Sconfinando

Appunti di viaggio (colleganti)

24 aprile 2006
Un trionfo di colori e di profumi. Di voci e di suoni.
Tra i banchi di frutta e verdura del Viktualienmark l'occhio si appaga. E si sorride.
Si pregusta il primo morso alla mela che tra poco passerà di mano. Succosa e croccante. Un morso per uno. La finisci tu? Dai, tu. Un morso ancora.

26 aprile 1986
Chernobyl. Piogge acide. Terreni radioattivi.
Latte, frutta, verdura. Bestiame.
Al bando.
Altro che mercato.

Segna-post

In questi giorni sono riuscita a rileggere "Guasto", di Christa Wolf.

Oggi, adotto il post di Ossimora. Ben più di uno spunto.

Appunti di viaggio (sconfinamenti della memoria)

Monaco. Il ritorno.
Tornare a Monaco da turista fa un certo effetto. O forse e' solo il ribaltamento della prospettiva tra il vissuto da dentro e il visto da fuori. E da turista aspetti il suono delle campane e sali in cima alla torre, negli stessi luoghi che da studente vivevi la sera, dopo le lezioni e la cena. Davanti all'ultima birra.

E la birreria dietro la Frauenkirche torna a essere un locale tipico. Anche se per un momento rivedi il fantasma di te, al tavolino con C., quell'ultima sera, col vento freddo che tirava a ottobre. Vieni a Londra con me. No, non verro'.
E non fu una bugia.

Appunti di viaggio (perplessi)

Note a margine da una birreria di Monaco.

Ci sara' ben un motivo per cui nel bagno degli uomini hanno installato un vomitatoio e in quello delle donne un fasciatoio.

Appunti di viaggio (della casualità)

A volte il non imporsi mete precise o rigidi programmi riserva sorprese piacevoli.

Come deviare per Ulm con la scusa dei natali di Albert Einstein e trascorrervi ore, tra la cattedrale gotica con la guglia più alta del mondo e i canali che attraversano il quartiere dei pescatori.
E il Danubio e' anche qui.

Appunti di viaggio (sconfinando - again)

Augsburg. Primo assaggio.
La Fuggerei ricorda tanto il Beginenhof di Amsterdam, un po' meno cupo, pero'.
Facile ironia pensando alle case dello Iacp e questi appartamentini del 1500 ora restaurati e come allora messi a disposizione di chi altra casa non ha. Un po' di acqua non ci spaventa.
Il luogo merita, anche sotto un cielo gonfio di pioggia.

Appunti di viaggio (sconfinamenti casuali)

Neve a bordo strada e laghi ancora coperti di ghiaccio reso traslucido dal sole.
Ecco i Grigioni in quest'ultimo scorcio d'aprile.

A Meienfeld lo sguardo vaga inutilmente alla ricerca delle caprette che fanno ciao. Niente da fare, ma sono certa di aver capito dove sta la baita del nonno.

Sessanta più uno

E siccome non sarò di ritorno prima di martedì, lascio questa sera un segno.
Un pensiero.
La speranza.
La mia voglia di risveglio.
Con un solo rammarico: il sessantesimo sottotono dello scorso anno.
Che quest'anno le bandiere sventolino.
E che ritorni a parlare chi quel giorno c'era.
Rifacciamo il sessantesimo quest'anno.
Più uno.
Basta crederci.

Friends

Ma tu a che punto sei?
Già caricato la macchina. Ora una doccia e nanna. Tu?
Nemmeno iniziato a cenare. Fai tu.

G. è già tornato?
No. E' da qualche parte tra Feltre e Milano. Prima o poi arriva. E F.?
A metà strada tra Torino e Magenta.
Come volevasi dimostrare.

Però sono contenta.
Anche io.
Soprattutto non mi pare vero di avere F. inchiodato su un sedile per più di un quarto d'ora. Forse riuscirò a dirgli quelle 2 o 3mila cose che ho in arretrato.
Allora fallo quando guida lui, così sei sicura che non si addormenti.
Perfida.
Realista.

Giochi di ruolo

Noi siamo quelle del neurone tripartito.
Uno in tre, che basta e avanza. All’occorrenza ci si passano i terzi mancanti, e si galleggia nella beata incoscienza.
Noi siamo quelle dell’organizzazione e della pianificazione. Delle piantine in triplice copia, delle prenotazioni in triplice copia, del kit da viaggio e delle scorte da sopravvivenza. Del quanti cambi gli porti e del hai già fatto le valige.

Voi siete quelli del che stress. Del fate voi, che a noi va bene tutto. Del voi che avete tempo, fate. Del la valigia la prepari tu e del vi siete già messe d’accordo.
Voi siete quelli che vi telefonate la sera prima di partire per decidere un itinerario già deciso.
E a voi delle scorte da sopravvivenza non ve ne frega niente, ma alla seconda ora di macchina chiedete se non c'è niente da mettere sotto i denti.
E mentre noi ci perdiamo in cose da Femmine, voi discutete dei destini del mondo.
Per ore.
E ore.

Ma alla fine va bene così.
A noi. E a voi.

(Ho già fatto gasolio. E ho pure pelevato. Lo so, la mia macchina è un porcile. Ma non migliorerà dopo quattro giorni di viaggio. Se vuoi, questa volta, la pulisci tu :))