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CHI ERANO I NEFILIM? ALCUNI DICONO: ANGELI CADUTI, CADUTI SI!! MA DA DOVE?

Post n°16 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da ulisse_dragone
 

                                                      ANGELI O ALIENI

Sono convinto che gli esseri extraterrestri abbiano visitato la Terra per millenni e che ci stanno ancora osservando in quelli che oggi chiamiamo "DISCHI VOLANTI" o "UFO"

Angeli o Alieni, emissari di Dio, entità soprannaturali: davvero molte e ben differenti sono le interpretazioni che sono state date, attraverso le varie epoche, alle singolari figure dei Nefilim, di cui, in realtà, si sa ben poco..........

L'inizio del capitolo 6° della Genesi costituisce un vero e proprio enigma, che da sempre fa discutere teologi e filologi.
Riportiamo testualmente il versetto n° 4:

Vi erano i Nefilim sulla Terra,
a quei tempi e anche in seguito,
quando i figli degli dèi
si univano alle figlie degli umani
e queste partorivano loro dei figli.
Essi erano i Potenti dell'Eternità,
il Popolo degli Shem.

I due termini "incriminati" sono quelli sottolineati, cioè Nefilim e Shem.
Per molto tempo l'espressione "i Nefilim erano sulla Terra" è stata tradotta: "vi erano giganti sulla Terra"; tuttavia traduttori recenti, riconoscendo l'errore, ma temendo di suscitare l'irritazione e l'imbarazzo delle autorità ecclesiastiche tradizionalmente conservatrici, hanno preferito risolvere alla "PONZIO PILATO", cioè lasciando intatto, nella versione, il termine ebraico Nefilim. In realtà il termine Nefilim deriva dalla radice semitica NFL, che significa letteralmente "venire gettato giù": quindi "coloro che furono gettati giù sulla Terra"!!
Ancora: "il popolo degli Shem" è stato interpretato come
"il popolo che ha un nome" quindi "famoso". In verità il termine semitico
shu-mu (mutato in sham o shem o shamaim) deriva dalla radice shamah
che significa "ciò che è rivolto verso il cielo", vale a dire "camera o veicolo celeste": quindi la frase suona "il popolo dei veicoli celesti".
I teologi contemporanei e i filologi biblici, memori di quanto la Storia insegnò a proposito di Copernico, tendono ad evitare questi versetti “scomodissimi”, spiegandoli “allegoricamente” o addirittura ignorandoli.
Ma vari scritti ebraici dell’epoca del Secondo Tempio riconoscevano in questi
versetti gli echi di antiche tradizioni degli "angeli caduti". Malbim, illustre commentatore biblico ebreo del secolo scorso, riconobbe queste antiche radici e spiegò che "....in tempi remotissimi esistevano degli dèi pagani, figli delle dività che caddero dal Cielo sulla Terra.....ed è per questo che si chiamavano Nefilim, cioè Coloro che caddero. E i Nefilim erano il Popolo degli Shem, cioè il Popolo dei veicoli celesti....."

        Quando si parla di angeli, le ipotesi possibili sono molte.
Per esempio, alquanto diffusa, specie nei tempi recenti e su internet, è la tesi secondo cui gli “angeli” in realtà non sarebbero altro che visitatori venuti da altri mondi. I nostri progenitori dei tempi della Bibbia, in altre parole, ignari dell’esistenza di astronavi, dischi volanti ed altre stranezze del genere per quei tempi, si sarebbero limitati a classificare semplicisticamente i viaggiatori come “esseri soprannaturali” o “divinità”. E, del resto, il mestiere degli angeli, quelli nella tradizione religiosa, consiste proprio nel fare la spola ( come gli spaziali che, secondo gli ufologi,portarono agli abitanti primitivi del nostro pianeta le prime, rudimentali conoscenze) tra la Terra e il Cielo perdiffondere i messaggi divini. La loro stessa denominazione significa “messaggeri”, sia nelle lingue semitiche (ebraico e arabo), in cui si chiamano rispettivamente “Malakh” e “Malak”, sia in Sanscrito, in cui si chiamano “angiras”, da cui proviene il greco “angelos”, da cui il nostro termine “angelo”.


Nel libro della “Genesi”, Giacobbe sogna una scala che raggiunge il Cielo da cui gli angeli salgono e scendono a piedi. Sempre nella “Genesi”, Abramo vede tre uomini dall’aspetto assolutamente normale che poi si rivelano come angeli.
Con l’avvento del cristianesimo, San Tommaso d’Acquino precisò ulteriormente le caratteristiche dei generi “vecchi” e “nuovi”, e alla sua descrizione si riferisce Dante nella “Divina Commedia”. Gli angeli più importanti e vicini a Dio sono Michele, il protettore, Gabriele, il Messaggero (i cui nomi furono menzionati per la prima nel libro di Daniele del “Vecchio testamento”), e Raffaele, la guida; questo trio compare anche nella tradizione islamica, secondo l'islam gli angeli sono suddivisi in sette categorie dislocate in altrettanti “Cieli”. Tra parentesi, secondo l’Islam fu proprio l’Arcangelo Gabriele a dettare a Maometto il Corano, e in questo testo Isa, cioè Gesù viene descritto come circondato da angeli.Più tardi si stabilì che tutti gli angeli, a qualunque specie appartengano, hanno sei ali piumate come quelle degli uccelli: due per volare, due per velarsi il volto, due per nascondere il proprio sesso.

Già, qual è il sesso degli angeli?

 
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