Satine Rouge

I festeggiamenti di San Valentino e altri sintomi di moderne malattie mentali

Avrei forse potuto esimermi dal fare un post sulla meravigliosa festa che ci attende in questo nascente gaio giorno intriso di romanticismo?

Certo che avrei potuto. Per la felicità di chiunque si fosse trovato a passare di qui.

Però siccome sono stronza e amo esserlo, ne parlerò comunque.

Anche perchè, per una volta, anche io potrei fare quello che fanno tutti, essere una fra i tanti, nella massa. E siccome in ogni blog su questa terra, il 14 febbraio, si parlerà di San Valentino, questa mi è parsa una splendida occasione per propormi in questa inedita veste.

Ma ci ho ripensato quasi subito, così ho deciso di parlare di San Valentino oggi, che è ancora il 13, e domani farò un post su un argomento più interessante, come per esempio il comportamento delle amebe durante il periodo di letargo invernale o la riproduzione in vitro dell'acaro della polvere.

Domani, però.

Ora torniamo a San Valentino e cominciamo con un dato statistico scientifico e inconfutabile.

Secondo il 99,8% degli italiani, San Valentino è l'inventore dei Baci Perugina.

Lo 0,2% invece, meno romantico e più sportivo, nonchè più attento all'attualità, ha pensato fosse un altro titolo honoris causa assegnato al motociclista più famoso d'Italia.

Siccome io per questo sondaggio non sono stata interpellata, non ho potuto fare sfoggio della mia amplissima e variegata cultura, rispondendo che so perfettamente che San Valentino fu il vescovo di Terni.
Nella speranza che i sondaggisti non volessero approfondire ulteriormente la questione, esponendomi così ad una inevitabile figura di merda.

Dopo aver dato libero sfogo alla mia sfrenata passione per la statistica (ognuno ha le passioni sue), passiamo a considerare la variegata gamma di possibilità che viene offerta per vivere degnamente e con decoro questo giorno di letizia e giubilo.

Per esempio, lo scorso anno, in occasione della festa di San Valentino era stata attuata una promozione cinematografica seconda per idiozia solo al rimborso del costo degli yogurt a proposito del quale ho ampiamente disquisito qualche post fa.
Tale promozione consisteva in questo: se una coppia andava al cinema, uno solo dei due pagava il biglietto, l'altro entrava gratis.

Ora.

Ditemi voi come si può dimostrare alla biglietteria di un cinema che due persone sono una coppia di fidanzati. Capisco le persone sposate, che possono mostrare la fede. Anche se in effetti non è detto che siano sposate fra loro.
Ma due fidanzati? Per dimostrare di non essere fratello e sorella, cugini di terzo grado, amici d'infanzia o semplici vicini di casa che si odiano ma farebbero qualsiasi cosa per risparmiare il prezzo di un biglietto al cinema cosa si fa?
Li si costringe ad una pubblica slinguazzata, possibilmente con sfioramento di parti intime?
E se si presentano due amici, due fratelli, due sorelle, sostenendo di essere coppie omosessuali, come ci si comporta? Li si discrimina anche in questa occasione, invitandoli a cercare la stessa promozione nei cinema di Madrid?

Parliamo invece dei negozi.

I negozi sono addobbati con miriadi di cuori, pupazzetti con gli sguardi languidi, coppie di micini e orsacchiotti che si baciano. Definire queste vetrine kitsch al limite del coma diabetico è un eufemismo, soprattutto considerando che non si trovano solamente in negozi come cartolerie, fioristi, negozi di biancheria intima, ma anche dal ferramenta e dal rivenditore di articoli sanitari...

Qualcuno dirà: tutta invidia, perchè, in quanto single, non lo puoi festeggiare.

Verissimo. Sono verde d'invidia oltre i limiti di ogni possibile concezione umana per non poter festeggiare San Valentino, anche perchè ho validi e fondatissimi motivi per esserlo.

Non ho nessuno con cui dividere il prezzo di un biglietto del cinema. E questa cosa mi fa tanto male nel profondo del mio animo sensibile e delicato, soprattutto considerando che io al cinema entro gratis da tre anni e mezzo.

Quando entro nei negozi, ogni commessa mi chiede se sto cercando qualcosa per il mio fidanzato. Anche nei negozi di abbigliamento femminile. Data l'intelligenza di questa domanda, mi verrebbe da rispondere che sì, sto cercando un tanga pitonato e un boa di piume di struzzo rosa per il mio fidanzato. Per il suo secondo lavoro notturno. Giusto per la soddisfazione di vedere sbiancare la commessa.

Non c'è nessuno che mi possa regalare i Baci Perugina. Una vera tragedia, considerando il fatto che non mi sono mai piaciuti.

Non posso andare in un romantico ristorante strapieno di gente a pagare una cifra doppia di quella che avrei pagato in qualsiasi altro giorno dell'anno.

Non posso spaccarmi la testa immediatamente dopo le festività natalizie e fino al fatidico giorno, cercando di pensare ad un regalo originale da fare al mio fidanzato e partorendo come migliore idea quella di un rotolo di carta igienica a forma di cuore (che mi farei procurare da Noir) per dimostrare al mio boy che l'amore si vede nel momento del bisogno.

Una vera tragedia, non poter festeggiare San Valentino.

Probabilmente tenterò il suicidio nel modo più doloroso che riuscirò a concepire, per esempio ascoltando la discografia completa di Gigi D'Alessio o guardando la registrazione di ogni singola puntata dell'Isola dei Famosi, dalla prima all'ultima edizione.

Perchè, in fondo, San Valentino è una festa molto piacevole.

Tanto quanto una martellata sui denti e ringrazio qualsiasi divinità di essere nata donna per non dovermi martellare altre più preziose e delicate parti del corpo.