Creato da samde il 31/05/2012
vita,poesia e tutto il resto
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Di quando tra le braccia ti tenevo, nell'aspettazione di un sorriso.
E tu che quel sorriso mi donavi, nell'incoscienza dell'immenso dono.
Ti guardo e nel tuo viso, in ogni sua espressione, rivedo gioventù, sorrisi, lacrime e ricordi...
Ed ora il tempo chiede il suo tributo ad ogni giorno,
io mi sorprendo spesso a chiederne la grazia, per te che solo ora affronti a passo incerto, la lunga ed affannosa strada dell'adulto.
Io prego solo"FA CHE SIA FELICE" e di una cosa non devi dubitare,
io resterò nascosto ai tuoi occhi incerti e mentre affronterai quella tua strada,
attento colmerò ogni pericolo.
Perchè io quel sorriso non dimentico e te ne sarò grato all'infinito.
Corri ora e non ti preoccupare, non ti mancheranno mai amore ed attenzione.
Sei un bimbo fortunato... capirai, quando alla vita non potrai più chieder niente.
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Ma come fai a crearmi un buco nello stomaco,
con che diritto rubi l'attenzione del mio cuore, che ormai non sa nemmeno d'esser mio.
Avevo gli occhi sai, due grandi occhi scuri, che ora son lo specchio del tuo viso.
A volte mi ritrovo con me stesso, in un angolo rubato a questa vita ed obbligato quasi a respirare, stringo fra due lacrime un pensiero:
Dio fa che questo idillio non finisca,
fa che il mio cuore non mi riconosca
e fa che questi occhi spalancati rubati da un sorriso d'altro mondo, riflettano in eterno quel suo viso che ha dato un senso al tentativo d'essere.
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sono colui che voltò le spalle,
l'inetto che spalancò le ali all'invidia,
ero straordinario, sono libero.
Ma la libertà si paga con la sorte
ed io che alla sorte ho estorto il merito, vago in cerca del creato.
So della fine che mi attende e della sua certezza,
per questo conto i giorni con le anime,
anima per anima minuto per minuto.
Rido a forte voce per l'indifferenza e mi rallegro di chi non crede,
vado incontro al giorno della resa con la certezza d'esser stato nel male il migliore,
il più adorato.
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Dove risiede il tuo bacino di quale forza sei figlia e di che dolore sei il premio,
sei l'esondazione di uno stato d'animo o l'indolenza di un ricordo
sei il piccolo volo di chi distratto cade nella trappola dell'occhio troppo attento,
o atto di giustizia di un corpo che cede.
Incomprensibile miracolo continua a scivolare
differente in ogni anima perchè nessun viso è uguale
a volte libertà altre volte inganno.
Parole liquide di un dolore esacerbato
così profondo da prendere per mano la madre dell'ansia e condurla sino all'ingresso dello stomaco.
Scendi e rallenta ad ogni anfratto del mio viso come a cercare di evitartmi un dolore ancor più grande... la tua scomparsa.
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E quando l'afa soleva togliere il respiro
di pomeriggi polverosi inghiottiti dal sole a dar calci ai sogni si cresceva,
e dannar lucertole sui muri per la sola colpa di esser ferme.
Di notti insonni a spalancar finestre per il boccheggiare della casa,
le madri mogli e figlie raccolte in sottovesti che davano un sussulto ad ogni sguardo in controluce che il sole amico regalava.
é pronto, suonava un grido che sapeva d'amore e tutti si correva ognuno al proprio nido.
Ed ora con quel grido dentro al cuore adesso che a quei sogni son legato mi trovo accanto al caldo di un camino a immaginar lucertole sui muri.
s.a.
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