Sconfinando

Emergency - Guerra NO

200 piazze italiane e migliaia di volontari per raccontare 12 anni di Emergency, dicendo un NO convinto alla guerra.
Alle guerre. A tutte le guerre.
L'associazione dal 1994 a oggi ha curato
più di 2 milioni di pazienti
in Afganistan, Cambogia, Iraq, Sierra Leone,
Sudan e in Eritrea, Ruanda, Palestina,
Algeria, Angola e Sri Lanka.

28 ottobre 2006, giornata nazionale di Emergency
Qui l'elenco di tutte le piazze.

Una pagina al giorno

Lo leggo su Repubblica e come San Tommaso un'occhiata la devo dare.
Visto che nella giornata si passa più tempo davanti allo schermo di un pc che davanti a una pagina stampata - è la sostanza della questione - ritagliati cinque minuti al giorno. E il libro te lo recapitiamo noi, un poco alla volta, ogni giorno alla stessa ora sulla tua casella di posta elettronica.
Più o meno come una scansione programmata del pc, giusto per intenderci.
L'idea è venuta dei signori americani (e come poteva essere diversamente), che l'hanno realizzata con un sito spartano che più spartano non si può: DailyLit (come dire lettura quotidiana).
L'operazione è semplice: si sceglie il libro, si fornisce il proprio indirizzo di posta elettronica e la cadenza con la quale si desidera riceverlo. Da lì il gioco è fatto.
I libri al momento disponibili a catalogo (anche se aumentano di giorno in giorno) sono 600, rigorosamente in inglese e - altrettanto rigorosamente - tutti già rilasciati in public domain. Quindi Harry Potter, no, quello non c'è.
C'è però Pride & Prejudice, diviso in 149 parti.
Che non sono proprio poche. Quasi cinque mesi, a furia di una mail al giorno.
E se il libro dovesse essere così accattivante che una parte sola al giorno non basta?
Nelle FAQ si dice che è possibile richiedere l'immediato invio di una o più parti successive.

Va bene, lo dico. Un libro così io non lo leggerei mai. Finirei per saltare le righe. E poi non profuma di carta.

Reclame!

A me piace l'idea di utilizzare spazi inconsueti come le stazioni ferroviarie per qualcosa di un po' diverso che non sia il solo correre per non perdere un treno o l'aspettare qualcuno che arriva.
Ogni tanto a Milano ci provano e generalmente ne vale la pena.
La mostra che è stata inaugurata ieri e rimarrà visibile per un mese è sicuramente interessante.
Si intitola "Pubblicità con giudizio, 40 anni di pubblicità bloccate dal Giurì" e di fatto celebra i 40 anni di attività del Giurì dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Cinquanta manifesti di pubblicità bloccate per motivi etici,morali, o perchè ingannevoli.
Questa immagine di Toscani fu bloccata nel 1991, mentre la pubblicità dei jeans Jesus - quella del chi mi ama mi segua, tanto per capirci - fu bloccata nel 1978.
Mica secoli fa, per dire.
Per questo la mostra è interessante.
Perchè aiuta a capire che percorso ha fatto la nostra sensibilità negli anni.
Se poi penso che giusto ieri è uscito un volume commemorativo sul calendario Pirelli, nel quale sono riprodotte le immagini di Helmut Newton bloccate nel 1985 perchè ritenute scandalose dall'allora amministratore delegato della società, mi viene da sorridere.
La mostra sulla pubblicità è al binario 22 della Stazione Centrale di Milano.
Buon motivo per venirci.
O per lasciare a casa la macchina per una volta.

Nessuno tocchi...

Due condanne a morte eseguite, nella notte, negli Stati Uniti.
Una in Florida, l'altra in Texas.

http://www.nessunotocchicaino.it

Attesa

E lo so che sono i giorni che precedono la tempesta.
La calma
- così studiata, equilibrata, palpabile -
che precede lo sconquasso.
So che il colpo arriverà.
In fondo so quale potrebbe essere.
Non so quando sarà.
Nè quanto forte vibrerà.
Metto materassi, per attutire, chissà.
E aspetto.

Bruno Lauzi

Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama
cambia idea improvvisamente, prima la verità poi mentirà lui
senza serietà, come fosse niente
sai la gente è matta forse è troppo insoddisfatta
segue il mondo ciecamente
quando la moda cambia, lei pure cambia
continuamente e scioccamente.
Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo !
un punto, sai, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo!
non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.

Una delle canzoni più belle, da lui composta con Maurizio Fabrizio per Mia Martini.

A me (senza parole mie)

Trust I seek and I find in you
Every day for us something new
Open mind for a different view
And nothing else matters
Never cared for what they do
Never cared for what they know
But I know
So close no matter how far
Couldn't be much more form the heart
Forever trusting who we are
And nothing else matters

Shop-alcoholic?

E ieri leggevo di straforo dal giornale del mio vicino in metro che in base a un sondaggio di non so chi, l'80% degli italiani sarebbe favorevole allo shopping domenicale. Quindi negozi aperti e via allo struscio per le vie del centro. Dirmi perplessa è forse minimizzare. Contrariata è più corretto.
Sarà perchè la sacralità della mia domenica è fatta del tempo che regalo a me stessa per stare con chi amo, facendo ciò che amo, ma anche non facendo nulla, che mi fa effetto pensare a un giorno dedicato ad altro. Più razionalmente, mi infastidisce la continua corsa al compra-e-consuma come se davvero fosse l'unica cosa da fare.

Confesso però la mia incoerenza:
l'apertura domenicale di feltrinelli 
è una debolezza nella quale indulgo.
Non spesso, ma volentieri.

Fuori stagione

E scrivo scrivo scrivo. Perchè ci sono le parole che premono. E non so che forma prendono. Forse il solco della fronte aggrottata.
Forse semplicemente volano. E si fan farfalle. Che di questa stagione non ce n'è più.
Ma è bello fare finta che...

Free Press (in metro)

Shock in my town a palla nelle orecchie a coprire il rumore del treno.
A quest'ora poche chiacchiere. Teste immerse tra le pagine della free press. Qualche libro. Novanta morti al giorno per errori negli ospedali. Troppo smog in città. Santanchè sotto scorta.

Ho sentito
urla di furore
di generazioni
senza più passato
di neoprimitivi
Rozzi cibernetici
signori degli anelli
orgoglio dei manicomi

Un videogioco invita al bullismo. Un tetto ai rifugiati: non ci sono soldi. Alla Bicocca pochi mezzi. Putin smentisce.

Soffoco.
Dieci fermate ancora.