S_CAROGNE

Così fan tutte

(Sono come tu mi vuoi)

Quando la sera, finalmente, finito il turbinio di voci e azioni, tolgo le lenti a contatto, la miopia mi protegge dal fragore causato da dubbi, ripensamenti e inusuale silenzio. Ovattata, ma non cieca, è quindi la visione della realtà esterna. Così posso farcela. Graduale è il passaggio al mondo onirico.

Mi risveglio. Guardo oltre i vetri della mia cucina, ma nulla. Nessuna idea in vista. Penso solo alla leggerezza, al disincanto, al distacco di cui sono capace. Io, lei no. Lei è così compresa nel suo ruolo, e senza il divertimento non c'è futuro per noi due. L'erba, così, non ha linfa vitale, non riesce librarsi in volo, occultando le riunioni a scuola e i pannolini.

Anche il caffè mi sembra sardonico stamane: climaterio incipiente? Accendo il pc. Dormono ancora tutti. Giornata anodina?

Check mail.

Perfetto. Oggi è tutto perfetto. Nevica. Ho dimenticato di comprare il latte, è il primo giorno del ciclo, i bimbi non vogliono svegliarsi. Perfetto.

Ah, l'editore mi ha invitata a cena. Deve essere una persona molto sensibile. Ha colto il mio disagio. Forse è un serio professionista e desidera scusarsi per la prolungata, estenuante, attesa. Lo dirò anche a Sara: in fondo la cosa la riguarda. Scartata l'ipotesi di rispondergli che ho un precedente impegno con Einaudi, decido di assumere un comportamento composto (Dio, che scarpe metterò?): è pur sempre un uomo. Tranquilla (forse è il caso di “fare il colore”): solo un uomo. Gli farò vedere Bari, altro che la guida di Carofiglio (gonna o pantaloni?). E Sara? La chiudo in una beauty farm: c'è tutto il tempo per rimediare ai segni che il tempo e l'inedia hanno deposto sul suo contorno occhi.

Poverino, chissà come sarà teso... Lui (chissà se è come in foto) deve dimostrare di essere all'altezza del suo nome: una erbavoglio_70 non suscita, di contro, grandi aspettative. La lotta è impari: io so chi è lui (e ho una borsa perfetta per l'occasione), lui non sa chi sono io. Potrei anche dargli buca. (Nella beauty farm saranno attrezzati per i miracoli? Due settimane basteranno?)

A 'sto punto lo porto al Pellicano, potremmo anche incontrare Gianrico. Non sarà mica astemio (in tal caso non se ne fa niente). Temo si mangi prevalentemente carne. Ma, se dovesse essere vegetariano, lo rimpinzerei di (vino e) antipasti alla barese. E direi che sono vegana, che al Pellicano non tornerò mai più.

Dovrò sistemate i pargoli per una sera. In fondo hanno un padre, non mi sembra complicato. Chiarirò per prima cosa all'editore che non voglio paradisi in terra, voglio solo pubblicare: se non avessi la mia vita non saprei cosa sia il friccicorio e non potrei scrivere del mio dolore.

Beh, meglio che risponda: sono quasi le sette, sono in netto ritardo, motivi d'ansia ne ho già a iosa.

Mail to ****

Nonostante i nostri molteplici impegni, dato il considerevole (apprezzato) preavviso, potremo organizzarci. Ho disdetto un precedente appuntamento con Mondadori, poiché i miei lettori abituali non hanno gradito “La solitudine dei numeri primi”. L'uomo di casa potrà restare a casa ad accudire la prole, dopo che la donna lo ha fatto per intere ere geologiche e la mia sodale (diciamo), potendo ultimare il restyling presso un centro specializzato, potrà farci compagnia (ma non so se questa sia una buona notizia).

A presto, Erba