Sconfinando

Domanda

Ma la regola del silenzio assenso
vale comunque,
o necessita di accordo preventivo?

Funzioni strettamente crescenti

Ambire alla crescita è, a mio avviso, segno di salute, anche mentale. La crescita può avvenire in vari modi, con o senza della pause, per esempio. Un modo per ricondurre all'Analisi Matematica il concetto è quello di rifarsi alla definizione di funzioni crescenti o strettamente crescenti.

Funzione crescente è quella per la quale, al passare del tempo, si è sempre o come prima o un po' cresciuti. Funzione strettamente crescente è quella che non ammette "pause". Quella che non puoi goderti mai un traguardo appena raggiunto che già hai in mente il prossimo gradino da scalare.

Io opto per la stretta crescita, ovvio. A costo di sembrare impaziente, o addirittura precoce. Che poi io precoce sono sempre stato, salvo che. No, niente. Ciao.

[Single] sex: per assonanza

E inevitabilmente questo titolo mi riporta
a Middlesex, di Jeffrey Eugenides.
A me era piaciuto.
Anche se non quanto Le Vergini Suicide, devo dire.

Single-sex

Leggo sul Corriere della Sera di oggi (pag. 23) che negli Stati Uniti si torna a parlare di classi single sex. Solo maschi o solo femmine, per intenderci. Ne beneficia l'apprendimento, è la teoria espressa (a dire il vero non da oggi) da analisti, ricercatori e da una interessante quota di quella miscellanea che trasforma una chiacchiera accademica in think tank e poi in azione.
Nel 1998 negli Stati Uniti, si legge nell'articolo, c'erano 4 scuola pubbliche con classi single sex; a otto anni di distanza sono diventate 240: lo dice per l'appunto uno di questi think tank a stelle e strisce.
Ovviamente la questione rimbalza dagli Stati Uniti all'Europa e ritorno, perchè ritornare a discutere di classi separate vuol dire in ogni caso rimettere in discussione decenni di studi. In nome di una migliore qualità dell'apprendimento.
E se c'è chi ne esalta i benefici, soprattutto per la creatività al femminile, non manca chi evidenza i rischi dal punto di vista più marcatamente sociale, ghettizzazione inclusa.
Su Google, alla voce Single Sex Education c'è un proliferare di studi ai quali vale comunque la pena dare un'occhiata, giusto per capire di che si tratta.

Di mio posso dire che ho frequentato l'ultima sezione femminile delle elementari della mia città. Solo due classi single sex (tradizionali, si diceva allora), una maschile e una femminile. Le altre, compresa quella di mio fratello, erano già miste. Confesso che alle medie, il primo approccio con un ambiente misto non è stato facile.
Per le mie figlie credo non sia nemmeno immaginabile un ambiente scolastico mono-tono. Nonostante almeno fino a una certa età la separazione maschio-femmina sia comunque naturale, fosse solo per questioni di gioco.

Buoni (s)propositi

Del dolce far niente domenicale mi resta solo l'idea.
Esiste però un nulla dolcemente fatto.
Solo per il piacer di fare.
Insieme.

Sabato (nel) villaggio

E questo sabato, all'imbrunire, ha dei colori così.
Che forse son non colori.
Ma mi danno voglia di casa.

Diffida.ndo

Davanti al supermercato, con i bavaglioni di plastica gialla indosso, come ogni anno ci sono loro. Quelli del Banco Alimentare. Ragazzi. Volontari. Alcuni li conosco, in fondo questa non è una metropoli: tra scuole, oratori e centri civici, alla fine i visi son sempre quelli. Il sacchetto, il volantino, la veloce spiegazione, un sorriso che è un invito. All'interno, un paio stazionano nelle corsie degli alimenti non deperibili e danno indicazioni. Qualche omogeneizzato, che il cibo per i bambini manca sempre.
All'uscita, raccolgono i sacchetti, sempre con un sorriso. Anche davanti alla signora, che, un po' severa, allunga il proprio e si raccomanda "E che queste cose arrivino dove devono arrivare. Mica che ve le tenete voi". Immagino la fatica, a conservare il sorriso.
La diffidenza. Come nasce. Dove. Perchè si radica così.
E penso che fatica, non sapersi più fidare. O pensare di non poterlo più fare.  Non solo per una colletta.

_{[la foto è "rubata" da flickr e "appartiene" a Konrad]}

Uscire dal silenzio

Usciamo dal Silenzio. Siamo uscite dal Silenzio.
Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza
contro le donne.
A Milano, dalle 21.00, alla Stazione Centrale
la festa-evento-manifestazione "Usciamo...la notte",
per dimostrare che le donne
possono non aver paura.

E per chi pensa che non son più i tempi delle donne in piazza, qui uno stralcio del rapporto Onu sulla violenza contro le donne e qui i dati del Soccorso Violenza Sessuale di Milano.

Da Trieste, il venerdì

Il venerdì non c'era da perder troppo tempo fuori scuola. Anzi. Semmai c'era da affrettare il passo. Perchè a pranzo, a casa, c'era lui a tavola con noi. Mica solo con noi, devo dire. L'importante era aver chiuso la porta nell'istante esatto in cui lui pronunciava il fatidico "hiiiit pareiid", che all'epoca mica sapevo come si scriveva. (E poi alle medie io studiavo francese.) E c'era Lucio Battisti che stava in cima per settimane e settimane. Mina. L'Equipe84. Poi Barry White. Siamo onesti: anche i Collage con la tremenda Due Ragazzi nel Sole, che deve avermi traumatizzato, se me la ricordo ancora.
Stasera l'ho rivisto al telegiornale. Pochi minuti e non so neppure se l'hit parade l'hanno nominata. Però c'era El can de Trieste e citando Mina mi è risuonata nelle orecchie la Zebra a pois. 
Che di Lelio Luttazzi sono parte quanto la hiiiit pareid del venerdì. 

Adimensionalizzazioni

Breve premessa sulle unità di misura. Ho 1 m² di terreno, un quadrato disegnato a terra con lato 1 m. In uno dei 4 vertici posiziono un pezzo di legno lungo 1 m. Individuo il volume del cubo che a quel punto mi è facile immaginare moltiplicando 1 m² per 1 m. Viene fuori 1 m³. Il numero è rimasto sempre 1, ma è cambiata l'unità di misura.

L'unità di misura fa cambiare il senso al numero. Giusto? Giusto. Ma esistono anche numeri adimensionali, cioè senza unità di misura. Numeri diciamo puri, quelli che sono come diamanti, non sporcati dal che cosa rappresentano. Stupendi e basta.

Qual è il massimo che mi può capitare nella vita? A me che vengo notoriamente misurato in m/s (metri al secondo) e che, sempre come è noto, sostengo che i miei pensieri superano i 300000 km/s della velocità della luce? Quello di "adimensionalizzarmi" confrontandomi con chi dispone di un potenziale elevatissimo in termini di s/m (secondi al metro), cioè con chi riesce a darmi tanto tempo in pochissimo spazio. E per spazio si può intendere anche quello che occupano le parole di un discorso. In poco spazio tutto il tempo che c'è dietro per averle pensate, quelle parole.

Chi si candida?