Sconfinando

La tua domanda sul cilicio ha un suo perche grosso come una confezione di cerotti formato famiglia.. :-)
Davvero una pena enorme quest'uomo..

A te non piace a prescindere, però in effetti da un po' di tempo a questa parte non produce nulla di significativo. A parte questo, però, è "tipico" che uno che va a filosofeggiare cattolico in tv, si senta cristianamente vicino al papa e a tutto l'apparato. È un mondo compatto, quello di un certo cattolicesimo da papi, cardinali, politici teo-quelchesia, televisione, giornalisti tv. Potere, comunicazione, e buona novella. Tanto il carro della santità lo tirano gli altri, quelli che non fanno politica, non fanno televisione, non vestono prezioso né ingioiellato, quelli tipo madre Teresa di Calcutta.

Scusami, ma a me non sembra molto "tipico" che uno che ha confessato di aver sempre votato Pci, che ha creato nei primi anni '70 la "canzone politica" che "vuole bucare il muro di gomma del potere e del perbenismo", che ancora nel 1990 cantava una canzone intitolata "Comunista" il cui testo recitava "Canto l'uomo che è morto, non il dio che è risorto, canto l'uomo infangato, non il dio che è lavato", dica "Mai stato comunista." E' un'offesa all'intelligenza che puo' andar bene per i piu' giovani, ma per chi conosce la sua storia e l'ha "vissuta" con passione, e' solo una gran pena vederlo cosi'.

Certo, ma non mi riferivo al suo cambio di direzione azzeratore del suo personale passato. Osservavo che uno, uno qualsiasi, genericamente, che va in tv a fare il convertito, è poco vicino alla povertà intenzionale, alla donazione di sé, cui fa capo il messaggio originale cristiano, mentre si mostra sempre molto vicino, per dirla in una parola, all'esercizio del potere temporale dei papi. Difficile vedere in tv degli autentici scuoti-coscienze. Le poche volte in cui questo accade, sono filtrati in modo tale da non disturbare la digestione del telespettatore, e soprattutto in modo tale da non disturbare le manovre di esercizio del potere di cui sopra, e dei politicanti che le appoggiano. E questo va oltre il singolo caso di Lucio Dalla. Per quanto riguarda lui, potrei liquidarlo pensando che si è rimbambito, o che comunque sono i discorsi di uno, che contano quel che contano. Mi fa piuttosto specie che lui (e dunque "uno come lui") venga proposto come il messaggero di qualcosa.

A me, francamente, stupisce più che l'Opus Dei abbia accettato uno come lui. Non si tratta comunque di un fulmine a ciel sereno: politicamente aveva già cambiato da un pezzo. Noto solo che l'intervistatore, guarda caso, non gli ha fatto quelle due o tre domande giuste. E poi, chi apprezza le sue canzoni continui a farlo. Per chi non le apprezza, come te, non cambia nulla.

A me ha stupito invece scoprire tramite gli elenchi pubblici che tra gli "emeriti" ( leggi "munifici") soci sostenitori della Opera ci siano D'Alema, Rutelli la dolce consorte Barbara , Veltroni , Prodi , Visco per citare i più luminosi esempi. Controllare per credere. Da sbellicarsi dal ridere . Mi domando se portano anche loro i tanto ricordati cilici per testimoniare la loro coerenza.

Un augurio per un 2008 che ti veda realizzare tutto ciò che ti sta a cuore,con affetto,Martina

A me è sgorgato dal profondo dell'anima un cordiale...ecchiesenefrega!!! Io apprezzo il dalla cantante poi del resto non mi frega!

Una risposta per tutti, scusate. Ciò che io metto in discussione, naturalmente, non è vera/presunta/ritrovata/rinnovata fede del nostro. Che è fatto intimo, personale e indiscutibile. Per altro, se vera fede fosse, la testimonianza ne sarebbe parte integrante. Non amo però i voltafaccia, i "mai-stato-questo-o-quello-io" che contrastano con storie personali pubbliche e pubblicizzate in modo così netto da richiedere acrobatici esercizi a chi almeno un minimo di memoria del tempo passato. E non amo, soprattutto, che questi personaggi vengano proposti al pubblico come latori di messaggi di fede e di vita. semplice.
quanto al mio gradimento alla musica del nostro, so quando ho smesso di amarlo. da quel momento in poi risulta per me inascoltabile.