Sconfinando

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Svogliatamente ho cominciato a dare un'occhiata al lavoro che mi aspetta domani.
Gironzolo tra i siti, concedendomi divagazioni tra l'uno e l'altro.
Posta?
Ma sì dai.
Posta.
Una mail di Fabio intitolata "Vacanze 2006" con un paio di laconiche considerazioni su una delle possibili mete.
Rido.
Riprendere è davvero difficile per tutti.

Distanza

Domani.
Domani si ricomincia.
L'ufficio, il lavoro, la strada, la macchina, il traffico, la coda.
E quella tensione che sento crescere dentro.
Come ogni anno è questo il momento più difficile.
Così distante da tutto.
La "mia" casa.
La "mia" famiglia.
Le "mie" cose.
I "miei" libri.
Imbozzolata.
Senza intrusioni dal mondo esterno.
Ieri sera ho fatto la marmellata, con gli ultimi fichi dell'albero.
Bisogno di creare e in fondo di conservare.

Post N° 37

Ora che i giorni di questo viaggio stanno scivolando via, cerco di trattenere le immagini.
La modista di Rouen.
Due vetrine da casa di bambola.
E i cappelli piu' grandi e piu' strani che io abbia mai visto.
Con Laura e Patrizia, come bambine, il naso attaccato al vetro a guardare le modiste al lavoro sulle teste di due donne.
E la voglia di giocare anche noi a fare le signore.

Post N° 36

Giornate piovose tra Normandia e Bretagna.
Saint Malo ci accoglie con una tempesta di vento e acqua.
Al ritorno la strada ha i colori dell'autunno con una nebbia insolita per questo periodo dell'anno.

Rouen.
La Pulcelle.
Si cammina nel centro medievale sotto una pioggerella fitta e fastidiosa.
Notevole la cattedrale.
Splendido lo sviluppo in altezza delle navate.

Post N° 35

Terminato Zazie nel metro' di Raymond Queneau.
"L'hai visto, il metro'?"
"No."
"E allora, che cosa hai fatto?"
"Sono invecchiata."

Post N° 34

La Cambe, cimitero dei soldati tedeschi.
Croci nere raggruppate a 5 a 5.
Piccole lapidi nella terra.
Nomi.
Date.
O solo la scritta "zwei deutsche Soldaten".
All'ingresso la frase di Albert Schweizer:
"I cimiteri di guerra sono i piu' grandi predicatori di pace".

Post N° 33

Memoriale di Caen.
Opera mitterandiana senza alcun dubbio, ma importante raccolta di testimonianze non solo sullo sbarco ma sulla guerra in se'.
Bello il primo percorso.
La storia dal 1918 fino alla guerra raccontata come una spirale che si avvolge e sprofonda nell'orrore.
Piu' scontato ma doveroso l'atelier della pace.
Singolare anche la galleria dei premi Nobel.

Post N° 32

Pont de Normandie e Honfleur.
La Senna si getta nel mare.
Bello pensare di poter risalire arrivando a Parigi e ancora piu' in la'.
Il ponte sospeso ha un suo fascino, una sua leggerezza.

A Honfleur arriviamo sulle tracce di Proust e delle sue fanciulle.
Molti turisti, come logico attendersi, ma lo scenario conserva la sua peculiarita'.
Unica la chiesa di Santa Caterina.

Post N° 31

Terminato di leggere "La Mennulara".
Mi aspettavo sicuramente qualcosa di piu'.
Soprattutto nelle descrizioni di ambiente.
E un po'affrettata la chiusura.

Post N° 30

Mattina tranquilla a casa, con i ragazzi che si godono tempo e spazio.
Gianni, Fabio e Antonio al supermercato.
Ovvero l'equivalente di portare i bambini al luna park.
Tornano stracarichi delle specialita' piu' improbabili.
Ma anche questa e' vacanza.