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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIŁ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Marzo 2015

mostre

Post n°1076 pubblicato il 30 Marzo 2015 da Roberta_dgl8

Henri Matisse, Interno con fonografo, 1934. Pinacoteca Giovanna e Marella Agnelli, Torino

cosa dire?   se non immergersi? se non stare là?

Henri Matisse, Pervinche (o Giardino marocchino), 1912. The Metropolitan Museum of Art, New York

Magico Splendido Matisse!

Henri Matisse, I pesci rossi, 1911. Museo Statale di Belle Arti A. S. Puškin, Mosca

 

 
 
 

sistemazioni 3

Post n°1075 pubblicato il 30 Marzo 2015 da Roberta_dgl8

https://youtu.be/SD5engyVXe0

 

a me stessa, e ad Andrea.

 

 
 
 

sistemazioni 2

Post n°1074 pubblicato il 30 Marzo 2015 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Leggendo il post di un amico (http://blog.libero.it/ilbauledelnulla/view.php?nocache=1427713300) post n. 217,

mi  è tornato alla mente, dal post, che egli ne fatto, un libro. Molto difficile che avevo letto l'estate scorsa. E' strano, come i libri, anche quelli più complessi, ma che comunque ti restano dentro, e che ti aiutano a capire le cose, poi li ritrovi, e ti ritrovi anche tu.

Ci si arriva, perchè siamo noi ad arrivarci, è un abbraccio con noi, con le nostre evoluzioni, il nostro carattere, quello che siamo. tutto compreso. E questa è una cosa bella.

Ora, ho donato a questo amico, la pagina che avevo scattato questa estate, perchè sposava benissimo il suo post. Ora metterò anche qui di seguito, le foto, se non cambio idea nel frattempo, e se riesco a caricare anche l'altra, se nelle mie indecisioni ed insicurezze ataviche di tutto e del tutto, ci riesco.

Sono giorni difficili. Di confusione, ma anche di ritrovamento.

Voglio brindare a me..

Con il beneplacito della mia dottoressa. Che mi ha fatto i complimenti. Se tutto si svolgerà senza intoppi di sorta, e con forza tradotte in calma e pazienza, allora nel giro di due anni, potrò eliminare i farmaci che mi supportano.

Oggi, giro delle sette chiese.. oggi pomeriggio, dovrò andare in asl per il mio tesoro. La mia dottoressa è agganciata con l'altra.. sostiene, che il dosaggio del Mio Matteo è basso. Ma bisogna cominciare così con loro. Caterina, hai ragione nel tuo blog, che senza demonizzarli i farmaci, possono aiutare. Ed io, ora so' che, se anche avessi avuto, badante, filippina, educatori vari, camere iberbariche, viaggi negli stati uniti.. non sarebbe forse stato escluso nemmeno il farmaco. Certo mi interrogo e dico,che forse, con tutti questi aiuti, non sarebbero serviti? Ma a cosa mi serve pensare ciò e anche pensare a tutti gli errori che ho fatto con Matteo? Perchè io ne ho fatti. Ecco, voglio cominciare da questo; da non rifarne, e per questo che le decisioni che mi squarciano l'anima e mi provocano ulteriori dolori, le sto compiendo per poter anelare ad un minimo e poi una serena stabilità.

E' una primavera gelida.. a tratti calda, ma imparo ad abbracciare anche le escursioni. Vorrei che mi aiutassero loro a tenere a bada la mia impazienza e qualche lacrima che arriva, che comunque ho carpito dalla dott. da dove arriva e, mentre lo scrivo i M/K mi autano, mi aiuta il sole, e le persone tutte che mi porto nel cuore.

La radio, pure, stamattina mi ha aiutata.. a camminare sul filo di lana con me.. come se impercettibilmente, tutto stamattina andasse piano piano in circolo e nel giro giusto, come se questa macchina vitale della vita, andasse discretamente a giro pieno..

Il verde è intenso, e io mi porto negli occhi l'eclissi che ho anche dentro di me, questo mix, che non sono mai stata capace di dosare pienamente. Il susino è stato spogliato di tutti i fiorellini.. ma nell'invisibilità ormai del loro colore bianco, che si è magicamente unito con la pioggia, lasciando tracce sull'asfalto non è un dispiacere, ma semplicemente ciò che resta del loro bellissimo amore, naturale. Anche se i fiori rosa di marzo, sono meno rigogliosi, rispetto ai loro colori a causa della pioggia, non è una tristezza, .... no.

E' una realtà, bella a suo modo, di questo inizio primavera.

Ho salvato in foto il susino.. lo posterò? ci riuscirò?

e' come se l'inverno, abbracciasse ancora la stagione che l'ha seguito, come se si stessero tenendo la mano, prima che lui vada a riposare. E ci sono tutti i colori, del magico autunno che precedeva, che hanno lasciato la bellezza, che esce fuori, da questa primavera, tra la pioggia d'argento, e il magico colore bruno/rossiccio/marrone di certi alberi, quando poi, guardi il cielo lassù e l'arancio e l'azzurro si mescolano,e fanno strisce, e la natura dipinge da sola e senza maestri, le sue meraviglie.. Pietre preziose, colori pastosi e vivi, brillanti di acqua, e mi ritrovo sola, e senza meta, senza nemmeno più sogni, forse, ma nel sogno stesso.. senza ombrello! a gestire una piccola crisi di panico, perchè mi ritrovo in quella stazione, dove col mio Matteo, consideravo, degli anni 60 ricchi improbabili e fuori tempo, ricostruiti e vuoti, nella desolazione e mancanza di gente che una stazione invece ha. Poi ci sono tornata l'anno scorso per accompagnare la mamma, che da RomaVenezia sarebbe partita alla volta della Grecia, della Turchia, e della Croazia.  Il tempo, siamo noi.. ed io, mi ricongiungo, a tutto..(questa è la piccola cronaca del venerdì scorso quando sono andata alla stazione tiburtina, per acquistare un libro consigliatomi da un'amica, in una libreria che sta là dentro che hanno aperto da poco, perchè ho fatto la tessera in toscana. Ero stata in stazione tiburtina appena fatta, con Matteo, deserta e surreale, sembrava una cosa futurista.. ok, io la preferivo prima! piena di storia.. ora hanno abbattuto tutto, in una sorta di alienazione a tornare indietro, in un'architettura anni '60 esagerata per quella locazione,non bisogna essere degli ingegneri ed architetti per capirlo... ma solo attenti osservatori, ecco perchè col corpo capisco, e da là - la piccola crisi di panico.   Già.. ma non c'era già la stazione termini? italo? ma se son più gli esercizi chiusi, che aperti, e.... ok, certo i soliti guadagni ai soliti noti. - ma non era meglio riportare il mondo a quote più normali, facendo e riparando le vecchie vetture? so di cosa parlo, lo so bene. Osservo, conosco, so di chi ha lavorato in ferrovia, che c'era e c'è gente pagata per ripararle, perchè costruire, cose ultra e troppo moderne, quando si può fare, con quello che già c'è?, - esco, da ginepraio.. non mi piacciono questi giardini finti., NO.)

****

AL centro asl mi hanno detto che ho il naso greco:-) sorriso :-), non  mi importa che la persona sia affetta da un disturbo sulla fissa del naso (sono ignorante non lo sapevo!), eppure mi sono trovata bene, a parlare con questa persona.. e non perchè mi ha fatto il complimento, che ho comunque sentito sincero:-)  ... ma perchè era sincero lui, mentre ci parlavo, e sincera anche io, a non sentirmi male, a parlare con questa persona, al contrario, di chi, invece si reputa normale ed io, non mi sento bene, a parlarci. Spero si comprenda. Dei bei quadri hanno fatto queste persone. Erano nella sala di attesa, colori bellissimi, come quelli del cielo, ed io lego, con il mio filo, sottile, e salgo piano, la scala.. che dal deserto mi porterà alle stelle, e dalla fonte inesauribile che ognuno ha dentro se, attingo.. come faccio quando vado a prendere l'acqua.. quella fonte, che spero mi aiuterà anche ad affermare le mie ragioni.. L'assistenza domiciliare, c'è, ma ci marciano sempre sull'orario,, finanche l'operatore che segue Matteo da quando ha 9 anni, ma perchè? qualcuno mi può spiegare perchè? .

acqualung suona e la metterò..

qui.

Metterò quella che sono, che sono stata - le mie evoluzioni scritte ed in musica. Le mie sistemazioni.

E' la mia sistemazione personale, rispetto agli ultimi tempi, quasi lustri illustri; compresi quelli prima. C'è da lavorare, molto ancora.. non è vero che sono disoccupata. e sul profilo, non c'è scritta la voce "sto lavorando per me e per mio figlio".

Fra pochi giorni, sarà anche la giornata mondiali dell'autismo..

ho avuto inviti. Ma non me la sento, di andare dal presidente della repubblica.. Matteo quel giorno ha la piscina con suo padre e, l'invito è per genitori con ragazzi.. e cosa dovrei dire al presidente?

con l'accompagno che percepiamo, cosa c'è da dire?

e delle parate che già conosco? Certo non voglio essere nè fare la disfattista. Ho letto che anche su rai3 ci sarà tutto un giorno dedicato, era impensabile.. se solo penso, che una volta.. Respiro.

Ma siamo comunque lontani. Da quello che è scritto sulla carta. Dalle parole scritte. Che vengono disattere, perchè il mondo, non viaggia a quote più normali, ma ha fatto dei soldi l'unico vantaggio. A svantaggio, dell'Umanità che dovrebbe abbracciare, ricerca, risorse umane, possibilità, di chi, è stato ed è più fragile. Questo mi sento di dire.

Io oggi sarò in asl per monitoraggio sul  farmaco che sta prendendo mio tesoro, perchè siamo soli e senza riabilitazione. Perchè in classe non ci va quasi mai.. perchè non ha amici, perchè nessuno gli fa mai una carezza.. Anche se le ragazzine brune gli sorridono e lo guardano, e non solo..

è sempre bello, nonostante la maledetta adolescenza. Profuma,  è dolce, nonostante le regressioni, la violenza, l'oppositorietà, le botte che da , quando non capisce più nulla. Se fossi una ragazza, amore della mamma, ti starei sempre attaccata, non c'è nulla di brutto in te, se non il tuo autismo, che comunque mi fa essere quella che sono adesso, oggi. Se fossi una ragazza ti starei sempre attaccata e ti riempirei di baci continuamente.

Una lacrima, che ritrovo, che richiudo, nel mare della vita. E forse a quello anche servono i libri. (oltre ad allenare il pensiero).

Vorrei scrivere ancora, dei miei occhi che hanno bevuto l'arte .. piena di colori e bellezza, della commozione davanti a Chagall del sogno davanti a Matisse, bello entrare nelle sue stanze, e nelle sue aurore.

E.. della tecnica e precisione di G. Morandi. Molto curata la sua mostra, ho capito le cose da sola; e ho fatto foto, che poi metterò.

Io sono ignorante, lo ammetto.. ho fatto storia dell'arte a scuola, . si, ma insomma, ne so poco. Però ho respirato, letto, e l'arte ha molto da insegnare, ad una persona che come me, ha bisogno di cose belle da contraltare a tutti i calci, i pugni le sfortune e le sofferenze.

C'è un tempo nuovo da costruire, scriverlo, mi aiuterà a costuirlo. Sono lenta, ho i miei tempi.. una volta lo scrivevo sul profilo, .. veloce e molto per certi aspetti, lenta, per altri.. eh, non è mica colpa mia, se, la vita, per me, è stata una sorta di surreal road, tra il far west e le stelle.

Ora devo chiudere, quanti altri pensieri, vorrei riabbracciare. Mi servirebbe una sigaretta da fumare, lenta, facevo bene ad accettarla da quel ragazzo con la sindrome del naso perfetto (arriva giusto appunto pure lui!) :-))  mangerò un pò di pollo freddo con patate, ora so, perchè non ho appetito e mi si abbassa poco poco il tono dell'umore. Ora che lo so, so ch esarà meglio.. ti ho rivisto stamattina, amore mio, mentre un pò curvo nella tua composta rassegnazione, salivi le scale.. riuscissi a limitare i rumori, di cui mi sento responsabile. Forse è stata colpa nostra della musica? ma io, l'ho sempre ascoltata molto bassa, e non voglio colpevolizzarmi.. si evolve ed anche l'autismo evolve, ed anche le anime di chi ha avuto in dono un cervello disarmonico, sentono le variazioni.. potevo far molto, per te, amore mio, ho dovuto far tanto anche per me, per tutti e due, col poco bagaglio che avevo..

si, lo so, abbiate pazienza il posto è mio.. ora rileggerò questo piccolo sfogo, sistemazione, evoluzione, miei.

Poi metterò i brani, che mi hanno accompagnata.. e poi le foto.

 

Vi abbraccio con le parole, si può quando si deve salire, in questa vita, e ripenso alla ragazza giapponese, in uno dei miei altri fallimenti (il buddismo) che mi diceva che Matteo mi è stato mandato dal budda più o meno, per sentire dentro me, la buddità.. ok sorrido.. mi sa tanto di consolazione cristiana, che non accetterò mai fino in fondo, è impossibile per un genitore, ma come lo disse lei, mi ritorna, ora, e a questo sono servite e servono le buone parole preziose, ad alto titolo. Anche se poi si resta soli, nel mare prezioso di lacrime che ognuno racchiude dentro se, nello scrigno del proprio dolore, e mi torna in mente, anche l'aforisma di Kafka, che scrissi qui, nel 2013 sul mio blog.

Ora chiudo, la pagina di questo mio diario, scrigno, in cui ci sono io.

https://youtu.be/u1xY7Heaqg8      stupenda... cosa poter dire di più? capolavoro?

bellissima questa versione di LIEVE, trasmessa alla radio mentre le onde mi accompagnavano ai miei ritorni     https://youtu.be/gtrvs8rKVKQ ,

e poi, una canzone leggera..

che fa parte, di me, e dei miei ricordi. Io al mio Matteo ho fatto sentire di tutto, anche la musica leggera di piccino, luna pop, tiro mancino, neffa. Ma era lui, che con le sue manine stupende, prendeva i cd hardrock e bluss, e De Andrè. E i marlene anche.

Ora le sue mani, sono così diverse, vittime dei suoi manierismi, che da ragazza, in parte furono anche i miei .

Ce la faremo.

https://youtu.be/okTTgqkviSE

 

 
 
 

sistemazioni 1

Post n°1073 pubblicato il 19 Marzo 2015 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Se non scrivo ora, non lo faccio più.

E devo farlo, soprattutto perchè so che le parole, mi aiuteranno anche stavolta. Forse non saranno bene legate fra loro, forse risulterà un caos di fondo, ma non mi importa. Importa invece che esse possano legare la spinta che mi serve da dentro, per poter riemerge, da questa sorta di inabissamento, che non mi piace. Ringrazio, le splendide persone che mi accompagnano in questi giorni. Persone, che insieme ai loro occhi e al loro cuore buono mi hanno accolta, accompagnata e sopportata.. insomma ci hanno provato, sebbene, ognuno sa da se, e dentro se stesso come si sente. Ma sapere, che qualcuno, che non si conosce, si affida e gli puoi affidare tu, anche il tuo malessere, è una piccola conquista, di questi tempi.

Qui ci sono le anime delle persone, che un dì, davvero vorrei potessero tradursi in possibilità. Io ci ho sempre creduto ed anelato, perchè sono figlia di questi tempi a cavallo, tra un passato che sembra lontanissimo e la tecnologia. insomma, si capisce!

GLi uccellini sono strafelici, non mi ricordo, a memoria di averli mai sentiti così eccitati, forse, me lo sono scordato, o forse, invece, è proprio così! Mentre il mondo, fuori impazzisce, la natura ci dimostra tutta la sua potenza, e la vitalità nonostante noi.

Quello che credevo mandorlo nel giardino qua sotto è rimasto intatto nonostante la pioggia battente. A me  piace pensare, alla sua alleanza con le stelle lassù. Quelle che hanno tempestato come diamanti il vestito del cielo, allora, appunto, in una magia speciale, si sono staccate, hanno stretto un'alleanza con l'albero e la pioggia nulla ha potuto. Forse alleata pure lei.

Non è un mandorlo, ma un susino. Insomma un albero da frutto; me lo ha detto il giardiniere, ieri Emanava un profumo delicato, dolce che sembrava infondere (e la infondeva difatti) una serenità nuova. Fatta di calma. Di una calma che mi faceva sentire addosso le carezze del tempo. Un tempo nuovo, in cui il tempo, mi guidava piano piano. Senza radio, solo con i miei pensieri. Il tempo ed i pensieri si combaciavano a tratti. Il tempo sembrava accarezzarmi e suggermi solo calma. Io con lui, sistemavo le cose che capivo insieme a quello che cucinavo. Tempi nuovi, in cui la consapevolezza sembra un'onda tremebonda che mi tira giù ogni volta che provo ad entrare in acqua. Mi dicevo stamattina, che sarebbe stato meglio, annegare là sotto. Andare in un mondo, in cui non è vero che non ci sarebbe stato niente. E' vero che erano i pensieri di una bambina che consapevolmente se ne stava andando. Era così bello, dopo la carenza di ossigeno e il vomito dell'acqua, abbandonarsi a quel flusso. Direi, una cosa meravigliosa, se ci ripenso oggi, come stamattina, non posso fare a meno, di sentirla una cosa fantastica. Meno fantastico è stato il dopo. Come la mia fantasia, e tutto quello che precocemente avevo già capito, cozzare con il mondo circostante, esterno. Anche se, rivedendo le foto in un ammollo di un altro mare trasparente, e il bambolotto che era Matteo  da piccolo, ci ripenso, e le risate che ho fatto, mi fanno bilanciare, il tutto.

Non è stato solo questo il pensiero. Dal panettiere, al supermercato, al reparto panetteria, non c'era più una signora altera, che cerca con le unghie e con i denti di farsi rispettare. C'era una ragazza arruffata, a cui tutti danno del "tu", e mi capitava il panettiere antipatico. Con gli occhi da coniglio stronzo e l'orecchino. E siccome prima, aveva offerto i bignè di san giuseppe a tutti (per comprarli, comprateli, da imposizione del supermercato), lo anticipavo, decisa. 4 rosette gonfie, la pizza, e niente bignè. Secca e decisa. MA

in un lampo, usciva fuori colei... me. Anzi, me - ne - dia uno. "èHH ha visto, è meglio, è la festa del papà oggi".  gIà ORA , ora ora ho capito.. i mie pensieri sono come un lampo, più veloci della scintilla di un'elettricità. Stupiscono anche me. In un lampo, il lampo, del mettere pane e pizza e separarli, - almeno a me, sembrava un attimo velocissimo, un baleno.. m è apparso papà.. mio padre. L'acqua, l'annegamento. Il mio ex marito, Matteo.. e il dolore che ci unirà. Non separi ciò che Dio ha unito. Ecco, il dolore ci unirà per sempre. QUel dolore PER l'autismo di questo nostro unico figlio, che ha cancellato, in un attimo il rancore di anni sbagliati ,di scelte sbagliate di caratterialità sbagliate, ed anche di un'aula in cui, (e c'era di nuovo papà in bianco e nero) - ha cancellato tutto.  Voi non lo sapete ho detto, dietro il banco, le vicissitudini della gente. "Sto comprando un bignè di san giuseppe per il mio ex marito, perchè mio figlio non lo può fare". ... E proprio con il commesso sbagliato. mannaggia a mè. Com'era? ama l'imperfetta prossima tua con tutta te stessa.. (mi ricordo la vignetta di snnopy e charlie brown in gallery e sul blog) diceva più o meno così. Non sono spudorata, nè senza ritegno, il posto ed il luogo sono miei. Rispondo io, di mè. Davanti a Dio, alla legge, e soprattutto dinanzi a me stessa, in primis.

Uscita da là, mi caricavo la spesa, e lasciavo la macchina al supermercato. Carina sta cosa! la testa ce l'ho in testa, ma il dispiacere è immenso. Offusca. Offusca la vista, offusa il respiro. Ti fa capire tutto l'intelligenza, e le cose le sai pure se non le capisci, le conosci senza saperle, anzi le sai senza conoscerle,  ma poi ti scordi, perchè il dispiacere, delle cose della vita, ti porta via mentre pensi che lo stai sistemando e mentre ti dici, che fredda devi rimanere. Magari raccontare e rapportarti pure, con le persone anche quelle della strada o del quotidiano, MA, diversamente. Non ci riesco ancora. Ripenso alla mamma,che mi diceva sempre che parlavo troppo. O ripenso a qui, a quanti occhi ho dato in pasto me stessa. Ma so che c'è chi ne ha fatto tesoro delle mie parole, e so' che c'è anche che mi serve a me,  per dimostrarmi e consolidare, che sono una persona di valore. E molto. Ora, un mazzo di chiavi, (  in un giro di chiavi!! la GIUSTA scelta e DECISIONE presa) una porta che si è appena riaperta e chiusa, mi hanno riportato alla realtà, chenon è fatta di bontà, ma di freddezza, che devo mantenere. E allora, nulla c'è di strano e di male, ma semplicemente, un solo fatto.. che si chiama equilibrio, e bacio col sole. E' una giornata stratosferica, in cui, il sole, mi suggerisce di sorridere, perchè il mio sorriso è la sua equazione.. illuminati (non so dove va l'accento!) da te stessa.. lascia i dispiaceri andare via da qualche parte, lavora per convogliare imperturbabilità che ti è servita per fare i passi di decisione la più giusta della vita, insieme al dispiacere e alle cose che hai capito di questi anni, anche rispetto alla virtualità.. rispetto alle cose, che ora ed oggi sembrano spiazzarti, ed invece, con orgoglio, rivendicale, abbracciale, comprendile, archiviale, sorridigli...

Ringrazio Eli, dovunque tu sia.. i film che mi ha mandato.. ringrazio per un attimo anche i miei occhi che non hanno saputo vedere (già troppo oltre erano!), il mio cuore lanciato troppo avanti, qualche professore dei desideri e non.. E soprattutto ringrazio me. Ringrazio me, per la mia memoria ferrea, anche se mi scordo le cose, la Memoria quella con la emme maiuscola e la erre che simboleggia il ricordo di ciò che davvero E', - è lei forse il mio genio personale. Del ricordarmi e della protezione, che sa dare/fare. Nel tempo, in cui i miei occhi ed il mio cuore, erano troppo sicuri di qualcosa di meraviglioso, essa archivia, ciò che poi torna utile alla realtà delle cose.. sarebbe smarrita in un raggio di sole a sua volta, sarebbe evaporata in manifestazioni assolute di realtà possibile, non servirebbe ora, a mettere in ordine una serie di kappa, non 3 per s()-fortuna di nefasta memoria, ma quattro, grazie a me. E grazie a un filo di seta e di acciaio, che mi fa rimettere a posto le cose, qua dietro.. anzi, ora a ben pensarci le kappa sono cinque ( e sorrido). Il pensiero a braccetto col cuore libera l'anima.. Sono felice di me stessa, nonostante il disgusto profondissimo, ma è acqua passata anche quella. Passa per me, sempre, l'acqua sotto i ponti, e tanta.

Il mio Matteo, in questa sorta di pensierini come quelli delle elementari, si comporta sempre più da punk. Si. Un'amica, qui, mi diceva di raccontare.

Sì, racconto. Matteo, ha preso l'abitudine di sbottonarsi i pantaloni e fare la pipì a mo di angioletto delle fontane.. è un divertimento senza pari (per lui), perme no. Non è un angioletto; viviamo in un condominio, e non sempre prende la mira.. Vi immaginate?

stamattina, ho dovuto fare uno sforzo senza pari per alzarmi.. non mi importa più del come sarebbe stato, (è strano!) _ forse e certo ne piangerò ancora, ma ora ed adesso, non mi importa più del come sarebbe stato.. no, non ti accompagno a scuola, vai solo io ho sonno e resto a dormire. Sono e sarò sempre IO,quella che ti accompagnerà, Amore mio che lotti con tutto te stesso, da qualcosa che ti ha rapito, chissà forse i marziani per farti capire, tutte le cose, che noi non capiamo. Mi difendo con il mio romanticismo:)

come fui... metallaraRomantica (e sono). e siamo.

Trascinarmi poi, nelle scelte e decisioni, nell'accozzaglia di vestiti, ho la tuta, un maglione che mal si coniuga senza un filo di trucco, senza niente sotto e un piumino che non c'entra niente con i colori, di sotto, mi viene da ridere.. ma mi danno tutti del tu. (ok pure un pò grunge, va da se) eh.

Rimorchio i ragazzini, per la strada (e mi viene da ridere lostesso), e mi dico, che ci deve essere il modo, per fare far pace a sta ragazza farla raggiungere con la bambina, farla abbracciare con la donna... che ogni volta, ogni volta che vedo la signora del tg, mi torna a bomba quella che fui, che ho provato ad essere.. ogni volta che con le mamme delle elementari - si stupivano di me, e volevano che fossi semprecosì.. del mio ex capo, che quando ricevevo sceicchi, personaggi importanti, calciatori, e via discorrendo, mi diceva, ma perchè non è sempre così ? avvocà!!! e mi dia più stipendio che poi glielo faccio vedere io.. e mi riviene in mente, quando invece, mi presentavo come oggi, e gli dicevo scusi, e lui, mi diceva che non faceva nulla.. perchè sapevo inchinarmi con i clienti giapponesi, con le persone dell'iran, con le persone delle aree più sperdute dell'asia, ed ero la segretariapiù veloce della terra.. lui era contento così. E sono ancora qui, a ricordare a mettere tutto negli scrigni, ad avere ancora bisogno di questo posto, perchè nonostante tutto nel bene e nel male

ne ho ancora bisogno.

 

Ieri al bar, il principe adorato salutava l'inverno con la sua “generale”. Stamattina la voce soul più bella d'italia, cantava di voler essere un girasole,come me, come le foto di quel giorno bellissimo, e mi dico, che la mia genitorialità è preclusa e ferma nelle foto, nelle mamme spettinate come me, a spasso con i piccini nei passegini.

 

Il tempo è troppo veloce, per la mia adorata scrittura. Matteo è in piscina con suo padre. La pasta e ceci mi aspetta. Ieri la mia lentezza e calma di questo tempo nuovo mi ha fatto preparare un minestrone buonissimo, una carne alla pizzaiola, che Matteo ha divorato.

 

Stamattina, sono entrata nel negozio per vedere lo scrittoio.. non c'era quello che vidi; e forse non potrò comprarlo mai.. ma penso ad Ikea. Mi viene in mente Patrizia, che mi resta, Monica. Le persone care qui. Non importa se non mi riconosco nelle persone per strada, sempre,  e in questo stralcio piccolo trampolino di primavera, ci sono più che mai, spettinata e confusa, nel viaggio che sto facendo dentro me! E ' un viaggio difficilissimo... praticamente sto girando tutto il mondo! Ma non a vuoto.. no no. Sto facendo tutto le strade, quelle polverose, quelle asfaltate, vedendo gente di tutte le razze; sto rimettendo a posto i fotogrammi che mi hanno fatto male; ma non erano loro a farmi male, no. Era chi li usava, pensando che io non sapessi/capissi/vedessi. L'esercizio della mia memoria e i miei fili ancora integri mi fanno rimettere tutto a posto.

 

Ho dovuto fermarmi. Mi hanno chiamato dalla cooperativa che segue Matteo per l'assistenza domiciliare. Che ho ottenuto, e che è partita. Lo so, che non riesco più ad aggiornare il blog.. non si capisce un tubo!! :-)

 

Mi hanno chiamato, per dirmi che a ridosso di Pasqua, nei giorni di chiusura della scuola organizzano delle uscite. Non c'è più Capalbio, non ci sono più i viaggi. Non mi importa e dico davvero. Mi importa solo una data, al momento, in cui potrò far benedire questo appartamento. Inc cui potrò decidere sul serio di rimettere a posto le cose. Vorrei poterlo fare subito, ora. Non mi è possibile, e non ci sarà una data sola, forse. Su questo devo portare pazienza, imparare la calma e la pazienza.Forse lo manderò. Magari con i recuperi, e con un giorno in meno, forse riuscirò a pagargli queste uscite, ora, che siccome tutto cambia, e una parte di me, già rinuncia da un pezzo alle velleità femminili anche quelle minime, non mi importa.. anzi, è un segno di forza in più. Ma devo uscire dal gorgo, ingorgo, dell'inabissamento.. e questo post, mi serve a questo.

Poi lo correggerò.

Ci sono errori di forma nei verbi, lettere mangiate.

E poi voglio ancora scrivere.. mentre mi godo la piccola libertà ancora non perfetta, perchè quando c'è un po' di più non sto qui al pc, e quando mi sento ispirata, non ho tempo. E mica sono una scrittrice. Solo una testimone, di questi tempi, miei. Nuovi. In cui devo cucire i ricordi, quella che fui, qui e fuori, di qui. Totalmente, completamente e serenamente. A dopo.

metto una canzone, già messa, precedentemente e da poco, ma che ho avuto in mente tutto ieri.

A dopo!

https://youtu.be/A8iFcLpz1E8     ... forse E' il mio piccolo riscatto :-)

:-)

 

 
 
 

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Post n°1072 pubblicato il 05 Marzo 2015 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Avrei voluto salutare febbraio, come si deve. E non ci sono riuscita. Lo faccio oggi. Saluto il mese che ci ha lasciati. E' stato favoloso e bellissimo per certi versi. L'inverno ci ha regalato assaggi di primavera misti, con lui. Giornate di sole spettacolari - che sembrano già così lontane e dimenticate. Eppure quella luna improvvisa, quelle stupende stelle, non sono solo un ricordo, di questo febbraio, che mai dimenticherò. Si sono accese entrambe, nei giorni e nelle notti, a farmi ancora stupire nel guardarle, da lassù a darmi la forza ed il coraggio di proseguire nella mia strada, quella delle scelte pianificate.

Una piccola breccia - a rinsaldare. Un ponte tra l'estate passata, l'autunno pieno di acciacchi miei, le feste ultime da salutare che non saranno mai più le stesse, le stagioni, in cui non riesco ad abituarmi e staccarmi completamente. Il fatto è che tutto cambia e si modifica come è naturale che sia. NOn riesco ad incollare le consapevolezze al tempo, come se restassi sempre un pò in ritardo. Non so se è proprio così, o è una percezione alterata. Starà quasi per arrivare una nuova estate, ed io, ancora devo riprendermi dalla precedente! Ripenso alle strade autunnali percorse con mia sorella nel magico parchetto cittadino, strappato al cemento, ai suoi colori stupendi, fotografati e non inseriti.. e all'epifania sospesa tra villa borghese e la luna, e lo scintillio di una Roma multietnica sospesa dalle stelle artificiali che si davano al mano con quelle del cielo. Tra vecchi film ritrovati, respiri bellissimi, nel trampolino apripista del mio destino un pò deciso, e i mali del mondo che continuano imperterriti a voltare mani e faccia. Febbraio  è andato via, e si è portato via anche me. Siamo andati via in un mare celeste di possibilità impossibili ormai. In quelle stelle meravigliose, una bambina chiusa piena di stupore ancora guardava su al cielo per trovare nuova forza, e dirsi ancora che è giusto quel che ha fatto.

Non voglio piangere. Basta tutta la pioggia del cielo. L'inverno si fa crudele, perchè non vuole andare via. Perchè sa che abbiamo già dimenticato quelle stelle più splendenti dell'estate, perchè è nella sua profondità che abbiamo saputo vedere l'estate infinita, in cui il gelo frizzante era mitigato dalla luce stupenda, di stelle bellissime che ancora, da lassù ci guidano il cuore e per un attimo ci rapiscono al dolore sempre vivo. Che ognuno sente. dentro di se.

Non ho digerito nè il caffè del mattino, nè la colazione. Come non digerirò mai l'autismo. Lo odio. Non odio il cappuccino, non odio il caffè.. e forse nemmeno l'autismo lo odio, è il dolore che vorrei vomitare, o anzi, riuscire a digerire, e non mi riesce, è fermo in un pianto che si è stancato pure lui, di venire giù. Basta la pioggia del cielo.. romAtlantide, piove ininterrottamente da ieri pomeriggio. Strade allagate, non so come farò OGGI. Niente piscina. Ma non possono trattenere Matteo fino all'ora canonica. Incastri perfetti, a ognuno il suo comodo, e io non so davvero come fare. La mia magica utilitaria non è comunque un suv nè un fuoristrada, e le strade, sono piccoli mari nel cemento con buche che là sotto magari ci fosse atlantide per andare a sognare unpò come in un oblò un sottomarico, nella roma imperiale fermata dall'acqua, romaatlantide appunto, una sorta di magia di spartiacque del mondo - di ombelico immenso tra nord e sud, la perfezione assoluta di ciò che fu, o che provò ad essere..

Mi fermo un istante. Raccolgo i pensieri, come acqua che cade dal cielo. Forse le stelle, d'accordo con le nuvole voglio lavare via ogni dolore.

Ho provato a grattarlo, via. E' rimasto il segno delle unghie. Mentre mi aggrappavo contemporaneamente grattavo via il dolore, con le unghie. La pioggia arriva a lenire tutto il male, e lo lava via.. lo lenisce. Ed io penso agli stivali antipioggia che oggi tornano utili. Penso che le lacrime di chi soffre sono tutte in questa pioggia, nell'acqua, che sembra rimettere tutto a posto, anche se crea disagio, disagi. E stamattina, nel letto avrei voluto dormire ancora un pò.

Il vento gelido, improvviso dopo la traccia di primavera, nei gradi e nel pallido sole, e vento di scirocco, era la mano invernale tesa alla primavera, ma marzo è un mese stranissimo, da sempre, e l'inverno, non vuole andare via, vuole fissarsi e lasciare un ricordo eterno, vorrebbe lui, al contario essere indimenticabile.. allora si fa severo il suo vento, vuole vedere se resistiamo è una prova di forza dolce, alla fine, mi ritira fuori la scrittura, sembra volere rimettere a posto, anche ciò che non si riesce a digerire.

Dove porterò Matteo, oggi? come riuscirò a tenerlo in casa? Questo ragazzo è diventato altissimo. Sale le scale di scuola da solo.. piano. Leggermente incurvato. In quella curva solitaria c'è una sorta di rassegnazione personale e dignitosa, che sfocerà poi, in calci al banco. Il silenzio sa parlare e dire, e fissare quel momento che si porta appresso tutta me stessa, ed è per quello che non riesco a digerire. Il mio diario si fa scomposto, non lineare, purtroppo; mentre invece io so, che un diario asciutto e stringato, sarebbe opportuno ad accompagnare l'autismo e me.

Febbraio ha accompagnato nel cielo e nel sole, e nelle stelle, le mie decisioni. Ho ripensato indietro ad un pirata, ad un principe e ad una vampira solare.. (sorrido). Ad un funghetto ed  ai mie lustri che avrei voluti più scintillanti.. forse le stelle, lassù brillavano a dirmi, che è stata quella la connessione che la mia retina ha fissato nel cuore. La retina nel cuore ha permsso alle stelle di brillare, di fotografare nella memoria non solo le paranoie, il dolore e tutto quello che non riesco a digerire.. le stelle, luminose per un attimo hanno davvero portato via tutto, e mi hanno fatto comprendere, completamente, gli attimi immensi ed infiniti, in cui siamo un tutt'uno con tutto il nostro stupore e forse non ci siamo più - siamo completamente persi nel tempo .. sospesi per sempre. Leggeri e un tutt'uno con la natura in una stretta dolce e immensa, che vorremmo restasse in un letto tra la pioggia e il calore di una persona che la dividesse con noi.. non sono invidiosa, di chi, stamattina ha vissuto tutto questo.. sono certa che questo esiste, a me basta di crederci, e non perchè sono una sorta di personcina che si accontenta.. no. Sono una persona che ci crede, perchè altrimenti non ci sarei più , qui a dirlo..

Vorrei continuare a scrivere ancora..

a far sgorgare le bellissime parole avvolte nelle rose della val d'orcia, o nelle bellezze delle opere d'arte di questa nostra terra. Vorrei dire, che la città eterna, non può essere spazzata via da nessuna orda barbara che ha sotterrato ancor di più gli illustri pennelli e l'illustre pensiero riducendo solo ad orda di barbarie la civiltà umana.. questo i miei occhi anche hanno dovuto registrare, in qualche cosa che non dimenticherò più.

Sono tempi strani i miei.

Gli uccellini non ce la fanno a cantare. Contano forse le goccioline anche loro. Non vanno in letargo, resistono. In posti asciutti e piccini, si sanno fare piccini che non si vedono più.

Ma stamattina e stanotte hanno accompagnato il mio sonno; il loro cinguettare mi ha dato la forza, di sentirmi ed essere come loro. Che in tutte le prove, che mi è dato di provare, che atterebbero un bisonte un bue, io sono proprio come loro. Che riescono a cantare nella pioggia battente di questo marzo iniziato crudele, e che sembra volere far affondare in mondo.. ecco loro resistono ed io, sono come loro.

ieri il mio cavaliere, ha ricominciato a cavalcare, dopo l'assenza di quasi tre mesi. Io rilassata in macchina ero avvolta in una sorta di torpore, come se tutta l'ansia accumulata degli anni precedenti non ci fosse più.

Chiedo alla pioggia e a questo tempo nuovo, una possibilità ancora nel quotidiano. Mi dico, che è già una ricchezza di questi tempi, aspirarvi ancora, al quotidiano. E voglio raccontare di te, piccolo grande uomo di acciaio, e di me.. che non so come farò.. ora, che le decisioni e le scelte sembrano pesare di più della pesantezza di quando non si erano prese! è un peso strano, questo nuovo. Una consapevolezza della novità di cui non avremmo voluto nemmeno sentire parlare, ma premeva fortemente perchè era quella l'unica strada praticabile, tra le macerie.. invece di ogni giorno costruire ciò che cadeva rovinosamente ogni volta di nuovo giù... forse era solo una sorta di paura a non incamminarsi.. sì. Questo è.

Respiro profondamente. vado alla mia quotidianità, con un sorriso del cuore a chi poserà i suoi occhi sulle mie parole ingarbugliate.

Ogni volta che occhi si sono fatti mani, qui, hanno anche asciugato lacrime e toccato e condiviso sorrisi.

Sono un pò stanca per la play list..

tornerà forse il tempo della scrittura scintillante insieme alle note a profusione..

Vi lascio con un brano che ha scelto il mio Matteo e con l'immagine di saluto al mese passato.. ciao febbraio 2015..

Matteo non ha esplicitamente richiesto il brano..non ne è capace.

Ma mentre io lo ascoltavo è uscito dal bagno.. si è fermato “non la togliere mamma”, da li ho capito che gli piaceva.

Tanto.

E' strano lui sa fare magie.. quando continuo a chiedergli chi è quello? Lui dice “io”. Ed è allora che il bimbo sul mondo che vuole toccare una stella, sembra crescere anche lui, insieme a noi, in una sorta di illusione buona, a portar via tutto quel che di sbagliato c'è stato, insieme a tutte le paranoie, di cui vorrò scrivere, o forse si dilegueranno da sole, dentro di me, piano piano torneranno tutte a posto.

 

https://www.youtube.com/watch?v=9FPttLYUHz4

 

 

 

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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