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Una settimana un giorno o solamente un’ora

Post n°1663 pubblicato il 11 Giugno 2012 da poison.dee
 

Venerdì sera sono uscita dall’ufficio, e, sapendo di dover andare a ritirare l’auto dopo il tagliando, iniziavo ad avvertire un dolore sordo al bancomat.

Sono arrivata, mi sono appoggiata al bancone per reggere meglio il colpo, che, sorpresa, è stato meno devastante del previsto. Ho pagato addirittura meno del tagliando precedente.

La volta scorsa per l’eccitazione mi ero anche comprata un vestito, questa volta invece mi sono tenuta. Forse perchè ne avevo comprato uno il giorno prima? Va a sapere.

Quindi sono tornata a casa, con quell’espressione un po’ ebete che mi si manifesta in viso ogni volta che risparmio dei soldi, e, come da programmi, sono stramazzata sul divano.

Forse ho pure cenato, ma non ricordo.

Sabato, mentre ero in posta per pagare l’IMU ho ricevuto una telefonata di un amico che voleva passarmi a prendere in moto per andare a pranzo sul lago. Gli ho risposto che non ero vestita da moto e che non avevo nessuna intenzione di cambiarmi. Quindi è passato a prendermi in macchina.

Siamo finiti in un locale che io frequento occasionalmente quando vado in piscina da quelle parti, ma solo come bar. Ignoravo addirittura facessero da mangiare. E, col senno del poi, fingerò di ignorarlo comunque.

Ho preso un tortino di zucchine con del vitello tonnato, mi sono arrivati 2 tortini e una porzione di vitello tonnato che sarebbe bastata per due. In caso di tavolata composta da top model anoressiche anche per sei, volendo.

Il mio amico si è visto portare un piatto di plin che erano due porzioni in un ristorante normale, 4 in uno di nouvelle cousine. Taccio per pudore sul quantitativo di brasato e patatine.

Quando il proprietario è arrivato, nel suo costumino da armadio quattrostagioni, ho capito il perchè. Fa le porzioni a sua immagine e somiglianza.

Nel pomeriggio ho guardato la Errani perdere la finale del Roland Garros contro la Sharapova, poi, dopo aver lavato tende, vetri e tutto il resto, credo di non aver fatto altro. Questo iperattivismo mi ucciderà, prima o poi.

Ieri ho replicato. Sembrerebbe quasi che fare la casalinga mi appassioni. Invece fingo soltanto. Infatti non sono nemmeno andata a fare la spesa.

Cosa che dovrò fare prima di partire, non fosse altro che devo comprare il cibo per il gatto.

Nel pomeriggio sono andata dalla bionda a vedere la partita, mangiare la zuppa di pesce alla provenzale (con tanto di rouille, che non si dica che facciamo le cose a metà) e, dopo due birre e N bicchieri di sauvignon e vermentino abbiamo anche messo giù un itinerario per il viaggio.

Adesso devo capire cosa mettere in valigia, ma, soprattutto, quando prepararla.

E poi direi che possiamo partire 

 
 
 
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