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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

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l'Autrice del blog:) io     

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l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

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Post N° 1195

Post n°1195 pubblicato il 02 Febbraio 2017 da Roberta_dgl8

La scrittura spinge e salva.

Ed è ordine, quello di cui io ho bisogno nel caos e derive di questi tempi. In cui il coniugio malefico, io cerco di sistemare con la mia scrittura, personale. il posto  è mio, e me lo gestisco io :-)

L'aberrazione è sotto i miei occhi e le mie orecchie. Ma se la rotta dentro è salda, sento e so' che posso procedere. Anche col bagaglio pesante che m'è toccato, anche con la sensibilità che libero, invece di renderla pesante, la libero appunto. Mi faccio guidare dalle parole, nuove, sempre le stesse, ma nuove.

Sto facendo un lavoro grande. Il mio passato più antico, così come è antica la mia ferita che mi porto dentro e forse anche di più, da quel distacco di quel cordone che mi ha dato il natale, - tutto si deve sistemare per forza. C'è chi ci arriva prima,nella naturalezza del suo percorso, chi, per composizione genetica e ipersensibilità ed eventi concatenanti, - da là catene, appunto, che si fanno prigioni, non ne esce. Forse ed è tutto un susseguirsi, .---- che non dipende tanto dalla volontà, ma dall'incomprensione anche di noi stessi. Come se davvero non ci si capisse.. E' proprio così! semplicemente. Allora far chiarezza con la semplicità, si può.

Come faccio ora, che la scrittura spinge, che l'ho attaccata al sogno, che la cucio al mio passato remotissimo, a quello più recente, come se davvero la tastiera le parole mi liberassero permettendomi di cucirmi un vestito più leggero. Certo che sono una gladiatrice, - ma c'è un tempo, anche per -  il riposo, per ripartire, da altre basi, per sistemare, - per dirsi - che tutto ha una sua fase, una sua dimensione.

Ed io voglio continuare a scrivere, della mia vita, delle cose semplici. Che' tante ne capisco, e tante altre, che se avessi capito allora,forse adesso... MA è di questo adesso che devo portarmi, nel descrivere la mia vita.

Quella che è non quella che sarebbe potuta essere, nemmeno col senso di colpa verso me stessa e mio figlio.   Perchè è proprio questo che devo gettare via, per sempre. Come questo velo caduto, finalmente. Ma, mi dico, onestamente, che da mo' che era caduto... Ero solo io a rimetterlo addosso. Forse non era arrivato il tempo allora, che dovesse cadere, leva e metti, leva e metti :-)   deve combaciare il tutto, affinchè quel tutto sia veramente compiuto.  

Sì.  Una parte di mè si dice pur senza contraddizioni, che dovrei scrivere, più semplice.

Ma ho bisogno di liberare la complessità e me.   E dirmi che ce la sto facendo piano piano.

Che certo la tastiera non è un "piano", nè per me, lo è stato mai, se non un piano di liberazione - libera. azione a procedere, appunto libera. Con azioni che liberano senza ingarbugliare.

Come se tutto dovesse esser messo in uno scrigno, più scrigni ordinati, insieme alla memoria di cio' che siamo e che fummo, e nel raccontarci l'oggi, anzi nel descriverci, farci far pace, con noi stessi, non in un immobilismo, ma nell'onestà di far pace con tutto e tutti, perdonarci e perdonare.

Magari ricomincio dal diario puro. Dal racconto semplice, da qualche pensiero passato,dai miei dolori tutti, che poi alla fine, questo ho fatto.

Il sogno ha reso tutto più poetico, senza mai dimenticare la realtà, anche le delusioni, perchè alla fine, proprio quelle certamente ci liberano, perchè andiamo a cucire proprio il tutto. Nel gioco della vita, se così si può chiamare, nei suoi ingredienti, dobbiamo fare con quel che abbiamo con quel che abbiamo saputo costruire, anche se non capivamo niente di cucina, se non sapevamo , dosare gli ingredienti, usare i fornelli, volevamo far altro! aspettare qualcuno che ci invitasse solo a mangiare.

Sto post mentre lo scrivo non mi piace, ma se, serve a liberare la scrittura a riagganciarla al presente mio caotico, che forse il caos è solo quello mio interiore, - che poi, mi dico, se scrivo è come se purifico il tutto, come se "setaccio", - l'oro della realtà, togliendo tutte le impurità.   Come quando ascolto le aberazzioni del mondo e mi dico, che , devo esser brava di scremarle, perchè la verità è dentro me, in quel che sento e scelgo di far passare, le pietrine d'oro metaforico.

Conservare i sogni. Non buttarli mai via.

Mai.

Allora raccontare le mie giornate, provarci. Con l'autismo come sempre. Con il lavoro che sto facendo con me stessa, per la prima volta nella mia vita, ricominciando davvero da me!    Bello sarebbe stato farlo mano nella mano con qualcuno in un intento comune, ma i miracoli avvengono come e quando devono avvenire, senza condizioni e soprattutto condizionali! Avvengono. E basta.

Ieri ho fatto le scaloppine, per la prima volta, anzi, come le chiamano qui, "sgaloppine" :-)   BUONISSIME, forse un pochino asciutte ma buone; il mio Matteo ha gradito !  E poi è stata una giornata bellissima, perchè al maneggio ha lavorato bene, e il giorno prima a scuola, per la prima volta, seppur nella sua disarmonia ha comunicato con una compagna :-)  la prof, ha filmato il tutto con lo spartphone, ma io troppo stanca per andare a vedere, la scuola è lontanissima, forse oggi, dopo lo scritto e il medico.. Sono stanca di queste pasticche. Vorrei toglierle. A volte, piccoli segnali impercettibili, nel corpo. Che ne sarà quando "saranno" anni?   Sò che non devo pensarci. Molti penseranno agli sport dei figli a problemi che per un momento vorrei far loro provare, ma a che servirebbe? la vita è la mia. non quella degli altri.

Procedo e continuo. Con il pezzo mancante e fondamentale. La riabilitazione. E quando vado, - nei siti di genitori come me. Anche là, ognuno con l'esperienza sua. Un genitore è sfibrato, perchè l'autismo sfibra, e non ce la fa, molte volte a  tenere su una vela strappata. Anche perchè non è detto, che un genitore a sua volta, non sia naufrago di se stesso, e come si fa a tenere una vela, piena di strappi, se ci si è appena salvati e si continua ad annaspare, da un maremoto?

la mia scrittura non vuole essere un immobilismo. Nè coniugare un fato ... il fato.

Sento come mamma, che dentro  come un pilota automatico, lo stesso che mi aveva fatto capire, che c'era qualcosa che non andava, come una sorta di pilota perverso allora...come se c'era qualcosa che sentivo, senza saperlo, senza capire, - che mi spaventava.  Che io rifiutavo, razionalmente e mi faceva una paura, la freddezza con cui dentro sapevo senza capire. come se mi ritornassero a bomba tutte le comprensioni senza sapere senza saperle della mia vita.

Ma è passato. Vorrei pulire dentro questo vetro come questo in cui scrivere, mi fa anche pulire l'anima, disinfettarla.   Ho sempre sbagliato cura, nel disinfettare questa ferita,che poi, ogni volta si riapriva. Continuavo sempre a lottare anche ferita. chiedendo anche aiuto al vino, per non sentire il dolore, ma stavolta il presupposto alla guarigione, c'è. La paura fottutissima di un futuro di beffa e sfortuna ci sta tutta. Fa parte del gioco della vita. Ma la fiducia la deve sconfiggere. La scrittura può aiutare questo. Molte diramazioni, a dire che ciò che devo cucire non deve essere troppo. altrimenti rischio che poi si strappa - e non lo so' se pubblico il post! .... ma questa non è una scuola, questo non è un tema, non si prendono voti, se non alla fine, io stareI meglio in questa sorta di terapia, dove il tempo che occhi e anime, e cuori spendaranno per leggermi anche senza lasciare parole, saranno il suggello di far pace con me, farmi operare da sola, e guarire.

L'altro giorno ho guidato Matteo nella sua disgrafia.   Ma dove ero? a leccarmi sempre la ferita, dagli ennesimi colpi inferti nella e dalla vita. A fare conto con i fallimenti come bastonate violente. E a fidarmi ancora una volta troppo delle istituzioni - in completa solitudine, perversi meccanismi, in cui c'è chi guadagna, in un problema che a volte diventa afflizione perchè si porta via anche ciò che da cui si può guarire, Matteo non era disgrafico... ma anche questa è acqua passata.

La disgrafia è solo un aggravante, del suo problema importante.  Ma lui c'è. Ci sta anche nelle ossessioni.  In ciò che ora io vedo. E so' che devo essere di acciaio dentro, anche se sono fallibile di carne e ossa, e scrivo al vento e all'etere le mie parole.

Lui c'è. E ci sono io, questo conta.

Ricucio proprio tutto insieme a lui.  Quello che ho ottenuto, quello che posso fare, mettendo ancora una volta insieme i pezzi che posso.  Facendo pace con me, e con i miei enormi limiti.    Vedendo e comprendendo ancora una volta, che non c'è un autismo uguale all'altro. MAI. così nessuno è mai uguale perfettamente ad un altro.

Ci si può riconoscere in una sorta di similitudine, ma si è diversi, tanto tantissimo.

Posso raccontare, quella che è la mia di esperienza, il mio caos interiore. Per sistemarlo.

Raccontare la mia vita,con le sue difficoltà, e ciò che desidero di più, oggi è accompagnare nella quotidianeità il mio Matteo. So' che i limiti e i  pezzi mancanti con cui convivo, - sono estremi, e difficili da sopportare, nella mia situazione socioeconomica, e so' anche che scriverlo mi da una sorta di assoluzione personale, perchè quando poi arrivo a capire, capisco che molto c'è che non va anche in noi normodotati, a volte siamo proprio prigionieri di noi stessi, e tanto dobbiamo fare per rompere queste sbarre.

No, non credo e non so' se andrò a vedere il nuovo film, sull'autismo, come invitata domenica scorsa, e come anche sui blog che frequento.  E' la storia americana di un ragazzo CHE attraverso i cartoni animati è riuscito a comunicare... Ma per Matteo non è così! - Matteo non li vuole vedere più i cartoni. Non gli interessano.   Lui vuole uscire stare nel mondo in mezzo alla gente, anche se sta nel suo mondo... in una - dimensione solo sua... in cui poi si trova in mezzo agli altri, senza capire... un poco come accade quando non riconosciamo il mondo.

Le sue ossessioni oggi le tengo a bada. quando mi cambia le parole quando cerca di entrare nelle mie fragilità per riuscire a sopportare le sue frustrazioni mettermi alla prova e giustificare l'ansia colpendomi. Non accade più; sono centrata e concentrata su questo , e lo evito, lo svio, anche a braccio. Perchè non ho nessuno che mi dica cosa fare. Perchè manca il pezzo fondamentale, la riabilitazione. Perchè la scuola è scollata ed impreparata, perchè si fa con quello che si può. Eppure in questo "che si può", io vado avanti. Vedo quello che è lavoro per lui, come posso. Con una paura fottuta, certamente di quello che potrà essere il suo futuro senza di me.Ed io sto qui a scrivere al vento. Eppure in questo vento, la mia testimonianza, il mio disperdere i semi,non è un disperderli al vento. E' una possibilità per me, e per lui , di esserci.   Tutti i miei sacrifici, tutto quello che sto costruendo per lui, ha un senso. Anche se sono così stanca e sfibrata e mi pare che tutti i sogni se ne vadano via... lasciandomi sola, a scrivere malissimo... ma io costuirò per lui, senza sensi di colpa, anche una piccola quotidianeità, un modo, una possibilità. In cui guarire per poterlo accompagnare, nella vita. Per un minimo di possibilità ed autonomia.

questo macigno che porto voglio diventi un piccolo fiore. un frutto, liberarlo, sgretolarlo, - dissolverlo.   Col presente e nel presente posso farlo : è la mia vita.

Nel frattempo, certo continuo a lavorare anche per me, a rimettere a posto (santo il cielo!), tutti questi lustri. Sistemare il cavallo dell'ironia e autoironia, l'unico che riesco davvero magicamente a cavalcare.    Faccio pace piano piano col presente sistemando il passato...

con l'aiuto di me stessa, della musica, di ciò che ho.

Sperando di riuscire a fare, sempre meglio.

https://youtu.be/LCnebZnysmI

 

questo post, serve lo spero per me, a "liberare", la mia scrittura, fare pace col presente consapevole, e tornare a scrivere, a riprendere anche le redini di ciò che di bello ho costruito con la scrittura... legandola al sogno cucendola con fili d'oro e d'argento, perchè le parole, questo possono ..

sono miracolose , sanno farsi guida, sistemazione, trampolino di lancio al sogno, ancora.

 

Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 02/02/17 alle 11:14 via WEB
Custodire i sogni. Non buttarli mai via.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 14:40 via WEB
Mai. Essi stessi ci salvano la vita. Essi stessi sono la vita. Anche quando sono troppo presuntuosi, anche quando ci sbagliamo, anche quando pare ci abbiano rovinato la vita e non si siano realizzati, allora, proprio allora, invece capiamo che sono l'Unica salvezza, dai sogni si riparte, sempre. A volte, mi pare di starci dentro un Sogno, ho scritto che "l'uomo", ha rovinato il sogno più bello di Dio.. l'Unica cosa degna di vivere.. l'unica nostra realtà, anche se sembra una contraddizione, ma è la più bella, paradosso... la più vera. Ti abbraccio e sonconvinta eh! ciaoabbbella.
 
   
cateviola
cateviola il 02/02/17 alle 16:08 via WEB
ti ho preparato il pacchetto e domattina spedisco ;)
GRAZIE!!!
Sono certa che ora, battuto lo scontrino sulla fiducia, entrerà qualcuno a comprare in negozio
 
     
several1
several1 il 02/02/17 alle 16:16 via WEB
ciao Cate, ho visto passando in fretta le immagini del tuo "piccolo sogno verde", ti auguro tanta fortuna (il viola lo adoro anche io come te) e ti invidio un pochino :-))) Roby, poi passo di nuovo ...
 
     
cateviola
cateviola il 02/02/17 alle 16:39 via WEB
erano anni che sognavo una cosa così... e Roby ha sempre creduto in me ;)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 16:52 via WEB
cara, io ho l'ottavosenso (rido), ma il Miracolo oll'haifattotu! ci hai creduto :-) BRAVA.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 16:53 via WEB
PS.: ci hai creduto e l'hai voluto. Veramente. (duepunti): avverato. E' il presente che conta. A cavald'unsogno:-)
 
     
several1
several1 il 02/02/17 alle 18:36 via WEB
e ha fatto bene ...!
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 16:51 via WEB
quando è comoda Madame,e mai con "obblighi" di sorta, che di quelli già ne abbiam piena la vita. Il tuo "volo" qui per me, è già beneficio. E "l'invidia", buona che nutri per Cate è la stessa mia. Ci sono vari tipi di invidia, che poi non la definirei così, e non perchè son di parte! è come le si prova le emozioni, ecco. un abbraccio !
 
     
several1
several1 il 02/02/17 alle 18:34 via WEB
oggi è la Candelora, festa della Luce, festa cristiana e pagana ancor prima, una porta fra inverno e primavera (con i relativi proverbi)... ho un ricordo lontanissimo di me piccina con una candela in mano ad una processione, non ho idea di quanti anni avessi, credo 4 o forse 5 anni ... chissà che i sogni fioriscano e che ci sia una nuova luce ad illuminarli ...
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 18:39 via WEB
Te lo auguro (e CE lo auguro) con tutto il cuore Daniela! oggi ho "sentito", particolarmente questa cosa, sai? qui faceva un caldo strano, con un vento fresco... ma non voglio più avere paura:-)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 16:49 via WEB
oh Cate ! spero tanto che il mio fluido benefico negozifero non si esaurisca proprio adesso ! eh:-) grazie a te, abbella!
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 02/02/17 alle 14:52 via WEB
Non vorrei che Libero considerasse il tuo blog come una seduta dall'analista e volesse farsi pagare! Perchè davvero questi post sono la prova che scrivere, aprirsi serve. Però ogni volta rimugino su quanto sia inconcepibile che il personale di sostegno, non abbia una vera formazione specifica e che si occupi solo del sostegno ai ragazzi, non che poi passano di ruolo ottenendo una cattedra e passando all'insegnamento "classico". Ma vabbè, questa è un altra storia. Ciao nè
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 15:00 via WEB
NO, al limite è "libbbero", che mi deve pagare amèè, in quanto ad a.u.t.e.n.c.i.t.à visto le mascherate/pagliacciate che ci stanno qua dietro (come nella vita, del resto, ma qui è ben peggio, complice il moni.tor). Ecco. allora sul sostegno il problema nasce alla radice, come in tutte le cose. Si fa presto a dire "Inclusione", apriamo le classi a tutti. Posto che le disabilità non sono solo motorie ma anche mentali, - ecco, io dico, che se si vuole fare Vera Inclusione, i docenti di sostegno debbano essere non solo laureati in una laurea qualsiasi, ma aver la specifica almeno pedagogica e poi una specializzazione sul tipo di disturbo, nonchè sensibilità elevata, e RETRIBUZIONE AD HOC. No, non è così. La maggior parte di loro, lo fa, ok, si anche per sensibilità, (non sempre haimè), ma per poter accedere all'insegnamento, pur venendo da altri territori (riciclati per l'appunto). Difatti, là all'agrario, guarda un po' ho incontrato una praticante, degli studi legali dove ho lavorato, . quindi laureata in giurisprudenza, - ..... che c'entra col sostegno? poi ok, magari sarà pure brava, magari meglio lei di uno specializzato senza cuore, MA, ci vorrebbe un controllo, ma dai di che parliamo? dell'aria fritta. Il CAOS REGNA SOVRANO si fa tutto alla volemose bene se si è fortunati E, non sono questi i presupposti per dare un minimo di autonomia e possibilità di vita ad un soggetto con autismo. Respiro. ciao a te. grazie per le tue parole.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 02/02/17 alle 15:45 via WEB
E' la solita italietta. Un po' come la legge 180: sono stati chiusi i manicomi, ma poi? Niente! O come l'obiezione di coscienza dei metici, in merito all'aborto. Giusta, comprensibile... peccato che il 90% fa l'obiettore solo per non avere problemi in carriera. Bah!
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 16:48 via WEB
Le leggi debbono servire, - quando - c'è unità di intenti. Quando non serve solo di scriverle, ma devono e possono anche essere applicabili. E' sempre la solita vecchia storia del dire e del fare. Mi vengono in mente le parole d'una canzone: "c'è chi per poterti fregare, ha imparato a studiare". - La maggior parte, purtroppo.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 02/02/17 alle 20:17 via WEB
Le leggi si fanno, i regolamenti attuativi no.. oppure tutto dipende dal solito burocrate ottuso ed incapace.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 21:03 via WEB
mumble mumble... la legge è il top, può essere applicata immediatamente MA, come sopra, si so' inventati le leggi, mica per applicarle per il bene comune. No, per fregà il prossimo Janluc.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 21:28 via WEB
la legge "dovrebbe" servire la Giustizia delle cose, non il comodo. Ecco.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 03/02/17 alle 16:50 via WEB
E poi, i falsi invalidi come farebbero a rubare?
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/02/17 alle 17:28 via WEB
appunto. Leggi sopra. Ma non ribadirla, sta cosa, per favore. Io (NOI), siamo parti in causa. Sebbene, sull'"invalidità", ne avrei ben d'onde, CHE, il confine, coi "normodotati", sta diventando sempre più "labile". a svantaggio delle persone con handicap ....
 
tobias_shuffle
tobias_shuffle il 02/02/17 alle 17:23 via WEB
La vita ostinata. Quella spudoratamente saggia dove non c'è traccia di comprensione da parte delle istituzioni. La vita massiccia. Quella che non è distrutta nemmeno da un meteorite in rapida caduta. La vita continua. Quella che non è deviata da escavatrici o contenuta da dighe. La vita che non muore, perché come a uno stoppino eterno noi diamo luce ogni volta. Ti lascio con MONTY in VINCITORI e VINTI. Il più bel cameo della storia del cinema. è in inglese ma comprensibile in modo agghiacciante. Ci possono togliere tanto ma non la dignità di essere umani. ciao, Roby https://youtu.be/jNEfFmSnPTA
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/17 alle 17:45 via WEB
Grazie Jo. La DIGNITA' è la nostra ricchezza più grande!. Mi hai convinta a rivedere assolutamente questo film. Ne ho visto degli spezzoni in uno speciale delle vecchie teche rai, nella giornata della memoria. Devo farlo.
 
roby.floyd
roby.floyd il 04/02/17 alle 22:49 via WEB
Capisco quello che vuoi dire per quanto riguarda Matteo, la totale assenza delle istituzioni, l'approssimazione, l'improvvisazione della scuola verso i nostri figli... quanto ci sarebbe da dire, lo viviamo quotidianamente... Ma desidero esprimere che anche a me capita di sentirmi inadeguato (per non dire altro...) quando mi rendo conto che, non volendo, do per scontato l'incapacità di Mattia fare quello che invece poi scopro sa fare benissimo. Sottrarsi a un certo istinto non è facile, ma non farlo ti mette a rischio di essere te stesso uno dei fatti limitanti. Mattia spesso mi stupisce, facendomi scoprire di quanti pregiudizi è zeppa la mia testa, per quanto io sia sempre stato convinto del contrario, a volte mi sorprendo a pensare che forse non è esattamente così, costringendomi a rimettere in gioco ogni volta le mie certezze. E già tanto il tempo che sottraggo a Mattia, non vale la pena imporgli i miei tempi. Restare ad osservarlo mentre mentre si attarda a fare colazione, o, al contrario, mentre scende velocemente le scale vale più di ogni altra cosa e mi aiuta a entrare nei suoi ritmi, nel suo mondo, mi aiuta a capirlo di più. Tu sai quanto amo Mattia e quanto vorrei preservarlo dal male che questo mondo gli farà, per non parlare poi del dopo di me...Queste sono le uniche cose che mi straziano veramente; per ora non ci penso e mi sforzo di 'bonificare' il più possibile l'ambiente in cui dovrà vivere, ma certo, pur non sentendomi proprio in colpa, avverto fortissima la responsabilità.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/17 alle 23:05 via WEB
Caro Roberto. Solo noi, possiamo saperlo il dolore più grande. ... Ma non dire che il mondo farà male ai nostri figli. Non dirlo. Noi siamo ancora giovani, e quel senso di responsabilità che ogni buon genitore sente per i propri figli, - aiuterà anche noi - a fare in modo di preservare al massimo la nostra salute fisica e mentale.. E non dimenticare MAI, l'altra tua figlia!. So' che la tua sofferenza è raddoppiata, per il peso che sai, essa porta, MA, saprete fare in modo, che lei potrà vegliare come un angelo sul fratello più piccolo. Caro Roberto, non voglio fare l'ingenua, questo mondo lo conosciamo bene, ma, proprio nell'orrore di questi tempi, ci può essere un spiraglio. Ti abbraccio caramente e con rinnovata stima, e scusami se ho parlato della tua bellissima figlia, qui. un sorriso notturno e un abbraccio, ancora, e grazie per le tue parole, che non avrebbero avuto bisogno di aggiunte, se non un incoraggiamento, ancora, ad entrambi. Forza Roberto! -che i nostri figli, sono meravigliosi, e non lo dico tanto per dire... oggi mentre ero sull'autobus, sai, ero andata a prendere un libro per lui, in centro, me l'ha consigliato la sua professoressa, ... mi guardavo intorno, sentivo i discorsi, i monosillabi, parole appese, un mondo insulso intorno..ed ho pensato come è più bello il mondo, con LORO. incapaci di far del male (se non per manifestare un loro disagio, altrimenti non espresso), - ma incapaci di far del male deliberatamente, o di scatenare guerre, o di rincorrere chissà che cosa... mi fermo. Che sia una notte serena, e porti tranquillità, e conforto.
 
roby.floyd
roby.floyd il 04/02/17 alle 23:11 via WEB
E, per quanto riguarda il post per intero mi ha davvero colpito, traspare una sofferenza profonda, ma anche una grande forza d'animo. Mi fa male il cuore, ma anche bene, leggere le tue parole, non sai quanto ti sono vicino, perchè comprendo il tuo dolore, autentico, ma continua così, fatti forza, e, soprattutto come scrivi tu fai pace con te stessa, perdonati: sai, anch'io, tanto tempo fa ho dovuto perdonarmi, non fu semplice, ma dopo tempo ci riuscii. Hai ragione, bisogna volersi bene, ma tu sei sulla strada giusta, e sono sicuro che ci saranno tante cose bellissime nella tua vita e, se non riuscirai a dimenticare, sicuramente saprai convivere col ricordo e a crescere grazie solo ed esclusivamente a te stessa. E a suggello di tutto ciò non potevi scegliere un pezzo migliore, e poi perchè è uno di quei brani che vale un'intera playlist ed inoltre, io sono molto legato, tant'è che ne feci uno dei miei primissimi post...di quelli miei, naturalmente! Un caro saluto e buona domenica.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/17 alle 23:17 via WEB
ti rispondo mentre ascolto i genesis da te:-) spero tu abbia letto anche questo commento (è importante). Grazie per il tuo incoraggiamento, costante, nel tempo, Roberto. Correva l'anno 2013:-) ma come corre il tempo. E, questo ponte sono contenta sia saldo,onesto, sincero, come sempre,e grazie di tutto.di tutto. Buona domenica a te. (ce la faremo).
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/17 alle 23:17 via WEB
...ce la stiamo già facendo.
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 07/02/17 alle 17:29 via WEB
Questo post inizia con la scoperta di una Rotta chiara e si conclude con un commento che afferma come il punto nave attuale riporta di essere sulla linea tracciata, o quanto meno con la prua verso la destinazione desiderata, anche se ancora non è in vista. È la perfetta arte della navigazione, che richiede continui aggiustamenti, momenti di sconforto, dubbi da fugare con piccoli segnali incoraggianti e solo alla fine la visione sempre più a fuoco della meta agognata che si accompagna alla gioia di avercela fatta.
Altro non so aggiungere se non l’augurio sincero di buon vento e mare calmo.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 08/02/17 alle 09:08 via WEB
Grazie, per l'augurio, e l'accostamento, metaforico- marino. Diciamo, che, il mare, haimè, non è sempre calmo, e, le mie "vele", si strappano di continuo, che - succedono sempre, imprevisti, più o meno gravi, e che non sempre ho la lucidità a chè la navigazione, sia costante e proficua... MA, la meta c'è, e soprattutto la volontà a proseguire, - anche se, molte volte, me ne vado sotto coperta, nella cabina di comando... e par che, io mi lasci trasportare in una sorta di navigazione del destino senza combattere... (mi è venuto in mente il protagonista di liena d'ombra di conrad), diciamo che a volte, anche mi sembra di non poter uscire da una nebbia, e .. insomma, hai capito... Perdona gli accostamenti metaforici strampalati MA, sinceri e veri, per quel che mi riguarda.. la novità è che ora, ammetto a me stessa di aver fatto veramente dei gravi sbagli... che' quando il mare era sereno insieme al cielo, ed io più forte e giovane, mi sono abbandonata nel bel mezzo e, ... lasciata abbandonata al mare, credevo che la nave mi guidasse, - segno evidente, cmq anche questo - che appunto c'era qualcosa che non andava in mè... sognavo forse ancora l'isola che non c'è? -- e in quel frattempo, invece, potevo far tanto...magari davvero essere già arrivata alla meta. ... ma, finalmente - questo è un piccolo grande vantaggio, - ora so', e comprendo, e in qualche modo, porvi rimedio. Spero si capisca... GRAZIE ANCORA
 
francesca632
francesca632 il 10/02/17 alle 12:55 via WEB
Ciao Roberta ....un abbraccio. Francesca
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 10/02/17 alle 16:54 via WEB
cara Francesca, un abbraccio anche a te. Roby
 
chipewua
chipewua il 20/03/17 alle 12:23 via WEB
un abbraccio..e questo post non serve solo a te, ma anche a chi ti legge e intuisce tutta la tua lotta e il dolore e la paura e la voglia di andare avanti. E chi legge non ha che da imparare, e per come scrivi e per la capacità che hai di rendere con tanta semplicità e sensibilità e con parole e frasi mai ripetitive tutte le problematiche, e io ti ringrazio perchè leggerti non è mai banale e rende consapevoli che un sorriso una parola o una mano tesa servono a rendere meno sole le persone. Ciao
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 29/06/17 alle 11:03 via WEB
grazie a te, per avere letto veramente, col cuore, con l'anima e con la partecipazione. Sincere.
 
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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

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è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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