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once upon a time : il vecchio e il mare

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riflessioni di una donna che lavora sul mare

Post n°48 pubblicato il 26 Settembre 2013 da saltwater57


pubblico con piacere queste riflessioni della collega Trischitta Angelina:


GENTE DI MARE

 Nell’ ascolto giornaliero del rumore del mare, ti rendi conto che lui comunica con te in tanti modi.

Il tuo orecchio si delizia del fruscio dell’acqua e anche tu,  perche’ lo ami in ogni suo tempo d’umore.

Lo ami quando è calmo, lo temi quando è agitato, ti fa’ paura quando è in tempesta, ma alla fine ti fidi  sempre di lui, che con qualsiasi tempo sia ti riporti a casa.

La nave è molto affascinante in se stessa, in essa puoi sentire sensazioni differenti fra la partenza e l’arrivo in porto.

Noi gente di mare, viviamo alla giornata, con la speranza che lui ti ascolti e non si agiti. Tutti le volte che la nave lascia il molo, tu con essa saluti chi conosci e il porto, e  pensi e speri che ogni partenza abbia un rientro.

Quando torni in porto e tocchi terra, il tuo cuore si riempie di gioia, per le paure scampate, e ringrazi Dio di averlo fatto .

Nell’ avvicinarsi, ti affascina vedere quegl’uomini sulla banchina che ti danno aiuto nel farti rientrare in porto la nave, i tuoi occhi girano cercando qualcosa a te nota e la felicità ti prende il cuore.

E’ un qualcosa che non si può spiegare, solo chi lo vive giornalmente come noi lo può capire.

Durante tutte le traversate ti rafforzi nel temere il mare e non sentirti  male.  La tua forza interiore ti spinge a essere concisa e concentrata su lui.

Quante volte siamo partiti con la bonaccia e poi nel canale è arrivata la bufera, ma la nostra forza nascosta  e il nostro cuore, spera sempre in un rientro anticipato, e quando poi vedi in lontananza terra, tutte le tue paure scompaiono e la felicità prende il sopravvento.

La nostra vita non è facile,sempre pronti a partire, con la valigia dietro la porta per prenderla a volo e andare a destinazione.

Non possiamo scegliere quando partire, se con il sole o con la pioggia, quando si deve andare si và con qualsiasi tempo sia.

Negl’anni, tutto questo mi ha maturata, facendomi superare ogni paura per qualsiasi tempo   d’affrontare.

La vita di bordo non è facile,devi cercare di entrare in punta di piedi, in un meccanismo molto sofisticato e delicato, che se entri nel modo sbagliato non hai scampo per fare una brutta vita sul ferro navigante.

Non credo che sia semplice vivere sulle navi, ma chi lo fa, che sia per hobby  o per bisogno, è molto dura, e negl’anni i postumi del freddo, del sole, del sale, si sentono e non ti danno scampo per regalarti una brutta anzianità.

Ma la cosa più difficile in se stessa è la convivenza, è un rapporto di persona a persona, o lo fai o te ne vai.

Andare d’accordo con tutti, o con pochi è lo stesso un’impresa, ma se devi lavorare lo devi accettare e cambiare.

Il tempo va avanti lentamente, verso la fine del lavoro, e l’inizio del pensionamento, almeno si spera che si arrivi al godimento tanto atteso della fantomatica pensione,perché con tutto quello che raccogli a bordo, fra malanni e postumi irreversibili, ma soprattutto gli infortuni che non mancano mai, forse sarai uno dei pochi marittimi che arriverà con leggeri problemi alla tanta attesa pensione.

Ma non finisce lì , perché quando sarai a casa rilassata e libera dal lavoro, andrai al porto e guarderai l’orizzonte e li vedrai passare tutto il tuo film della tua vita, trascorsa sul grande amico mare.

………………………....………………………………...............................................……………

Grazie amico mare, che in tutti questi anni di lavoro sofferto, mi hai dato il pane, pane che non è stato spesso morbido , ma comunque sia, è stata,  una bella esperienza di vita, e ora che ho avuto la grazia di arrivare alla pensione, il mio cuore è diviso in due,l’amore eterno per te e il mio riposo tanto aspettato.

 

 Trischitta  Angelina

 
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