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la posizione personale di Laura Picchi sulla vicenda Ciancarella

Post n°1905 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da laura561

Nota di Laura Picchi 28/12/2016

La posizione personale di Laura Picchi sulla vicenda Ciancarella dopo approfondito studio è questa: a)la sentenza definitiva di Firenze affermando che c'è stata la falsificazione della firma di Pertini dice che Ciancarella non ha MAI PERSO il grado di Capitano dell'AM Italia e quindi non c'è bisogno del decreto del Presidente della Repubblica per reintegrarlo nel grado b) la pratica Ciancarella è all'Ufficio competente del 1o reparto 3a divisione disciplina per verificare se è possibile la riassunzione in servizio del Capitano Ciancarella, si ipotizza che avendo egli 65 anni non sarà possibile la riassunzione in servizio essendo che il limite di età per un Capitano AM Italia per stare in servizio effettivo permanente è 60 anni c) Ciancarella ha comunque diritto ai 33 anni di stipendi arretrati, al grado che gli spetterebbe oggi, al congedo e al pensionamento con il mensile che spetta a un Ufficiale con il grado che avrebbe oggi d) il Ministero della Difesa STA ANCORA DECIDENDO SUL CASO CIANCARELLA QUINDI IN ATTESA DELLA DECISIONE DEFINITIVA DELL'UFFICIO COMPETENTE LA SOTTOSCRITTA personalmente SI ASTIENE e si asterrà DA OGNI COMMENTO SULL'OPERATO DEL MINISTERO DELLA DIFESA SUL CASO CIANCARELLA e) per tutto l'impegno profuso sulla vicenda Ciancarella con l'Associazione antimafie Rita Atria si aspetta sull'argomento una risposta esaustiva del Ministro della Difesa Pinotti.

PERCHE' CIANCARELLA NON HA MAI PERSO IL GRADO E NON C'E' BISOGNO DEL DECRETO PRESIDENZIALE DI MATTARELLA PER REINTEGRARLO?

La legge 113 del1954 all'articolo 71 recita "
La perdita del grado è disposta con decreto del Presidente della Repubblica."

SU FILODIRITTO LEGGIAMO

IL procedimento per querela di falso ha come fine quello di privare “un atto pubblico (o una scrittura privata riconosciuta) della sua intrinseca idoneità a far fede, a servire cioè come prova di atti o di rapporti, minacciando così, attraverso la relativa declaratoria, a conseguire il risultato di provocare la completa rimozione del valore del documento, eliminandone, oltre all’efficacia sua propria, qualsiasi ulteriore effetto attribuitogli, sotto altro aspetto, dalla legge, e del tutto a prescindere dalla concreta individuazione dell’autore della falsificazione” (Cassazione Civile, Sezione I, 20 giugno 2000, n. 8362).

CON LA SENTENZA DEFINITIVA DI FIRENZE IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CON CUI SI RIMUOVEVA CIANCARELLA DAL GRADO NON ESISTE PIU', HA PERSO IL SUO VALORE, LA SUA EFFICACIA E OGNI ULTERIORE EFFETTO
ATTRIBUITOGLI DALLA LEGGE.

SE NON ESISTE PIU' IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CIANCARELLA NON HA MAI PERSO IL GRADO E QUINDI OGGI NON OCCORRE IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA PER REINTEGRARLO NEL GRADO.

INFATTI IL PRIMO REPARTO TERZA DIVISIONE DISCIPLINA SI OCCUPA DI VERIFICARE SE CIANCARELLA PUO ' O NO ESSERE RIASSUNTO IN SERVIZIO, IL GRADO SPETTA RIDARLO A MATTARELLA CON UN DPR A UN EX UFFICIALE (ARTICOLO72 LEGGE 113 DEL 1954) NEL CASO CI FOSSE STATO PRIMA UN DPR DI RIMOZIONE DEL GRADO STESSO.

ANCH'IO PENSAVO SERVISSE IL DECRETO DI REINTEGRO DI MATTARELLA, MA NON SERVE REINTEGRO NEL GRADO SE COME CIANCARELLA LO SI E' SEMPRE CONSERVATO. SERVE SOLTANTO DA PARTE DEL 1 REPARTO 3A DIVISIONE DISCIPLINA VERIFICARE SE CIANCARELLA PUO' O NO ESSERE RIASSUNTO IN SERVIZIO. E QUI MI FERMO FIN QUANDO L'UFFICIO COMPETENTE NON DARA' LA SUA RISPOSTA DEFINITIVA.


Conclusioni: per chi si dicesse ma Laura Picchi è di parte oppure che cosa vuole che ne sappia Laura Picchi di diritto militare:

premesso che abbiamo visto che il dpr con cui viene radiato Ciancarella è nullo;

premesso che sappiamo anche che Ciancarella ha chiesto la restitutio in integrum tramite il suo legale e che è competente per dare una risposta proprio il I reparto 3a divisione disciplina;

leggete questa seppure riguarda un caso diverso:

Abstract: La restitutio in integrum ai fini economici e giuridici costituisce un effetto automatico dell’annullamento giurisdizionale del provvedimento di illegittima interruzione del rapporto di pubblico impiego che opera anche in favore dei militari
Quando venga annullato in sede giurisdizionale l’atto con il quale l’Amministrazione abbia illegittimamente interrotto o risolto il rapporto di impiego, al dipendente vincitore spetta l’integrale restitutio in integrum nel rapporto medesimo, ai fini sia giuridici che economici, e quindi anche la corresponsione delle competenze retributive relative al periodo di illegittima interruzione del rapporto.
Tale principio è valido, senza dubbi, anche per il rapporto d’impiego dei militari, a nulla rilevando la circostanza che costoro percepiscano una paga giornaliera, anziché uno stipendio.
La restitutio in integrum de qua, ai fini sia giuridici che economici, costituisce un effetto automatico dell’annullamento del provvedimento di illegittima interruzione del rapporto di impiego.
 
N. 08657/2010 REG.SEN.
N. 09608/2009 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)


http://www.diritto.it/docs/30764?page=1

Il pronunciamento del Consiglio di Stato seppure su un caso diverso ma con annullamento
giurisdizionale del provvedimento di illegittima interruzione del rapporto di pubblico impiego che opera anche in favore dei militari,  il dpr con cui si radiava Ciancarella, dovrebbe togliere ogni dubbio che la mia posizione personale sulla vicenda Ciancarella NON E' DI UNA DONNA DI PARTE, MA DI UNA DONNA CHE NE SA DI DIRITTO MILITARE.

VISTO CHE SI ASPETTA LA RISPOSTA DEFINITIVA DELL'UFFICIO COMPETENTE , E' CHIARO CHE ASPETTO E NON COMMENTO, POI QUANDO CI SARA' LA RISPOSTA LA LEGGEREMO E COMMENTEREMO.

 

LAURA PICCHI

 
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