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Messaggi di Agosto 2016

 

La vendetta non ha fretta ( primo capitolo)

Post n°2132 pubblicato il 31 Agosto 2016 da paperino61to

 

 

Non ho mai capito e non  accetterò mai che nell’animo umano vi sia quella sorta di voyeurismo, specialmente quello macabro in cui la gente si accalca intorno ad un’incidente o un delitto.

Questo pensiero mi balenò in testa mentre con l’auto stavamo andando in via San Donato, a due passi da Piazza Statuto.

“ Commissario,  dove parcheggio con tutta quella gente che è davanti a noi?” mi domanda l’agente.

Indico di fermarsi davanti alla farmacia che dista poche decine di metri dallo stabile.

“ Largo, fate largo per favore, fate passare il commissario….venga, al secondo piano, troverà Perino con Salzi” grida forte il mio collega davanti al portone.

La folla di persone non aveva intenzione di andarsene, per cui diedi ordine di farli sgombrare, alcune di loro protestarono: “ Segnati i nomi di chi protesta!”.

Entrai nell’appartamento del secondo piano e Perino mi venne incontro.

“ Buongiorno commissario, venga , la vittima è nel salotto”.

Tende color viola nascondevano una porta, che portava sul balcone interno dello stabile. Una finestra era aperta e sporgeva sulla via principale. Intanto la gente stava sfollando lentamente.

“ Come si chiamava? “ domando a Perino.

“ Clara Felsi ...è vedova del colonello Augusto Primi”.

“ Quel colonello? “.

Perino fece cenno di si con la testa.

Primi era stato coinvolto nella disfatta di Caporetto, si era salvato dall’essere radiato o peggio ancora fucilato grazie a conoscenze nelle alte sfere dell’esercito militare, in compenso in quei giorni caotici aveva dato ordine di far fucilare i disertori e chi contestava le sue strategie di battaglia.

I giornali di allora diedero grande notizia in merito ad un sommario processo, dove il colonnello  ne uscì pulito. Si congedò un paio di anni dopo che era finita la guerra e  morì per una banale caduta da cavallo dalle parti di Biella.

“ Come è stata uccisa la signora?”.

“ Colpo di pistola alla nuca, uno solo sparato da vicino…e guardi il cuscino per terra…ha un foro, quello del proiettile sicuramente “.

“ Bravo Perino, ci si mette anche lei a volermi rubare il mestiere?” a parlare era il dottor Stresi della medicina legale.

“ Non sia mai dottore, mi basta già il mio di lavoro” rispose Perino.

 

 

 

Mentre il dottore esaminava il corpo della donna,  osservai l’appartamento. Era grande, quattro camere , un salotto, la cucina, la camera da letto ( in pratica era l’intero secondo piano), il tutto arredato secondo buon gusto senza per questo essere considerato lussuoso. Su una parete spiccava un quadro dipinto a olio del colonello e della sua consorte.

Alcune  fotografie erano sui comodini nella camera da letto, dove si intravedevano i coniugi con dei bambini, forse i figli visti l’età dei piccoli.

“ Perino, chi ha trovato la vittima?”.

“ La domestica, si chiama Adele Rubio, ed era al servizio della Felsi da una decina di anni”.

“ Vorrei poterle parlare,  c’è in questo momento?”.

“ Si venga , è nella camera degli ospiti”.

La donna era seduta su una poltrona, in una mano teneva un fazzoletto mentre singhiozzava.

“ Buongiorno signora Rubio, sono il commissario Berardi. Vorrei porle delle domande…capisco il suo stato d’animo…”.

Mi indicò di sedermi: “ Mi scusi commissario…ma la signora era come una mamma per me…non posso credere che qualcuno….mio dio…”, la voce fu rotta dal pianto.

La domestica era sulla trentina, capelli e occhi scuri, un viso non bello ma con qualcosa di attraente.

“ Quando è arrivata ha trovato la porta aperta?”.

Mi guardò stupita e rispose di no, la signora Felsi chiudeva sempre la porta specialmente dopo che lei andava a casa.

“ Quindi lei non abitava con la sua padrona?”.

“ No, ho un bambino da accudire  a casa. Abito a due isolati di distanza”.

 

 

 

“ Entrando ha notato qualcosa di diverso dal solito?”.

Intanto Perino mi domandò se potevano portare via il corpo della vittima. Diedi l’assenso visto che sia il medico che i colleghi della scientifica avevano terminato il loro lavoro.

La domestica ci pensò un attimo e rispose che una cosa l’aveva colpita, un forte odore di …” fumo commissario…come se qualcuno avesse fumato”.

“ Magari è stata la signora Felsi…”. La domestica escluse questa cosa perchè la vittima non aveva mai fumato : “ Soffriva di asma, e io se fumavo dovevo farlo fuori di qui”.

“ Capisco, quindi si deduce che qualcuno che fumava è venuta a trovarla. C’erano molte persone che frequentavano la casa?”.

La Rubio pensò un attimo e scosse la testa: “ No, a parte i figli Antonio e Angelo con i bambini. Chi veniva a trovarla un paio di volte alla settimana era la signora Ferraris, un’amica di vecchia data  ”.

 “ Altri particolari non le vengono in mente?”.

“ A parte il fumo …direi di no…anzi…una cosa c’era che mi ha colpita ma non ho fatto subito caso”.

“ Dica…” .

“ All’ingresso sul mobiletto c’era di solito la borsetta della signora, ,a entrando in casa stamattina non l’ho vista e sono sicura che ieri sera prima di andarmene era appoggiata sul mobiletto“.

“Può darsi che la signora l’avesse vol…” non finisco la frase.

“ Nossignore, so per certo che la mia padrona la posava sempre al solito posto, è…era troppo abitudinaria se posso usare questa parola…mi capisce cosa voglio dire?”.

 

 

Domando se la vittima in casa teneva una pistola, ma la domestica rispose di no.

Mi alzo e vao nelle varie stanze che componevano l’alloggio. Erano tutte quante spaziose ed arredate con gusto. I mobili erano prevalentemente di colore bianco, una libreria riempiva l’intera parete della sala. Numerose  fotografie erano appese alle pareti, altre invece erano su un tavolo al centro di una delle stanze.

In una si vedeva il colonello Primi in compagnia di alcuni suoi ufficiali. Dalla domestica venni a sapere che era stata scattata un mese prima di Caporetto, e che purtroppo solo il colonello assieme a Gerdetti ( me lo indicò con il dito) si salvarono. La domestica si fece il segno della croce.

“ Perino, hai preso nota degli inquilini del palazzo?”.

“ Si commissario, al pianterreno vive la portinaia, si chiama Alda Pastori, è vedova con due figli piccoli. Al primo piano abita un professore di lettere, insegna all’università si chiama Giacomo Raviola e non è sposato. Di fronte al suo alloggio vive un commesso viaggiatore di nome Riccardo Vianello, attualmente è assente per lavoro. Tutto il secondo piano, è di proprietà della vittima . Salendo al terzo ci sono i coniugi Ramella: Roberto e Alice. Sono titolari di un negozietto di antiquariato in via Garibaldi. Dirimpetto abita la signorina Ester Caretti, impiegata in uno studio notarile. E infine al quarto piano, solo un alloggio è abitato da Vecchi Antonio, un giornalista della Stampa”.

“ L’altro alloggio è vuoto?”.

“ Si, la portinaia dice che sono mesi che non viene affittato. Il proprietario ha chiesto di mettere  un cartello  con la scritta vendesi, si è stufato di tenerlo vuoto”.

“ Come si chiama il proprietario?”.

“ Marco Baissa”.

“ Bravo, Perino…ora vediamo di convocare questi signori in questura”.

 ( Continua)

 

 
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La coscienza secondo Marchionne

Post n°2131 pubblicato il 29 Agosto 2016 da paperino61to

“ I mercati senza morale…serve agire con coscienza”.

“ C’è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità e chi opera nel libero mercato ha il dovere di fare i conti con la propria coscienza”.

Che belle parole, non trovate cari amici e amiche? Certo che averne di datori di lavoro così. Immagino i suoi dipendenti come siano felici e orgogliosi di lavorare per lui, una persona con coscienza e alta moralità.

Peccato che a parole questo signore ( si fa per dire) è abilissimo a farsi bello, ma che nella realtà non sia così. Il tizio di questa frase è il caro AD delegato del gruppo FCA, ovvero Sergio Marchionne.

Sarebbe interessante ora se i giornalisti ( compresi quelli del Fatto quotidiano) intervistassero i diretti interessati, ovvero i lavoratori sulla coscienza del loro grande capo.

Parlare di “ coscienza” uno che ha chiuso un intero stabilimento ( Termini Imerese) che ha ricattato i dipendenti di Pomigliano e Mirafiori ( vedi i referendum svolti nel 2010/2011 ampiamente raccontati su questo blog), che ha cancellato dieci minuti di pausa con il parere contrario dell’Asl di Torino ( in merito ai tanti inidonei con varie patologie da lavoro, i quali quei benedetti minuti erano un sollievo), dei primi due giorni di malattia non PAGATA, di aumenti “ ridicoli “ alla faccia della sua decantata dichiarazione da “ Fazio lecca lecca : “porterò lo stipendio dei miei operai pari a quello dei loro colleghi tedeschi”.

Infatti basta che andiate a vedere la differenza di premio produzione di quest’anno tra noi e loro, e sicuramente capirete chi è Marchionne.

Del nuovo contratto meglio stendere un velo pietoso, chi lavora per una ditta iscritta in Confindustria prende più di noi come aumento.

Ritmi di lavoro peggiorati rispetti al passato ( colleghi che sono rientrati dopo 4 anni di cassa integrazione concordano tutti sul dire che non si può lavorare in questa maniera, “ è peggio di quando abbiamo lasciato noi” ).

Multe a iosa e minacce di licenziamento se ti ribelli o sbagli a montare dei particolari, gli straordinari dopo i sabati concordati , diventano di fatto ordinari ( vedi i sabati sia mattutini che pomeridiani), quindi non più l’eccezione ma la norma.

Insomma parlare di coscienza caro Marchionne, è fuori luogo, lei è uno dei tanti SFRUTTATORI di questo nostro povero pianeta, una CAROGNA che si ciba dei suoi dipendenti per aumentare il suo già ricco portafoglio…ed il tutto , purtroppo grazie a tanti colleghi IDIOTI  non solo PAUROSI e PSEUDO SINDACATI COMPIACENTI, oltre ovviamente a un Governo  schierato senza mezze misure pro FCA ( come tutti gli altri d’altronde).

 

 
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I'm duck sexy

Post n°2130 pubblicato il 19 Agosto 2016 da paperino61to

Come ben sanno le “ amiche “ sono un paperottolo molto attraente, diciamolo pure sexy.

E cosa fa uno che è molto sexy? Si immortala con delle fotografie, per carità i selfie detti anche in lingua italiana autoscatti, non è il mio genere, io vado sulle vecchie e care fotografie.

Un paio di anni fa una certa Miss Risonanza mi ha letteralmente accalappiato per le piume, non ho saputo resistere, in un attimo ero già sdraiato sul suo lettino. Devo dire che la Miss aveva uno sguardo molto Magnetico.

La cosa buffa è che non sapevo di avere una famigliola di beccucci, infatti dalle foto si evince che stanno intonando : “ Aggiungi un posto a tavolo Marcolino, che ci siamo anche noi…”.

Da allora mi fanno compagnia, a volte spuntano a destra altre a sinistra, ma levarsi dai…( Paperooooooo!!! Non si dicono questi nomacci! Vergognati!!), scusate è la mia coscienza che parla…non posso usare il termine Grillo parlante, non vorrei ritrovarmi tutto il Movimento 5 stelle a casa mia.

Poi un due / tre mesi fa ho deciso di immortalare il mio dito indice…madonna mia com’era sexy, giuro che la radiologa aveva uno sguardo conturbante mentre mi dava indicazione di come tenerlo in bella vista per lo scatto.

Ieri infine è toccato al collo essere messo su lastra, un collo niente male devo ammetterlo. Pensate che sempre questa radiologa non voleva consegnarmi la foto.

“ No, il collo no….non posso darglielo…amo questo collo…ne sono perdutamente innamorata!!”.

Sta di fatto che dopo un paio di ore di trattative con le altre sue colleghe ha dovuto cedere, previo promessa che al prossimo scatto fotografico toccherà….qui mi fermo che è meglio, anche se spero di non mantenere la promessa...sapete non sia detto che possa ancora servire.

Leggo la nemesi del referto e chiamo la paperina dicendo di tirare fuori la scacchiera, visto che si parla di C4 ( mossa del cavallo ) C6 C7 C3 mi pare…oddio mi sa che mi confondo con il modello di un auto, ecco passo pure per traditore della patria.

Insomma i’m duck sexy donne….e voi con uno così state ancora a pensarci? Don’t no religion cantava il grande Lemmy.

Comunque se vi serve un modello come me per scattare le vostre foto nessun problema, oramai sono noto in quello studio, per referenze domandare al primario di ortopedia, fisioterapisti vari e soprattutto radiologa.

 
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Cervelli in relax

Post n°2129 pubblicato il 19 Agosto 2016 da paperino61to

 

Anche quest’anno sono finite le ferie, per chi ha avuto la fortuna di farle, per chi come me che è sono ormai due anni a casa, direi che questa parola è fuori luogo, ma non ci piango sopra di sicuro.

Cosa abbiamo avuto in questi giorni di agosto? Le solite pagliacciate, le solite bufale mediatiche trite e ritrite, e purtroppo spiace vedere che persone che stimo ci caschino dentro come pere cotte.

Prendiamone un paio a caso: la fotografia di un “ negrone” appoggiato a un balcone. Sotto la didascalia recita pressappoco così: “ Ecco dove vanno i nostri soldi, ha mantenere un lavativo appoggiato a un balcone, BASTA!”.

Mi è sorta subita spontanea la domanda: Ma noi “ Italiani, brava e bella gente” non siamo mai appoggiati a un balcone? Vero che nella mia via dove abito siamo rimasti in pochi ad avere questa strana usanza, ma siamo tutti italiani che ci godiamo chi il sole come me( balcon beach) e chi la frescura della sera ( quando c’è).

Noi lavoriamo loro no. Perbacco e l’undici per cento di disoccupazione non è forse Non lavorare? Il 42% dei giovani a casa non è anch’esso non lavorare?.

Passiamo all’altra bufala mediatica, la famosa frase del “ Quando c’era lui”. Con illo tutto funzionava, treni, aerei, auto, Inps l’ha creato lui, la delinquenza era calata del 300% ( giuro che recitava così ),  ha lasciato l’Italia in mano agli italiani”.

Dopo aver letto questa cosa non solo mi sono cascate le piume ma anche gli attributi, va bene che ad agosto il cervello si rilassa, ma qui mi sembra un tantino esagerato.

Inutile che stia a nominare il delitto Matteotti ( esempio tipico di come era portatore sano di pace e democrazia il nostro Quando c’era lui), meno ancora accennare alle camere del lavoro bruciate, saccheggiate e distrutte in tutto il paese, non parliamo poi dei comunisti e anarchici uccisi o picchiati selvaggiamente in carcere. Per amor di patria tacciamo degli antifascisti esiliato e in alcuni casi uccisi all’estero, se poi accenno al fatto che l’Inps è nato a fine dell’800’ apriti cielo, è una menzogna, peccato che basti andare sul sito di questo ente per avere notizie di quando è stato fondato. Degli altri argomenti non vale manco la pena discutere, un paese pieno di macerie lasciato agli italiani, migliaia di persone uccise dai bombardamenti, un’intera generazione cancellata nella campagna di Russia ( mai letto Rigoni Stern?).

Poi arrivano il duo Matteo, ho saputo da una notizia Ansa, che un neonato ha chiamato con questo nome i suoi “ gioielli di famiglia”. Ci credo con le azzate che sparano quotidianamente come gli vuoi chiamare gli attributi?

Uno è toscano l’altro lombardo, ma cambia poco, gli accomuna la passione per rubare lo stipendio e per contare balle agli italiani, i quali purtroppo ci credono, d’altronde siamo in agosto, il mese del relax, del non pensare a nulla ( oddio per la verità visto come stanno andando le cose, mi sembra che il popolino sia tutto l’anno che non ci pensa).

Il bello di questi giorni è che pure gli Eroi di Stato si sono scagliati contro il Matteo lombardo, reo di indossare una loro camicia e ancora peggio di aver detto: “ Lasciate mano libera alle forze dell’ordine e ripuliranno le città”.

Subito i sindacati di polizia si sono inc..di brutto: “ Non si permetta di strumentalizzarci, noi siamo per la Democrazia”.

Domanda immediata: Ma la vostra democrazia è quella della caserma Diaz, della scuola Bolzanetto a Genova nei tristi giorni dove pure Amnesty International ha dichiarato: In Italia in quei giorni vi è stata la sospensione della democrazia?

Per non parlare poi dei terremotati dell’Aquila picchiati un paio di anni orsono , rei di protestare perché ancora senza casa, dei tanti lavoratori colpevoli di volere un lavoro, degli studenti che chiedono un futuro per potere studiare.

Chissà, magari a settembre, il cervello di molte persone riprenderà a pieno regime, per ora la cosa è sicura si sta godendo il relax di questo mese, magari al mare, in montagna, sul balcone…no quello è solo per il “ negrone”.

 

 
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Settimana Fantastica

Post n°2128 pubblicato il 10 Agosto 2016 da paperino61to

Cari amici/che eccomi di nuovo tra voi, non siate modesti ditelo che  vi sono mancato…come dite no? …Grunt…mumble …vabbè faccio finta di non avervi sentito.

Come sapete la settimana trascorsa ero con la paperina e dei cari amici al Jamboree di Senigallia, avvenimento annuale di tutto ciò che concerne gli anni 40’ e 50’, dalla moda alla musica ( e che musica !!) alle auto, sono giunti alla 17 edizione, e stavolta i partecipanti sono stati circa 400 mila( articolo sul giornale locale).

La partenza era di sabato alle 7,20 con il Freccia Rossa( treno ad alta velocità) e qui qualcuno potrebbe aiutarmi a capire come fa un treno che viaggia ai 300 km orari, arrivare a Bologna con 15 minuti di ritardo? Come non bastasse l’Intercity ( treno in coincidenza)  e che fermerà a Senigallia recupera i suoi 20 minuti di ritardo( partiva da Milano) e arriva a Bologna addirittura con due minuti di anticipo….

Immaginate la scena di decine di utenti a correre come dei matti per salire su quel treno prenotato. Chi è stato alla stazione di Bologna sa che ci si perde, visto che i treni ad alta velocità si trovano  tre piani sotto rispetto alla stazione vecchia.

Sembravamo atleti in preparazione alle olimpiadi, trolley e valigie al seguito per rendere più dura la corsa, ma alla fine tra un sgrunt e un pant pant  siamo riusciti a salire in tempo su quel treno.

Dopo un paio di ore di viaggio arriviamo a destinazione, appena scesi alla stazione di Senigallia ero già immerso nell’aria magica del Jamboree. Il pomeriggio è passato riposandoci in camera e prenotando la spiaggia per i giorni seguenti. Giunta la sera ci avviamo verso il luogo dove per una settimana ci saremmo scatenati al ritmo del boogie, del jive e del rockabilly.

Appuntamento con gli amici Liliana e Dixie, vicino a uno dei tanti stand presenti a questa manifestazione. Ho cercato umilmente di fare da cicerone indicando i palchi dove si sarebbero esibiti gli artisti( sono tre di cui uno è quello principale) e altre attrazioni di questa manifestazione. Notavo con piacere che anche loro erano contagiati da questa allegria, dal ritmo indiavolato che inondava ogni via della cittadina e dalle tante persone che ballavano ad ogni angolo di strada.

Con  loro concordiamo anche di andare al Party Hawaiano sulla spiaggia, cosa che nei due anni che siamo stati qui non siamo mai andati. Vestiti con tanto di camice hawaiane e collane di petali colorati ci avviamo verso il party canatando “ Rock-hula-baby “ del mitico Elvis. La spiaggia con il passare delle ore viene letteralmente invasa, trovare un posticino libero per sedersi è un impresa, ma la paperina per qualche strana magia riesce sempre a trovarlo.

Ci sediamo sulla sabbia, che si è infilata a chili nelle mie scarpe e calzini e aspettiamo con intrepida attesa il concerto di Edoardo Bennato( sono anni e anni che non lo vedevo dal vivo). Prima di lui un paio di complessi niente male, specialmente The Uppertones ( un trio fantastico  presentato al rockcafè), poi arriva il grande rocker Edoardo e attacca subito con il ritornello:” Non ebbi dubbi solo sul rock’roll”…

A seguire “ Margelina”, “ Meno male che non c’è Nerone “ e altre ancora…tutte quante con quel sano rock’roll che ti entra dentro e inizi a ballare.

A proposito di ballare faccio i miei complimenti ai ballerini Liliana e Dixie…siete fantastici!! Ammetto l’invidia e  spero che al prossimo ballo ci saremo anche noi sul palco, sto sfoderando le mie arti di seduttore verso la paperina per intraprendere lezioni di boogie e jive.

La settimana vola e i nostri amici ci lasciano il giorno seguente al party hawaiano, con la promessa ( Dixie dico a te ….) di venire a Torino a trovarci e magari suonarci un  “ Sangone blues “ di Gipo Farassino.

L’ultima serata del Jamboree è nata sotto una tempesta equatoriale: pioggia, fulmini e tuoni..ma per fortuna da lassù hanno avuto pietà di noi, ed hanno deciso di sospendere il loro concerto per un paio di ore, giusto il tempo di vedere le ultime band a suonare.

Il sabato mattina salutiamo i camerieri e i responsabili dell’Hotel, e ci avviamo verso la stazione a fare il viaggio a ritroso, con un pelo di tristezza ma anche con la voglia di rivedere i figli e quel piccolo peloso che si chiama Valentino.

Per la cronaca mi sono comprato tre cd…la musica? Ovviamente rock’roll !!!

 

 
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