nostri occhi senza le sue ricerche e le sue sperimentazioni nell'ambito della decorazione pittorica; e che dire della sinuosità delle sue forme? Le tecniche incisorie apprese ad Urbino, in due anni di intensa attività e in un clima di studi raffaelliani, hanno sicuramente contribuito a creare la loro " leggerezza". Contemporaneamente l'artista fa numerose esperienze lavorative in aziende grafiche e nel 1978 apre a Matino (Lecce) il suo studio dove si occupa di grafica, design, architettura, ma dove, soprattutto, continua a coltivare il suo amore per l'arte, studiando tecniche e soggetti nuovi per le sue tele e le sue sculture.E' proprio in questi anni di ricerca che, dopo un sogno particolarmente illuminante, come lui stesso afferma, riesce ad elaborare il suo stile pittorico personalissimo abbandonando il realismo caravaggesco degli anni precedenti.Uno stile nuovo quindi fatto di personaggi con volti in argilla che si muovono su uno sfondo cromatico sempre più vivido, quasi a rappresentare, su qualsiasi supporto, la realtà onirica che l'artista aveva vissuto in quella famosa visione notturna: " ...figure trafugate da grotte ...inquietanti personaggi insorgono, tristi e dignitosi, timidamente implorano aiuto e solidarietà" (Maddalena Caruso).Opere pittoriche, incisioni, sculture si susseguono in questo desiderio di sperimentare sempre nuovi mezzi e di espimere sempre nuove sensazioni attinenti sia il mondo dell'attualità che quello della filosofia e della storia.Negli anni '80 la sua attività artistica prosegue e proprio in questi anni il suo bagaglio di esperienze si arricchisce ulteriormente grazie ai continui viaggi nel mondo che lo portano a contatto con culture e popoli diversi. La vita frugale dell'Europa dell'Est e quella opulenta della Corsica diventano uno stimolo per esplorare l'interiorità dell'uomo europeo che viene subito messo a confronto con l'assolata vita africana. Ed ecco quindi i vagabondaggi in Egitto, Tunisia, Marocco, Senegal e le tanto amate isole di Capo Verde, da dove riporterà nuove impressioni cromatiche che trasferirà poi sulle tele degli anni'90 insieme alle forme plastiche e alla luce di quei luoghi che tanto lo hanno colpito. Col nuovo millennio l'artista incrementa la sua popolarità tramite Internet, grazie al quale tutto il mondo arriva a conoscere le sue opere come attestano i continui apprezzamenti provenienti dai paesi più lontani.Attualmente Giorgio De Cesario vive ed opera a Gallipoli nella sua casa-museo, Villa Maritati De Cesario, da lui sapientemente ristrutturata ed ampliata. E' un grande e scenografico contenitore d`arte denominato "La Casa degli Artisti", una costruzione ultramoderna, caratterizzata da un certo eclettismo di stili un pò orientaleggianti e un pò mediterranei,comunque energicamente innovativa, che ben si confà con il paesaggio urbano circostante. Oltre ad ospitare la Galleria Permanente dell' artista,la Casa-Museo, di circa 1.000 metri quadrati, è destinata ad ospitare mostre temporanee,presentazioni di libri, concerti e performance teatrali ed è inoltre attrezzata per accogliere, con la formula del b.& b. artisti e amanti dell'arte provenienti da tutto il mondo.

http://www.giorgiodecesario.it

 
 
 

IL VOLO NEGATO di Eugenio Giustizieri

Foto di matinese2



Quando si ha il coraggio di esplorare la propria vita, allora si può guardare anche a quella degli altri e
soffermarsi, con uguale, dolorosa naturalezza sulle ferite aperte, sulle piaghe che mai potranno rimarginarsi e
su bocche spalancate che annunciano nascite e morti.
E’ questa straordinaria sincerità morale a rendere emozionante ed incredibile la produzione artistica di Giorgio
De Cesario. E’ una storia a ritroso, dipinta e scolpita dall’oggi allo ieri, scavando oltre le radici insospettate
dell’infelicità del presente. Alla fine, nulla resta della storia dei volti e delle maschere, a parte la memoria di
una sconfitta necessaria. Su questa sconfitta si apre la ricerca dell’artista. Con crudele semplicità la
composizione ne elenca i termini mediante le applicazioni e manipolazioni di oggetti tratti dal passato.
Già, il passato. Il pensiero può permettersi di andare a ritroso, di scavare nei gesti, negli sguardi di un volo
negato, nelle parole di un giorno, di un anno, di una vita precedente. Non è un banale flashback, quello scelto
dall’artista. Sono frammenti selezionati in ordine inverso, dal più vicino al più lontano, per scoprire come tutto è
iniziato e poi concluso. L’emozione più forte è vedere, in entrambi i casi, la teoria alla prova dei fatti,
l’intuizione che diventa linguaggio, la sperimentazione che crea un nuovo mondo di immagini, in grado di essere
captate da ciascuno.
De Cesario coglie il mondo alla sprovvista, usa il frammento per scardinare una realtà ancora più vera di quella
che appare nel quotidiano. Così continuamente si ricrea la funzione metaforica del linguaggio, figure di uomini
vuoti, impagliati che hanno commesso l’errore di credere che il progresso proceda in linea retta. Ma hanno preteso
troppo, hanno voluto mordere un boccone troppo grande per le loro bocche. Così, da un’esistenza in technicolor,
dalla conoscenza attraverso gli eccessi, dalla libertà radicale, sono passati di colpo alla sconfitta.
E’ una sconfitta che l’artista racconta con impeto ed energia, ma anche con una meravigliosa serenità, quasi
infantile, e una profonda sensibilità psicologica, concretizzando l’impressionante capacità di restituire il clima
della nostra epoca e i sussulti del cuore di personaggi ricchi di sfumature, di slanci, di cammini intrapresi e mai
interrotti.
La sua è epopea avvincente che, nonostante tutto, trasuda voglia di vivere, rimpiange tutto ciò che c’è da
rimpiangere, senza evitare di affondare la lama negli errori e nelle ingenuità dei nostri anni.
Troppo frettolosamente messi in archivio. Intensità, vicinanza, dolore, solitudine e compostezza rappresentano le
coordinate di una umanità che esiste, e crede, e spera, e si arrende. Senza far rumore, col grido che resta sospeso
in gola.
De Cesario centra il bersaglio del silenzio e, all’astuzia dei potenti, degli accademici, delle ideologie,
contrappone l’attesa della rivelazione del reale, la sua infermità, la sua complicità con gli uomini semplici,
la sua attenzione all’ignoto, dentro e fuori di sé. Tutto è pervaso da uno spirito misterioso e visionario;
un impalpabile filo rosso aggrega i cieli evocati di un qui e di un altrove sconvolti e, con insolita semplicità,
lancia il suo messaggio all’osservatore senza eccedere in retorica, in una sorta di gioco illusionistico che non può
che lasciare sgomenti.
E’ la storia che lacera l’uomo in fantasmi e lascia affiorare le debolezze di un’emozione irripetibile e, a tratti,
selvaggia. E’ il silenzio di voci smorzate che lascia affiorare la debolezza umana, la sua vulnerabilità,
la sua sofferta fantasia, fino ai presagi di morte. Il destino di chi è santo e dannato, angelo e demone.

 
 
 

LE ENIGMATICHE TRASFORMAZIONI FIGURALI DI GIORGIO DE CESARIOMax Hamlet Sauvage

Foto di matinese2



Il nodo pittorico che si svela nei dipinti-sculture di Giorgio De Cesario verte con evidenza percetti-va
e realizzativa nella conquista della plasticità. Le sue figure, nello studio dell’anatomia del corpo umano,
acquistano una nuova linfa di significato, sia spaziale che allusiva. Ed è con queste premes-se culturali
e psicologiche che devono essere letti i sintetici dipinti del pittore e scultore G. De Cesa-rio.
Le sue forme pittoriche e scultoree sono plasticamente nette, definite con un intendimento scul-toreo,
ma in esse l’aspetto che maggiormente affascina è l’organico slittamento figurale dello spazio del piano
nei suoi volti di porcellana, una interpretazione metafisica del corpo, del suo rapporto con l’anima.
Lo spazio in cui le figure sono presenti è chiaramente interiore,
un puro fondale senza ca-ratterizzazione prospettica o fisica.
Il colore, dalle tonalità pastello, verde acqua, azzurro,
nel suo potenziale a volte mono-cromatismo, annulla
ogni effetto di plausibile realismo.
La spinta artistica di Giorgio De Cesario origina e si orienta da quello
che esprime di necessità l’epoca contempora-nea. Vale a dire di penetrare la realtà nel contesto
di una interrogazione osmotica in cui la mente umana stabilisce un diretto rapporto con l’oggetto
del costume e la natura, addivenendo ad una sin-tesi cognitiva che motiva il caso particolare
del soggetto specifico con l’insieme dell’universalità poetica.
L’arte moderna subisce una radicale trasformazione dovuta, da una parte, alla stilizzazione
lineare della figura ridotta a spigoli, e dall’altra, all’avvicinamento delle culture artistiche
africane che fungono da confronto e da riferimento cui guardare come modello nella nuova estetica
proposta da Pablo Picasso e delle avanguardie artistiche del primo Novecento.
Il pittore Giorgio De Cesaario non ha mai aderito ad alcun movimento codificato,
perché segue una propria strada istintuale. Il suo dipinto “Il nudo allo specchio”
diventa un monumento alla figura, pur avendo come debitore Amedeo Modigliani
ed altre parentele. Del resto, l’arte precede così le strane coincidenze
prendendo spunto per creare nuove forme diverse. L’enigmatica deformazione delle sue figure,
di valenza “espressionista”, penetrano le contraddizioni della vita nell’attuale ciar-pame odierno
della decadenza umana, per affermare una ricerca di sicurezza che,
consapevole o meno da parte del pittore, determina il suo evento artistico
come fatto di consapevolezza tra la men-te e la materia,
tra il desiderio e il tempo dell’attesa. Una pittura, quella di Giorgio De Cesario,
di condensata energia, un affascinante ed evocativo viaggio nel corpo e nella mente del pittore,
in cui la sensibilità della poesia emerge con pronunciata e lucida intensità.

 
 
 

L'ARTE DI GIORGIO DE CESARIO

Post n°4 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da matinese2

 
 
 

Una vacanza nella casa-museo dell'artista Giorgio De Cesario per vivere dentro un'opera d'arte

Post n°6 pubblicato il 14 Maggio 2010 da matinese2
 
Foto di matinese2

La Casa degli Artisti, presso Villa Maritati De Cesario, è una nuova realtà della città di Gallipoli.
E'  un grande e scenografico contenitore d arte , circa 1.000 mq, che, oltre ad ospitare la galleria permanente del maestro Giorgio De Cesario , intende promuovere nel territorio diverse manifestazioni artistiche, spaziando dalle mostre di pittura e scultura alla presentazione di libri, dalle serate musicali alle performances teatrali.
Originariamente La Casa degli Artisti era una vecchia villetta anni '50, che ora l'arch. Giorgio De Cesario ha sapientemente ristrutturato, rendendola esempio di uno stile architettonico eclettico,decisamente innovativo in quello che è il paesaggio urbano circostante.
Entrando in questa residenza si viene subito a contatto con l'ampia zona espositiva, un'area di circa 300 mq, sovrastata da un imponente muro-scultura, visibile anche dall' esterno, dedicato al prof. Giorgio Maritati, latinista e noto docente di materie letterarie negli anni '60 e '70 e primo proprietario di questa residenza.
Sul muro-scultura infatti è riportata la prima strofa di un carme saffico dedicato a Gallipoli che Giorgio Maritati, padre di Maria Cristina Maritati, compose nel lontano anno scolastico 1962/63 e che fu poi pubblicato nell annuario della Scuola Media Statale di Gallipoli (l'antica Scuola Media G.B.Crispo ora scomparsa). tutt' intorno le opere e gli affreschi di Giorgio De Cesario, che attirano lo sguardo attonito dei visitatori con i loro stupefacenti effetti cromatici e con quei personaggi diafani, misteriosi, eppure tanto simili a noi nelle loro espressioni sul volto
d'argilla.
E già da questo primo grande ambiente si rimane stupiti dal magico mix tradizione-innovazione che è il leit-motiv di tutta la struttura. un'ampia scalinata porta al piano superiore, dove continua la zona espositiva, e dà accesso ad un'altra ala dell'edificio che ospita un esclusivo bed & breakfast per artisti ed amanti dell'arte.
Qui ogni stanza è dedicata ad un artista diverso: Mondrian con le sue geometrie cromatiche,Van Gogh con la sua stanzetta, Bach e le sue note baroccheggianti, Leonardo con i suoi misteri, D' Annunzio con tanti ghirigori liberty e poi ancora, al secondo piano, Canova con le sue forme neoclassiche. e ovunque portali un pò orientaleggianti, un pò mediterranei con ceramiche coloratissime stile andalusia e poi grandi vetrate ultramoderne, muri geometricamente zigzaganti e piramidi, e per finire un attrezzato laboratorio dove artisti e dilettanti potranno cimentarsi nella creazione di opere d arte e ancora un vasto terrazzo panoramico con piscina idromassaggio che invita a rilassarsi e a sognare,soprattutto all'ora del tramonto.
Ogni angolo nasconde delle sorprese, degli scorci insospettati e non si finisce mai di scoprire nuovi dettagli e nuovi punti di vista.
Non a caso molti l'hanno definita la casa delle fiabe o la casa delle fate.
Noi che ci abitiamo abbiamo realizzato il nostro sogno di una vita, quello di vivere quotidianamente dentro un'opera d'arte, sensazione che riusciamo a trasmettere con successo ai nostri ospiti e agli amici che ci vengono a trovare.

http://www.lacasadegliartisti.it

 
 
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963