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« In memoria di Sandro Mar...Nuovo atto di R-esistenz... »

2 febbraio 1992 - 2 febbraio 2017. La nostra Memoria Attiva per Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini

Post n°1920 pubblicato il 03 Febbraio 2017 da laura561

2 febbraio 1992 - 2 febbraio 2017. La nostra Memoria Attiva per Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini
FEB2

Scritto da: 
02/02/2017 09:47  RSS

Sandro MarcucciSandro Marcucci e Silvio Lorenzini per noi sono stati uccisi. Oggi, alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini svolte dalla Procura di Massa in seguito al nostro esposto presentato nel settembre del 2012, possiamo dirlo. La giustizia ancora sta indagando, facendo perizie, sentendo testi... ma per noi è tutto chiaro.
La storia di Sandro Marcucci è troppo lunga per essere sintetizzata ma anche lui muore all'ombra della Strage di Ustica. 

Dopo 25 anni dalla sua morte, però, possiamo sicuramente dire che per Sandro non c'è stato nessun famigliare di Vittima che abbia lottato per il "sangue dei figli degli altri" così come ha lottato lui che non lo era. Non c'è stato nessun sbandieratore della legalità che ci abbia detto I Care....e la politica si è girata dall'altra parte.

Così non faremo il comunicato strappalacrime che vuole ricordare solo la morte di Sandro Marcucci e dell'ignaro Silvio Lorenzini avvistatore antincendio... e sì perché il Tenente Colonnello Sandro Marcucci aveva lasciato l'aeronautica che lo aveva tradito nei principi e aveva deciso di volare sui Piper dell'antincendio della regione Toscana.

Silvio Lorenzini è morto un mese dopo... e la parte fondamentale della sua cartella clinica è sparita... come nelle migliori tradizioni italiane. Così come è sparito il pezzo di cruscotto del piper che Mario Ciancarella trovò nella conchiglia della bara di Sandro. Un pezzo di cruscotto che avrebbe potuto dimostrare in maniera chiara che non era stato il vento a far schiantare il  Piper ma con tutta probabilità una bomba al fosforo azionata da radiofrequenze. E per noi è così indipendentemente da quello che la magistratura riuscirà a dimostrare dopo 25 anni.
Da quando abbiamo fatto riaprire il "caso" Marcucci... sono passati cinque anni. Cinque anni di viaggi in silenzio con l'avvocato Goffredo D'Antona che ha accettato  la scommessa senza mai chiederci un euro. Anzi pagandosi spesso le spese. Un  esposto nato dalle denunce del Capitano Ciancarella e approfondite da un team di lavoro dell'Associazione che ha saputo circondarsi di professori universitari, medici legali, esperti di "fuochi"... che hanno prestato la loro opera gratuitamente e con entusiasmo.A loro va il nostro GRAZIE! 


Dopo 25 anni non si può raccontare una storia già scritta ma si deve raccontare la storia di un gruppo di pazzi ostinati che quando tutti gli giravano le spalle ha voluto scrivere e portare in procura un esposto facendo riaprire le indagini. Si deve raccontare il silenzio e l'ignavia di chi doveva chiedere l'accertamento della verità anziché spaventarsi di vedere nelle nostre lotte il pericolo di polverizzare teorie "deboli" sulle morti dei testimoni che avrebbero potuto dire cosa è successo veramente sui cieli di Ustica... morti per "incidenti", infarti e suicidi.

Un silenzio assordante. Sandro Marcucci lo chiamava "Il Silenzio degli Innocenti".
Il Giudice Priore ha liquidato queste strane morti come un caso della vita dicendo che non c'erano le prove che le facevano ricondurre alla strage di Ustica... certo, ci siamo chiesti per anni come poteva il Giudice Priore dire che non c'erano prove se non ha mai indagato o fatto indagare su una sola di queste morti. Almeno a noi non risulta.


E così come Sandro Marcucci si è domandato in quale direzione i politici e gli ufficiali avessero girato la testa in quei 10 minuti in cui si è consumata la strage di Ustica... noi ci chiediamo da quale parte si sono girati i politici e le associazioni di Vittime in questi 25 anni?


Mario Alberto Dettori trovato impiccato il 31 marzo del 1987... Sandro Marcucci schiantato con un Piper in un giorno di totale assenza di vento... Mario Ciancarella dopo 33 anni è riuscito a dimostrare che è stato radiato dall'aeronautica con un documento falso a firma falsa dell'allora Presidente Pertini, per dirne solo tre, ma la lista continua...


Dettori è il radarista di Poggio Ballone che la notte di Ustica vide tutto e che chiamò Mario Cinacarella dicendo "Capitano siamo stati noi". Sandro Marcucci è il Tenente che era in grado di dimostrare che il mig Libico era partito dall'Italia e non dalla Libia. Mario Ciancarella è un ufficiale che avendo giurato sulla Costituzione non ha voluto eseguire ordini dei generali ma ordini Costituzionali.


Questi per noi sono 25 anni. Ricordare Sandro Marcucci per noi è ricordare che tutte le cariche dello Stato si stanno girando dall'altra parte sulla vicenda sconcertante di Mario Ciancarella (solo due politici si sono indgnati e hanno chiesto giustizia: Davide Mattiello e Claudio Fava). 
Dopo 25 anni possiamo mettere a bilancio il vostro silenzio cari signori e signore del potere. Il Silenzio del Presidente Mattarella, il silenzio della Presidente della Camera, il silenzio del Presidente del Senato... le imbarazzanti risposte della Ministra Pinotti.
Allora in questo 2 febbraio 2017 il nostro ricordo è la promessa  di un impegno. Forte. determinato. Senza mai retrocedere di un solo passo. Andremo avanti, per Sandro Marcucci, per Mario Ciancarella, per Mario Alberto Dettori (per il quale abbiamo depositato un esposto alla Procura di Grosseto per fare luce anche sulla sua morte sospetta).

 A "mani nude e pugni chiusi senza avere paura di avere paura".

 

Associazione Antimafie "Rita Atria"

"Finché il sangue dei figli degli altri varrà meno del sangue dei nostri figli, fin quando il dolore degli altri per la morte dei loro figli, varrà meno del nostro dolore per la morte dei nostri figli, ci sarà sempre qualcuno che potrà organizzare stragi in piazze, banche o stazioni, su treni o su aerei, con bombe o missili, con la certezza di rimanere impunito."

Sandro Marcucci

 
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