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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

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Fabrizio De Andrè

 

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

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Non serve il titolo

Post n°1206 pubblicato il 14 Febbraio 2018 da Roberta_dgl8

Mentre mi godo il tepore della sala, del mio soggiorno qui, sul divano, cerco di sistemare attraverso la scrittura, la piccola confusione, interiore.

E' come se, i ricordi lontanissimi fossero nitidi e chiari, o almeno mi sembra, ed invece, quelli più prossimi, non riuscissi a sistemarli. Come se, credessi di ricordare, e poi mi ricordo che mi ero ricordata "male". Come la foto al giardino dei tarocchi che ho inserito, perchè sento attraverso le mie foto, che prima stavano al sicuro nell'album messo a disposizione "qui", - potessi in qualche modo sistemare anche agli occhi di me stessa. Ma, dicevo.. gli anni, non sono 10, ma 9 e i kg, in fondo erano solo 6 al max 7. Sono sempre stata filiforme, nel fisico. Anche troppo. Ricordo l'arrampicata sportiva e il tennis. Sport sbagliati, per me. L'arrampicata mi ha allargato troppo il torace, e il tennis sviluppato i polpacci. Ma non è questo il punto. .--- Sono ingrassata tanto solo quando aspettavo Matteo : 21 kg. Certo poi subito dopo ne ho buttati giù subito 10 dopo il parto. Poi altri dieci. Ma poi, oscillavo, con quei sei sette kg di tira e molla sempre alle prese con quelle lampo, anche degli stivali, e poi altalenante, a non riconoscermi.. fluttuante nel mio corpo, con stravizi di dolci, di alcol.. non mi importa se ha o meno un senso, scriverlo qui, è una specifica che faccio a me stessa, ho bisogno di farlo. Perchè questo posto/luogo ancora  mi serve. Potrei scrivere in solitaria, ma non sarebbe la stessa cosa.   Anche quando pago il prezzo di essere fraintesa, con le mie parole scritte male, le mie immagini fuori tempo massimo e tutto il resto, la condivisione animica mi supporta, anche se, in parte lo credo solo... ma è così.

Mi rendo conto, oggi come oggi, come ora che scrivo, fino a che il tepore ancora ci sarà qui nella sala, che - ho avuto troppi traumi. Troppi. Veramente.  "traumi", per la mia persona.. certo, non paragonabili ad una scala estrema.. io parlo per me, scrivo per me.

La perdita del lavoro, i due tumori di mia madre, di cui uno in quasi concomitanza con la perdita del lavoro e l'altro avvenuto quasi in contemporanea con il doloroso fallimento di una mia storia d'amore, (che era d'amore solo per me), con conseguente frantumazione di tutti i miei sogni di allora, (e successiva e terribile ricaduta) e soprattutto la fine del mio matrimonio, che non è stata facile, poichè oltre al dolore per il fatto in se' sono stata separata in casa per un anno, circa; il tutto vissuto e sopportato in contemporanea alla storia d'amore di cui sopra.

Sono convinta delle mie scelte: di aver aperto gli occhi su una serie di cose e rivendico il tutto, MA, cio' nonostante, i traumi ci sono stati. Naturalmente sempre accompagnati da quello più grande, che è la convivenza con l'autismo.

probabile che una ragione non me la farò mai. Io ci provo e cerco ogni giorno, la serenità. Ed essa arriva, quanto il mio ragazzo, - mangia tutto quello che cucino, e non certo perchè butta giù tutto, lui mangia, perchè gli piace. E quando siamo seduti alla tavola, ancora a volte, fa il gesto di bimbo, con iL dito, sulla guancia : come a dire : : "è buonissimo" ! E devo anche aggiungere che da quando sono più calma, cucino davvero meglio. E molto più buono, - libera da ansia.

La serenità è lui, che ha reimparato a vedere la televisione. Mi sono dovuta sciroppare sanremo (solo in parte naturalmente), - perchè io poi venivo qui, e lui invece restava là : non girare diceva.. poco mi importava, SE, poi, lo trovavo in piedi, a volte con le mani nelle orecchie. Parecchie volta era seduto.. e avevo capito che gli piaceva la presentatrice. Una piccola gioia, quando io, gli dicevo: a mattè, ammazza che palle, ammazza che lagna!, non mi piace per niente!.... e lui, A ME MI PIACE E' BELLO.

vi rendete conto? per un autistico dire questo? - certo. Non lo so' fino a che punto, è compiuto il suo pensiero, ma non voglio essere troppo severa, - perchè - non è solo una piccola soddisfazione di un genitore come me a cui la genitorialità è preclusa, totalmente. Ma è proprio un moto di serenità, di una possibilità di vita. Anche se, tremo per la mia dipartita.. il più lontano possibile, a cento anni, ma ---- non sono immortale.

A volte, come stamattina, quando lo sveglio di baci, ancora, mette la sua bocca e quella testarella a ghianda, esattamente come da piccolo: è uguale. Allora mi pare davvero di essere felice al massimo, di non desiderare più niente. Se ne va via ogni bruttura, ogni fallimento e delusione, mi pare di volare di fondermi con me, e va via ogni confusione.

Poi però bisogna affrontare la giornata.. e resto muta con me stessa. Mi perdo qui non in libero ma sul web, come in una sorta di scatola cinese, come in una sorta di libro magico, mi nutro di aforismi, a volte anche di cose leggere, di musica.

Cerco un senso, cerco il moto ed il  modo per dare senso a tutti questi anni, e sganciarmi dai traumi subiti, e dai ricordi.   cerco di intrecciarli tra di loro, di fare una somma o meglio ancora un disegno, perchè ne ho un bisogno disperato. Perchè a volte,  mi pare di non conoscermi più di non riconoscermi più di non sapere più chi sono. Allora ho bisogno di ricordare di riaffermare.. riaffermarmi e la novità è che oggi, arrivano tutte e tutte le parti... e mi rendo conto, che un piccolo trauma è stato anche "internet". Poichè io appartengo alla generazione a cavallo... quella che è cresciuta senza. E poi ci si è trovata catapulatata in età matura diciamo così. Io sono entrata nel web, a 40 anni. E mi ci sono scontrata, fatta male, usato male. Un mezzo potente.. in mano a delle fragilità,nella fattispecie le mie... poi sono sempre ri-salita. Perchè attraverso noi stessi, se lo vogliamo se decidiamo di guardarci dentro ed in fondo, si può.

Stavolta davvero non lo so  mica se pubblico, .. o lo scrivo solo per darmi coraggio.

vorrei lasciare per sempre e cancellare. Sento grande questo bisogno. Come se l'esperienza si fosse conclusa. Ma poi, so' e mi dico, insieme alle dita che scrivono, che non è negli estremi la risposta, ma in quello che verrà da se' naturalmente. Così come io naturalmente voglio riprendere le redini di questo mio scrivere. Ora che non c'è più modo di pubblicar foto, per me, in maniera facile, e troppi sistemi si accavallano ed io non ci capisco, allora farlo con le parole. Le parole buone ed oneste soprattutto con noi stessi,sanno e possono vestirci di semplicità. Di aiuto. Possono anche "guarirci", anche metterci dinanzi a  noi,... vedere e sentire che la vendetta e la rivalsa a nulla servono, ed io scrivendo alla confusa e rinfusa, ho compreso ancora una volta il mio senso di misericordia, e non perchè sono una santa. Ma perchè sento, che è davvero la parola giusta, anche per me stessa.

Nella vita, non c'è manuale delle istruzioni, ed anche la troppa sensibilità, l'ho già scritto, così -- avulsa, -- da un senso di costrutto benefico, può diventare pericolosa, se mal usata.

Certo che non l'ho fatto apposta. Certo, che dovevo scappare invece di restare (io resto sempre, come quei gatti, che, nonostante la loro indole indipendente e ribelle, non se ne vanno). Ma ho fatto collezione di errori e l'unica perla è mio figlio, e il mio amor proprio ritrovato insieme alla mia dignità di fondo... 

Ho sbagliato tanto con me stessa. E forse non mi riconosco perchè sono andata anche troppo oltre mè... in un oltre, che era solo fame disperata.. alla fine. Sì, era solo fame di riconoscenza, di essere riconosciuta.. perchè da sola, non mi sono mai conosciuta abbastanza, perchè troppe parti sempre in fuga, e poi a tornare ed io ad accogliere, ma solo per un senso di appartenza, interiore personale e perdono, senza analisi.

mi dico,che forse mi servirebbe? ma mi dico anche, che la scrittura, quando è sincera, è talmente potente, che si porta via anche tutti i mostri che abbiamo creato, nel momento in cui siamo restati, invece di dire NO. Il mostro è un no non detto non saputo dire, una sorta di autismo muto (me lo posso permettere di scriverlo, so' quello che scrivo, e sono sincera), - a non farcela proprio, perchè talmente è l'impatto emotivo del bisogno che non ce la si fa.. E' difficile da scrivere e capire.   Se esce sarà un post lunghissimo.

Scrivo pensierini lunghi alla rinfusa. NE ho bisogno. Anche in questo luogo paludoso... che è diventato paludoso.

Si.

so che poi mi sentirò meglio. So' che poi, abbraccerò me stessa. So che poi posso ancora sperare in una costanza finalmente totale. Quella della semplicità ogni giorno. Di mettere sempre lo smalto, di vestirmi sempre carina, anche se non azzecco mai i tessuti, a volte sono troppo sportiva, - e non riesco ancora a fare sport con costanza appunto. E sono stanca, - e inconcludente.

Mi sono ricresciuti i capelli, più lunghi di prima. E più folti. E' incredibile... ; ho fatto un peeling meccanico. Niente di invasivo o chirurgico, ma ho eliminato forse attraverso questa meccanica, la pesantezza degli ultimi tre anni, mi sento meglio, mi vedo meglio. Nonostante i segni, che fanno parte del mio bagaglio, ma questo è un bagaglio leggero.

Sì, ho pagato tutto con sacrifici immani, portando sempre tutto con me.. sempre. Alla ricerca del sole,  anche nelle nuvole più nere, a cercare la luna potente e magica, e le stelle in tutte le notti dei miei sogni ad occhi aperti. A voler sempre liberare tutte le mie paranoie, a sentire, che, sono nata per un tracciato diverso, io. Me lo dice il canto degli uccellini nonostante il gelo e le nubi.  Che è proprio nel fatto di non aver capito con la mente ed il cuore insieme, a farmi quella che sono, che non devo avercela con me... che sono nelle piccole cose. .. io. nello smalto messo, nella dignità dell'aver perso tutto, nel portare con me ed addosso tutte le mie sfortune.

Il senso di colpa per non aver fatto e non fare abbastanza per mio figlio.. cerco di tramutarlo, in bellezza di cose possibili, per lui, mentre ragiono sull'immediato futuro. Mentre un uccellino si stacca dal coro e canta, come davvero ad accompagnare il mio scrivere. E mentre pure mi rendo conto, di quanta e quanta confusione, c'è.. ma l'autismo non è una cosa facile. A scuola le cose vanno male. Ha cambiato la sua insegnante, che ha abbandonato l'incarico.. facendoci colare a picco. Ieri sera mi faceva male il cuore.   Ho pianto vedendo De Andrè, Matteo si è tappato le orecchie in più di un'occasione, ma stavamo solo entrambi ognuno a modo suo rimettendo a posto i ricordi.

E' arrivato un professore nuovo, giovanissimo. Col quale ho già litigato. Del resto anche con la prof. dello scorso anno, ho litigato, perchè pretendeva, che rifacessi l'iter ospedaliero con Matteo, e dimostrando la sua approsimazione, rispetto alla sua convinzione, che Matteo capisse le lezioni di fisica.   Io so' che Matteo c'è. E so' anche che la scuola odierna, è inabissata in terreni di palude. E so' che il max che sta facendo e può fare, è un'anticamera al centro diurno. E se qualcuno genitore come me mi legge, sa perfettamente di che parlo.   Oppure si deve scontrare, con burocrazia, ma peggio ancora della burocrazia, ci sono quelle dinamiche tra colleghi, tra organico, tra abitudini, perchè la scuola è fatta anche di uomini e donne, ed è un ufficio come gli altri... mi spiego? forse non mi spiego. E le mie parole non vogliono essere un ancora a non agire. Agisco. Ho ricevuto un attestato per aver frequentato un corso. Molto interessante. Spero a marzo di ripeterlo e di coinvolgere il professore, sebbene, .. ha preso l'incarico solo per un moto di sensibilità. ma nulla sa di autismo, ed è forestiero, non so' se farà il corso. Avevo inoltre pregato la coordinatrice, di mettere gli opuscoli attaccati in bacheca (ma non lo ha fatto).

In sintesi, la scuola va male: poche idee ma confuse.   Addirittura hanno fatto mangiare Matteo prima della piscina, facendolo sentire male. poi.

tutto questo è normale. Normale per me, vedere il suo viso, quando si mette la cintura sul pulmino.. in cui muoio un poco ogni giorno. Fermare come un interruttore dentro, spegnere i pensieri sul domani. Niente solo ed esclusivamente OGGI.

"mamma che mi hai fatto da mangiare?". Cercare di procedere. Trovare la forza di svuotare lo zaino, e vedere che il lavoro svolto in tutti questi anni, è in frantumi disperso.. come forse fu anche il mio ma con una sostanziale differenza.

Non voglio andare appresso al cupo delle nubi... è un cupo che non c'è sono solo toni di colore e sono solo loro che strette strette si godono il sole, senza farcelo vedere a noi.

E poi questa città è quasi sempre un abbraccio... una primavera eterna, anche quando è inverno, ma è pur inverno, ancora! e non me ne dispiace. Affatto.

Spero per me stessa, di tornare a scrivere del mio vivere. di ciò che cucino, di ciò che vedo, di ciò che elaboro, insieme alla mia cronaca del quotidiano, anche i pensieri belli, che si intrecciano come fiorellini, nella mia mente un po' bacatella, come quella di Matteo, ma è solo un pensierino carino.. un dipingere di colori la sfortuna che ci è toccata che non si chiama forse sfortuna, e nemmeno caso,  e nemmeno circostanza; è una forma di vita, la nostra, un moto che abbiamo fatto perchè quello conoscevamo. Così come Matteo è venuto fuori così..

io so' che è un post davvero ingarbugliato e squinternato. ma tanto altro vorrei scrivere. Ma sento che arriveranno parole migliori, che saranno di nuovo compagne più semplici e finalmente della mia quotidianità, trampolino di lancio stavolta verso la serenità anelata. Del resto, siamo sempre noi, ma mai uguali, nemmeno al giorno prima.

passo e chiudo. con l'augurio di buon san valentino a chi ha potuto sperimentare l'intreccio completo di amore, a dispetto di tempi, caratteri e sfortune personali. *

https://youtu.be/3USdlTbivu8

 

*nota in calce di Danielina (Several) "bellissimo post che hai partorito oggi, una lucida e importante cartolina che hai scritto a te stessa".

GRAZIE.

Commenti al Post:
emma01
emma01 il 14/02/18 alle 14:15 via WEB
Roberta, scrivi: "post davvero ingarbugliato e squinternato". per me, che ti leggo, le tue parole sono nitidamente umane, oneste, generose e non fraintendibili. Buon 14 febbraio ma anche buon sempre, difficile e facile colorato od incolore, pieno di gioia o tristissimo ps: non mi preoccuperei delle foto fossi in te, descrivi benissimo
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 08:56 via WEB
Grazie, Paola. Le tue parole sono sagge, e benefiche. Nella forma più alta laddove il beneficio appunto invita alla saggezza. in quel "sempre", - come appunto, mi diceva mamma nel bigliettino di auguri di mantenermi serena in qualunque circostanza della vita. Ebbene, questo dimostra la tua lettura profonda della mia anima e del mio vivere. Ed hai piena ragione circa le immagini. C'è un tempo per tutto. Per le immagini condivise di cui peraltro mio mio blog è pieno :-) e un tempo per le parole importanti ritrovate. Che sanno anche diventare immagini, oggi giorno, che poi, è tutto immagine. GRAZIE INFINITE. Quel "descrivi benissimo", per me, è un premio e fonte di sicurezza.
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 14/02/18 alle 15:27 via WEB
Bè questo non è il lettino dello psicologo, non c'è lui che fa l'analisi parola per parola del tuo post e ne trae delle conclusioni. I tuoi post servono soprattutto a te come salutare valvola di sfogo per tutto ciò che hai dentro e a noi per sentirti, in qualche modo, più vicina. Burocrazia e impreparazione, bel mix di m....a! A cosa servono le leggi, se poi i due ostacoli principali rimangono? E bravo Matteo, viva il festival di Sanremo! Ti lascio con un po' di jazz giapponese (sto tizio sarà diventato ricco grazie alle colonne sonore di Lupin III dal 78 ad oggi!) https://www.youtube.com/watch?v=ZYAy2qo3GwM
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 14/02/18 alle 15:32 via WEB
Ciao
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 09:03 via WEB
ciao caro :-)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 09:03 via WEB
ritengo che i migliori psicoanalisti di noi stessi, siamo appunto noi:-) ho fatto psicoterapia per tre anni, in passato. Mi è stata utile, e pontendo, lo sarebbe ancora, - ma - anche da soli, si può e forse anche meglio. Ed anche attraverso un blog. almeno spero di continuare a farlo. Certo che non sono una scrittrice, ma Hesse suggeriva nel suo lupo della steppa, che, proprio attraverso la descrizione della propria interiorità, possiamo "guarire", e non solo lui, naturalmente, ma tutti, gli scrittori e le scrittrici. In qualche modo. Anche quando vogliono fuorviare. Anche quando sembra vogliano farlo. Grazie, Jan, per aver letto, grazie per il premio "fedeltà", SEBBENE - Stavolta non mi sei stato sul pezzo neh! ordunque, il brano che m'hai mandato è gradevole e carino (adoro i fumetti e nella fattispecie anche i cartoni giapponesi e questo si lega bene, al fumetto appunto), MA non si può paragonare con Petrucciani !!!!! porca miseria ! Jan! :-) però siccome l'intenzione è buona, ed è questo che conta, sei perdonato:-) no, te prego , su sanremo no! :-/ baglioni mi sembrava Ridge di Beautiful, !! e, tutta la kermesse il festivàl dei ricconi... uno specchio distorto dell'italia.. a me personalmente, e, meno male, che sono riuscita a farcela... sulle note di avrai, con Matteo davanti, a cena... ho ben retto, e forse per me, è stato un buon banco di prova. Compito a casa: ri-ascoltare il pezzo superlativo di Petrucciani, con due accompagnatori (si fa per dire), di eccezione. (quando il web è fonte di oro del klondike!). naturalmente Petrucciani, cmq già lo conoscevo...
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 15/02/18 alle 14:31 via WEB
Ah bè! E' sicuro che noi stessi NON vogliamo davvero vedere la nostra interiorità, non c'è modo di guarire, nonostante Hesse o la psicoanalisi. Quindi apprezzo chi fa questo sforzo. Certo, Ohno non è al livello di Petrucciani, l'ho postato solo perchè è un buon pianista jazz e poi, perchè ho sempre trovato originale l'accostamento fra i cartoni di Lupin III e le musiche decisamente poco orientali (a volte anche samba!). Petrucciani è sicuramente OLTRE moltissimi musicisti. Ah ah Baglioni come Ridge! Questa mi piace, me la segno
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 15:56 via WEB
segna segna, puoi anche rivendertela, poi però mi paghi i diritti d'autore! i giapponesi amano e adorano tutto ciò che non è giapponese!
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 14/02/18 alle 17:20 via WEB
Passo per un'occhiatina veloce e scopro che proprio oggi hai pubblicato. Mi dico ...no, sono in ufficio, leggerò dopo, ma....non ci sono mica riuscita! Sei avvisata...se vengo sgamata e nei prossimi giorni mi vedranno sventolare fuori dall'azienda assieme alle altre bandiere, sappi che la colpevole sei tu, capito? Sì, proprio tu, forza della natura che non sei altro. Perchè come facevo a lasciare a metà un post del genere? Sei in rinascita Roby...la primavera germoglia anche dentro di te, si sente E vai così. Un abbraccio
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 09:08 via WEB
in realtà ho già ricominciato a pubblicare, MA, effettivamente questo è il più importante... Ti ringrazio mia cara, per esserti soffermata, e ti prego! non sia MAI E POI MAI, nemmeno dirlo per scherzo che ti sgamino in ufficio! Mi piace pensare, ma lo sento proprio anche, di far sventolare i nostri capelli al vento, là su quel belvedere invernale fronte mare(della vita)... il tuo avatar, ma anche nell'anima e dell'anima, perchè tu hai saputo accarezzare ed abbracciare da vera amica, la mia.. con le tue parole, con la tua presenza, e con la tua ACCOGLIENZA. E se io ho potuto tirar fuori la forza della mia natura è anche grazie ad anime, come la tua. Ti abbraccio..
 
several1
several1 il 14/02/18 alle 17:20 via WEB
"io resto sempre, come quei gatti, che, nonostante la loro indole indipendente e ribelle, non se ne vanno" ... una frase che diventa un podio da cui guardarci (e sorriderci) .. grazie per il post e per la sincerità che ci sguazza dentro
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 09:10 via WEB
grazie a te, Tesoro. Diciamo che parafrasando il gatto, siamo tutti gatti che ci riconosciamo dallo stesso podio, in cui ci guardiamo e sorridiamo... traendo forza ed indipendenza, e imparando a rispettare la nostra natura nonostante l'addomesticamento , diciamo così :-) spero si capisca la metafora strampalata , ma davvero sincera, in uno sguazzo di coraggio vitale.
 
   
several1
several1 il 17/02/18 alle 17:09 via WEB
:-)
 
cateviola
cateviola il 14/02/18 alle 23:38 via WEB
"Il mostro è un no non detto non saputo dire"
e sai che cosa voglia dire per me... ma io non sapevo dirlo. Così. Come non avevo detto il NO giusto al momento giusto (o sbagliato?)
Grazie
Buona QUARESIMA
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 09:19 via WEB
SIAMO qui, anche per trovare quelle parole che non siamo stati capaci di dire, per tirare fuori le parti di noi, che sapevamo o non potevamo per darci voce attraverso gli altri, questa è l'umanità e la condivisione - questa è la vita. E quando scrivi non ho detto il no al momento giusto o sbagliato.. che ti interroghi, è forse perchè arriva il momento giusto in cui sono i fatti poi, a dirlo quel no. perchè evidentemente non riusciva ad arrivare perchè non era il momento giusto perchè quella parte di noi, doveva vivere quella determinata esperienza anche se drammatica, perchè tutto questo appunto si chiama vita, che resta per taluni versi avvolta nel mistero in un mistero che si svela quando ne riconosciamo appunto il mistero. Per noi arriva un momento di codifica. Penso a Matteo, che non sa davvero come uscire da uno stato di confusione che non sa fargli dire le cose che ha dentro, perchè sembra normale, ma in realtà non lo è affatto, perchè abbiamo qualcosa di tanto complesso dentro, che invece di dipanare, molto spesso ingarbugliamo ancora di più, perchè da soli, non riusciamo, e attraverso la fiducia del prossimo vorremmo farlo; ma non è possibile, poichè quel prossimo, molte volte , non lo è... per un fatto empatico, e via discorrendo. Ci sarebbe da parlarne ora (e ore), davanti ad una seconda colazione. :-) volevo risponderti in modo più sintetico, ma spero tanto di essermi spiegata. Ma noi sappiamo bene, che ci sono verbi e parole che vanno oltre ben oltre la loro formulazione... restano nei fatti, nelle immagini che trasfigurano, restano nelle ancore vere che ognuno di noi, abbisogna nel momento e modo giusto. Senza ansia e senza paura più. BUONA QUARESIMA A TE, CATE. e grazie, a te.
 
roby.floyd
roby.floyd il 15/02/18 alle 11:32 via WEB
Cara Roberta, occorre davvero un cuore aperto per comprendere a fondo il mondo in cui le persone autistiche sono come intrappolate, immedesimarsi...è praticamente impossibile, ma anche la più amara delle giornate può avere un altro sapore, vedi Matteo quando ti dice che il festival gli piace o che è ritornato ad avere interesse a guardare la tv. Ogni giorno fanno capolino sentimenti contrastanti: gioia, amore, rabbia, sofferenzaa, dolore... Non riesco più a ricordare cosa significa essere normale, nel linguaggio di quel mondo di cui faccio parte e che oggi non ci vuole, da quando combatto lo spettro della patologia dell'autismo e...dell'AUTISMO ISTITUZIONALE. Certo che comprendo quando affermi che la scuola superiore per i nostri figli non è altro che l'anticamera dei centri diurni, spauracchio dove, ahimè, confluiscono dopo la maggiore età e coesistere con altre persone con altre patologie che non hanno niente a che vedere con l'autismo, un autentico calderone, ma per la legge attuale è così. Ci manca la cultura giusta, anzi, siamo arrivati ad un divario sociale che è vergognoso a dir poco. Attendiamo da anni risposte efficienti e soluzioni altrettanto efficaci,ma...le tue testimonianze (ed io ne potrei aggiungere altre) stanno a dimostrare, appunto, che siamo ancora molto lontani. Magari ti rassicurano dicendoti:" vedrai tutto si risolverà " ed intanto il tempo passa e per noi che di tempo non ne abbiamo ((( il tempo ))) ogni giorno cresce lo sconforto perchè non sai cosa fare...unitamente a combattere nuovi problemi legati alla condizione di tuo figlio e ti senti disarmato, inerme, e qualche volta asettico...anche un misto tra angoscia e impotenza perdendo ogni contatto con la realtà, con la vita sociale ed allora si diventa disabili nostro malgrado e, nello specifico...autistici.
 
 
roby.floyd
roby.floyd il 15/02/18 alle 11:40 via WEB
E non potrò mai dimenticare quando m'imbattei (senza volerlo) tra le tue righe, capii subito che eri ( e sei) una mamma e una donna straordinaria ; tra i tuoi pensieri " vidi " gli occhi di una madre gonfi di dolore per l'autismo di suo figlio con la consapevolezza di essere SOLA... erano anche i miei occhi...ma ho rivisto anche quegli occhi ritornare alla speranza. Robbè, il nostro senso di responsabilità è elevatissimo e non possiamo permettere a nessuno di annullarci dove solo se ti sai difendere con le unghie e con i denti riesci a sopravvivere, dove il dio denaro vla fa da padrone, dove si è perso il rispetto per il proprio simile in un mondo che va sempre più di corsa lasciando indietro chi non è in grado di stare al suo passo poichè considerato un peso dalla comunità. Un abbraccio a te e Matteo.
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 12:09 via WEB
ce la faremo Roberto, e ce la faranno anche i nostri figli, è una promessa. Al cielo e a questi tempi. Ti abbraccio anche io, veramente,a te e a tuo figlio, che le nostre parole e il nostro grido, non siano solo scritte di coraggio e passatempo, ma un modo a proseguire e a farcela a dispetto di tutto quello che hai scritto. E di ogni miseria umana. GRAZIE infinite, io nemmeno dimentico, chi ho incontrato tra questi tasti sulla mia via.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/02/18 alle 12:06 via WEB
Roberto, caro, per quel che mi riguarda, è il mondo ad essere deficitario, - lo è nella sua dimostrazione nell'andare avanti, e rimanere nello stesso punto di partenza. e chissà chissà davvero che i nostri figli non lo abbiamo davvero capito, e che per questo, nel loro mistero, ci sia la risposta a tutto, e non sono solo parole, le mie: ci credo a quello che scrivo, e non è una consolazione ma il frutto costante di una elaborazione. Totale. Le tue PAROLE, SCRITTE ORA, SONO LE MIE PAROLE, SCRITTE. DENTRO AL CUORE E ALL'ANIMA. GRAZIE AMICO MIO
 
betaeta7
betaeta7 il 16/02/18 alle 11:51 via WEB
I colori, il sole...quelli ci sono sempre, nonostante tutto. Sei forte
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 16/02/18 alle 12:24 via WEB
Si :-) grazie!
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 16/02/18 alle 15:49 via WEB
si, i colori ci sono sempre e sono forte.. e vorrei esserlo ancor di più da non sentire più questo dolore.. ci arriverò.
 
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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

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GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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