Sconfinando

a Mastella mancavano due glitter ...comunque a me quelli vestiti di nero pe r le strade non mi piacciono niente.

una bufala anche la poesia di Neruda usata oggi da Mastella: cioè, non è di Neruda: "Ese poema NO es de Pablo Neruda. Gracias por preguntar"

http://www.wittgenstein.it/

Infatti il finta.mente è proprio riferito alla bufala mastelliana. uno spettacolo desolante. non solo mastella, intendo.

Quando ero bambino ricordo che spesso mio padre usava una perifrasi per farmi capire che c'erano dei fatti che accadevano nel nostro paese facendolo cadere al rango di Italietta. Usava dire: questo è il paese di pulcinella. Gramazio oggi ne è stato un interprete esemplare, stappando lo spumante al Parlamento. Mi vergogno e, soprattutto, mi rattrista sapere di essere in mano a loro. Povera Italia.

Stessa tristezza ha pervaso me. Non c'è nulla da festeggiare. nemmeno per chi crede di aver vinto.

Si festeggia il potere a portata di mano, le prossime leggi ad personam in senso allargato, vedi la legge elettorale che ci ritroviamo.
Di ragioni per festeggiare ne hanno, quello che manca è il pudore.
Ciao Miti.

Già. Come l'altro giorno l'ineffabile propinator di bufale, che ha affermato: Tra la famiglia e il potere ho scelto la famiglia". Non tra la famiglia e la politica. Non tra la famiglia e il partito. Tra famiglie e potere. Chiarissimo no?

Hanno poco, veramente poco da festeggiare: il centrosinistra ha perso Mastella e Dini (che perdita come faremo senza i liberali?!?... ma poi i liberali non sono di là), loro hanno una voragine gigantesca all'interno (lato udc), ricomponibile probabilmente solo con tante poltrone. Per ora consoliamoci con il successore di Quasimodo e Pasolini, di Leopardi e di Pinocchio... aspetto fervidamente il primo libro sul tempo che passa e sul potere che non logora. PS: chiedo scusa a Pinocchio per l'orrenda associazione

chiediamo asilo politico a san marino?

il mio collega vuole trasferirsi a locarno. magari lunedì non lo rivedo in ufficio.

allora propongo di andare in costa azzurra, lì c'è tanta gn...... cultura!!

solo a pinocchio? :)

hai ragione Sandy.... si festeggia la fine di una cosa, o la nascita di un'altra..... però, io la prima non l'ho mica vista... e neppure la seconda... (imodium.... come se piovesse)

Si e comunque io sono convinta che sia una sconfitta per tutti. quindi i festeggiamenti sono oltremodo fuori luogo. ciao rusty.

Ce ne fosse bisogno, Mastella ha confermato la sua ignoranza e quella di molti che, documentandosi solo in rete, fingono di sapere. Non mi stancherò mai di ripetere che prima della rete, di wikipedia etc, vi sono i libri.

Tempo fa andai in biblioteca a consultare l'opera omnia e non trovai traccia della poesia, che come molti ho ricevuto e letto pressochè in tutte le salse. quasi come la lettera di Garcia Marquez che credo circoli da almeno dieci anni. per altro, amando neruda nonostante le mie ben note difficoltà con la poesia, questa poesia mi sembrava troppo "facile" per essere del nostro. Ma sai, l'ho letto su Internet e lo ha scritto Beppe Grillo sono i nuovi vangeli. Un tempo ci si fermava a mike bongiorno.

Li ho guardati un po' in tv ieri. Quando ho visto D'Onofrio non ho potuto fare a meno di ricordarlo con le orecchie d'asino che gli avevano appioppato tanti anni fa per i suoi strafalcioni. Ecco, sono inossidabili, eterni. Ci deve essere un termine al loro stare al potere e una speranza per noi. Prodi ha deciso di cadere in piedi, lo rispetto per questo. Ma, ripeto quel che ho detto da gd, la legge sul conflitto d'interessi nn è stata fatta. E' la seconda occasione che sprechiamo. Ciao

e come la facevi con quella maggioranza in senato? Scusa Miti se rispondo qui, ma da me c'è un po' troppa gente.

Secondo me (rispondo a entrambi, se posso prendere i famosi due piccioni con l'altrettanto famosa fava)il motivo sta in quella frase detta da fassino ieri sera: i voti del senato di ieri sono stati espressi dai rappresenanti di 39 partiti.ciascuno con il proprio piccolo-medio-grande interesse e cadreghino da preservare. Sono d'accordo con casal quando dice che per la seconda volta la legge sul conflitto di interesse si è trasformata in un'occasione mancata. che fosse attuabile mi sembra però - oggi più che mai - pura utopia.

Mi vergogno sempre di più di essere italiana. Non c'era nulla da festeggiare in una sconfitta che appartiene a tutti, a prescindere dal colore e dalla fazione. Ma come ha detto giustamente Tanks, non esiste più il senso del pudore. Prevedo tempi tristi per L'italia...

E' la protervia che fa male. E riguardare certe immagini a poche ore di distanza fa ancora più effetto.

Mah, direi che l'Italia è tornata agli italiani: per quel che sono, e non per quel che una parte di essi vorrebbero, pretendendolo, che fosse. Non sarai d'accordo, e ci sta, ma non vince la destra, perde la sinistra, che è tutto un altro discorso. Lo dice, chiaramente e tra le righe, Mauro oggi su La Repubblica: la sinistra non sa farsi cultura di governo, che è poi saper prendere decisioni condivise, e sentite, dalla maggioranza della popolazione. Io non discuto se il centrosinistra abbia gestito il potere bene o male - personalmente direi anche abbastanza bene, decentemente ecco, e considerando che l'ambire sempre e comunque al meglio è un male. Il problema è un altro. Su questo sarai anche meno d'accordo, giacché è un atteggiamento che hai anche tu: la sinistra italiana soffre di complesso di superiorità, cioè ha l'idea di sapere sempre e comunque le cose giuste da fare, e pretende di farle, a dispetto del fatto che una larga parte dei cittadini non la pensi allo stesso modo. Se vogliamo, è un lascito, pesante, della cultura rivoluzionaria, che si esprime anche nelle sue componenti più moderate, esattamente con la stessa dinamica di quelle più radicali. Non è un atteggiamento proficuo, nella moderna società postindustriale. Non lo è nella teoria politica, non lo è nella pratica di governo. Si parla spesso di vocazione minoritaria, élitaria, di opposizione costante, della sinistra, ma questa è solo l'epifania, la manifestazione fattuale di questo atteggiamento. Come che sia, di fatto, la sinistra non sa confrontarsi col resto del paese. E perde, anche quando ha vinto. Certo, gli ideali sono una bella cosa, e anche il criticismo - tu lo chiami consapevolezza, coscienza critica: va bene - ma bisogna anche saper mediare, accettare (non considerandolo un subire) i diversi sentire, ed evitando in ogni caso l'atteggiamento di superiorità che purtroppo quasi sempre la sinistra manifesta. Io non lo so se la maggioranza dei cittadini sia costituzionalmente di destra, davvero non lo so, e neanche mi interessa. A naso direi di no: ma di sicuro una buona parte di essi - e io sono tra questi - vive con disagio, e spesso con sincero fastidio molte delle "battaglie" della sinistra. La quale, da parte sua, giudica con sufficienza, se non con sincero disprezzo, molte delle aspirazioni della maggioranza degli italiani. Che sono, in definitiva, vivere in modo quieto, tranquillo, sicuro, sufficientemente equo, la modernità. Io, per carità, non sono un sociologo o altro del genere, e magari parlo in gran parte di un atteggiamento mio; ma di sicuro non ci vuole un gran naso per fiutarlo, basta parlare appena un po' in giro del più e del meno. Ebbene, di queste aspirazioni, non solo la sinistra non sa farsi carico, ma nemmeno le capisce, figuriamoci il condividerle. Se vuoi, è quel che usualmente si definisce "bisogni dei cittadini": un discreto benessere, una ragionevole sicurezza economica, possibilità di accedere a beni e servizi... che c'è di male in questo? Certo, mi spiegherai molte cose, ma io alla fine non le capisco, e meno di me le capiscono i nostri concittadini. Cosa vuoi che interessino ad esempio questione come il Dal Molin? È possibile mai vedere mezzo paese bloccato per questioni come la TAV, che è una realtà in qualunque paese moderno, civile e d avanzato? Perché dobbiamo vivere in modo pauperistico, sentendoci riprendere con i peggiori epiteti perché occorre risparmiare ossessivamente energia, quando la vicina Francia ha centrali nucleari in ogni dove, senza problemi (tra l'altro vendendoci la SUA energia, che così paghiamo il doppio avendone la metà)? Possibile che non si possano avere collegamenti, comunicazioni, , strade, inceneritori dei rifiuti, così che ogni atto della vita quotidiana diventa un calvario. Sì, capisco la questione ideologica, ma per l'appunto è una questione alla fine ideologica, e non si può imporre l'ideologia alla gente, arrivando a fare del terrorismo preconizzando i peggiori disastri, e non è nemmeno giusto farlo, e in ogni caso, la gente si stufa ben presto, non vuole (giustamente) vivere in una specie di campo di rieducazione permanente. E si spaventa. E vota a destra, per disperazione, direi. Lo so che considererai questi discorsi le mie solite provocazioni, e se non tu, certo molte delle persone "consapevoli" di sinistra: mai che riesca a fare un discorso con uno di costoro senza che quasi subito la buttino in ideologia, o in rissa, o peggio che sfuggano al dibattito chiudendolo, perché tanto così è così è giusto, così si DEVE fare, e questo chiude il discorso. Ma non è così. Lo sa Dio quanto vorrei vivere in un paese "normale", in cui la destra parli ai privilegiati e la sinistra a tutti gli altri: da noi non si può, viviamo in un '68 continuo, che NON E' la causa di tutti i nostri problemi, come furbescamente e in modo disonesto vogliono far credere alcuni, ma che di sicuro non è una buona strategia per rispondere ai problemi, ai conflitti e ai bisogni della società affluente. Non lo è. Tutto resta irrisolto, sospeso, in attesa del sol dell'avvenir. E i furbastri ci sguazzano. Ci sguazzano le banche, ci sguazza la Chiesa, ci sguazzano i potentati, ci sguazzano i partiti e i sindacati, e chi più ne ha... Intanto la sinistra si balocca con questioni francamente secondarie come l'Afghanistan, la tassa sui SUV o le tasse antiinquinamento. Se questa sinistra perde, non posso che rallegrarmene: non al punto da strombazzare in strada, ma di certo senza strapparmi i capelli, o piangerci tanto su. Anche se dubito che capirà la lezione. Ne dubito proprio. E un calcio in culo ai Turigliatto, ai Pecoraro Scanio, ai Russo Spena, ai Cento, ai Bertinotti, giù giù fino a Casarin e financo a Grillo, non glielo darà veramente nessuno. Anche perché adesso c'è da combattere Bossi, Berlusconi, la Moratti, Castelli e Pierfurby, immagino. Abbiamo quel che ci meritiamo, una volta in più. Da una parte, e dall'altra. Perché la protervia non ha un solo colore.

Ciao Fdn
vorrei andare per ordine ma non so se ci riuscirò. chiedo venia in anticipo. allora. Che sia una sconfitta per la sinistra sono pienamente d'accordo con te e con Mauro. Che sia una sconfitta anche per il Paese, però, è altrettanto vero, almeno a parer mio. E la colpa di questa sconfitta sta certo tutta da una parte. Per questo per me non c'è assolutamente nulla da festeggiare.
Sul fastidio al quale tu accenni in merito alle battaglie della sinistra ne sono consapevole (ahi, questa parola non ti piace, lo so!). Proprio in questi giorni, dove abito io c'è un braccio di ferro tra comune-scuole-centri-giovanili: malgrado un accordo con la provincia e stanziamenti provinciali già disponibili, la nuova giunta ha deciso che non si edificherà come promesso una nuova scuola necessaria per accogliere studenti ora dispersi in quattro sedi e ospiti presso altre scuole, bensì una nuova caserma di polizia, necessaria per potersi presentare con nuove credenziali alla corsa per l'expo' del 2015. Per realizzare la nuova caserma verrà sfrattato un centro giovanile, tanto a che serve? Il problema è che famiglie pronte a salire sulle barricate per avere la scuola nuova per i loro figli ne sono subito scese quando hanno capito che per sostenere la loro causa avrebbero dovuto schierarsi a fianco del centro sociale. Jamais, non sia mai. Scusa, divago, lo so. Ma credo che sia chiaro ilclima al quale mi riferisco.
Sulla questione TAV-e-nucleare abbiamo avuto abbastanza scontri io e te e non vorrei proprio averne adesso. Però ecco, sì. Io un discorso ideologico lo faccio. E' un limite? Non lo so. Io non credo. E' un freno, ma èlo stesso freno che dovrebbe fermare chiunque dal fare qualcosa che la propria coscienza/etica/identità gli indica come sbagliato, se pure "conveniente".
La conta, non so dove l'ho scritto oggi, è stata importante. Dovrebbe servire a definire il chi sta con chi e perchè. Purtroppo - e qui ti vedo facile profeta - tra qualche settimana non se ne ricorderà più nessuno. ci saranno le alleanze da fare e nuovi conticini millimetrici. Temo che anche turigliatto potrebbe tornare utile.
detto questo, la tua ultima frase la condivido.

Vedi, il limite dei discorsi ideologici è il loro "non possumus". Mettiamola così, probabilmente ci capiremo: il discorso ideologico va fatto a se stessi, per capire dove siamo, e da dove partiamo. Poi, al momento del confronto, bisogna lasciarlo dov'è: per capire la posizione dell'altro, per guardare dove ci porterebbe (faccio un esempio? la lotta contro i termovalorizzatori in Campania), e per trovare una soluzione di compromesso. Consapevolezza per me vuol dire questo, prima di tutto. E non è una parolaccia, anzi. Il problema semmai è che per la sinistra, una parolaccia è invece "compromesso": ti sfido a dimostrare il contrario, specie pensano ai Pecoraro Scanio, Turigliatto e al resto della compagnia. Il compromesso, per la sinistra, è SEMPRE mezza sconfitta: dove la vittoria non è la mezza vittoria. La vittoria è trovare una soluzione ragionevole. Metti la questione del nucleare: cade un albero, e mezza Italia piomba nel Medioevo. E' ragionevole? Non si potrebbe diversificare ANCHE impiantando una centrale per regione, e poi ne riparliamo tra 5 anni? Eh no, non si può, non possumus... Già... fdn.

Forse non ho molti contatti, ma effettivamente ciò non ha importanza. Dopo certi politici con probabili interessi sottobanco, sei l'unico "cittadino qualunque" di cui sappia che sente l'esigenza della realizzazione della TAV. Tu stesso dunque manchi di considerare "quelli di sinistra" (io peraltro non sono di sinistra ma sono contrario alla TAV) e in genere tutti quelli contrari, quanti che siano (il 10% del totale? il 20%? il 70%) come cittadini comuni, con pari diritti di quelli che la TAV la vogliono. Con quale autorità superiore i suoi sostenitori dovrebbero passare sopra a chi è contrario? Con quale sicurezza dai per scontato che chi è contrario a TAV, centrali nucleari, termovalorizzatori (un termine sospetto perché ha qualcosa di falso già in sé perché vuol presentarsi come un produttore di benefit che non produce alcun malefit), sia semplicemente uno scemo che corre dietro al male primo di questo mondo che sarebbero quattro sparuti ambientalisti o come si chiamano? Su quale base sei così sicuro che chi è contrario non usi la propria testa così come fai tu, e su quale base sei così sicuro che, nel caso la usi, lo faccia male? Ho l'impressione che tu sia favorevole ad un sacco di cose, a prescindere, lo stesso a prescindere non meglio argomentato di cui fai carico chi la pensa diversamente da te su queste cose.

Perché 20 anni fa votai contro le centrali nucleari, e mi son reso conto che ho sbagliato. Perché gli ambientalisti fanno terrorismo psicologico. Perché in effetti nessuno ha chiesto agli italiani se sono favorevoli o meno alla TAV e a tutto il resto. Perché i risultati della politica ambientalista si sono visti in Campania, e in tutte le altre regioni - in primis la mia, e ho un inceneritore colossale a 20 km - problemi non ce ne sono stati affatto, anzi. Perché un dibattito serio non c'è mai stato, e con questi ambientalisti non ci può essere, come con chiunque viva i certezze indiscusse e indiscutibili. Io certezze non ne ho, ma so che all'estero si fa così, quindi si può fare, con prova provata. Ti basta come risposta? Comunque, continuate pure così: non stupitevi poi se i risultati sono questi, e se non riuscite ad arrivare mai da nessuna parte perché la gente poi diffida. ma se vuoi negare anche questo, fai pure, io non ho problemi. fdn.

Penosa anche la tragicommedia interna all'udeur.

inqualificabile. se posso dirlo laconicamente.

Provate a metterla così: li avete sentiti gli elettori di Mastella? Cosa chiedevano? Un ricovero urgente, un lavoro per il figlio, un permesso abitativo... Perché ricorrere a Mastella? Per abitudine e mentalità meridionale, immagino. Ma forse, anche perché restiamo un paese arretrato. Ma non è che la mentalità pauperistica rossoverde prospetti orizzonti molto diversi, nei suoi effetti pratici, eh? Il risultato: Mastella. Tanto strano se i suoi interessi sono quelli - minimi davvero - di chi lo fa star lì? Davvero non si può far diversamente? fdn.

Il modello Lauro, dici tu. Non lo vedo così diverso al nord: il favore conta, in campagna elettorale e non solo. arretratezza culturale? si. e anche un po' di pochezza morale. e non dire che sono presuntuosa o che. è questione etica e non partitica.

Bello scambio di vedute, molto civile, tra te, fdn e elio. Sono d'accordo con alcune cose che ha scritto fdn. Ad esempio che il popolo di sinistra (fra cui mi ci metto anch'io) spesso si erge a salvatore della patria e cerca di trasformare questo carrozzone eterogeneo (nel modo di concepire la moralità, anche) in un mondo perfetto. Forse pecchiamo di mania di onnipotenza. Non ci avevo pensato ed fdn mi ci ha spinto a farlo. Tuttavia non concordo sul fatto che si debba scendere a compromessi con certa gente. Quella va estirpata. E mi riferisco non a chi la pensa diversamente da me ma solo (e dici poco) a chi pensa di entrare in politica per fare esclusivamente i propri interessi personali. Posso ammettere nel dibattito politico, proprio in uno slancio di moderazione, chi si batte per interessi di categoria. Non volevo aggiungere qualcosa di nuovo, e mi sembra di non averlo fatto. Volevo solo scrivervi che ho apprezzato il vostro scambio.

Da parte mia ti ringrazio. Mi rendo perfettamente conto di risultare poco amabile, e spesso di esser preso per uno scassamaroni a gratis modello Ferrara - bastian contrario per principio. Ma non è così; o almeno, non vuole esserlo. In effetti, io sarei (sempre stato) di sinistra; ma non QUESTA sinistra. Per come la vedo io (ed è davvero una opinione, non una enunciazione), la sinistra dà risposte, mentre io per indole e formazione (filosofica) sarei uno che pone domande, meglio se scomode. E non amo mi venga imposto un modo di essere, e di pensare. La sinistra chiama questo "essere italiani", io lo chiamo "essere un uomo libero", e ammetto senza difficoltà che è vera l'una e l'altra cosa. Questione di angolazioni, se vogliamo. Ma dalle domande non si scappa, e si devono accettare anche le risposte scomode, accettando di cambiare idea. Io so farlo, lo dice la mia (modestissima) storia personale. Poi, non ho nessuna simpatia per QUESTA destra, e non voterò alle prossime elezioni, anche alla luce di altre considerazioni che qui non sono rilevanti; ma se il centrosinistra perde, credo che perdiamo poco. Grazie ancora dell'apprezzamento. fdn.

Mi ricorda altri festeggiamenti, quelli quando "...oggi anche l'aria è più pulita..." (1996). Non ricordo che allora tanti si siano stracciati le vesti. Ma forse solo perchè internet era poco diffusa....

Vorrei dirti che non c'ero. ma non sono così giovane. non festeggiai nemmeno allora. sai, sono persona rigida su alcune cose.

Ed è per questo che, nonostante tutto, sono ancora fiducioso che un futuro meno rissoso e deludente sia possibile...

p.s. cronaca della domenica mattina. Non mi piace nemmeno il "cannolo in piazza" siciliano. Non mi è piaciuta la protervia di Cuffaro, non mi sono piaciuti i suoi festeggiamenti. Le sue dimissioni erano e sono come minimo un attodovuto oltre che un atto di decenza. Quei cannoli equivalgono per me alle fette di mortadella ingozzate da certi altri parlamentari.

Mi è molto piaciuta la tua risposta al commento di Fdn.

grassie bobbino. :)

"Come ministro della Giustizia, sono più ministro vostro che dei magistrati". L' aveva dichiarato Mastella, all' inizio del suo mandato, davanti ad una platea di detenuti di Regina Coeli. E non si dica che quest' uomo non è lungimirante.

Sono di sinistra, lo sono nel cuore, e non me ne vergogno. In questa sinistra non mi sono mai identificata. Ma mi sento innanzi tutto italiana. E sono triste, molto triste. Non ci sono nè vinti nè vincitori. Stiamo perdendo tutti e non capisco quando cominceremo finalmente a rendercenen conto. Un sorriso a te Miti e un grazie. Ti commento poco, perchè non mi sento all'altezza, ma il tuo blog è un quotidiano spunto di riflessione e di dimostrazione che si possono avere idee diverse dagli altri mantendendo il rispetto per le idee altrui e la capacità di un dialogo costruttivo.